L'Editoriale
L'EDITORIALE - Antonio Petrazzuolo: "Quando non hai la "fortuna" della Juventus c'è poco da fare"
26.11.2018 21:27 di Napoli Magazine

NAPOLI - "Non perdo il sogno o il sonno per una partita". Così Carlo Ancelotti, ad un metro da me, nel post partita di Napoli-Chievo, ha provato a smorzare i toni dopo la scialba prestazione dei suoi contro il Chievo fanalino di coda. Un pari deludente, per chi scrive e commenta come per i protagonisti. Inutile girarci intorno. L'ho letta stampata sul volto dell'allenatore del Napoli la delusione per questo risultato e, nonostante ciò, mi ha colpito un aspetto. Ancelotti non era nervoso per le scelte fatte, per il rigore non concesso dall'inesperto arbitro Chiffi per l'atterramento di Callejon da parte di Obi, per il palo centrale da Insigne o per l'occasione acrobatica di Koulibaly nel finale. "Non dobbiamo aggrapparci a questi alibi". Ok, Carlo. E allora cosa non ha funzionato? Sarri avrebbe parlato anche della fastidiosa pioggia, che pero' non ha pregiudicato il terreno di gioco, apparso anzi in perfette condizioni. Di sicuro l'approccio iniziale, come lo stesso tecnico ha evidenziato, non è stato dei migliori. Poca intensità. Appunti di viaggio che trascrivono un dato, inesorabile. Rinunciare ad Allan, Hamsik e Fabian Ruiz non sempre è possibile. Lo stesso Ounas, esterno sinistro di centrocampo a 4, non ha reso secondo le aspettative. Come pure Zielinski, ormai costantemente sotto tono e svagato in mezzo al campo. Diawara, in occasione del giallo, mi ha ricordato l'irruenza di Rog dell'anno scorso: troppa voglia (eccessiva) di dimostrare il proprio valore. Ed invece, contro il 5-3-2 di Di Carlo, serviva calma. Perchè con 20 calci d'angolo almeno uno lo devi capitalizzare, insieme ai 12 cross di Malcuit, arrivato stremato a fine gara. Occorreva la pazienza serafica, quasi zen, di Ancelotti anche in campo, che serviva per superare finanche la sfortuna per le occasioni avverse e per il penalty che Chiffi non ha ravvisato di assegnare, evitando perfino di dare un occhio alla VAR. Inconcepibile. Cose che alla Juventus, vedi Empoli, non accadono mai. Di sicuro sotto quest'aspetto la Vecchia Signora è molto più fortunata, l'attenzione e' sempre massima e distrazioni del genere non si verificano. Peccato che poi leggi la classifica, vedi +8 e la rabbia sale, perchè punti persi del genere alla lunga pesano moltissimo ed il Napoli resta l'unica anti Juve attendibile. Forse è un bene che arriva subito la Champions. Non c'è nemmeno troppo tempo per restare delusi: la qualificazione, che sembrava impossibile, sembra più vicina prima di rituffarsi sul campionato, dove altri errori, turn over misti e distrazioni non saranno più concessi.

 

 

Antonio Petrazzuolo
 
 
Napoli Magazine
 
 
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26/11/2024 - 21:27

NAPOLI - "Non perdo il sogno o il sonno per una partita". Così Carlo Ancelotti, ad un metro da me, nel post partita di Napoli-Chievo, ha provato a smorzare i toni dopo la scialba prestazione dei suoi contro il Chievo fanalino di coda. Un pari deludente, per chi scrive e commenta come per i protagonisti. Inutile girarci intorno. L'ho letta stampata sul volto dell'allenatore del Napoli la delusione per questo risultato e, nonostante ciò, mi ha colpito un aspetto. Ancelotti non era nervoso per le scelte fatte, per il rigore non concesso dall'inesperto arbitro Chiffi per l'atterramento di Callejon da parte di Obi, per il palo centrale da Insigne o per l'occasione acrobatica di Koulibaly nel finale. "Non dobbiamo aggrapparci a questi alibi". Ok, Carlo. E allora cosa non ha funzionato? Sarri avrebbe parlato anche della fastidiosa pioggia, che pero' non ha pregiudicato il terreno di gioco, apparso anzi in perfette condizioni. Di sicuro l'approccio iniziale, come lo stesso tecnico ha evidenziato, non è stato dei migliori. Poca intensità. Appunti di viaggio che trascrivono un dato, inesorabile. Rinunciare ad Allan, Hamsik e Fabian Ruiz non sempre è possibile. Lo stesso Ounas, esterno sinistro di centrocampo a 4, non ha reso secondo le aspettative. Come pure Zielinski, ormai costantemente sotto tono e svagato in mezzo al campo. Diawara, in occasione del giallo, mi ha ricordato l'irruenza di Rog dell'anno scorso: troppa voglia (eccessiva) di dimostrare il proprio valore. Ed invece, contro il 5-3-2 di Di Carlo, serviva calma. Perchè con 20 calci d'angolo almeno uno lo devi capitalizzare, insieme ai 12 cross di Malcuit, arrivato stremato a fine gara. Occorreva la pazienza serafica, quasi zen, di Ancelotti anche in campo, che serviva per superare finanche la sfortuna per le occasioni avverse e per il penalty che Chiffi non ha ravvisato di assegnare, evitando perfino di dare un occhio alla VAR. Inconcepibile. Cose che alla Juventus, vedi Empoli, non accadono mai. Di sicuro sotto quest'aspetto la Vecchia Signora è molto più fortunata, l'attenzione e' sempre massima e distrazioni del genere non si verificano. Peccato che poi leggi la classifica, vedi +8 e la rabbia sale, perchè punti persi del genere alla lunga pesano moltissimo ed il Napoli resta l'unica anti Juve attendibile. Forse è un bene che arriva subito la Champions. Non c'è nemmeno troppo tempo per restare delusi: la qualificazione, che sembrava impossibile, sembra più vicina prima di rituffarsi sul campionato, dove altri errori, turn over misti e distrazioni non saranno più concessi.

 

 

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