L'Editoriale
L'EDITORIALE - Antonio Petrazzuolo: "Tremate tutti, Napoli da Champions!"
23.04.2021 23:50 di Napoli Magazine

NAPOLI - Quando al Napoli vengono i fatidici 5 minuti, non c'è avversario che tenga. A farne le spese, stavolta, è stata la Lazio, che dal 7° al 12° minuto, si è vista passare davanti agli occhi (ma anche addosso) uno degli ultimi treni utili per la qualificazione in Champions. Giusto il rigore concesso al Napoli, via VAR, per tacchettata in faccia di Milinkovic-Savic ai danni di Manolas, realizzato poi con classe e mestria da Insigne, e da stropicciarsi gli occhi il raddoppio griffato Matteo Politano, con una fiondata mancina da fuori area, imprendibile per Reina. Due sberle del genere, pesanti e difficili da digerire, hanno di fatto indirizzato la partita sui binari azzurri. Bravo il Napoli a segnare e difendere il vantaggio, e ad arrotondarlo con la splendida ciliegina del capitano, il colpo di biliardo di Mertens e il guizzo di Osimhen, concedendo giusto un paio di gioie alla Lazio, fino alla conquista dei tre punti. La classifica si tinge dei colori del cielo e del mare. A due punti di distanza ci sono l'Atalanta, fermata sul pari dalla Roma, e la Juventus, vittoriosa col Parma. E nel prossimo turno ci sarà Lazio-Milan, ultima spieggia per i biancocelesti (nonostante la gara da recuperare col Torino), con i rossoneri che distano appena tre lunghezze dai partenopei, dopo la sconfitta interna col Sassuolo (a proposito, che giocatore quel Raspadori!). Insomma una corsa Champions che sorride ai partenopei, i quali sulla carta potranno gestire un calendario sicuramente meno tortuoso rispetto a quello delle altre contendenti. Non era una sfida semplice, bisogna dirlo. Quando il Napoli, anche nelle scorse stagioni, è sceso in campo conoscendo i risultati delle altre ha sempre fatto fatica ad ottenere l'intera posta in palio. Stavolta non è stato così, anzi. Prova maiuscola, di maturità, che nasce dalla difesa dove l'assetto Koulibaly-Manolas si è nuovamente fatto sentire (peccato per la squalifica del greco, diffidato e ammonito nel primo tempo). Poco propensi alla fase offensiva Hysaj e Di Lorenzo, ma comunque attenti alla fase difensiva (scelta opportuna di Gattuso, considerando la spinta di Fares e Lazzari). Gioco oscuro, ma provvidenziale, a mio avviso, di Zielinski, un ago pungente tra le linee (oltre che assist man), con Fabian Ruiz e Bakayoko abili a palleggiare con intelligenza al momento opportuno. Insigne ormai e' il faro della squadra, viaggia in un mondo tutto suo, bellissimo e risolutivo, fatto di controlli, dribbling e reti fantastiche. Per non parlare di Politano, che sembrava indemoniato, a tutto campo, tra attacco e difesa: al di la' del gol, sta facendo davvero la differenza e si vede. Dulcis in fundo la perla di Mertens (con le lacrime dopo la dedica alla nonna paterna, scomparsa la scorsa settimana) e Osimhen (che ha comunque timbrato il cartellino). Questo Napoli merita la Champions (anche se per alcuni, sul 4-2, c'erano i margini per una rimonta che ovviamente non si è consumata e si è spenta in una cinquina bruciante), lo sta dimostrando sul campo. Vedremo chi crollerà lì davanti, di sicuro il Napoli è lì pronto a riprendersi il posto che occupa da anni.

 

 
 
Antonio Petrazzuolo
 
 
 
Napoli Magazine
 
 
 
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L'EDITORIALE - Antonio Petrazzuolo: "Tremate tutti, Napoli da Champions!"

di Napoli Magazine

23/04/2024 - 23:50

NAPOLI - Quando al Napoli vengono i fatidici 5 minuti, non c'è avversario che tenga. A farne le spese, stavolta, è stata la Lazio, che dal 7° al 12° minuto, si è vista passare davanti agli occhi (ma anche addosso) uno degli ultimi treni utili per la qualificazione in Champions. Giusto il rigore concesso al Napoli, via VAR, per tacchettata in faccia di Milinkovic-Savic ai danni di Manolas, realizzato poi con classe e mestria da Insigne, e da stropicciarsi gli occhi il raddoppio griffato Matteo Politano, con una fiondata mancina da fuori area, imprendibile per Reina. Due sberle del genere, pesanti e difficili da digerire, hanno di fatto indirizzato la partita sui binari azzurri. Bravo il Napoli a segnare e difendere il vantaggio, e ad arrotondarlo con la splendida ciliegina del capitano, il colpo di biliardo di Mertens e il guizzo di Osimhen, concedendo giusto un paio di gioie alla Lazio, fino alla conquista dei tre punti. La classifica si tinge dei colori del cielo e del mare. A due punti di distanza ci sono l'Atalanta, fermata sul pari dalla Roma, e la Juventus, vittoriosa col Parma. E nel prossimo turno ci sarà Lazio-Milan, ultima spieggia per i biancocelesti (nonostante la gara da recuperare col Torino), con i rossoneri che distano appena tre lunghezze dai partenopei, dopo la sconfitta interna col Sassuolo (a proposito, che giocatore quel Raspadori!). Insomma una corsa Champions che sorride ai partenopei, i quali sulla carta potranno gestire un calendario sicuramente meno tortuoso rispetto a quello delle altre contendenti. Non era una sfida semplice, bisogna dirlo. Quando il Napoli, anche nelle scorse stagioni, è sceso in campo conoscendo i risultati delle altre ha sempre fatto fatica ad ottenere l'intera posta in palio. Stavolta non è stato così, anzi. Prova maiuscola, di maturità, che nasce dalla difesa dove l'assetto Koulibaly-Manolas si è nuovamente fatto sentire (peccato per la squalifica del greco, diffidato e ammonito nel primo tempo). Poco propensi alla fase offensiva Hysaj e Di Lorenzo, ma comunque attenti alla fase difensiva (scelta opportuna di Gattuso, considerando la spinta di Fares e Lazzari). Gioco oscuro, ma provvidenziale, a mio avviso, di Zielinski, un ago pungente tra le linee (oltre che assist man), con Fabian Ruiz e Bakayoko abili a palleggiare con intelligenza al momento opportuno. Insigne ormai e' il faro della squadra, viaggia in un mondo tutto suo, bellissimo e risolutivo, fatto di controlli, dribbling e reti fantastiche. Per non parlare di Politano, che sembrava indemoniato, a tutto campo, tra attacco e difesa: al di la' del gol, sta facendo davvero la differenza e si vede. Dulcis in fundo la perla di Mertens (con le lacrime dopo la dedica alla nonna paterna, scomparsa la scorsa settimana) e Osimhen (che ha comunque timbrato il cartellino). Questo Napoli merita la Champions (anche se per alcuni, sul 4-2, c'erano i margini per una rimonta che ovviamente non si è consumata e si è spenta in una cinquina bruciante), lo sta dimostrando sul campo. Vedremo chi crollerà lì davanti, di sicuro il Napoli è lì pronto a riprendersi il posto che occupa da anni.

 

 
 
Antonio Petrazzuolo
 
 
 
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