L'Editoriale
L'EDITORIALE - Petrazzuolo: "Trionfo Napoli, Gattuso torna a respirare"
14.02.2021 23:29 di Napoli Magazine

NAPOLI - Nel momento di maggiore difficoltà, quando tutti (finanche Pirlo) erano convinti di poter vincere in carrozza, con una sorta di passeggiata da realizzare al Maradona, ecco la reazione. Insperata, di carattere. Quella che auspicavo da tempo. Le qualità di questo Napoli nessuno le ha mai messe in discussione, proprio per questo motivo mi sono arrabbiato quando ho ascoltato analisi che davano alibi agli azzurri per le assenze. Sia chiaro: gli infortunati di lungo corso hanno inciso, eccome, sui risultati negativi ma la rosa (e quindi i sostituti) non erano e non sono da considerare elementi scadenti. E lo si è visto, contro la Juventus. Un super Meret, in campo a freddo per l'infortunio nel riscaldamento di Ospina e bravo a negare tre gol a Cristiano Ronaldo, Chiesa e Morata, come pure un ottimo Rrahmani, finalmente concreto e bravo a procurarsi il rigore realizzato da Insigne. Lo stesso Maksimovic, con l'aiuto degli esterni Di Lorenzo e Mario Rui, si è fatto valere. Le note liete, poi, sono arrivate anche dal centrocampo: Bakayoko, non fulmineo ma su tutti i palloni ed efficace, ha fatto da costante frangiflutti davanti al reparto arretrato. Zielinski si è sacrificato tantissimo, inventandosi regista difensivo e dando una mano ai compagni. E in attacco generosissimi i contributi di Politano e Lozano, sempre pronti a farsi valere sulle fasce. Con Insigne tra le linee a dare fastidio, Osimhen ha fatto allungare al momento giusto la squadra (stesso compito ricoperto nel finale da Petagna, e per certi versi da Fabian ed Elmas). Il nigeriano non e' ancora al top, ma almeno inizia a far vedere qualche cenno di ripresa. Tre punti d'oro per il Napoli. Ora e' chiaro che nessuno inizierà a parlare di scudetto, ma almeno si potra' ragionare sulla zona Champions da raggiungere con forza e convinzione, oltre che con maggiore serenità, siccome è nelle piene possibilità di questi ragazzi dallo start di questa stagione. Cosa si può chiedere? Un minimo di costanza di rendimento in più, basta schizofrenia, perche' pesano tanto le 7 sconfitte collezionate contro avversari non insormontabili ed è un vero peccato. Un piccolo plauso a Gattuso: non era facile venir fuori da una sfida così con un risultato positivo, aver battuto la Juve gli fa perdonare qualche errore di troppo commesso ma, facendo le cose semplici, con un 4-3-3 solido, e senza rinunciare ad attaccare, pur con un po' di sofferenza e qualche brivido di troppo, i risultati arrivano (con tutte le assenze possibili). La squadra ha dimostrato di essere con lui. Ora basta musi lunghi, basta polemiche ed iniziate a trottare!

 

 
 
Antonio Petrazzuolo
 
 
Napoli Magazine
 
 
Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com
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14/02/2024 - 23:29

NAPOLI - Nel momento di maggiore difficoltà, quando tutti (finanche Pirlo) erano convinti di poter vincere in carrozza, con una sorta di passeggiata da realizzare al Maradona, ecco la reazione. Insperata, di carattere. Quella che auspicavo da tempo. Le qualità di questo Napoli nessuno le ha mai messe in discussione, proprio per questo motivo mi sono arrabbiato quando ho ascoltato analisi che davano alibi agli azzurri per le assenze. Sia chiaro: gli infortunati di lungo corso hanno inciso, eccome, sui risultati negativi ma la rosa (e quindi i sostituti) non erano e non sono da considerare elementi scadenti. E lo si è visto, contro la Juventus. Un super Meret, in campo a freddo per l'infortunio nel riscaldamento di Ospina e bravo a negare tre gol a Cristiano Ronaldo, Chiesa e Morata, come pure un ottimo Rrahmani, finalmente concreto e bravo a procurarsi il rigore realizzato da Insigne. Lo stesso Maksimovic, con l'aiuto degli esterni Di Lorenzo e Mario Rui, si è fatto valere. Le note liete, poi, sono arrivate anche dal centrocampo: Bakayoko, non fulmineo ma su tutti i palloni ed efficace, ha fatto da costante frangiflutti davanti al reparto arretrato. Zielinski si è sacrificato tantissimo, inventandosi regista difensivo e dando una mano ai compagni. E in attacco generosissimi i contributi di Politano e Lozano, sempre pronti a farsi valere sulle fasce. Con Insigne tra le linee a dare fastidio, Osimhen ha fatto allungare al momento giusto la squadra (stesso compito ricoperto nel finale da Petagna, e per certi versi da Fabian ed Elmas). Il nigeriano non e' ancora al top, ma almeno inizia a far vedere qualche cenno di ripresa. Tre punti d'oro per il Napoli. Ora e' chiaro che nessuno inizierà a parlare di scudetto, ma almeno si potra' ragionare sulla zona Champions da raggiungere con forza e convinzione, oltre che con maggiore serenità, siccome è nelle piene possibilità di questi ragazzi dallo start di questa stagione. Cosa si può chiedere? Un minimo di costanza di rendimento in più, basta schizofrenia, perche' pesano tanto le 7 sconfitte collezionate contro avversari non insormontabili ed è un vero peccato. Un piccolo plauso a Gattuso: non era facile venir fuori da una sfida così con un risultato positivo, aver battuto la Juve gli fa perdonare qualche errore di troppo commesso ma, facendo le cose semplici, con un 4-3-3 solido, e senza rinunciare ad attaccare, pur con un po' di sofferenza e qualche brivido di troppo, i risultati arrivano (con tutte le assenze possibili). La squadra ha dimostrato di essere con lui. Ora basta musi lunghi, basta polemiche ed iniziate a trottare!

 

 
 
Antonio Petrazzuolo
 
 
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