L'Editoriale
MERCATO - Ciro Venerato a "NM": "Napoli, tra ricordi e previsioni, bloccato Grimaldo per giugno, ultime su Inglese, Milik, Vodisek"
08.01.2018 13:34 di Napoli Magazine

NAPOLI - Ciro Venerato, giornalista Rai, ha espresso a "Napoli Magazine" il suo pensiero: "Festeggio 30 anni di calciomercato. Gennaio non sara’ mai un mese come gli altri e San Ciro lo celebrero’ come sempre a Milano: dopo le 23 ovviamente. Il 31 gennaio saro’ alle prese con l’ultimo giorno di trattative. Insieme ai colleghi della squadra mercato Rai. Un quartetto consolidato formato da me, Paolo Paganini , Francesco Rocchi e Thomas Villa. Sembra ieri, invece sono passati gia’ 6 lustri. Cernobbio prima tappa. Ci andai per Tele Torre. Seguivo le trattative della Turris (squadra della mia citta’) che all’epoca militava in C2.  Era un calcio mercato diverso. Non c’erano ancora i cellulari e i computer stavano facendo lentamente capolino. Le tv lavoravano con i trequarti di pollice: e si inviava tutto il materiale con posta celere. Ma soprattutto era concentrato tutto li’, nei saloni di Villa Erba, a 2 passi dal lago. Scenario incantevole. Ricordo la sala stampa, formata da colleghi di grande valore, che apprezzavo solo da lontano. David Messina, uomo mercato della Gazzetta: con lui Antonello Capone, un giovanissimo Carlo Laudisa e il compianto Alberto Zardin. Come dimemticare il mezzo sigaro di Silvio Garioni (Corriere della Sera) a fine cena o gli aneddoti di Gian Maria Gazzaniga e Maurizio Mosca. Incrociavi tutti i big del mercato grazie ai box dedicati a tutte le squadre: dalla A alla C2. Allodi, Moggi, Sogliano senior, Perinetti, Marino, Braida, Bonetto, Nardino Previdi, Marotta, Mazzola, Beltrami, Governato e Morini (pro console di Boniperti). Solo piu’ tardi iniziai ad occuparmi di loro ma avevamo gia’ abbondonato Cernobbio. All’inizio degli anni 90 traslocammo al Forte Crest di San Donato.  Hotel meneghino che affacciava sull’austostrada: altro che lago di Como! Fu Biscardi a darmi la grande chance. Ogni anno un aneddoto, un litigio, tanti scoop da portare nel cuore e qualche buco preso dalla concorrenza. Ma il bilancio sino ad oggi e’ stato sempre attivo.  Speciale poi il feeling con il mercato della squadra del cuore. L’interesse del cronista nazionale si fonde spesso con la passione e la curiosita’ di chi ama la maglia azzurra. Ricordo con particolare affetto Corrado Ferlaino. Spesso e volentieri gli ho carpito qualche dritta. In altri casi mi aiutavano Gigi Pavarese (un amico vero) e il grandissimo Carletto Iuliano: molto piu’ di un capo ufficio stampa per il patron partenopeo, che incrociavo spesso a Torino dallo chef Ilo Mariani, in un ristorante di via Salluzzo. Con lui Luciano Moggi, suo fido consulente anche quando lascio’ il ciuccio per diverbi maradoniani. Non avendone bisogno non sto qui a ricordare le copiose anticipazioni fornite negli ultimi 25 anni (mai voltarsi indietro e poi c’e’ Google che non mente). Molto piu’ importante il rapporto umano stabilito con tutti i manager che hanno lavorato in riva al golfo. Con alcuni di loro e’ nata una sincera amicizia, proseguita anche dopo il loro addio al Napoli. Oggi il calciomercato ha perso di poesia. A Milano ci vanno solo le televisioni e i big sono sparsi nei principali hotel milanesi. Dal rinomato (e rinnovato) Gallia, al Westin Palace, al Me o al Principe di Savoia. La Juve ha scelto Brera e Palazzo Parigi. Il d.s. Giuntoli sino all'ultimo mercato transitava all’hotel Melia insieme al fido braccio destro Pompilio, ma da agosto scorso la struttura e’ stata requisita dall’A.di.se e dalle tv nazionali. Si svolge il mercato 2.0. Chissa’ se a  fine gennaio il d.s. toscano , refrattario ale luci della ribalta, rimettera’ piede in un posto tanto frequentato. La speranza e’ che il Napoli chiuda molto prima le sue trattative. Inglese potrebbe restare in veneto altri 6 mesi se Mariani riuscira’ a rimettere in piedi Milik. Verdi o Deulofeou potrebbero allungare la rosa partenopea, che al momento non prevede investimenti in difesa, viste le difficolta’ pervenute per Vrsaljko e Darmian. In compenso per giugno Giuntoli ha gia’ bloccato Grimaldo assicurandosi il si’ dello spagnolo del Benfica. Trattare con i lusitani sara’ ora meno impervio. Potrebbe esserci spazio anche per un terzo portiere se Rafael riuscira’ a trovare un club pronto a tesserarlo. Sondato lo sloveno Vodisek, in rotta con l’Olimpia Lubiana. Vanno dismessi Tonelli e Giaccherini, quest’ultimo pressato dal Chievo, societa’ amica. 30 anni di mercato e non sentirli, almeno spero. L’audience intanto ci premia. Venerdi la prima puntata di Calcio&Mercato ha registrato ottimi ascolti. Pronti per un mese di fuoco: telefono caldo e microfono acceso. Avanti così".

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08/01/2024 - 13:34

NAPOLI - Ciro Venerato, giornalista Rai, ha espresso a "Napoli Magazine" il suo pensiero: "Festeggio 30 anni di calciomercato. Gennaio non sara’ mai un mese come gli altri e San Ciro lo celebrero’ come sempre a Milano: dopo le 23 ovviamente. Il 31 gennaio saro’ alle prese con l’ultimo giorno di trattative. Insieme ai colleghi della squadra mercato Rai. Un quartetto consolidato formato da me, Paolo Paganini , Francesco Rocchi e Thomas Villa. Sembra ieri, invece sono passati gia’ 6 lustri. Cernobbio prima tappa. Ci andai per Tele Torre. Seguivo le trattative della Turris (squadra della mia citta’) che all’epoca militava in C2.  Era un calcio mercato diverso. Non c’erano ancora i cellulari e i computer stavano facendo lentamente capolino. Le tv lavoravano con i trequarti di pollice: e si inviava tutto il materiale con posta celere. Ma soprattutto era concentrato tutto li’, nei saloni di Villa Erba, a 2 passi dal lago. Scenario incantevole. Ricordo la sala stampa, formata da colleghi di grande valore, che apprezzavo solo da lontano. David Messina, uomo mercato della Gazzetta: con lui Antonello Capone, un giovanissimo Carlo Laudisa e il compianto Alberto Zardin. Come dimemticare il mezzo sigaro di Silvio Garioni (Corriere della Sera) a fine cena o gli aneddoti di Gian Maria Gazzaniga e Maurizio Mosca. Incrociavi tutti i big del mercato grazie ai box dedicati a tutte le squadre: dalla A alla C2. Allodi, Moggi, Sogliano senior, Perinetti, Marino, Braida, Bonetto, Nardino Previdi, Marotta, Mazzola, Beltrami, Governato e Morini (pro console di Boniperti). Solo piu’ tardi iniziai ad occuparmi di loro ma avevamo gia’ abbondonato Cernobbio. All’inizio degli anni 90 traslocammo al Forte Crest di San Donato.  Hotel meneghino che affacciava sull’austostrada: altro che lago di Como! Fu Biscardi a darmi la grande chance. Ogni anno un aneddoto, un litigio, tanti scoop da portare nel cuore e qualche buco preso dalla concorrenza. Ma il bilancio sino ad oggi e’ stato sempre attivo.  Speciale poi il feeling con il mercato della squadra del cuore. L’interesse del cronista nazionale si fonde spesso con la passione e la curiosita’ di chi ama la maglia azzurra. Ricordo con particolare affetto Corrado Ferlaino. Spesso e volentieri gli ho carpito qualche dritta. In altri casi mi aiutavano Gigi Pavarese (un amico vero) e il grandissimo Carletto Iuliano: molto piu’ di un capo ufficio stampa per il patron partenopeo, che incrociavo spesso a Torino dallo chef Ilo Mariani, in un ristorante di via Salluzzo. Con lui Luciano Moggi, suo fido consulente anche quando lascio’ il ciuccio per diverbi maradoniani. Non avendone bisogno non sto qui a ricordare le copiose anticipazioni fornite negli ultimi 25 anni (mai voltarsi indietro e poi c’e’ Google che non mente). Molto piu’ importante il rapporto umano stabilito con tutti i manager che hanno lavorato in riva al golfo. Con alcuni di loro e’ nata una sincera amicizia, proseguita anche dopo il loro addio al Napoli. Oggi il calciomercato ha perso di poesia. A Milano ci vanno solo le televisioni e i big sono sparsi nei principali hotel milanesi. Dal rinomato (e rinnovato) Gallia, al Westin Palace, al Me o al Principe di Savoia. La Juve ha scelto Brera e Palazzo Parigi. Il d.s. Giuntoli sino all'ultimo mercato transitava all’hotel Melia insieme al fido braccio destro Pompilio, ma da agosto scorso la struttura e’ stata requisita dall’A.di.se e dalle tv nazionali. Si svolge il mercato 2.0. Chissa’ se a  fine gennaio il d.s. toscano , refrattario ale luci della ribalta, rimettera’ piede in un posto tanto frequentato. La speranza e’ che il Napoli chiuda molto prima le sue trattative. Inglese potrebbe restare in veneto altri 6 mesi se Mariani riuscira’ a rimettere in piedi Milik. Verdi o Deulofeou potrebbero allungare la rosa partenopea, che al momento non prevede investimenti in difesa, viste le difficolta’ pervenute per Vrsaljko e Darmian. In compenso per giugno Giuntoli ha gia’ bloccato Grimaldo assicurandosi il si’ dello spagnolo del Benfica. Trattare con i lusitani sara’ ora meno impervio. Potrebbe esserci spazio anche per un terzo portiere se Rafael riuscira’ a trovare un club pronto a tesserarlo. Sondato lo sloveno Vodisek, in rotta con l’Olimpia Lubiana. Vanno dismessi Tonelli e Giaccherini, quest’ultimo pressato dal Chievo, societa’ amica. 30 anni di mercato e non sentirli, almeno spero. L’audience intanto ci premia. Venerdi la prima puntata di Calcio&Mercato ha registrato ottimi ascolti. Pronti per un mese di fuoco: telefono caldo e microfono acceso. Avanti così".