L'Editoriale
PRESS CONF - Ancelotti: "Insigne e Allan out, nessun calo fisico, nessuna necessità di vendere i big"
27.04.2019 15:40 di Napoli Magazine

CASTEL VOLTURNO (CE) - Carlo Ancelotti, allenatore del Napoli, ha parlato in Press Conference alla vigilia di Frosinone-Napoli. Ecco quanto evidenziato da "Napoli Magazine". 

 

- Come mai ha dei fogli di carta tra le mani?

 

"Sono piccole informazioni, che salteranno fuori strada facendo. Non voglio fare un monologo".

 

- Che momento vive lo spogliatoio?

 

"C'è la volontà di chiudere questo momento negativo. Vogliamo arrivare al secondo posto il più in fretta possibile, attraverso le nostre armi. Vogliamo fare una bella partita col Frosinone. Il secondo posto resta un obiettivo non considerato da molti ad inizio stagione".

 

- Insigne ci sarà?

 

"No, Insigne non ci sarà. Ha fastidio al tendine dell'adduttore. Non è un problema serio. Non gli permette di fare tutte le cose che è abituato a fare. Si è allenato tutta la settimana, ha avvertito un fastidio giovedì. Lo stesso vale per Allan. Problema di sovraccarico. Non ci saranno entrambi. Recupera Albiol, ma non so se giocherà".

 

- Come sta Insigne?

 

"Ha una sola strada per uscire da questo momento. Deve focalizzarsi sul lavoro. Questo piccolo fastidio non gli permette di essere al 100%. Insigne è dispiaciuto per i fischi, ma si guarda avanti".

 

- Come vive questo finale di stagione?

 

"La mia analisi resta positiva al momento. Ci sono alcuni limiti. Ho conosciuto l'ambiente, i giocatori e la società. Si va avanti con più fiducia. Vedo una squadra forte. I limiti devono essere limati nella prossima stagione. Sono molto felice di essere qui, ho trovato la società giusta per le mie idee sul calcio. Ho un grandissimo supporto della società. Tutto il resto sono chiacchiere. Vedo un ambiente un pò troppo negativo. Si parla di fallimento. Nessuno aveva detto che avremmo vinto campionato e Champions. L'unico rammarico resta la Coppa Italia. Siamo competitivi. Poter partecipare alla Champions è importante. Vedo analisi sullo stato fisico, non è vero. Su 20 gare abbiamo vinto molte gare senza un grande dispendio di energie".

 

- Non è un attacco all'uomo...

 

"E' sbagliato. Esce che la squadra deve correre di più per vincere. In 14 gare abbiamo vinto correndo di meno. A livello statistico, basta vedere "Stats" utilizzato dalla Lega Serie A, dal volume, alla corsa lenta, all'accelerazione alla decelerazione. Il Napoli è primo in questa statistica. Non è corretto correlare il mio salario con il rendimento della squadra. Mi preoccupo se la mia società fa questa mia correlazione. Il mio contratto è in Lega, non sono 36 milioni lordi, magari sono di più (sorride, ndr)".

 

- Il suo contratto vale ancora? Ha offerte dall'estero?

 

"Certo che vale il mio contratto. Io sto benissimo a Napoli. C'è ancora più voglia di proseguire il lavoro iniziato a Napoli. Ci sono tutte le condizioni per le motivazioni. Ho degli estimatori, ma ho ancora più voglia di proseguire quel lavoro che ho iniziato. Ci sono tutte le condizioni per sentirmi più stimolato. Il resto sono solo chiacchiere". 

 

- La brillantezza con Liverpool e Psg?

 

"Si confonde l'aspetto fisico con quello psicologico e mentale. La brillantezza non è un dato oggettivo. Non credo che sia dipeso dall'aspetto tattico. Il primo tempo con l'Arsenal è stato condizionato dall'aspetto tattico. Il calo fisico non ci risulta. E' calata la motivazione. Con l'Atalanta ci siamo smarriti alla prima difficoltà. Ci pesa che siamo usciti dall'Europa League. Questo condizione la prestazione".

 

- Questione di personalità?

 

"In questo senso ci sono stati dei limiti in alcuni casi. Limiti che vanno limati".

 

- Come si recupera Insigne dopo quella sostituzione?

 

"Supportandolo, aiutandolo e mettendolo in condizione di esprimere il suo potenziale. Esiste solo la strada del lavoro. Mi dispiace che non può giocare, in settimana ha capito che deve fare e lo avrebbe dimostrato col Frosinone".

 

- Il mercato può colmare il gap con la Juve?

 

"Non è un gap con la Juve. E' un gap che ha penalizzato noi. L'arrivo di nuovi giocatori puo' essere limato in parte con nuovi acquisti. Serve una maggiore attitudine da parte di tutti. Serve tempo. Ma si può fare".

 

- E' pronto sempre a incatenarsi in caso di cessioni di big?

 

"Non c'è nessuna esigenza di vendere. Non ho nessuna intenzione di vendere chi non vuole restare".

 

- Il calo in attacco?

 

"Non è un problema di calo degli attaccanti. La squadra non era aggressiva come ad inizio stagione. Non è legato questo aspetto al calo di attaccanti".

 

- Mertens sarà l'alternativa a Milik come prima punta?

 

"Mertens può giocare ovunque. Può giocare anche con la prima punta. Milik puo' giocare anche con un altro attaccante della stessa stazza. Dalla terza giornata non abbiamo cambiato più sistema. Il girone di ritorno non è stato all'altezza dell'andata".

 

- Ne cambierà 3, 5 o 7? Cosa si aspetta dal finale di stagione?

 

"Non so, vedremo. E' un'idea molto chiara, con obiettivi precisi e mirati. C'è solo da aspettare la fine del campionato, per poi ripartire".

 

- Per il ritiro sarà già tutto fatto?

 

"Il mercato finisce dopo, ma servirà tempo. Il secondo posto è di fondamentale importanza per noi". 

 

- Serviva tempo per adattarsi al suo calcio?

 

"I giocatori si sono adattati bene. Sono un ottimista di natura. Abbiamo lottato contro tanti club importanti".

 

- I tifosi chiedono impegno...

 

"Si pretende impegno, volontà. Non il risultato. Non siamo maghi. Il massimo impegno non mancherà. Non c'è mai stata mancanza di personalità. I tifosi meritano questo tipo di atteggiamento".

 

- La sua presenza a Napoli è garanzia di trofei per i prossimi anni?

 

"Garantisco l'impegno, ce la metteremo tutta. Siamo motivati. Io a Napoli sto molto bene. La garanzia che posso dare è il massimo impegno per società e tifosi che mi apprezzano e mi fanno stare bene. Farò tutto quello che è nelle nostre possibilità e pure di più".

 

 

Antonio Petrazzuolo

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com 

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PRESS CONF - Ancelotti: "Insigne e Allan out, nessun calo fisico, nessuna necessità di vendere i big"

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27/04/2024 - 15:40

CASTEL VOLTURNO (CE) - Carlo Ancelotti, allenatore del Napoli, ha parlato in Press Conference alla vigilia di Frosinone-Napoli. Ecco quanto evidenziato da "Napoli Magazine". 

 

- Come mai ha dei fogli di carta tra le mani?

 

"Sono piccole informazioni, che salteranno fuori strada facendo. Non voglio fare un monologo".

 

- Che momento vive lo spogliatoio?

 

"C'è la volontà di chiudere questo momento negativo. Vogliamo arrivare al secondo posto il più in fretta possibile, attraverso le nostre armi. Vogliamo fare una bella partita col Frosinone. Il secondo posto resta un obiettivo non considerato da molti ad inizio stagione".

 

- Insigne ci sarà?

 

"No, Insigne non ci sarà. Ha fastidio al tendine dell'adduttore. Non è un problema serio. Non gli permette di fare tutte le cose che è abituato a fare. Si è allenato tutta la settimana, ha avvertito un fastidio giovedì. Lo stesso vale per Allan. Problema di sovraccarico. Non ci saranno entrambi. Recupera Albiol, ma non so se giocherà".

 

- Come sta Insigne?

 

"Ha una sola strada per uscire da questo momento. Deve focalizzarsi sul lavoro. Questo piccolo fastidio non gli permette di essere al 100%. Insigne è dispiaciuto per i fischi, ma si guarda avanti".

 

- Come vive questo finale di stagione?

 

"La mia analisi resta positiva al momento. Ci sono alcuni limiti. Ho conosciuto l'ambiente, i giocatori e la società. Si va avanti con più fiducia. Vedo una squadra forte. I limiti devono essere limati nella prossima stagione. Sono molto felice di essere qui, ho trovato la società giusta per le mie idee sul calcio. Ho un grandissimo supporto della società. Tutto il resto sono chiacchiere. Vedo un ambiente un pò troppo negativo. Si parla di fallimento. Nessuno aveva detto che avremmo vinto campionato e Champions. L'unico rammarico resta la Coppa Italia. Siamo competitivi. Poter partecipare alla Champions è importante. Vedo analisi sullo stato fisico, non è vero. Su 20 gare abbiamo vinto molte gare senza un grande dispendio di energie".

 

- Non è un attacco all'uomo...

 

"E' sbagliato. Esce che la squadra deve correre di più per vincere. In 14 gare abbiamo vinto correndo di meno. A livello statistico, basta vedere "Stats" utilizzato dalla Lega Serie A, dal volume, alla corsa lenta, all'accelerazione alla decelerazione. Il Napoli è primo in questa statistica. Non è corretto correlare il mio salario con il rendimento della squadra. Mi preoccupo se la mia società fa questa mia correlazione. Il mio contratto è in Lega, non sono 36 milioni lordi, magari sono di più (sorride, ndr)".

 

- Il suo contratto vale ancora? Ha offerte dall'estero?

 

"Certo che vale il mio contratto. Io sto benissimo a Napoli. C'è ancora più voglia di proseguire il lavoro iniziato a Napoli. Ci sono tutte le condizioni per le motivazioni. Ho degli estimatori, ma ho ancora più voglia di proseguire quel lavoro che ho iniziato. Ci sono tutte le condizioni per sentirmi più stimolato. Il resto sono solo chiacchiere". 

 

- La brillantezza con Liverpool e Psg?

 

"Si confonde l'aspetto fisico con quello psicologico e mentale. La brillantezza non è un dato oggettivo. Non credo che sia dipeso dall'aspetto tattico. Il primo tempo con l'Arsenal è stato condizionato dall'aspetto tattico. Il calo fisico non ci risulta. E' calata la motivazione. Con l'Atalanta ci siamo smarriti alla prima difficoltà. Ci pesa che siamo usciti dall'Europa League. Questo condizione la prestazione".

 

- Questione di personalità?

 

"In questo senso ci sono stati dei limiti in alcuni casi. Limiti che vanno limati".

 

- Come si recupera Insigne dopo quella sostituzione?

 

"Supportandolo, aiutandolo e mettendolo in condizione di esprimere il suo potenziale. Esiste solo la strada del lavoro. Mi dispiace che non può giocare, in settimana ha capito che deve fare e lo avrebbe dimostrato col Frosinone".

 

- Il mercato può colmare il gap con la Juve?

 

"Non è un gap con la Juve. E' un gap che ha penalizzato noi. L'arrivo di nuovi giocatori puo' essere limato in parte con nuovi acquisti. Serve una maggiore attitudine da parte di tutti. Serve tempo. Ma si può fare".

 

- E' pronto sempre a incatenarsi in caso di cessioni di big?

 

"Non c'è nessuna esigenza di vendere. Non ho nessuna intenzione di vendere chi non vuole restare".

 

- Il calo in attacco?

 

"Non è un problema di calo degli attaccanti. La squadra non era aggressiva come ad inizio stagione. Non è legato questo aspetto al calo di attaccanti".

 

- Mertens sarà l'alternativa a Milik come prima punta?

 

"Mertens può giocare ovunque. Può giocare anche con la prima punta. Milik puo' giocare anche con un altro attaccante della stessa stazza. Dalla terza giornata non abbiamo cambiato più sistema. Il girone di ritorno non è stato all'altezza dell'andata".

 

- Ne cambierà 3, 5 o 7? Cosa si aspetta dal finale di stagione?

 

"Non so, vedremo. E' un'idea molto chiara, con obiettivi precisi e mirati. C'è solo da aspettare la fine del campionato, per poi ripartire".

 

- Per il ritiro sarà già tutto fatto?

 

"Il mercato finisce dopo, ma servirà tempo. Il secondo posto è di fondamentale importanza per noi". 

 

- Serviva tempo per adattarsi al suo calcio?

 

"I giocatori si sono adattati bene. Sono un ottimista di natura. Abbiamo lottato contro tanti club importanti".

 

- I tifosi chiedono impegno...

 

"Si pretende impegno, volontà. Non il risultato. Non siamo maghi. Il massimo impegno non mancherà. Non c'è mai stata mancanza di personalità. I tifosi meritano questo tipo di atteggiamento".

 

- La sua presenza a Napoli è garanzia di trofei per i prossimi anni?

 

"Garantisco l'impegno, ce la metteremo tutta. Siamo motivati. Io a Napoli sto molto bene. La garanzia che posso dare è il massimo impegno per società e tifosi che mi apprezzano e mi fanno stare bene. Farò tutto quello che è nelle nostre possibilità e pure di più".

 

 

Antonio Petrazzuolo

 

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