L'Editoriale
VIDEO DIRETTA NM - Presentazione dei ritiri estivi del Napoli a Dimaro Folgarida dall'11 al 21 luglio e a Castel di Sangro dal 25 luglio al 10 agosto, ADL: "Ricostruiremo un Napoli fortissimo, nuovo allenatore, nuovo d.s. e molte figure societarie, nuovo centro sportivo non a Castel Volturno, Conte? Ne avete parlato voi, stadio a Bagnoli? No, ho idee chiarissime sul Maradona, aspetto il sindaco!"
16.05.2024 17:20 di Napoli Magazine

NAPOLI - Si è svolta a Palazzo Petrucci in via Posillipo a Napoli la conferenza stampa congiunta di presentazione dei ritiri estivi del Napoli a Dimaro dall'11 al 21 luglio e a Castel di Sangro dal 25 luglio al 10 agosto. Presenti il Presidente della SSC Napoli, Aurelio De Laurentiis, Maurizio Fugatti, presidente della Provincia Autonoma di Trento, Marco Marsilio, Presidente della Regione Abruzzo, Andrea Lazzaroni, sindaco di Dimaro-Folgarida, Angelo Caruso, sindaco di Castel di Sangro, Maurizio Rossini, a.d. Trentino Marketing,  Luciano Rizzi, presidente APT Val di Sole, Tommaso Bianchini, Chief Revenue Officer della SSC Napoli che hanno rilasciato alcune dichiarazioni, evidenziate da "Napoli Magazine". Ecco le video dirette di "Napoli Magazine".

 

Aurelio De Laurentiis, presidente della SSC Napoli: "Ci sarà un nuovo d.s., è l'unica cosa che vi posso dire. Valentina, mia figlia, farà un sopralluogo in Trentino la prossima settimana per verificare cosa organizzare, l'anno scorso c'è stata una grossa pratecipazione come pure in Abruzzo, è normale dopo aver vinto lo scudetto, ma in tutti gli anni c'è una grossa partecipazione durante i ritiri. La prima partita sarà con una squadra locale, poi di serie B o C, poi a Castel di Sangro ci saranno squadre internazionali che verranno a cimentarsi coi giocatori che restaranno, coi nuovi innesti e col nuovo allenatore. Il sindaco Angelo Caruso mi ha promesso che inaugureremo questa sua nuova creatura, una piscina formidabile, inauguriamola quando siamo su, così organizziamo una pallavolo in piscina coi calciatori, una pallanuoto! Stiamo partendo con una ricostruzione totale, che non può non considerare la temporalità. Bisogna investire bene e soprattutto non avere fretta. Quando uno inizia un nuovo ciclo, tutto può avvenire, la Dea Bendata può sbendarsi e darti una mano, ma se uno vuole basarsi sulla imprenditorialità che ha sempre contraddistinto i miei 50 anni di lavoro, bisogna fare programmazioni serie e senza affidarsi alla Dea Bendata. Siamo gli unici responsabili delle nostre azioni, sapevo che non sarebbe andata come si poteva prevedere, era normale, era nell'aria non competere per lo scudetto. Con signorilità e col desiderio di non scatenare guerre che sono sempre poco appaganti, ho accettato di vivere questa grande soddisfazione di riportare lo scudetto a Napoli dopo 33 anni e di vivere anche questa misera annata che serve anche per capire, per fare il punto, per verificare che forse quello che si era già verificato dal 20 di marzo, avesse delle radici profonde e ben diverse da quelle che gli altri possono avere immaginato e pensato. Le situazioni vanno vissute dall'interno. Forse ho sbagliato a mandare via Garcia? Chissà, quando si lavora di sbagli se ne commettono in continuità. In tutta la mia vita ho sempre vissuto e vestito le responsabilità, me le sono assunte tutte anche se non dipendevano tute da me. Chiudo una pagina, apro un capitolo e lo scriveremo con quella stessa attenzione che ha permesso a questa società di essere l'unica ad avere per 14 anni l'Europa come frequentazione, poi se una volta uno non ci dovesse andare, non sarà una tragedia, respireremo, faremo grossi respiri, andremo avanti con passionalità. Se si lavora con passione non si può perdere. Noi ci divertiamo a lavorare, l'essenza della nostra vita si basa sul lavoro, ho sposato la Costituzione italiana, molti no. Anche se poi possono avere successo nella loro vita. Ho avuto successo e ho sempre lavorato con grande dignità e professionalità e continuerò su questa strada. Stadio? Sono stato un sostenitore di Bagnoli, ma qui mentre il primo cittadino pensa al '32, io devo pensare ad essere forte nell'immediatezza e mi sono fatto una serie di analisi e mi sono detto ma chi te lo fa fare di andare in un territorio dove poi questi dicono 14 mesi, 18 mesi per due parcelle, poi ci mettiamo il resto degli ettari, ci andiamo a immettere in un contesto che diventa un bordello totale con ruspe e camion avanti e indietro con poi magari sgombrare 50mila persone se c'è il bradisismo e in uno stadio succede un putiferio. Ho chiamato i miei architetti e gli ho dato un input: non voglio metterci più di 2 anni nel momento in cui metterò mano al Maradona che deve essere fatto in questo modo. Sono stato anche semplificatore di mille problemi. Punterò sul Maradona se il Sindaco non farà promesse da marinaio. Il sindaco non c'è mai, viene eletto, passano 6 mesi non lo vedo mai, poi ci sediamo una, due, tre volte, ma lui è fantastico nella tattica sfuggente! E' un teorico di questa tattica, perchè così si vive più a lungo senza mai decidere nulla. A differenza del nostro presidente della Regione, che può essere criticato o osannato, ma è un uomo del fare, se Vincenzo De Luca ti ha detto sì, stai sereno e tranquillo che quello accade. Col Comune di Napoli ho sempre avuto una fatica gigantesca e io che sono il motore vincente di quello stadio e siamo riusciti a portare Napoli al centro di una Europa come fatto promo pubblicitario, ma mi viene dato lo stadio qualche ora prima, va riconsegnato subito dopo... Vogliamo essere seri o giocare? Ho sempre detto che ci metto soldi miei, non ho bisogno di finanziamenti, mi serve una cambiale in bianco di autorizzazioni, perchè il primo che mi viene a bloccare i lavori, mi alzo, me ne vado e non mi faccio più vedere in questa città, sono stanco ma non perchè compirò 75 anni, ma perchè sono stanco della gente che non dà seguito alle parole. Come quando vi dissi 'porteremo lo scudetto a Napoli', l'abbiamo fatto, ora voltiamo pagina. Vi dico che ricostruiremo un Napoli fortissimo, ci vuole tempo, non si può vivacchiare, bisogna avere il coraggio di rinascere, di rifondare e per lo stadio io ci sono così come a settembre spero di mettere la prima pietra sul nuovo centro del Napoli per il quale ci vorrà più di un anno con 10 campi di calcio, cercheremo di fare la nostra parte. Dove? Sono fatti miei, devo trovare un posto dove le mamme possano stare tranquille di far arrivare i propri figli in sicurezza in pochissimo tempo dopo la scuola. Castel Volturno? No, sarà una roba che sta a un quarto d'ora da Napoli. Se nel materiale promozione ritiri ci sono Osimhen e Kvara? Ti dò una risposta paracula come la domanda: chi vivrà vedrà! Se Kvara non ci sarà, ve ne farete una ragione. Conte l'uomo del rilancio? Ne avete parlato voi, ne parlai a novembre e non ne ho più parlato, quando ho chiamato Sarri, veniva dall'Empoli. Quando ho preso Spalletti dopo il primo anno che siamo arrivati terzi gli hanno preso la macchina. Stiamo calmi, sembra altrimenti che ci sia solo un uomo che possa portare il Napoli verso lidi importanti. Avevo detto che sarebbe stato difficile ripetersi dopo lo scudetto, poi io che non avevo mai vissuto una situazione così, mi sono lasciato non dico condizionare, ma quando i media dicono 'va esonerato', diventa poco propedeutico a soluzioni conservative per attenuare errori che si sono commessi o che erano nel corso della storia. Non puoi obbligare a venire ad allenare o che la tua prima punta faccia 28 gol, raccolgo tutto su di me ma a un certo punto qualcosa la rimando pure al mittente. Coppa Italia? Forse si dovrà giocare al Maradona, non al Patini se la gara capita il 10 agosto. Con un nuovo d.s. il Napoli si muove con lo stesso modus operandi? Gli scouting sono sempre stati gli stessi, se poi a un certo punto le scelte non si sono rivelate le presunte, io la mia parte di investitore l'ho fatta. Abbiamo comprato anche parecchi giocatori, anche nel mercato di gennaio, non mi sono mai tirato indietro anche quando ho capito che la stagione era compromessa. Il calcio è in fieri, devi andare avanti per capire pure le opportunità, le capacità, gli errori, non ci sono solo i calciatori, ci sono elementi che lavorano anche non nella direzione sportiva. Solo su Ngonge è stata una mia scelta diretta. Poi bisogna anche alla fine fare le dovute valutazioni e fare dei correttivi. Il mio sentimento dopo questo campionato? Non ho mai guardato al giorno precedente, sto già pensando all'11 luglio quando arriveremo in Trentino e quindi a una nuova avventura. Se sono deluso? Non lo sono mai, nella vita ho sempre vinto ma qualche volta quando qualche film non è andato bene, mi ha dato una maggiore spinta. Non bisogna mai darsi delle scusanti, ma affrontare la realtà delle cose, assumersi le responsabilità e voltare pagina. Sono l'unico esempio europeo con certi risultati economici e mi dà grande soddisfazione, soprattutto nel calcio dove sono tutti pieni di debiti, aver portato a casa uno scudetto fa piacere, è un fatto di orgoglio. Il tifoso magari deve creare un territorio che gli appartiene dove se fallisci va bene lo stesso, l'appartenenza alla maglia che devi sentire sulla pelle. Un tifoso importante 10 anni fa mi disse 'siamo una razza che sta scomparendo', mi fece tutto un racconto che è stato anche un insegnamento. Ho sempre ragionato su un unicum, c'è tifoso e tifoso, anche l'Europa ti insegna che il tifoso non è un tifoso comune come si crede, è diverso da un territorio ad un altro. Ho un grande rispetto di tutti, sono dei miei clienti. Il cliente va rispettato, analizzato, servito e non bisogna mai andargli contro. Se sono previste molte altre figure oltre al nuovo allenatore e al nuovo d.s.? Sì, molte altre. Modulo diverso? Dipenderà dal nuovo allenatore. Abbiamo scritto un libro nei primi 19 anni, adesso ne scriveremo un altro in un contesto di un calcio che sta andando alla deriva con una Lega inesistente, una federazione traballante, due network privati, SKY  e DAZN che non fanno il bene del calcio perchè non lo sanno a gestire e noi ci andremo a rimettere dei soldi, soprattutto con DAZN. Incasseremo nei prossimi anni meno di quanto incassato negli scorsi 3. Uefa e Fifa stanno incasinando tutto con un numero di partite importanti, dove i campionati nazionali saranno meno interessanti, troppi galli stanno a cantare. Se è industria, l'industria è fatta con società di capitali che devono difendere i propri investimenti. Addirittura la Lega è diventata una nostra nemica, ma è casa nostra, spesso mi trovo nell'imbarazzo. Ho un carattere amorevolissimo ma quando vedo l'incompetenza divento una bestia. I calciatori sono tutti cedibili, bisogna vedere chi se li vuole comprare. Rinnovo di Kvaratskhelia? Ha un contratto che scade nel 2027-2028, sto serenissimo e tranquillissimo. Voi che volete rigirare il cacciavite in una ferita che avete aperto e stimolare i procuratori... quando ho preso Kvara, sembrava uno sconosciuto poi ha segnato gol. Non siete mei dipendenti ma se continuerete a dire così, fate un servizio cattivo inasprendo le tifoserie. L'abbiamo fatto esplodere noi? Allora dobbiamo avere anche un fatto premiante che li abbiamo allenati e messi in una squadra, i contratti vanno rispettati, ma se siete i primi a metterli in discussione... Vi sarei grato se tra di noi ci fosse una collaborazione, io non vi dò le notizie perchè poi le travisate. Bagnoli? Devo preoccuparmi della salute dei miei calciatori, chi mi assicura che poi in 5 anni hanno finito, si parla di colmata, ci vogliono mettere la federazione tennistica, molti ettari sono sulla collina per arrivare a Posillipo, allora mi chiedo quali siano gli ettari effettivi a disposizione. C'è una maledizione su quel territorio. Ci sono state quelle scosse più forti mentre ragionavamo di Bagnoli, mi sono detto ma è meglio andare da un'altra parte, per fare il progetto ci metto 60 giorni pr il centro sportivo. E spero che il sindaco si metta davvero seduto e mi chieda cosa voglio fare sul Maradona. Io ho le idee chiarissime sul Maradona, perchè me lo sono studiato come non se l'è studiato lui. Di quale errore farò tesoro per rialzarmi? Non bisogna aspettare tutto quel tempo per mandare via persone che vogliono andare via, questo è stato il primo errore. Se avessi deciso ad aprile o a marzo, o come per Giuntoli che voleva andare alla Juventus, poi quando cominci a capire che la sua ambizione da bambino era andare alla Juventus, subentra anche un fatto di incazzatura che non smaltisci subito. Sia con lui che con Spalletti, che me l'ha detto tardi, non è che ho esercitato l'opzione e lui subito mi ha detto non rimango. Se non vuoi fare un torto alla Fiorentina, era pronto a venire Italiano, non mi va di comportarmi in maniera banditesca. Poi cerchi Thiago Motta e pensa chi me lo fa fare. Siamo crollati a marzo, dopo un gennaio e febbraio fantastici. Kvara non ha segnato dal 20 marzo al 20 novembre. Tudor voleva 2 anni e non me la sono sentita di bloccarmi per due anni successivi, già immaginavo la rifondazione. Mi reputo una persona perbene, quando firmo il contratto lo faccio col sentiment. Con Mazzarri era sempre rimasto un rapporto e quando è venuto ne avete parlato bene, poi non è andato bene, amen. Il problema non è la sopravvivenza in maniera migliore. Anche se non avessimo mandato via Garcia o se avessimo preso Tudor dopo, non è detto che avremmo fatto un campionato di primissimo livello, forse avremmo potuto partecipare alla Champions, ma meglio così perchè nasce il concetto della rifondazione, si volta pagina, dopo i primi 19 anni. Se ho mai pensato di mollare? Mai".

Andrea Lazzaroni, sindaco di Dimaro-Folgarida: "E' un piacere essere qui. Dimaro Folgarida è molto pronta, ha nevicato anche stanotte, ma il clima si sta scaldando in maniera importante per accogliere il 13esimo ritiro, è un sodalizio importante. Stiamo lavorando tanto per gestire un ritiro che sarà diverso. Anche noi abbiamo investito molto in quell'area in questi anni. Lunedì cominceranno la prima parte dei lavori del Grande Parco della Val di Sole, con laghetto, giochi, piazzette. Nei tre anni di contratto previsti, arriveremo a dare qualcosa in più. Abbiamo una piccola perla incastonata in un territorio fantastico. Vogliamo restare una piccola particolarità. Facciamo questi sforzi. Abbiamo 2mila abitanti, poi d'estate ci decuplichiamo. La cosa bella è che ci ritroviamo qui, dall'11 al 21 luglio ci ritroveremo di nuovo a Dimaro. Allenamenti sempre aperti, tribune aggiuntive, qualche infrastruttura in più. Gli eventi li definiremo a breve dopo il sopralluogo, si parte da un evento bellissimo che viene replicato, non è sempre la stessa cosa. Ci saranno infrastrutture, una zona per insegnare ai bambini i nostri sport. Il ritiro del Napoli lo fanno i tifosi e la squadra. Siamo solo l'elemento catalizzatore tra l'amore dei tifosi e la squadra che li rappresenta".

Maurizio Fugatti, Presidente della Regione autonoma del Trentino-Alto Adige: "Si è creato un forte legame col territorio, lo vediamo quando il presidente passa le giornate in Val di Sole, ci tenevo a essere qui oggi. Il Napoli è la squadra più blasonata che arriva in Trentino a fare i ritiri, ma ce ne sono altre 15 circa di categorie inferiori. Siamo cresciuti anche noi calcisticamente, il Trento Calcio che fa la Serie C è andato ai Playoff. Il rapporto col Napoli Calcio ci fa piacere, vengono in Trentino tanti napoletani con l'auspicio che si trovino sempre bene, come finora è sempre successo. Novità per la città di Trento? Uno degli obiettivi è impostare il percorso per il nuovo stadio di Trento e con un nuovo stadio possiamo essere maggiormente attrattivi. Calcoliamo su 50-60mila maggiori presenze col Napoli calcio. Orsa JJ4 e interessamento in Germania? Ci sono stati interessamenti su questo animale che è pericoloso, siamo pronti a valutare, non risolve le problematiche del Trentino sugli orsi ma siamo disponibili a valutare. Oggi l'orsa non può essere pericolosa perchè è in un grande recinto, il tema dell'abbattimento si pone per gli altri animali pericolosi, JJ4 oggi non ha più pericolosità sociale".

Maurizio Rossini, a.d. Trentino Marketing: "La montagna era poco attrattiva per i giovani, vedere oggi centinaia di migliaia di ragazzi che fanno trekking, mountain bike, che frequentano i rifugi dà grande soddisfazione e il merito va dato ai grandi campioni che hanno fatto capire come possa essere un luogo molto bello per una vacanza estiva. Siamo convinti che sia una strada che possa dare buoni risultati, siamo contenti nell'aver riscontrato una crescita importante di tutto il turismo del Trentino, estivo ma anche invernale. Dopo il Covid siamo ripartiti anche grazie ai messaggi positivi che i campioni riescono a portare, anche al pubblico dei giovani. Il calcio Napoli ci consente di arrivare un po' più in là. Dai dati che abbiamo, moltissimi tifosi napoletani arrivano dal Nord Italia, da paesi vicini all'Italia e non solo, le persone poi tornano e questo è un aspetto importante, è la cartina di tornasole per capire se le persone sono state bene, negli anni sono cresciute presenze e ritorni e siamo contenti di continuare ad investire". 

Luciano Rizzi, presidente APT Val di Sole: "Il mese di giugno lo dedichiamo alla Coppa del Mondo di Mountain bike, poi canoa sul fiume, poi Calcio Napoli, poi gastronomia, questa è la strategia e i nostri alberghi possono avere personale qualificato per diversi anni. La Val di Sole non è in concorrenza con l'Abruzzo, vogliamo creare benessere alla nostra gente così il turista può trascorrere bene con noi qualche giorno".

 

 

Angelo Caruso, sindaco di Castel di Sangro: "Ho portato un corno di stoffa realizzato dalla nostra sarta, tifosa del Napoli, e l'acqua santa pazienza! (Caruso li porge ad ADL che apprezza e ringrazia, ndr). Dobbiamo essere sempre pronti ed efficienti. Siamo qui per un ritiro, è un momento importante, come quando ADL lanciò una scommessa a cui nessuno credette, le smorfie non sono mai mancate, il ritiro ha avuto sempre importanza nella storia delle squadre e del Napoli in particolare. Possiamo aggiungere investimenti, iniziative e il ritiro è l'occasione per presentarli ad un pubblico importante. Vorremmo che questo perimetro di presenze convergano nell'obiettivo dello sviluppo delle zone montane, serve il sostegno alle attività fatte dalle realtà montane. Rinnovo l'invito a sostenere i due ritiri, momento importante in cui si definiscono le strategie calcistiche che poi vedremo nel campionato. In bocca al lupo al Napoli! La piscina? Nel 2020 la prima pietra, è un impianto importante, sono due vasche, spazi per palestre, fitness, centro benessere e spazi dedicati alla disabilità, perchè riteniamo che le infrastrutture debbano essere in primis destinate a coloro che sono meno fortunati di noi. E' il massimo che la tecnologia mette a disposizione, è come una macchina di Formula 1. L'iniziativa lanciata da ADL la accolgo, l'Abruzzo investe fondi su tutte le aree interne e su quel mondo che scompare dai radar dei media, ci sono tante piccole comunità che reggono alle insidie delle attrazioni metropolitane. Il calcio ha dato un impulso fortissimo, ma anche il Giro d'Italia sta sostenendo anche la costa. Gli allenamenti sono sempre a porte aperte, c'è una doccia per ADL (ride, ndr). L'area sportiva sarà organizzata per le attrezzature del divertimento per i bambini soprattutto e stiamo definendo delle attività di spettacolo. Coppa Italia al Patini? Non è ipotizzabile da me. L'anno scorso i festeggiamenti sono durati circa sei mesi da quando si ha avuto la certezza quasi matematica dello scudetto. Si riproporrà un clima di attenzione ed entusiasmo. Si percepisce che saranno ritiri interessanti perchè si rideterminerà una strategia calcistica, che rappresenterà una novità nelle squadre di vertice del campionato. Vedremo belle occasioni di confronto con squadre importanti nel calendario delle amichevoli con club importanti. Pensiamo che si ricreerà un clima di entusiasmo".

Marco Marsilio, presidente della Regione Abruzzo: "La novità di questo anno è che pochi mesi fa con due anni di anticipo il Napoli ha già esercitato il diritto d'opzione per i prossimi 6 anni, per noi è motivo di orgoglio, chi sceglie l'Abruzzo si trova bene, ha le condizioni ideali per mettere su una squadra competitiva e allenare professionisti nelle migliori condizioni possibili. Lo Sport è veicolo di benesse ma anche per investire sul territorio. Il Napoli è stato battistrada di questa scelta, poi altre squadre professionistiche hanno chiesto di effettuare il ritio in Abruzzo e ringrazio il Napoli Calcio e ADL per l'aver creduto nell'Abruzzo e nella sua crescita, c'è un ritorno economico di gran lunga superiore rispetto alla spesa che facciamo. Le presenze registrate sono molto alte, i risultati sul territorio sono molto ampi soprattutto dopo lo scudetto, ma c'è un clima di rilancio della squadra, con grande attesa. L'Orso marsicano è a rischio, è un orso molto più pacifico, non abbiamo mai avuto problemi analoghi al Trentino, è elemento di attrazione e di identità del territorio. Lavoriamo con grande serietà alla sua conservazione e anche alla possibilità di espanderne il numero. Solo la minoranza in Abruzzo è capace di polemizzare sull'arrivo del Napoli Calcio nella regione. Abbiamo rotto l'egemonia dell'arco alpino, le grandi squadre di calcio hanno sempre fatto i ritiri solo sulle Dolomiti e per la prima volta nel 2020 il Napoli ha scelto Castel di Sangro facendo scoprire che anche l'Abruzzo può offrire infrastrutture e condizioni simili a quelle del nord Italia, il Napoli credo che sia rimasto soddisfatto perchè ha rinnovato l'impegno".

Tommaso Bianchini, Chief Revenue Officer della SSC Napoli: "Il Napoli unisce, il ritiro è rilancio, sogno, aspettative di quello che verrà. Dall'11 al 21 saremo a Dimaro, ci sarà un fan village che accoglierà migliaia di persone che si riversano in valle di giorno e di sera. Di sera ci saranno eventi che lo staff gestisce con artisti che si esibiscono e con la squadra e staff tecnico che si presentano al pubblico. Poi c'è il super store che dall'anno scorso è stata una novità. In seguito, ci spostiamo in Abruzzo dal 25 luglio. L'Abruzzo è fonte di palcoscenici internazionali, il 28 luglio esordio contro Adana Demirspor, partita un po' tradizionale con cui iniziare il ritiro, poi il 31 luglio, un'altra gara con una squadra francese, il 3 agosto sfida col Girona che torna a Castel di Sangro a seguito di un campionato eccezionale e poi una quarta partita che stiamo selezionando, i biglietti usciranno con largo anticipo. A Dimaro è un ritiro per un bagno di folla, in Abruzzo ci spostiamo sul calcio internazionale".

Rosa Petrazzuolo

Napoli Magazine

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com

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16/05/2024 - 17:20

NAPOLI - Si è svolta a Palazzo Petrucci in via Posillipo a Napoli la conferenza stampa congiunta di presentazione dei ritiri estivi del Napoli a Dimaro dall'11 al 21 luglio e a Castel di Sangro dal 25 luglio al 10 agosto. Presenti il Presidente della SSC Napoli, Aurelio De Laurentiis, Maurizio Fugatti, presidente della Provincia Autonoma di Trento, Marco Marsilio, Presidente della Regione Abruzzo, Andrea Lazzaroni, sindaco di Dimaro-Folgarida, Angelo Caruso, sindaco di Castel di Sangro, Maurizio Rossini, a.d. Trentino Marketing,  Luciano Rizzi, presidente APT Val di Sole, Tommaso Bianchini, Chief Revenue Officer della SSC Napoli che hanno rilasciato alcune dichiarazioni, evidenziate da "Napoli Magazine". Ecco le video dirette di "Napoli Magazine".

 

Aurelio De Laurentiis, presidente della SSC Napoli: "Ci sarà un nuovo d.s., è l'unica cosa che vi posso dire. Valentina, mia figlia, farà un sopralluogo in Trentino la prossima settimana per verificare cosa organizzare, l'anno scorso c'è stata una grossa pratecipazione come pure in Abruzzo, è normale dopo aver vinto lo scudetto, ma in tutti gli anni c'è una grossa partecipazione durante i ritiri. La prima partita sarà con una squadra locale, poi di serie B o C, poi a Castel di Sangro ci saranno squadre internazionali che verranno a cimentarsi coi giocatori che restaranno, coi nuovi innesti e col nuovo allenatore. Il sindaco Angelo Caruso mi ha promesso che inaugureremo questa sua nuova creatura, una piscina formidabile, inauguriamola quando siamo su, così organizziamo una pallavolo in piscina coi calciatori, una pallanuoto! Stiamo partendo con una ricostruzione totale, che non può non considerare la temporalità. Bisogna investire bene e soprattutto non avere fretta. Quando uno inizia un nuovo ciclo, tutto può avvenire, la Dea Bendata può sbendarsi e darti una mano, ma se uno vuole basarsi sulla imprenditorialità che ha sempre contraddistinto i miei 50 anni di lavoro, bisogna fare programmazioni serie e senza affidarsi alla Dea Bendata. Siamo gli unici responsabili delle nostre azioni, sapevo che non sarebbe andata come si poteva prevedere, era normale, era nell'aria non competere per lo scudetto. Con signorilità e col desiderio di non scatenare guerre che sono sempre poco appaganti, ho accettato di vivere questa grande soddisfazione di riportare lo scudetto a Napoli dopo 33 anni e di vivere anche questa misera annata che serve anche per capire, per fare il punto, per verificare che forse quello che si era già verificato dal 20 di marzo, avesse delle radici profonde e ben diverse da quelle che gli altri possono avere immaginato e pensato. Le situazioni vanno vissute dall'interno. Forse ho sbagliato a mandare via Garcia? Chissà, quando si lavora di sbagli se ne commettono in continuità. In tutta la mia vita ho sempre vissuto e vestito le responsabilità, me le sono assunte tutte anche se non dipendevano tute da me. Chiudo una pagina, apro un capitolo e lo scriveremo con quella stessa attenzione che ha permesso a questa società di essere l'unica ad avere per 14 anni l'Europa come frequentazione, poi se una volta uno non ci dovesse andare, non sarà una tragedia, respireremo, faremo grossi respiri, andremo avanti con passionalità. Se si lavora con passione non si può perdere. Noi ci divertiamo a lavorare, l'essenza della nostra vita si basa sul lavoro, ho sposato la Costituzione italiana, molti no. Anche se poi possono avere successo nella loro vita. Ho avuto successo e ho sempre lavorato con grande dignità e professionalità e continuerò su questa strada. Stadio? Sono stato un sostenitore di Bagnoli, ma qui mentre il primo cittadino pensa al '32, io devo pensare ad essere forte nell'immediatezza e mi sono fatto una serie di analisi e mi sono detto ma chi te lo fa fare di andare in un territorio dove poi questi dicono 14 mesi, 18 mesi per due parcelle, poi ci mettiamo il resto degli ettari, ci andiamo a immettere in un contesto che diventa un bordello totale con ruspe e camion avanti e indietro con poi magari sgombrare 50mila persone se c'è il bradisismo e in uno stadio succede un putiferio. Ho chiamato i miei architetti e gli ho dato un input: non voglio metterci più di 2 anni nel momento in cui metterò mano al Maradona che deve essere fatto in questo modo. Sono stato anche semplificatore di mille problemi. Punterò sul Maradona se il Sindaco non farà promesse da marinaio. Il sindaco non c'è mai, viene eletto, passano 6 mesi non lo vedo mai, poi ci sediamo una, due, tre volte, ma lui è fantastico nella tattica sfuggente! E' un teorico di questa tattica, perchè così si vive più a lungo senza mai decidere nulla. A differenza del nostro presidente della Regione, che può essere criticato o osannato, ma è un uomo del fare, se Vincenzo De Luca ti ha detto sì, stai sereno e tranquillo che quello accade. Col Comune di Napoli ho sempre avuto una fatica gigantesca e io che sono il motore vincente di quello stadio e siamo riusciti a portare Napoli al centro di una Europa come fatto promo pubblicitario, ma mi viene dato lo stadio qualche ora prima, va riconsegnato subito dopo... Vogliamo essere seri o giocare? Ho sempre detto che ci metto soldi miei, non ho bisogno di finanziamenti, mi serve una cambiale in bianco di autorizzazioni, perchè il primo che mi viene a bloccare i lavori, mi alzo, me ne vado e non mi faccio più vedere in questa città, sono stanco ma non perchè compirò 75 anni, ma perchè sono stanco della gente che non dà seguito alle parole. Come quando vi dissi 'porteremo lo scudetto a Napoli', l'abbiamo fatto, ora voltiamo pagina. Vi dico che ricostruiremo un Napoli fortissimo, ci vuole tempo, non si può vivacchiare, bisogna avere il coraggio di rinascere, di rifondare e per lo stadio io ci sono così come a settembre spero di mettere la prima pietra sul nuovo centro del Napoli per il quale ci vorrà più di un anno con 10 campi di calcio, cercheremo di fare la nostra parte. Dove? Sono fatti miei, devo trovare un posto dove le mamme possano stare tranquille di far arrivare i propri figli in sicurezza in pochissimo tempo dopo la scuola. Castel Volturno? No, sarà una roba che sta a un quarto d'ora da Napoli. Se nel materiale promozione ritiri ci sono Osimhen e Kvara? Ti dò una risposta paracula come la domanda: chi vivrà vedrà! Se Kvara non ci sarà, ve ne farete una ragione. Conte l'uomo del rilancio? Ne avete parlato voi, ne parlai a novembre e non ne ho più parlato, quando ho chiamato Sarri, veniva dall'Empoli. Quando ho preso Spalletti dopo il primo anno che siamo arrivati terzi gli hanno preso la macchina. Stiamo calmi, sembra altrimenti che ci sia solo un uomo che possa portare il Napoli verso lidi importanti. Avevo detto che sarebbe stato difficile ripetersi dopo lo scudetto, poi io che non avevo mai vissuto una situazione così, mi sono lasciato non dico condizionare, ma quando i media dicono 'va esonerato', diventa poco propedeutico a soluzioni conservative per attenuare errori che si sono commessi o che erano nel corso della storia. Non puoi obbligare a venire ad allenare o che la tua prima punta faccia 28 gol, raccolgo tutto su di me ma a un certo punto qualcosa la rimando pure al mittente. Coppa Italia? Forse si dovrà giocare al Maradona, non al Patini se la gara capita il 10 agosto. Con un nuovo d.s. il Napoli si muove con lo stesso modus operandi? Gli scouting sono sempre stati gli stessi, se poi a un certo punto le scelte non si sono rivelate le presunte, io la mia parte di investitore l'ho fatta. Abbiamo comprato anche parecchi giocatori, anche nel mercato di gennaio, non mi sono mai tirato indietro anche quando ho capito che la stagione era compromessa. Il calcio è in fieri, devi andare avanti per capire pure le opportunità, le capacità, gli errori, non ci sono solo i calciatori, ci sono elementi che lavorano anche non nella direzione sportiva. Solo su Ngonge è stata una mia scelta diretta. Poi bisogna anche alla fine fare le dovute valutazioni e fare dei correttivi. Il mio sentimento dopo questo campionato? Non ho mai guardato al giorno precedente, sto già pensando all'11 luglio quando arriveremo in Trentino e quindi a una nuova avventura. Se sono deluso? Non lo sono mai, nella vita ho sempre vinto ma qualche volta quando qualche film non è andato bene, mi ha dato una maggiore spinta. Non bisogna mai darsi delle scusanti, ma affrontare la realtà delle cose, assumersi le responsabilità e voltare pagina. Sono l'unico esempio europeo con certi risultati economici e mi dà grande soddisfazione, soprattutto nel calcio dove sono tutti pieni di debiti, aver portato a casa uno scudetto fa piacere, è un fatto di orgoglio. Il tifoso magari deve creare un territorio che gli appartiene dove se fallisci va bene lo stesso, l'appartenenza alla maglia che devi sentire sulla pelle. Un tifoso importante 10 anni fa mi disse 'siamo una razza che sta scomparendo', mi fece tutto un racconto che è stato anche un insegnamento. Ho sempre ragionato su un unicum, c'è tifoso e tifoso, anche l'Europa ti insegna che il tifoso non è un tifoso comune come si crede, è diverso da un territorio ad un altro. Ho un grande rispetto di tutti, sono dei miei clienti. Il cliente va rispettato, analizzato, servito e non bisogna mai andargli contro. Se sono previste molte altre figure oltre al nuovo allenatore e al nuovo d.s.? Sì, molte altre. Modulo diverso? Dipenderà dal nuovo allenatore. Abbiamo scritto un libro nei primi 19 anni, adesso ne scriveremo un altro in un contesto di un calcio che sta andando alla deriva con una Lega inesistente, una federazione traballante, due network privati, SKY  e DAZN che non fanno il bene del calcio perchè non lo sanno a gestire e noi ci andremo a rimettere dei soldi, soprattutto con DAZN. Incasseremo nei prossimi anni meno di quanto incassato negli scorsi 3. Uefa e Fifa stanno incasinando tutto con un numero di partite importanti, dove i campionati nazionali saranno meno interessanti, troppi galli stanno a cantare. Se è industria, l'industria è fatta con società di capitali che devono difendere i propri investimenti. Addirittura la Lega è diventata una nostra nemica, ma è casa nostra, spesso mi trovo nell'imbarazzo. Ho un carattere amorevolissimo ma quando vedo l'incompetenza divento una bestia. I calciatori sono tutti cedibili, bisogna vedere chi se li vuole comprare. Rinnovo di Kvaratskhelia? Ha un contratto che scade nel 2027-2028, sto serenissimo e tranquillissimo. Voi che volete rigirare il cacciavite in una ferita che avete aperto e stimolare i procuratori... quando ho preso Kvara, sembrava uno sconosciuto poi ha segnato gol. Non siete mei dipendenti ma se continuerete a dire così, fate un servizio cattivo inasprendo le tifoserie. L'abbiamo fatto esplodere noi? Allora dobbiamo avere anche un fatto premiante che li abbiamo allenati e messi in una squadra, i contratti vanno rispettati, ma se siete i primi a metterli in discussione... Vi sarei grato se tra di noi ci fosse una collaborazione, io non vi dò le notizie perchè poi le travisate. Bagnoli? Devo preoccuparmi della salute dei miei calciatori, chi mi assicura che poi in 5 anni hanno finito, si parla di colmata, ci vogliono mettere la federazione tennistica, molti ettari sono sulla collina per arrivare a Posillipo, allora mi chiedo quali siano gli ettari effettivi a disposizione. C'è una maledizione su quel territorio. Ci sono state quelle scosse più forti mentre ragionavamo di Bagnoli, mi sono detto ma è meglio andare da un'altra parte, per fare il progetto ci metto 60 giorni pr il centro sportivo. E spero che il sindaco si metta davvero seduto e mi chieda cosa voglio fare sul Maradona. Io ho le idee chiarissime sul Maradona, perchè me lo sono studiato come non se l'è studiato lui. Di quale errore farò tesoro per rialzarmi? Non bisogna aspettare tutto quel tempo per mandare via persone che vogliono andare via, questo è stato il primo errore. Se avessi deciso ad aprile o a marzo, o come per Giuntoli che voleva andare alla Juventus, poi quando cominci a capire che la sua ambizione da bambino era andare alla Juventus, subentra anche un fatto di incazzatura che non smaltisci subito. Sia con lui che con Spalletti, che me l'ha detto tardi, non è che ho esercitato l'opzione e lui subito mi ha detto non rimango. Se non vuoi fare un torto alla Fiorentina, era pronto a venire Italiano, non mi va di comportarmi in maniera banditesca. Poi cerchi Thiago Motta e pensa chi me lo fa fare. Siamo crollati a marzo, dopo un gennaio e febbraio fantastici. Kvara non ha segnato dal 20 marzo al 20 novembre. Tudor voleva 2 anni e non me la sono sentita di bloccarmi per due anni successivi, già immaginavo la rifondazione. Mi reputo una persona perbene, quando firmo il contratto lo faccio col sentiment. Con Mazzarri era sempre rimasto un rapporto e quando è venuto ne avete parlato bene, poi non è andato bene, amen. Il problema non è la sopravvivenza in maniera migliore. Anche se non avessimo mandato via Garcia o se avessimo preso Tudor dopo, non è detto che avremmo fatto un campionato di primissimo livello, forse avremmo potuto partecipare alla Champions, ma meglio così perchè nasce il concetto della rifondazione, si volta pagina, dopo i primi 19 anni. Se ho mai pensato di mollare? Mai".

Andrea Lazzaroni, sindaco di Dimaro-Folgarida: "E' un piacere essere qui. Dimaro Folgarida è molto pronta, ha nevicato anche stanotte, ma il clima si sta scaldando in maniera importante per accogliere il 13esimo ritiro, è un sodalizio importante. Stiamo lavorando tanto per gestire un ritiro che sarà diverso. Anche noi abbiamo investito molto in quell'area in questi anni. Lunedì cominceranno la prima parte dei lavori del Grande Parco della Val di Sole, con laghetto, giochi, piazzette. Nei tre anni di contratto previsti, arriveremo a dare qualcosa in più. Abbiamo una piccola perla incastonata in un territorio fantastico. Vogliamo restare una piccola particolarità. Facciamo questi sforzi. Abbiamo 2mila abitanti, poi d'estate ci decuplichiamo. La cosa bella è che ci ritroviamo qui, dall'11 al 21 luglio ci ritroveremo di nuovo a Dimaro. Allenamenti sempre aperti, tribune aggiuntive, qualche infrastruttura in più. Gli eventi li definiremo a breve dopo il sopralluogo, si parte da un evento bellissimo che viene replicato, non è sempre la stessa cosa. Ci saranno infrastrutture, una zona per insegnare ai bambini i nostri sport. Il ritiro del Napoli lo fanno i tifosi e la squadra. Siamo solo l'elemento catalizzatore tra l'amore dei tifosi e la squadra che li rappresenta".

Maurizio Fugatti, Presidente della Regione autonoma del Trentino-Alto Adige: "Si è creato un forte legame col territorio, lo vediamo quando il presidente passa le giornate in Val di Sole, ci tenevo a essere qui oggi. Il Napoli è la squadra più blasonata che arriva in Trentino a fare i ritiri, ma ce ne sono altre 15 circa di categorie inferiori. Siamo cresciuti anche noi calcisticamente, il Trento Calcio che fa la Serie C è andato ai Playoff. Il rapporto col Napoli Calcio ci fa piacere, vengono in Trentino tanti napoletani con l'auspicio che si trovino sempre bene, come finora è sempre successo. Novità per la città di Trento? Uno degli obiettivi è impostare il percorso per il nuovo stadio di Trento e con un nuovo stadio possiamo essere maggiormente attrattivi. Calcoliamo su 50-60mila maggiori presenze col Napoli calcio. Orsa JJ4 e interessamento in Germania? Ci sono stati interessamenti su questo animale che è pericoloso, siamo pronti a valutare, non risolve le problematiche del Trentino sugli orsi ma siamo disponibili a valutare. Oggi l'orsa non può essere pericolosa perchè è in un grande recinto, il tema dell'abbattimento si pone per gli altri animali pericolosi, JJ4 oggi non ha più pericolosità sociale".

Maurizio Rossini, a.d. Trentino Marketing: "La montagna era poco attrattiva per i giovani, vedere oggi centinaia di migliaia di ragazzi che fanno trekking, mountain bike, che frequentano i rifugi dà grande soddisfazione e il merito va dato ai grandi campioni che hanno fatto capire come possa essere un luogo molto bello per una vacanza estiva. Siamo convinti che sia una strada che possa dare buoni risultati, siamo contenti nell'aver riscontrato una crescita importante di tutto il turismo del Trentino, estivo ma anche invernale. Dopo il Covid siamo ripartiti anche grazie ai messaggi positivi che i campioni riescono a portare, anche al pubblico dei giovani. Il calcio Napoli ci consente di arrivare un po' più in là. Dai dati che abbiamo, moltissimi tifosi napoletani arrivano dal Nord Italia, da paesi vicini all'Italia e non solo, le persone poi tornano e questo è un aspetto importante, è la cartina di tornasole per capire se le persone sono state bene, negli anni sono cresciute presenze e ritorni e siamo contenti di continuare ad investire". 

Luciano Rizzi, presidente APT Val di Sole: "Il mese di giugno lo dedichiamo alla Coppa del Mondo di Mountain bike, poi canoa sul fiume, poi Calcio Napoli, poi gastronomia, questa è la strategia e i nostri alberghi possono avere personale qualificato per diversi anni. La Val di Sole non è in concorrenza con l'Abruzzo, vogliamo creare benessere alla nostra gente così il turista può trascorrere bene con noi qualche giorno".

 

 

Angelo Caruso, sindaco di Castel di Sangro: "Ho portato un corno di stoffa realizzato dalla nostra sarta, tifosa del Napoli, e l'acqua santa pazienza! (Caruso li porge ad ADL che apprezza e ringrazia, ndr). Dobbiamo essere sempre pronti ed efficienti. Siamo qui per un ritiro, è un momento importante, come quando ADL lanciò una scommessa a cui nessuno credette, le smorfie non sono mai mancate, il ritiro ha avuto sempre importanza nella storia delle squadre e del Napoli in particolare. Possiamo aggiungere investimenti, iniziative e il ritiro è l'occasione per presentarli ad un pubblico importante. Vorremmo che questo perimetro di presenze convergano nell'obiettivo dello sviluppo delle zone montane, serve il sostegno alle attività fatte dalle realtà montane. Rinnovo l'invito a sostenere i due ritiri, momento importante in cui si definiscono le strategie calcistiche che poi vedremo nel campionato. In bocca al lupo al Napoli! La piscina? Nel 2020 la prima pietra, è un impianto importante, sono due vasche, spazi per palestre, fitness, centro benessere e spazi dedicati alla disabilità, perchè riteniamo che le infrastrutture debbano essere in primis destinate a coloro che sono meno fortunati di noi. E' il massimo che la tecnologia mette a disposizione, è come una macchina di Formula 1. L'iniziativa lanciata da ADL la accolgo, l'Abruzzo investe fondi su tutte le aree interne e su quel mondo che scompare dai radar dei media, ci sono tante piccole comunità che reggono alle insidie delle attrazioni metropolitane. Il calcio ha dato un impulso fortissimo, ma anche il Giro d'Italia sta sostenendo anche la costa. Gli allenamenti sono sempre a porte aperte, c'è una doccia per ADL (ride, ndr). L'area sportiva sarà organizzata per le attrezzature del divertimento per i bambini soprattutto e stiamo definendo delle attività di spettacolo. Coppa Italia al Patini? Non è ipotizzabile da me. L'anno scorso i festeggiamenti sono durati circa sei mesi da quando si ha avuto la certezza quasi matematica dello scudetto. Si riproporrà un clima di attenzione ed entusiasmo. Si percepisce che saranno ritiri interessanti perchè si rideterminerà una strategia calcistica, che rappresenterà una novità nelle squadre di vertice del campionato. Vedremo belle occasioni di confronto con squadre importanti nel calendario delle amichevoli con club importanti. Pensiamo che si ricreerà un clima di entusiasmo".

Marco Marsilio, presidente della Regione Abruzzo: "La novità di questo anno è che pochi mesi fa con due anni di anticipo il Napoli ha già esercitato il diritto d'opzione per i prossimi 6 anni, per noi è motivo di orgoglio, chi sceglie l'Abruzzo si trova bene, ha le condizioni ideali per mettere su una squadra competitiva e allenare professionisti nelle migliori condizioni possibili. Lo Sport è veicolo di benesse ma anche per investire sul territorio. Il Napoli è stato battistrada di questa scelta, poi altre squadre professionistiche hanno chiesto di effettuare il ritio in Abruzzo e ringrazio il Napoli Calcio e ADL per l'aver creduto nell'Abruzzo e nella sua crescita, c'è un ritorno economico di gran lunga superiore rispetto alla spesa che facciamo. Le presenze registrate sono molto alte, i risultati sul territorio sono molto ampi soprattutto dopo lo scudetto, ma c'è un clima di rilancio della squadra, con grande attesa. L'Orso marsicano è a rischio, è un orso molto più pacifico, non abbiamo mai avuto problemi analoghi al Trentino, è elemento di attrazione e di identità del territorio. Lavoriamo con grande serietà alla sua conservazione e anche alla possibilità di espanderne il numero. Solo la minoranza in Abruzzo è capace di polemizzare sull'arrivo del Napoli Calcio nella regione. Abbiamo rotto l'egemonia dell'arco alpino, le grandi squadre di calcio hanno sempre fatto i ritiri solo sulle Dolomiti e per la prima volta nel 2020 il Napoli ha scelto Castel di Sangro facendo scoprire che anche l'Abruzzo può offrire infrastrutture e condizioni simili a quelle del nord Italia, il Napoli credo che sia rimasto soddisfatto perchè ha rinnovato l'impegno".

Tommaso Bianchini, Chief Revenue Officer della SSC Napoli: "Il Napoli unisce, il ritiro è rilancio, sogno, aspettative di quello che verrà. Dall'11 al 21 saremo a Dimaro, ci sarà un fan village che accoglierà migliaia di persone che si riversano in valle di giorno e di sera. Di sera ci saranno eventi che lo staff gestisce con artisti che si esibiscono e con la squadra e staff tecnico che si presentano al pubblico. Poi c'è il super store che dall'anno scorso è stata una novità. In seguito, ci spostiamo in Abruzzo dal 25 luglio. L'Abruzzo è fonte di palcoscenici internazionali, il 28 luglio esordio contro Adana Demirspor, partita un po' tradizionale con cui iniziare il ritiro, poi il 31 luglio, un'altra gara con una squadra francese, il 3 agosto sfida col Girona che torna a Castel di Sangro a seguito di un campionato eccezionale e poi una quarta partita che stiamo selezionando, i biglietti usciranno con largo anticipo. A Dimaro è un ritiro per un bagno di folla, in Abruzzo ci spostiamo sul calcio internazionale".

Rosa Petrazzuolo

Napoli Magazine

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