M' 'o vveco io
SHOW TIME - Gino Rivieccio su "NM": "Napoli, i 10 motivi del boato al 92°"
30.11.2018 17:04 di Napoli Magazine

NAPOLI - Il boato del San Paolo al 92° fendeva il rettangolo di gioco facendo presagire il pareggio dei Reds sulla sponda della Senna. Chi si abbracciava di qua, chi alzava i pugni di là. Il mio vicino di posto addirittura sventolava il cappello a mo’ di saluto liberatorio post guerra all’arrivo degli americani. Solo il sottoscritto non si faceva ingannare dall’urlo dei 40.000 aggiornato com’era attraverso il suo telefonino dalla diretta del match di Parigi. Non che le imprese di Mertens ed Hamsik che pure avevano riscaldato il mio cuore nella gelida serata di Fuorigrotta non m’interessassero, ma a quel punto stavo spendendo le ultime energie per seguire le vicende di Manè e Salah che con un gol avrebbero portato matematicamente gli azzurri agli ottavi di Champions.

 

Cerchiamo allora di capire cosa può essere successo da scatenare l’entusiasmo di tanti che hanno fatto credere che il Liverpool avesse pareggiato.

 

1) Qualcuno aveva sparso la voce che Di Maio aveva portato il reddito di cittadinanza a 100,00 euro al mese e Salvini abbassato la quota per l’età pensionabile a 55 anni.

 

2) Qualcun altro aveva  sparso la voce che Salvini aveva abbassato lo stipendio di Di Maio a 100,00 euro al mese.

 

3) Altri che Salvini aveva abbassato Di Maio.

 

4) La Wind aveva  garantito una nuova offerta a 5 euro all’anno con 10.000 giga gratis.

 

5) Diletta Leotta aveva promesso,  in caso di qualificazione azzurra, uno spogliarello integrale a piazza Trieste e Trento all’antivigilia di Natale.

 

6) Report stava per realizzare altre sei puntate dedicate alla Juve con le prove che i suoi dirigenti conservavano da anni rapporti stretti con Cosa Nostra attraverso i parenti di Lucky Luciano e John Gotti.

 

7) La ministra Barbara Lezzi si era dimessa.

 

8) Il Grande Fratello Vip era stato chiuso per sempre in uno sgabuzzino insieme all’arbitro Irrati e Moggi aveva gettato la chiave.

 

9) Orsato era rimasto schiacciato in strada da una prova tv.

 

10) Mazzoleni era stato arrestato all’aeroporto di Bergamo per traffico di monitor falsi adibiti al VAR.

 

Resta il fatto che a prescindere da quello che è successo al Parco dei Principi il Napoli a Liverpool se la giocherà, consapevole che ha a disposizione due risultati su tre e anche una sconfitta su misura ma facendo almeno un gol. Insomma non è poco. Sempre che Cavani e compagni riescano a fare bottino pieno al Marakanà di Belgrado. Qualcuno che conosce bene quella gente, gente tosta carica di dignità, assicura che la Stella Rossa non regalerà niente ai transalpini, anche se matematicamente ormai fuori gioco. Insomma, mi aspetto che i serbi l’11 dicembre abbiano ancora qualcosa in… serbo. E guardando la passione e la forza del tremila al San Paolo, ci può stare. Con le maglie della Stella Rossa addosso ma imbottiti di Stella Artois, dagli spalti hanno incoraggiato la squadra fino alla fine. Insomma una serata tutta da vivere quella dell’11. Intanto però noi facciamo capire che andremo all’Anfield senza paura. Il Museo dei Beatles può aspettare. Per ora alziamo un Monumento ad Ancelotti e a questi ragazzi che ci stanno regalando perle di storia calcistica ed album inimmaginabili di soddisfazioni.

 

 

Gino Rivieccio

 

Napoli Magazine
 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com

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NAPOLI - Il boato del San Paolo al 92° fendeva il rettangolo di gioco facendo presagire il pareggio dei Reds sulla sponda della Senna. Chi si abbracciava di qua, chi alzava i pugni di là. Il mio vicino di posto addirittura sventolava il cappello a mo’ di saluto liberatorio post guerra all’arrivo degli americani. Solo il sottoscritto non si faceva ingannare dall’urlo dei 40.000 aggiornato com’era attraverso il suo telefonino dalla diretta del match di Parigi. Non che le imprese di Mertens ed Hamsik che pure avevano riscaldato il mio cuore nella gelida serata di Fuorigrotta non m’interessassero, ma a quel punto stavo spendendo le ultime energie per seguire le vicende di Manè e Salah che con un gol avrebbero portato matematicamente gli azzurri agli ottavi di Champions.

 

Cerchiamo allora di capire cosa può essere successo da scatenare l’entusiasmo di tanti che hanno fatto credere che il Liverpool avesse pareggiato.

 

1) Qualcuno aveva sparso la voce che Di Maio aveva portato il reddito di cittadinanza a 100,00 euro al mese e Salvini abbassato la quota per l’età pensionabile a 55 anni.

 

2) Qualcun altro aveva  sparso la voce che Salvini aveva abbassato lo stipendio di Di Maio a 100,00 euro al mese.

 

3) Altri che Salvini aveva abbassato Di Maio.

 

4) La Wind aveva  garantito una nuova offerta a 5 euro all’anno con 10.000 giga gratis.

 

5) Diletta Leotta aveva promesso,  in caso di qualificazione azzurra, uno spogliarello integrale a piazza Trieste e Trento all’antivigilia di Natale.

 

6) Report stava per realizzare altre sei puntate dedicate alla Juve con le prove che i suoi dirigenti conservavano da anni rapporti stretti con Cosa Nostra attraverso i parenti di Lucky Luciano e John Gotti.

 

7) La ministra Barbara Lezzi si era dimessa.

 

8) Il Grande Fratello Vip era stato chiuso per sempre in uno sgabuzzino insieme all’arbitro Irrati e Moggi aveva gettato la chiave.

 

9) Orsato era rimasto schiacciato in strada da una prova tv.

 

10) Mazzoleni era stato arrestato all’aeroporto di Bergamo per traffico di monitor falsi adibiti al VAR.

 

Resta il fatto che a prescindere da quello che è successo al Parco dei Principi il Napoli a Liverpool se la giocherà, consapevole che ha a disposizione due risultati su tre e anche una sconfitta su misura ma facendo almeno un gol. Insomma non è poco. Sempre che Cavani e compagni riescano a fare bottino pieno al Marakanà di Belgrado. Qualcuno che conosce bene quella gente, gente tosta carica di dignità, assicura che la Stella Rossa non regalerà niente ai transalpini, anche se matematicamente ormai fuori gioco. Insomma, mi aspetto che i serbi l’11 dicembre abbiano ancora qualcosa in… serbo. E guardando la passione e la forza del tremila al San Paolo, ci può stare. Con le maglie della Stella Rossa addosso ma imbottiti di Stella Artois, dagli spalti hanno incoraggiato la squadra fino alla fine. Insomma una serata tutta da vivere quella dell’11. Intanto però noi facciamo capire che andremo all’Anfield senza paura. Il Museo dei Beatles può aspettare. Per ora alziamo un Monumento ad Ancelotti e a questi ragazzi che ci stanno regalando perle di storia calcistica ed album inimmaginabili di soddisfazioni.

 

 

Gino Rivieccio

 

Napoli Magazine
 

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