NAPOLI - Il Napoli dei miracoli ha colpito ancora. Ha ragione da vendere Antonio Conte quando ricorda che ha del prodigioso ciò che sta facendo la sua squadra che nelle ultime tre giornate di campionato ha fatto fuori non disinvoltura Atalanta, Roma e Juventus. Il portento sta nel fatto che questi risultati sono arrivati con una rosa priva per infortunio di quattro titolarissimi (Lukaku, De Bruyne, Anguissa e Lobotka), gente che giocherebbe titolare in qualsiasi grande squadra d’Europa e del mondo, di due semi titolari (Meret e Gutierrez) e di un calciatore (Gilmour) che considerare riserva è quasi una bestemmia. Lo spirito che anima questa squadra è davvero incredibile, quasi soprannaturale. Dopo Bologna qualcosa di positivo e di bello deve necessariamente essere successo nelle teste dei calciatori perché ciò che ora si vede in campo è esattamente quello che l’allenatore chiedeva ed è anche quello che pretendono i tifosi. Ora non c’è partita nella quale gli azzurri non diano tutto e anche di più, non c’è sfida in cui non giochino con il sangue agli occhi. I risultati stanno arrivando in conseguenza di questo atteggiamento agonisticamente furibondo, ma anche se così non fosse non ci sarebbe nulla da contestare ai giocatori. Il nuovo assetto tattico che forzatamente Conte ha dovuto dare alla squadra ha fatto il resto. Neres e Lang sostengono nella maniera migliore Hojlund nel suo gioco offensivo e i risultati, anche e soprattutto nella partita con la Juventus, si sono visti. Ma non basta. Il modulo con la difesa a tre, cha diventa a cinque quando la squadra è impegnata a difendere, ha dato una nuova compattezza e una nuova forza alla retroguardia. Insomma quello che si sta vedendo è un Napoli che impressiona, che piace e che diverte e le prospettive sono davvero rosee. Domani un’altra prova difficile attende gli azzurri. A Lisbona il Napoli potrebbe anche chiudere virtualmente il discorso qualificazione agli ottavi di finale di Champions, ma anche un pareggio con il Benfica potrebbe bastare. E’ ovvio che Conte, in mancanza di alternative, sarà costretto ancora una volta a fare affidamento sugli stessi uomini che hanno fatto faville in campionato. Ma si può esser certi che le motivazioni e la carica agonistica che le partite di Champions danno ai calciatori avranno il sopravvento su tutto, anche sulla stanchezza fisica che inevitabilmente si farà sentire.

Mario Zaccaria

Napoli Magazine

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