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MISTER Z - Napoli, ci vuole più cazzimma!
09.11.2021 20:02 di Napoli Magazine

NAPOLI - Ci vuole più cazzimma. Un po’ meno fioretto e molta più sciabola, quando serve. La partita pareggiata con il Verona ha dimostrato che al Napoli, per avere più chances di arrivare fino in fondo a questo campionato e giocarsi lo scudetto, è necessario, in certi momenti, il ricorso a una cattiveria diversa, una rabbia agonistica maggiore che vada a supportare la tecnica decisamente superiore rispetto alle altre protagoniste del campionato e la completi come bagaglio complessivo della squadra. Ci sono allenatori, Tudor e Juric ne sono soltanto due esempi, che impostano le loro formazioni con un evidente missione tattica, quella cioè di impedire al Napoli di esprimersi, puntando a inaridire le fonti e i meccanismi di gioco degli azzurri, con un asfissiante marcatura a uomo anche e soprattutto a centrocampo, accompagnata da una tendenza ad interrompere le azioni anche con il fallo tattico sistematico. Se capitano poi arbitri come Ayroldi, il compito di queste avversarie viene facilitato perché viene a mancare la protezione che le regole di gioco dovrebbero fornire alla tecnica dei calciatori e per i picchiatori scientifici la strada diventa in discesa. È in casi come questi che gli azzurri finiscono con evidenza per soffrire. Ci sono uomini che basano quasi del tutto la loro prestazione sulla capacità tecnica che sono destinati quasi a scomparire del tutto dal campo. È il caso, ad esempio, di Zielinski che, preso in carica dal tenace e grintoso Tameze nel momento in cui si sarebbe dovuta sviluppare la dinamica offensiva degli azzurri, è finito inesorabilmente ai margini del gioco ed ha fatto la figura della comparsa. E allora? La tattica nel calcio serve ed è anzi fondamentale ma rispondere all’agonismo ‘scientifico’ con la determinazione e la durezza che servono in certi momenti finisce per diventare essenziale. Insomma se tu mi picchi sistematicamente, io ti rendo pan per focaccia e picchio quanto te, se non di più, in modo che si capisca che anche chi ha tecnica da vendere in certi momenti e con certi avversari sa, può e deve farsi rispettare in campo. Acquisire questo tipo di mentalità significa essere più forti e completi e capaci di affrontare qualsiasi avversario, sia quello che vuole vincere mettendola sul piano della costruzione del gioco, sia quello che vuole portarsi a casa il risultato puntando prevalentemente o addirittura esclusivamente a distruggere il gioco altrui.

 


Mario Zaccaria

 

Napoli Magazine 

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com

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MISTER Z - Napoli, ci vuole più cazzimma!

di Napoli Magazine

09/11/2024 - 20:02

NAPOLI - Ci vuole più cazzimma. Un po’ meno fioretto e molta più sciabola, quando serve. La partita pareggiata con il Verona ha dimostrato che al Napoli, per avere più chances di arrivare fino in fondo a questo campionato e giocarsi lo scudetto, è necessario, in certi momenti, il ricorso a una cattiveria diversa, una rabbia agonistica maggiore che vada a supportare la tecnica decisamente superiore rispetto alle altre protagoniste del campionato e la completi come bagaglio complessivo della squadra. Ci sono allenatori, Tudor e Juric ne sono soltanto due esempi, che impostano le loro formazioni con un evidente missione tattica, quella cioè di impedire al Napoli di esprimersi, puntando a inaridire le fonti e i meccanismi di gioco degli azzurri, con un asfissiante marcatura a uomo anche e soprattutto a centrocampo, accompagnata da una tendenza ad interrompere le azioni anche con il fallo tattico sistematico. Se capitano poi arbitri come Ayroldi, il compito di queste avversarie viene facilitato perché viene a mancare la protezione che le regole di gioco dovrebbero fornire alla tecnica dei calciatori e per i picchiatori scientifici la strada diventa in discesa. È in casi come questi che gli azzurri finiscono con evidenza per soffrire. Ci sono uomini che basano quasi del tutto la loro prestazione sulla capacità tecnica che sono destinati quasi a scomparire del tutto dal campo. È il caso, ad esempio, di Zielinski che, preso in carica dal tenace e grintoso Tameze nel momento in cui si sarebbe dovuta sviluppare la dinamica offensiva degli azzurri, è finito inesorabilmente ai margini del gioco ed ha fatto la figura della comparsa. E allora? La tattica nel calcio serve ed è anzi fondamentale ma rispondere all’agonismo ‘scientifico’ con la determinazione e la durezza che servono in certi momenti finisce per diventare essenziale. Insomma se tu mi picchi sistematicamente, io ti rendo pan per focaccia e picchio quanto te, se non di più, in modo che si capisca che anche chi ha tecnica da vendere in certi momenti e con certi avversari sa, può e deve farsi rispettare in campo. Acquisire questo tipo di mentalità significa essere più forti e completi e capaci di affrontare qualsiasi avversario, sia quello che vuole vincere mettendola sul piano della costruzione del gioco, sia quello che vuole portarsi a casa il risultato puntando prevalentemente o addirittura esclusivamente a distruggere il gioco altrui.

 


Mario Zaccaria

 

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