Mister Z
MR Z - VAR attivo, cari commentatori fatevene una ragione: è inutile continuare ad abbaiare alla luna...
03.10.2017 16:49 di Napoli Magazine

NAPOLI - La giornata del lunedì l'ho trascorsa ad ascoltare le lamentele di coloro i quali, spendendo ogni mese una considerevole cifra d'abbonamento a Sky, erano inorriditi dopo aver ascoltato i commenti del tavolo di giornalisti ed 'esperti' al termine della partita Atalanta-Juventus. Le diffuse rimostranze riguardavano, in particolare, l'attacco verticale al Var arrivato da chi, evidentemente, non riesce a mantenersi distaccato e neutrale di fronte alle 'disavventure' della Juventus cui, evidentemente, non era abituato ed alle quali non riesce ad abituarsi. Da quando è cominciato il campionato, sarà una beffa del destino, gli arbitri sono dovuti intervenire più volte per porre rimedio, attraverso la tecnologia, a situazioni che, senza Var, avrebbero finito per agevolare i bianconeri. Al Napoli, tanto per citare una qualsiasi altra squadra, non è mai capitato di vedere cambiare una decisione arbitrale, a favore o contro, grazie all'uso della tecnologia. Non c'è dubbio, è il diavolo che ci mette la coda, in modo da poter far dire a tanti che non amano la Juventus: finalmente un po' di giustizia! Relativamente ai commentatori di Sky, viene da dire che l'aver sposato acriticamente la stessa posizione sostenuta ad esempio da Allegri (il quale, per verità, essendo lautamente stipendiato proprio dalla Juventus ha tutte le giustificazioni possibili ed immaginabili a cercare di portare acqua al proprio mulino e dunque a parlare di partite che 'a marzo finiranno per durare quattro ore'), lascia perplessi per più di una ragione. Intanto i commentatori vengono pagati da Sky che si regge, oltre che con la pubblicità (che ovviamente è neutrale), con i canoni di abbonamento che vengono versati da utenti presenti in ogni latitudine e longitudine e che sono tifosi un po' di tutte le squadre del campionato. Correttezza professionale vorrebbe, dunque, che si mantenesse una certa compostezza, un rigoroso decoro verbale, senza sfrenarsi in giudizi apodittici su temi così delicati, perché non tutti quelli che ascoltano sono tifosi della Juventus. Quel che abbiamo sentito domenica sera dopo Atalanta-Juve sarebbe normale su Juventus Channel, è invece alquanto anomalo su una tv che dovrebbe essere equidistante e neutrale rispetto a tutte le protagoniste del campionato. Insomma a taluni commentatori di Sky il Var non piace perché snaturerebbe il calcio. E' meglio, allora, lasciare che si consumino ingiustizie palesi? Questa è addirittura la tracotante tesi di un altro commentatore della Rai. Ed anche quest'ultimo, considerato che la Rai, tramite la bolletta dell'Enel, la pagano tutti gli italiani e non solo i tifosi bianconeri, avrebbe fatto meglio a tacere. Ho sentito lamentele piagnucolose per il fatto che tra la gomitata di Lichtsteiner a Gomez ed il gol di Mandzukic sia intercorso molto tempo e che le due azioni fossero completamente diverse ed a se stanti l'una dall'altra. Beh, ci vuole un bel coraggio! Tra la gomitata ed il gol sono passati 13 secondi, poco più di quanto impiega Bolt a correre i cento metri piani. Lo stesso Lichtsteiner, autore del fallo che meritava l'espulsione e che, nonostante il Var lo abbia inequivocabilmente dimostrato, è stato inspiegabilmente graziato dall'arbitro, ha proseguito l'azione fornendo a Dybala il pallone del traversone deviato in rete da Mandzukic. La Juventus, nella partita di Bergamo, è stata oggettivamente avvantaggiata per ben due volte dall'arbitro, nonostante che la tecnologia avesse fatto chiarezza sull'accaduto: prima sulla mancata espulsione di Lichtsteiner e poi sulla concessione di un rigore inesistente, visto e considerato che il pallone, sulla punizione di Dybala, aveva evidentemente toccato non il braccio, bensì la spalla di Petagna. Insomma questo benedetto Var provoca commenti acidi solo da una parte. Nessun altro ha fatto sentire, direttamente o tramite commentatori 'amici', osservazioni cariche di rabbioso livore. Eppure nelle scorse giornate qualche cantonata, con o senza il Var, gli arbitri l'hanno presa. La verità è che la tecnologia è spietata, perché alza i veli su quelle che erano le vergogne d'un tempo e non lascia scampo. Continuare ad abbaiare alla luna da parte dei professionisti del rancore non fa il bene delle aziende che li pagano. Perché la gente non ne può più di pagare canoni salati per continuare ad ascoltare pianti ed alti lamenti che inondano l'etere e costringono con sempre maggiore frequenza frotte di telespettatori a mettere il dito su un pulsante del telecomando ed interrompere definitivamente le trasmissioni.

 

 

Mario Zaccaria

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte:www.napolimagazine.com

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03/10/2024 - 16:49

NAPOLI - La giornata del lunedì l'ho trascorsa ad ascoltare le lamentele di coloro i quali, spendendo ogni mese una considerevole cifra d'abbonamento a Sky, erano inorriditi dopo aver ascoltato i commenti del tavolo di giornalisti ed 'esperti' al termine della partita Atalanta-Juventus. Le diffuse rimostranze riguardavano, in particolare, l'attacco verticale al Var arrivato da chi, evidentemente, non riesce a mantenersi distaccato e neutrale di fronte alle 'disavventure' della Juventus cui, evidentemente, non era abituato ed alle quali non riesce ad abituarsi. Da quando è cominciato il campionato, sarà una beffa del destino, gli arbitri sono dovuti intervenire più volte per porre rimedio, attraverso la tecnologia, a situazioni che, senza Var, avrebbero finito per agevolare i bianconeri. Al Napoli, tanto per citare una qualsiasi altra squadra, non è mai capitato di vedere cambiare una decisione arbitrale, a favore o contro, grazie all'uso della tecnologia. Non c'è dubbio, è il diavolo che ci mette la coda, in modo da poter far dire a tanti che non amano la Juventus: finalmente un po' di giustizia! Relativamente ai commentatori di Sky, viene da dire che l'aver sposato acriticamente la stessa posizione sostenuta ad esempio da Allegri (il quale, per verità, essendo lautamente stipendiato proprio dalla Juventus ha tutte le giustificazioni possibili ed immaginabili a cercare di portare acqua al proprio mulino e dunque a parlare di partite che 'a marzo finiranno per durare quattro ore'), lascia perplessi per più di una ragione. Intanto i commentatori vengono pagati da Sky che si regge, oltre che con la pubblicità (che ovviamente è neutrale), con i canoni di abbonamento che vengono versati da utenti presenti in ogni latitudine e longitudine e che sono tifosi un po' di tutte le squadre del campionato. Correttezza professionale vorrebbe, dunque, che si mantenesse una certa compostezza, un rigoroso decoro verbale, senza sfrenarsi in giudizi apodittici su temi così delicati, perché non tutti quelli che ascoltano sono tifosi della Juventus. Quel che abbiamo sentito domenica sera dopo Atalanta-Juve sarebbe normale su Juventus Channel, è invece alquanto anomalo su una tv che dovrebbe essere equidistante e neutrale rispetto a tutte le protagoniste del campionato. Insomma a taluni commentatori di Sky il Var non piace perché snaturerebbe il calcio. E' meglio, allora, lasciare che si consumino ingiustizie palesi? Questa è addirittura la tracotante tesi di un altro commentatore della Rai. Ed anche quest'ultimo, considerato che la Rai, tramite la bolletta dell'Enel, la pagano tutti gli italiani e non solo i tifosi bianconeri, avrebbe fatto meglio a tacere. Ho sentito lamentele piagnucolose per il fatto che tra la gomitata di Lichtsteiner a Gomez ed il gol di Mandzukic sia intercorso molto tempo e che le due azioni fossero completamente diverse ed a se stanti l'una dall'altra. Beh, ci vuole un bel coraggio! Tra la gomitata ed il gol sono passati 13 secondi, poco più di quanto impiega Bolt a correre i cento metri piani. Lo stesso Lichtsteiner, autore del fallo che meritava l'espulsione e che, nonostante il Var lo abbia inequivocabilmente dimostrato, è stato inspiegabilmente graziato dall'arbitro, ha proseguito l'azione fornendo a Dybala il pallone del traversone deviato in rete da Mandzukic. La Juventus, nella partita di Bergamo, è stata oggettivamente avvantaggiata per ben due volte dall'arbitro, nonostante che la tecnologia avesse fatto chiarezza sull'accaduto: prima sulla mancata espulsione di Lichtsteiner e poi sulla concessione di un rigore inesistente, visto e considerato che il pallone, sulla punizione di Dybala, aveva evidentemente toccato non il braccio, bensì la spalla di Petagna. Insomma questo benedetto Var provoca commenti acidi solo da una parte. Nessun altro ha fatto sentire, direttamente o tramite commentatori 'amici', osservazioni cariche di rabbioso livore. Eppure nelle scorse giornate qualche cantonata, con o senza il Var, gli arbitri l'hanno presa. La verità è che la tecnologia è spietata, perché alza i veli su quelle che erano le vergogne d'un tempo e non lascia scampo. Continuare ad abbaiare alla luna da parte dei professionisti del rancore non fa il bene delle aziende che li pagano. Perché la gente non ne può più di pagare canoni salati per continuare ad ascoltare pianti ed alti lamenti che inondano l'etere e costringono con sempre maggiore frequenza frotte di telespettatori a mettere il dito su un pulsante del telecomando ed interrompere definitivamente le trasmissioni.

 

 

Mario Zaccaria

 

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