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FOCUS NM - F1, Gp Gran Bretagna: la vittoria di Sainz e la delusione di Leclerc, ma il vero protagonista è l'halo che ha salvato Zhou
03.07.2022 21:14 di Napoli Magazine

Ciò che ci ha lasciato il Gran Premio di Silverstone, in Inghilterra, è un turbinio di emozioni infinite che sono culminate con l’umore, totalmente opposto, dei due ferraristi al traguardo. Carlos Sainz, pilota spagnolo della Rossa, vince il suo primo GP in carriera, grazie ad una importante prova di forza in un weekend che ha dato continuità a quanto di buono il numero 55 aveva fatto vedere in Canada. Una vittoria costruita già dal sabato, con la pole position strappata a Verstappen, e arrivata con grande caparbietà e fatica. L’altra faccia della medaglia, invece, è l’encomiabile prova di Charles Leclerc ,“tradito”, nel momento più importante, dalla scelta della scuderia di fermare Sainz e non optare per un doppio pit stop sotto regime di Safety Car. Prima di parlare della gara, però, c’è da menzionare il vero vincitore di questa domenica: l’halo. Il sistema di protezione della testa, introdotta per la prima volta nelle monoposto nel 2018, ha permesso agli appassionati di F1 di godere di una gara divertente e adrenalinica, senza dover piangere alcun morto. Nel giro di qualche ora, senza l’halo, avremmo sicuramente dovuto parlare di una giornata di lutto nel mondo dei motori. In Formula 2, un contatto di gara tra i giovani Nissany e Hauger ha causato la rottura della sospensione del secondo che, colpendo un dissuasore, ha preso il volo, entrando in collisione con l’halo di Nissany. Il sistema di protezione ha retto l’urto dell’impatto, salvando la testa del pilota. In Formula 1, uno spaventoso incidente tra Russell, Gasly e Zhou, nelle primissime battute di gara, ha fatto letteralmente decollare l’Alfa Romeo del pilota cinese che è finita cappottata ad altissima velocità, strisciando lungo la pista e le vie di fuga fino al violento urto delle barriere. Dalle immagini è chiarissimo come, senza l’halo, il pilota sarebbe stato praticamente decapitato nell’impatto. L’halo, dunque, è l’indiscusso protagonista di giornata e si dimostra, ancora una volta, una delle invenzioni più importanti e cruciali della storia del motorsport. Riprendendo il discorso su ciò che è successo in pista, è strano dover raccontare della prova sontuosa di due piloti, compagni di squadra, dovendo, però, parlare di chiaro errore della Scuderia. Sainz e Leclerc hanno fatto tutto quel che dovevano senza, come giusto che sia, risparmiarsi. La Ferrari, in quest’occasione, si è dimostrata poco autoritaria, preferendo non dare ordini di squadra, ma, soprattutto, il mancato pit stop di Leclerc è costato allo stesso pilota monegasco almeno 20 punti in classifica piloti. Anche perché, mentre la Ferrari lottava per la vittoria contro un redivivo Lewis Hamilton, autore di una gara imperiosa, le Red Bull, dirette rivali della Rossa, hanno faticato. Max Verstappen è stato tradito da un detrito entrato nell’auto che ha compromesso una gara divenuta opaca dopo il primo pit stop e che è valso un magrissimo settimo posto all’olandese. C’era, dunque, la possibilità di riaprire definitivamente il Mondiale, ma la strategia ha danneggiato la gara di Leclerc che deve accontentarsi di un quarto posto, ottenuto dopo una strenua difesa contro i suoi avversari. Lo svantaggio del monegasco in classifica piloti, nei confronti di Verstappen, si riduce di sei punti portandosi, dunque, a -43. A nulla è servito lo straordinario sorpasso alla curva “Copse” su Hamilton che ha restituito il colpo pochi metri dopo, vista la differenza prestazionale dovuta al fatto che l’inglese aveva cambiato le gomme. Sergio Perez “salva” la giornata Red Bull con un secondo posto ottenuto in rimonta e sfruttando la Safety Car che ha rimesso in gioco il pilota messicano dopo che, quest’ultimo, aveva compromesso la sua gara danneggiando la vettura nel tentativo di superare Leclerc. Proprio Hamilton, acclamatissimo dai tifosi di casa, conquista la terza posizione, dopo la sua miglior gara stagionale con una Mercedes finalmente convincente. Da menzionare anche Mick Schumacher: il figlio d’arte, con l’ottavo posto finale, ha finalmente conquistato i suoi primi punti in carriera. La Ferrari torna a vincere dopo due mesi e lo fa con un Carlos Sainz finalmente veloce, aggressivo e volenteroso. La prima gioia della carriera dello spagnolo gli permetterà di affrontare con maggior grinta le prossime gare, mentre Leclerc pensa già al Gran Premio d’Austria della prossima settimana. La Ferrari c’è, ma bisogna essere perfetti anche nelle strategie.

 

 

Emanuele Petrarca

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com

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FOCUS NM - F1, Gp Gran Bretagna: la vittoria di Sainz e la delusione di Leclerc, ma il vero protagonista è l'halo che ha salvato Zhou

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03/07/2024 - 21:14

Ciò che ci ha lasciato il Gran Premio di Silverstone, in Inghilterra, è un turbinio di emozioni infinite che sono culminate con l’umore, totalmente opposto, dei due ferraristi al traguardo. Carlos Sainz, pilota spagnolo della Rossa, vince il suo primo GP in carriera, grazie ad una importante prova di forza in un weekend che ha dato continuità a quanto di buono il numero 55 aveva fatto vedere in Canada. Una vittoria costruita già dal sabato, con la pole position strappata a Verstappen, e arrivata con grande caparbietà e fatica. L’altra faccia della medaglia, invece, è l’encomiabile prova di Charles Leclerc ,“tradito”, nel momento più importante, dalla scelta della scuderia di fermare Sainz e non optare per un doppio pit stop sotto regime di Safety Car. Prima di parlare della gara, però, c’è da menzionare il vero vincitore di questa domenica: l’halo. Il sistema di protezione della testa, introdotta per la prima volta nelle monoposto nel 2018, ha permesso agli appassionati di F1 di godere di una gara divertente e adrenalinica, senza dover piangere alcun morto. Nel giro di qualche ora, senza l’halo, avremmo sicuramente dovuto parlare di una giornata di lutto nel mondo dei motori. In Formula 2, un contatto di gara tra i giovani Nissany e Hauger ha causato la rottura della sospensione del secondo che, colpendo un dissuasore, ha preso il volo, entrando in collisione con l’halo di Nissany. Il sistema di protezione ha retto l’urto dell’impatto, salvando la testa del pilota. In Formula 1, uno spaventoso incidente tra Russell, Gasly e Zhou, nelle primissime battute di gara, ha fatto letteralmente decollare l’Alfa Romeo del pilota cinese che è finita cappottata ad altissima velocità, strisciando lungo la pista e le vie di fuga fino al violento urto delle barriere. Dalle immagini è chiarissimo come, senza l’halo, il pilota sarebbe stato praticamente decapitato nell’impatto. L’halo, dunque, è l’indiscusso protagonista di giornata e si dimostra, ancora una volta, una delle invenzioni più importanti e cruciali della storia del motorsport. Riprendendo il discorso su ciò che è successo in pista, è strano dover raccontare della prova sontuosa di due piloti, compagni di squadra, dovendo, però, parlare di chiaro errore della Scuderia. Sainz e Leclerc hanno fatto tutto quel che dovevano senza, come giusto che sia, risparmiarsi. La Ferrari, in quest’occasione, si è dimostrata poco autoritaria, preferendo non dare ordini di squadra, ma, soprattutto, il mancato pit stop di Leclerc è costato allo stesso pilota monegasco almeno 20 punti in classifica piloti. Anche perché, mentre la Ferrari lottava per la vittoria contro un redivivo Lewis Hamilton, autore di una gara imperiosa, le Red Bull, dirette rivali della Rossa, hanno faticato. Max Verstappen è stato tradito da un detrito entrato nell’auto che ha compromesso una gara divenuta opaca dopo il primo pit stop e che è valso un magrissimo settimo posto all’olandese. C’era, dunque, la possibilità di riaprire definitivamente il Mondiale, ma la strategia ha danneggiato la gara di Leclerc che deve accontentarsi di un quarto posto, ottenuto dopo una strenua difesa contro i suoi avversari. Lo svantaggio del monegasco in classifica piloti, nei confronti di Verstappen, si riduce di sei punti portandosi, dunque, a -43. A nulla è servito lo straordinario sorpasso alla curva “Copse” su Hamilton che ha restituito il colpo pochi metri dopo, vista la differenza prestazionale dovuta al fatto che l’inglese aveva cambiato le gomme. Sergio Perez “salva” la giornata Red Bull con un secondo posto ottenuto in rimonta e sfruttando la Safety Car che ha rimesso in gioco il pilota messicano dopo che, quest’ultimo, aveva compromesso la sua gara danneggiando la vettura nel tentativo di superare Leclerc. Proprio Hamilton, acclamatissimo dai tifosi di casa, conquista la terza posizione, dopo la sua miglior gara stagionale con una Mercedes finalmente convincente. Da menzionare anche Mick Schumacher: il figlio d’arte, con l’ottavo posto finale, ha finalmente conquistato i suoi primi punti in carriera. La Ferrari torna a vincere dopo due mesi e lo fa con un Carlos Sainz finalmente veloce, aggressivo e volenteroso. La prima gioia della carriera dello spagnolo gli permetterà di affrontare con maggior grinta le prossime gare, mentre Leclerc pensa già al Gran Premio d’Austria della prossima settimana. La Ferrari c’è, ma bisogna essere perfetti anche nelle strategie.

 

 

Emanuele Petrarca

 

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