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LUTTO - Dakar, è morto Hubert Auriol: vinse con auto e moto
10.01.2021 20:00 di Napoli Magazine

Nei giorni in cui si corre la Dakar arriva la notizia della morte di Hubert Auriol. Il francese (era però nato ad Addis Abeba ed era soprannominato l'Africano), aveva 68 anni anni ed è stato il primo pilota capace di vincere la maratona africana sia nelle moto (1981 e 1983) che nelle auto (1992) - impresa poi eguagliata da Stephane Peterhansel e Nani Roma - e poi è stato organizzatore della gara stessa. Malato da tempo, Auriol era ricoverato da giorni in terapia intensiva dopo essere risultato positivo al Covid. La prima passione di Auriol furono le moto. In sella alla BMW conquistò per due volte la Parigi-Dakar e sfiorò la vittoria due anni dopo su Cagiva. Proprio in sella alla moto italiana, nell'87 fu costretto al ritiro all'ultima tappa mentre era al comando per la frattura di entrambe le caviglie, riuscendo comunque a terminare la tappa nonostante i dolori lancinanti per l'incidente. Un episodio che è rimasto scolpito nella storia della gara. Passò alle auto e nel 1992 vinse con la Mitsubishi. Dal 1995 al 2004 è stato scelto come direttore di gara dall'organizzatore ASO.

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LUTTO - Dakar, è morto Hubert Auriol: vinse con auto e moto

di Napoli Magazine

10/01/2024 - 20:00

Nei giorni in cui si corre la Dakar arriva la notizia della morte di Hubert Auriol. Il francese (era però nato ad Addis Abeba ed era soprannominato l'Africano), aveva 68 anni anni ed è stato il primo pilota capace di vincere la maratona africana sia nelle moto (1981 e 1983) che nelle auto (1992) - impresa poi eguagliata da Stephane Peterhansel e Nani Roma - e poi è stato organizzatore della gara stessa. Malato da tempo, Auriol era ricoverato da giorni in terapia intensiva dopo essere risultato positivo al Covid. La prima passione di Auriol furono le moto. In sella alla BMW conquistò per due volte la Parigi-Dakar e sfiorò la vittoria due anni dopo su Cagiva. Proprio in sella alla moto italiana, nell'87 fu costretto al ritiro all'ultima tappa mentre era al comando per la frattura di entrambe le caviglie, riuscendo comunque a terminare la tappa nonostante i dolori lancinanti per l'incidente. Un episodio che è rimasto scolpito nella storia della gara. Passò alle auto e nel 1992 vinse con la Mitsubishi. Dal 1995 al 2004 è stato scelto come direttore di gara dall'organizzatore ASO.