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Motogp, Aprilia, Espargaro: "Credo che nel 2023 possiamo ripeterci"
20.01.2023 10:14 di Napoli Magazine

"Nel 2021, quando siamo saliti sul podio per la prima volta, nessuno credeva in noi. Nel 2022, quando abbiamo vinto la nostra prima gara, idem. Ora nessuno pensa che potremo ripeterci nel 2023. Ma io sì". È un Aleix Espargaro con l'ascia di guerra in mano, quello che ha parlato alla testata tedesca Motorsport Magazin in vista della stagione 2023. L'alfiere del team Aprilia Racing, quarto a sorpresa l'anno scorso e in ballo per il titolo fino a qualche gara dalla fine del campionato, si è espresso su più argomenti. Fra questi, la volontà di spazzare via i dubbi sul suo conto: "Non ho lottato per il titolo per 15 anni, capisco di dover dimostrare ancora il mio valore. Nessuno per esempio dubita di Fabio Quartararo. Nelle ultime tre stagioni è sempre stato in ballo per il Mondiale. Se riuscirò a farlo anche quest'anno, nel 2024 ci saranno meno dubbi su di me". Nel 2022 il numero 41 della classe regina ha sfruttato una RS-GP competitiva, confermata anche dalle prestazioni del compagno di squadra Maverick Vinales. Ora le cose potrebbero ulteriormente migliorare: Noale schiererà quattro moto in top class, a fronte delle precedenti due. Tradotto: i tempi di sviluppo si potrebbero accorciare. "Sono convinto al 100% che questa nuova situazione mi aiuterà", ha confermato l'iberico. "Maverick andrà sicuramente forte nel suo secondo anno completo in Aprilia, è un pilota di grande talento. Ciò mi motiverà. Penso che la presenza di un team satellite sarà particolarmente importante per i nostri ingegneri. La Ducati ha avuto un grande vantaggio in questo senso. Potevano provare cinque cose diverse in una sola sessione, con così tanti piloti in griglia. Per noi non era possibile". Un'ultima considerazione, dallo spagnolo, rispetto alla data del suo possibile ritiro: "Al momento non mi vedo in MotoGP oltre il 2024. Quello che ha fatto Valentino è fantastico, ma non credo che avrò la forza di farlo. Dipende da come mi sentirò".

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Motogp, Aprilia, Espargaro: "Credo che nel 2023 possiamo ripeterci"

di Napoli Magazine

20/01/2024 - 10:14

"Nel 2021, quando siamo saliti sul podio per la prima volta, nessuno credeva in noi. Nel 2022, quando abbiamo vinto la nostra prima gara, idem. Ora nessuno pensa che potremo ripeterci nel 2023. Ma io sì". È un Aleix Espargaro con l'ascia di guerra in mano, quello che ha parlato alla testata tedesca Motorsport Magazin in vista della stagione 2023. L'alfiere del team Aprilia Racing, quarto a sorpresa l'anno scorso e in ballo per il titolo fino a qualche gara dalla fine del campionato, si è espresso su più argomenti. Fra questi, la volontà di spazzare via i dubbi sul suo conto: "Non ho lottato per il titolo per 15 anni, capisco di dover dimostrare ancora il mio valore. Nessuno per esempio dubita di Fabio Quartararo. Nelle ultime tre stagioni è sempre stato in ballo per il Mondiale. Se riuscirò a farlo anche quest'anno, nel 2024 ci saranno meno dubbi su di me". Nel 2022 il numero 41 della classe regina ha sfruttato una RS-GP competitiva, confermata anche dalle prestazioni del compagno di squadra Maverick Vinales. Ora le cose potrebbero ulteriormente migliorare: Noale schiererà quattro moto in top class, a fronte delle precedenti due. Tradotto: i tempi di sviluppo si potrebbero accorciare. "Sono convinto al 100% che questa nuova situazione mi aiuterà", ha confermato l'iberico. "Maverick andrà sicuramente forte nel suo secondo anno completo in Aprilia, è un pilota di grande talento. Ciò mi motiverà. Penso che la presenza di un team satellite sarà particolarmente importante per i nostri ingegneri. La Ducati ha avuto un grande vantaggio in questo senso. Potevano provare cinque cose diverse in una sola sessione, con così tanti piloti in griglia. Per noi non era possibile". Un'ultima considerazione, dallo spagnolo, rispetto alla data del suo possibile ritiro: "Al momento non mi vedo in MotoGP oltre il 2024. Quello che ha fatto Valentino è fantastico, ma non credo che avrò la forza di farlo. Dipende da come mi sentirò".