"Che weekend incredibile! La gara è stata fantastica. Sapevo di avere più passo rispetto a Bagnaia: ho visto che faceva qualche errorino e ho capito che si trattava di una opportunità da cogliere. Sono senza parole: è una redenzione per me e per tutti i ragazzi del team. Ce l'abbiamo fatta, abbiamo vinto in MotoGp". Sono le prime parole di Fabio Di Giannantonio a caldo, appena sceso dalla Ducati Gresini in sella alla quale il romano ha messo a segno la sua prima vittoria nelle premier class, al traguardo di quello che - attualmente - è stato il suo penultimo Gran Premio nella MotoGP. Ripreso fiato dopo il tourbillon emozionale, Di Giannantonio entra nei dettagli della sua performance a Losail e intanto culla il sogno di tornare presto in MotoGP o magari... di non doverla nemmeno abbandonare dopo Valencia. Con il favore delle tenebre post-gara, per il romano sembra aprirsi uno spiraglio nella porta del garage VR46... "Abbiamo lavorato tanto, già ad inizio stagione, ma non arrivava mai niente, porca miseria e poi invece alla fine... è arrivata davvero. Non abbiamo mai smesso di lavorare a testa bassa. Ho avuto un bel gruppo intorno a me, sia in pista che il mio staff a casa: è figo! Avevamo un piano preciso per ogni fase della gara. Ad un certo punto mi hanno segnalato dai box che era arrivato il momento di attaccare. Prima non era il caso di andare davanti: le gomme sarebbero calate subito, le avrei finite veramente presto. Da solo senza un punto di riferimento da seguire stando coperto avrei finito la gomma a metà gara, non averi potuto tenere un ritmo costante. Rimanendo dietro invece ho potuto giocarmi meglio le mie chances nel finale e poi così ho potuto studiare le mosse di Bagnaia. Per il prossimo anno... Beh ci stiamo lavorando ma ogni volta c'è un ostacolo a complicare le cose. È una situazione un po' surreale, molto complicata ma... forse a suon di risultati qualcosa può ancora cambiare".