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NEWS - Divisione Ortopedia a Torrette, oltre mille interventi l'anno: tra i pazienti anche Rossi e Bagnaia
14.11.2025 14:45 di Napoli Magazine
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Un intervento molto complesso durato sei ore eseguito su una 56enne, proveniente da fuori delle Marche, che aveva una protesi d'anca impiantata anni prima la quale, a causa di un'artrite reumatoide si era mossa, migrando in addome fino a sfiorare organi vitali. E' solo una delle mille operazioni chirurgiche portate a termine ogni anno all'ospedale di Torrette ad Ancona dalla Divisione di Ortopedia dell'Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche, guidata dal 2012 dal dottor Raffaele Pascarella.

Tra i pazienti più noti, negli anni, anche due piloti campioni del mondo di MotoGp, Valentino Rossi e Francesco Pecco Bagnaia. Il pluricampione del mondo della MotoGp Rossi venne operato a tibia e perone a Torrette nel 2017. "Quella sera mi trovavo a Bologna, alla festa d'addio di un mio vecchio direttore che andava in pensione", racconta Pascarella. Erano circa le 23 quando uno dei medici dell'entourage di Valentino Rossi lo contattò perché doveva essere sottoposto subito ad un intervento a causa del fratture riportate. "Sono salito in macchina e poco dopo l'una di notte il paziente 'speciale' è entrato in sala operatoria. - ricorda il chirurgo - L'intervento è perfettamente riuscito e il giorno successivo ha camminato e iniziato il percorso riabilitativo". Nel 2019 fu il turno di Francesco Bagnania, altro campione del mondo di MotoGp, per una frattura del piatto tibiale, anch'essa trattata con successo.

"Credo che i risultati ottenuti, non solo per i campioni dello sport, ma per tutti i pazienti che si rivolgono alla nostra unità operativa, siano il frutto di un lavoro di gruppo", prosegue il dottor Pascarella. "La Divisione di Ortopedia e Traumatologia si occupa due aspetti: le fragilità e le complessità. - spiega - Le prime riguardano, ad esempio, le fratture su base osteoporotica dei pazienti anziani, la cui frequenza di arrivo nel nostro ospedale è in continua crescita, come una ultracentenaria che nel 2024 è stata operata, con successo, al femore".

Poi ci sono "le complessità chirurgiche e cliniche rappresentate sia dall'aspetto traumatologico che da quello squisitamente ortopedico", come nel caso della 56enne operata per un problema ad protesi d'anca impiantata a causa di un'artrite reumatoide. "Siamo dovuti intervenire chirurgicamente attraverso un accesso anteriore al bacino - racconta Pascarella a proposito dell'operazione durata circa sei ore - per rimuovere la coppa acetabolare e le viti e ricostruire la colonna con una placca che impedisse un eventuale ulteriore spostamento della nuova protesi". "La donna ha iniziato a camminare e fortunatamente nella fase post-chirurgica non si sono presentate complicazioni. - riferisce il chirurgo - Non era una nostra paziente, è stato il collega di un ospedale fuori regione a chiedermi di intervenire, a conferma della qualità attrattiva della nostra struttura", conclude, assicurando che non si manda a casa nessuno "senza averle provate tutte".

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NEWS - Divisione Ortopedia a Torrette, oltre mille interventi l'anno: tra i pazienti anche Rossi e Bagnaia

di Napoli Magazine

14/11/2025 - 14:45

Un intervento molto complesso durato sei ore eseguito su una 56enne, proveniente da fuori delle Marche, che aveva una protesi d'anca impiantata anni prima la quale, a causa di un'artrite reumatoide si era mossa, migrando in addome fino a sfiorare organi vitali. E' solo una delle mille operazioni chirurgiche portate a termine ogni anno all'ospedale di Torrette ad Ancona dalla Divisione di Ortopedia dell'Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche, guidata dal 2012 dal dottor Raffaele Pascarella.

Tra i pazienti più noti, negli anni, anche due piloti campioni del mondo di MotoGp, Valentino Rossi e Francesco Pecco Bagnaia. Il pluricampione del mondo della MotoGp Rossi venne operato a tibia e perone a Torrette nel 2017. "Quella sera mi trovavo a Bologna, alla festa d'addio di un mio vecchio direttore che andava in pensione", racconta Pascarella. Erano circa le 23 quando uno dei medici dell'entourage di Valentino Rossi lo contattò perché doveva essere sottoposto subito ad un intervento a causa del fratture riportate. "Sono salito in macchina e poco dopo l'una di notte il paziente 'speciale' è entrato in sala operatoria. - ricorda il chirurgo - L'intervento è perfettamente riuscito e il giorno successivo ha camminato e iniziato il percorso riabilitativo". Nel 2019 fu il turno di Francesco Bagnania, altro campione del mondo di MotoGp, per una frattura del piatto tibiale, anch'essa trattata con successo.

"Credo che i risultati ottenuti, non solo per i campioni dello sport, ma per tutti i pazienti che si rivolgono alla nostra unità operativa, siano il frutto di un lavoro di gruppo", prosegue il dottor Pascarella. "La Divisione di Ortopedia e Traumatologia si occupa due aspetti: le fragilità e le complessità. - spiega - Le prime riguardano, ad esempio, le fratture su base osteoporotica dei pazienti anziani, la cui frequenza di arrivo nel nostro ospedale è in continua crescita, come una ultracentenaria che nel 2024 è stata operata, con successo, al femore".

Poi ci sono "le complessità chirurgiche e cliniche rappresentate sia dall'aspetto traumatologico che da quello squisitamente ortopedico", come nel caso della 56enne operata per un problema ad protesi d'anca impiantata a causa di un'artrite reumatoide. "Siamo dovuti intervenire chirurgicamente attraverso un accesso anteriore al bacino - racconta Pascarella a proposito dell'operazione durata circa sei ore - per rimuovere la coppa acetabolare e le viti e ricostruire la colonna con una placca che impedisse un eventuale ulteriore spostamento della nuova protesi". "La donna ha iniziato a camminare e fortunatamente nella fase post-chirurgica non si sono presentate complicazioni. - riferisce il chirurgo - Non era una nostra paziente, è stato il collega di un ospedale fuori regione a chiedermi di intervenire, a conferma della qualità attrattiva della nostra struttura", conclude, assicurando che non si manda a casa nessuno "senza averle provate tutte".