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G-FACTOR - Lucariello su "NM": "Ciro vs Ibra come Davide contro Golia"
18.12.2021 15:40 di Napoli Magazine

NAPOLI - Senza se e senza ma e senza mischiare le carte, Napoli e Milan ad un bivio importante e legittimo, a questo punto della stagione. E se qualcuno non è d’accordo “sia maledetto chi pensa a male...”. D’altronde l’appuntamento tra azzurri e rossoneri presenta una realtà inconfutabile: siamo in corsa per lo scudetto, checché se ne dica e malgrado le pestifere predizioni delle sirene locali. Ecco come stanno le cose, a San Siro il Napoli se la gioca, puntando alla posta piena per recuperare il terreno perduto e rientrare nel discorso più importante: sulle opposte sponde e nelle convinzioni di Pioli e Spalletti lo scontro di San Siro è un match scudetto, non lo ammetteranno apertamente ma sanno benissimo che i tre punti di questa partita consentono di restare in sella lassù in cima ed al Napoli in particolare, senza badare ad altro, tallonando a stretto contatto l’Inter e l’Atalanta, con tutti e due i piedi nella stessa zona Champions. Insomma il boccone è talmente ghiotto e tale da far ritenere il confronto tra i duellanti azzurri e rossoneri una partita dal sapore simile a quello di una finale. Milan e Napoli ci arrivano con diversi calciatori fuori combattimento e non nelle migliori condizioni possibili: Pioli e Spalletti vivono tra i tormenti di scelte obbligate, tartassati dalle indisponibilità dei calciatori di superiori carature. Nel Milan ad esempio il peso dell’intero attacco viene trasferito interamente sulle spalle di Ibrahimovic che per quanto solide non è più un giovanotto e non più un calciatore ad impegno totale. Però mai fidarsi di lui, per carità, l’istinto è e resta quello di un grande bomber, di un calciatore di grandissimo spessore caratteriale e con una spaventosa forza d’animo e anche muscolare, un gigante, come dire comunque un Golia. Quindi occhio ai difensori azzurri, senza Koulibaly avranno un gran daffare, uomini contati lì dietro. Sul fronte partenopeo in prima linea azzurri sempre senza Osimhen: Spalletti ripresenta il bomber tascabile, 'Ciro' Dries Mertens, piccolo e velenoso, il re dei goleador azzurri contro il gigantesco Ibrahimovic, Davide contro Golia. Sarà uno dei due a decidere lo “spareggio” di San Siro? Spalletti si fa forte per il recupero di Anguissa e Zielinski: potrebbero risultare anche loro due le carte vincenti della sfida tra centrocampo e la linea di trequarti. Novità, c’è Lobotka tra i possibili disponibili. Naturalmente in linea riecco Lozano e Politano, nelle scelte offensive. Per il momento dubbi e non certezze per Insigne. Alla vigilia dello scontro di Milano, nel clima Napoli amarezze e risentimenti per il caso Manolas: ha fatto peggio di Milik, è quanto dire…

 

 

Gianfranco Lucariello

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com

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G-FACTOR - Lucariello su "NM": "Ciro vs Ibra come Davide contro Golia"

di Napoli Magazine

18/12/2024 - 15:40

NAPOLI - Senza se e senza ma e senza mischiare le carte, Napoli e Milan ad un bivio importante e legittimo, a questo punto della stagione. E se qualcuno non è d’accordo “sia maledetto chi pensa a male...”. D’altronde l’appuntamento tra azzurri e rossoneri presenta una realtà inconfutabile: siamo in corsa per lo scudetto, checché se ne dica e malgrado le pestifere predizioni delle sirene locali. Ecco come stanno le cose, a San Siro il Napoli se la gioca, puntando alla posta piena per recuperare il terreno perduto e rientrare nel discorso più importante: sulle opposte sponde e nelle convinzioni di Pioli e Spalletti lo scontro di San Siro è un match scudetto, non lo ammetteranno apertamente ma sanno benissimo che i tre punti di questa partita consentono di restare in sella lassù in cima ed al Napoli in particolare, senza badare ad altro, tallonando a stretto contatto l’Inter e l’Atalanta, con tutti e due i piedi nella stessa zona Champions. Insomma il boccone è talmente ghiotto e tale da far ritenere il confronto tra i duellanti azzurri e rossoneri una partita dal sapore simile a quello di una finale. Milan e Napoli ci arrivano con diversi calciatori fuori combattimento e non nelle migliori condizioni possibili: Pioli e Spalletti vivono tra i tormenti di scelte obbligate, tartassati dalle indisponibilità dei calciatori di superiori carature. Nel Milan ad esempio il peso dell’intero attacco viene trasferito interamente sulle spalle di Ibrahimovic che per quanto solide non è più un giovanotto e non più un calciatore ad impegno totale. Però mai fidarsi di lui, per carità, l’istinto è e resta quello di un grande bomber, di un calciatore di grandissimo spessore caratteriale e con una spaventosa forza d’animo e anche muscolare, un gigante, come dire comunque un Golia. Quindi occhio ai difensori azzurri, senza Koulibaly avranno un gran daffare, uomini contati lì dietro. Sul fronte partenopeo in prima linea azzurri sempre senza Osimhen: Spalletti ripresenta il bomber tascabile, 'Ciro' Dries Mertens, piccolo e velenoso, il re dei goleador azzurri contro il gigantesco Ibrahimovic, Davide contro Golia. Sarà uno dei due a decidere lo “spareggio” di San Siro? Spalletti si fa forte per il recupero di Anguissa e Zielinski: potrebbero risultare anche loro due le carte vincenti della sfida tra centrocampo e la linea di trequarti. Novità, c’è Lobotka tra i possibili disponibili. Naturalmente in linea riecco Lozano e Politano, nelle scelte offensive. Per il momento dubbi e non certezze per Insigne. Alla vigilia dello scontro di Milano, nel clima Napoli amarezze e risentimenti per il caso Manolas: ha fatto peggio di Milik, è quanto dire…

 

 

Gianfranco Lucariello

 

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