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L'APPUNTO - Nunzia Marciano su "NM": "Caro Napoli, è vero: meritiamo di più"
23.04.2019 16:25 di Napoli Magazine

NAPOLI - Era altro: un altro anno, un altro stadio, un altro gioco, un altro risultato, un altro avversario e soprattutto, più di ogni cosa, era un altro Napoli. 365 giorni fa. Nella stessa data, salvo per l’anno appunto, il Napoli riuscì nell’impresa di segnare nello stadio bianconero di Torino grazie a quel gol negli ultimissimi minuti di Koulibaly. Di fronte c’era la Juventus. Nel posticipo di Pasquetta al San Paolo di fronte c’è stata l’Atalanta, poco spessore rispetto ai senza colori, ma in grado di vincere per 2-1 nel tempio semivuoto di Fuorigrotta. Segna anche l’ex, nella squadra che pareggia e poi va in vantaggio. Mentre gli azzurri sprecano. Tanto, tutto, per poi pentirsene dopo i 90 più recupero minuti. E pentirsi degli errori commessi non serve, se nemmeno da quelli poi s’impara. È con sé che il Napoli deve prendersela e sé soltanto. Questa è la verità, questa è onestà sportiva. Un primo tempo da Napoli, quello giocato, un secondo da chissà cosa per gli azzurri che ormai non corrono più, su nessun fronte, tranne per quella posizione di secondo posto che vale la Champions e la soddisfazione (si fa per dire) di vice. Ora che all’Europa League s’è detto addio in 180 minuti e con un 3-0 per l’Arsenal, che alla Coppa Italia neppure si è più pensato, il Campionato restava il terreno dove fare almeno bella figura. Almeno. E invece no. Invece la figura è brutta e già pensa ad una rivoluzione da cui partire che chissà se s’avrà da fare. Il Napoli contro l’Atalanta manca, manca in campo nei secondi 45 minuti, manca di gioco e manca i gol, trasformando una partita in un’agonia. Soprattutto per coloro che si sono beccati la pioggia battente pur di esserci. Sottoscritta inclusa. E per quelli che meritano di più. È stato un coro della curva, un appello quasi disperato, un grido che si è alzato a fine partita: “Meritiamo di più”. Perché sì, è vero, “meritiamo di più”, al di là di uno striscione che ricorda l’ex, al di là di una partita e del risultato, “meritiamo di più”. Si meritava un gioco più convinto, un risultato più favorevole, una grinta e una dignità da padroni di casa. “Meritiamo di più”. Al di là delle constatazione pur non sempre appropriate, al di là degli striscioni e dei video imbarazzanti, al di là di ciò che resta, è vero: “meritiamo di più” e non dovremmo mai dimenticarlo. Come non dovrebbe mai dimenticarlo il Napoli.

 

 

Nunzia Marciano
 
 
Napoli Magazine
 
 
Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com
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L'APPUNTO - Nunzia Marciano su "NM": "Caro Napoli, è vero: meritiamo di più"

di Napoli Magazine

23/04/2024 - 16:25

NAPOLI - Era altro: un altro anno, un altro stadio, un altro gioco, un altro risultato, un altro avversario e soprattutto, più di ogni cosa, era un altro Napoli. 365 giorni fa. Nella stessa data, salvo per l’anno appunto, il Napoli riuscì nell’impresa di segnare nello stadio bianconero di Torino grazie a quel gol negli ultimissimi minuti di Koulibaly. Di fronte c’era la Juventus. Nel posticipo di Pasquetta al San Paolo di fronte c’è stata l’Atalanta, poco spessore rispetto ai senza colori, ma in grado di vincere per 2-1 nel tempio semivuoto di Fuorigrotta. Segna anche l’ex, nella squadra che pareggia e poi va in vantaggio. Mentre gli azzurri sprecano. Tanto, tutto, per poi pentirsene dopo i 90 più recupero minuti. E pentirsi degli errori commessi non serve, se nemmeno da quelli poi s’impara. È con sé che il Napoli deve prendersela e sé soltanto. Questa è la verità, questa è onestà sportiva. Un primo tempo da Napoli, quello giocato, un secondo da chissà cosa per gli azzurri che ormai non corrono più, su nessun fronte, tranne per quella posizione di secondo posto che vale la Champions e la soddisfazione (si fa per dire) di vice. Ora che all’Europa League s’è detto addio in 180 minuti e con un 3-0 per l’Arsenal, che alla Coppa Italia neppure si è più pensato, il Campionato restava il terreno dove fare almeno bella figura. Almeno. E invece no. Invece la figura è brutta e già pensa ad una rivoluzione da cui partire che chissà se s’avrà da fare. Il Napoli contro l’Atalanta manca, manca in campo nei secondi 45 minuti, manca di gioco e manca i gol, trasformando una partita in un’agonia. Soprattutto per coloro che si sono beccati la pioggia battente pur di esserci. Sottoscritta inclusa. E per quelli che meritano di più. È stato un coro della curva, un appello quasi disperato, un grido che si è alzato a fine partita: “Meritiamo di più”. Perché sì, è vero, “meritiamo di più”, al di là di uno striscione che ricorda l’ex, al di là di una partita e del risultato, “meritiamo di più”. Si meritava un gioco più convinto, un risultato più favorevole, una grinta e una dignità da padroni di casa. “Meritiamo di più”. Al di là delle constatazione pur non sempre appropriate, al di là degli striscioni e dei video imbarazzanti, al di là di ciò che resta, è vero: “meritiamo di più” e non dovremmo mai dimenticarlo. Come non dovrebbe mai dimenticarlo il Napoli.

 

 

Nunzia Marciano
 
 
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