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L'APPUNTO - Nunzia Marciano su "NM": "Ma che parliamo a fare?"
27.09.2021 19:22 di Napoli Magazine

NAPOLI - Ma ch’ parlamm a fà, semp’ rè stessi cos’? Ecco, uno dei versi di una delle più celebri canzoni di Pino Daniele rappresenta alla perfezione questo Napoli, ancora in vetta ad una classifica di cui occupa da solo il posto più alto. A punteggio pienissimo, dopo averne vinte sei di fila, di cui tre, le ultime tre, senza mai subire gol. E scusate se è poco. Napoli-Cagliari 2-0 al Maradona, conferma la grandezza di questa squadra che contro l’ex in panchina fa sfoggio di un bel gioco oramai assodato, potendo contare su giocatori che tanto singolarmente quanto in squadra, sanno puntare dritti alla vittoria, non a caso guidati da uno che la vittoria ce l’ha nel DNA, nel nome: Victor, Osimhen. È lui, vera rivelazione e vero attaccante a guidare il Napoli condividendo il ruolo con Lorenzo Insigne (400 le sue presenze in maglia azzurra) il capitano che egregiamente chiude la partita grazie ad un calcio di rigore che sigla il secondo gol, dopo quello appunto di Osimhen su splendido assist di Zielinski. Un Napoli che sorprende ma (spaventa quasi anche solo pensarlo) nemmeno più di tanto, perché alla sesta giocata e vinta così, si capisce che non è ovviamente un caso riuscire a vincere così, checché se ne dica. Soprattutto se a dire è appunto quell’ex di panchina. Di questo Napoli andrebbe solo omaggiato il valore, tra i pali, in difesa, a centrocampo e in attacco. Per non parlare della straordinaria panchina di Spalletti. Meno straordinario è stato ahinoi, il 12esimo uomo in campo, “assente” dagli spalti e inopportuno in certe uscite poco degne di uno stadio aperto e accogliente come il Maradona. Ma tant’è, sperando che non si ripeta. Guardare le sfidanti dalla vetta dovrebbe infatti, regalare ancora di più quella serenità di poter tifare senza offendere, mai. Perché non è da Napoli, né dal Napoli. Da Napoli è vincere e tifare azzurro; è esultare e incoraggiare la squadra; è la domenica che è un piacere per la vista questo gioco straordinario. Ancora una volta si ha quasi paura a d’orlo che questo Napoli è di un altro livello, con le Milanesi a seguire, una scivolata addirittura più giù, per il piacere degli azzurri. Insomma, la barca va, vento in poppa finché ce n’è e pronti a soffiarne se mai dovesse sembrare mancare.

 

 

Nunzia Marciano
 
 
Napoli Magazine
 
 
Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com
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L'APPUNTO - Nunzia Marciano su "NM": "Ma che parliamo a fare?"

di Napoli Magazine

27/09/2024 - 19:22

NAPOLI - Ma ch’ parlamm a fà, semp’ rè stessi cos’? Ecco, uno dei versi di una delle più celebri canzoni di Pino Daniele rappresenta alla perfezione questo Napoli, ancora in vetta ad una classifica di cui occupa da solo il posto più alto. A punteggio pienissimo, dopo averne vinte sei di fila, di cui tre, le ultime tre, senza mai subire gol. E scusate se è poco. Napoli-Cagliari 2-0 al Maradona, conferma la grandezza di questa squadra che contro l’ex in panchina fa sfoggio di un bel gioco oramai assodato, potendo contare su giocatori che tanto singolarmente quanto in squadra, sanno puntare dritti alla vittoria, non a caso guidati da uno che la vittoria ce l’ha nel DNA, nel nome: Victor, Osimhen. È lui, vera rivelazione e vero attaccante a guidare il Napoli condividendo il ruolo con Lorenzo Insigne (400 le sue presenze in maglia azzurra) il capitano che egregiamente chiude la partita grazie ad un calcio di rigore che sigla il secondo gol, dopo quello appunto di Osimhen su splendido assist di Zielinski. Un Napoli che sorprende ma (spaventa quasi anche solo pensarlo) nemmeno più di tanto, perché alla sesta giocata e vinta così, si capisce che non è ovviamente un caso riuscire a vincere così, checché se ne dica. Soprattutto se a dire è appunto quell’ex di panchina. Di questo Napoli andrebbe solo omaggiato il valore, tra i pali, in difesa, a centrocampo e in attacco. Per non parlare della straordinaria panchina di Spalletti. Meno straordinario è stato ahinoi, il 12esimo uomo in campo, “assente” dagli spalti e inopportuno in certe uscite poco degne di uno stadio aperto e accogliente come il Maradona. Ma tant’è, sperando che non si ripeta. Guardare le sfidanti dalla vetta dovrebbe infatti, regalare ancora di più quella serenità di poter tifare senza offendere, mai. Perché non è da Napoli, né dal Napoli. Da Napoli è vincere e tifare azzurro; è esultare e incoraggiare la squadra; è la domenica che è un piacere per la vista questo gioco straordinario. Ancora una volta si ha quasi paura a d’orlo che questo Napoli è di un altro livello, con le Milanesi a seguire, una scivolata addirittura più giù, per il piacere degli azzurri. Insomma, la barca va, vento in poppa finché ce n’è e pronti a soffiarne se mai dovesse sembrare mancare.

 

 

Nunzia Marciano
 
 
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