NAPOLI - Coraggio lasciare tutto indietro e andare. Partire per ricominciare (...) E per quanta strada ancora c'è da fare... Amerai il finale. Apriamolo in versi, quelli della canzone di Cremonini, il commento all’ennesimo dramma targato Napoli che ad Udine non va oltre un pareggio, 1-1, in rimonta. Coraggio, eh, ad avercene per questo Napoli che ne ha perso tanto o tutto per strada, senza più mordente né voglia, di vincere ma neppure di giocarsela. Lasciare tutto indietro, sconfitte, pareggi inutili, polemiche, ammutinamenti, multe e andare. Andare, avanti, lontani da dove si è adesso. Partire, non si da bene da cosa o da chi ma ricominciare senza dubbio. Con tanta, tantissima strada da fare per riguadagnare dignità agli occhi di Napoli, dei suoi tifosi e non solo loro. Amerai il finale. Oppure sarà il finale peggiore della storia ma sarà comunque qualcosa che metterà un punto a tutta questa delusione che non si placa ma anzi aumenta, partita dopo partita. E che rende ogni volta sempre più inutile qualsiasi commento sul singolo giocatore o sull’allenatore. Non c’è feeling, non c’è chimica, non c’è storia ed ecco che si diventa insofferenti, intolleranti e alla fine deludenti. Capita nelle migliori storie, quelle che sembravano partite col piede giusto e con le migliori delle intenzioni ambo parte. E si prova fino alla fine a farle funzionare ma niente: una mela non combacia con una fragola, e il risultato non è quello sperato. Perciò va preso il coraggio a 2, 4, anche 24 mani (quelle di un’intera formazione più l’allenatore) e le strade vanno separate. Nonostante la nostalgia di ciò che si pensava potesse essere, viste le premesse, ma non è stato. La confusione è tanta ma non può essere l’alibi per rimandare. Adesso bisogna separare le strade. E ricominciare. Anche se non è chiaro da cosa: da qualunque cosa ma bisogna ricominciare.
di Napoli Magazine
08/12/2019 - 13:00
NAPOLI - Coraggio lasciare tutto indietro e andare. Partire per ricominciare (...) E per quanta strada ancora c'è da fare... Amerai il finale. Apriamolo in versi, quelli della canzone di Cremonini, il commento all’ennesimo dramma targato Napoli che ad Udine non va oltre un pareggio, 1-1, in rimonta. Coraggio, eh, ad avercene per questo Napoli che ne ha perso tanto o tutto per strada, senza più mordente né voglia, di vincere ma neppure di giocarsela. Lasciare tutto indietro, sconfitte, pareggi inutili, polemiche, ammutinamenti, multe e andare. Andare, avanti, lontani da dove si è adesso. Partire, non si da bene da cosa o da chi ma ricominciare senza dubbio. Con tanta, tantissima strada da fare per riguadagnare dignità agli occhi di Napoli, dei suoi tifosi e non solo loro. Amerai il finale. Oppure sarà il finale peggiore della storia ma sarà comunque qualcosa che metterà un punto a tutta questa delusione che non si placa ma anzi aumenta, partita dopo partita. E che rende ogni volta sempre più inutile qualsiasi commento sul singolo giocatore o sull’allenatore. Non c’è feeling, non c’è chimica, non c’è storia ed ecco che si diventa insofferenti, intolleranti e alla fine deludenti. Capita nelle migliori storie, quelle che sembravano partite col piede giusto e con le migliori delle intenzioni ambo parte. E si prova fino alla fine a farle funzionare ma niente: una mela non combacia con una fragola, e il risultato non è quello sperato. Perciò va preso il coraggio a 2, 4, anche 24 mani (quelle di un’intera formazione più l’allenatore) e le strade vanno separate. Nonostante la nostalgia di ciò che si pensava potesse essere, viste le premesse, ma non è stato. La confusione è tanta ma non può essere l’alibi per rimandare. Adesso bisogna separare le strade. E ricominciare. Anche se non è chiaro da cosa: da qualunque cosa ma bisogna ricominciare.