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L'EX - Dries Mertens: "Ho sentito Conte, è l'uomo giusto per il Napoli, io vicino alla Lazio? Non avevo voglia di giocare per un altro club di Serie A, Napoli mi manca, voglio vivere lì, mi sento napoletano"
22.07.2024 08:26 di Napoli Magazine

NAPOLI - Dries Mertens, ex attaccante del Napoli, attualmente al Galatasaray, ha rilasciato un'intervista a La Gazzetta dello Sport: "Ritiro? Finchè sto bene... Non so se quella che sta per iniziare sarà la mia ultima stagione: lo vedremo più in là. Collaboratore di Conte al Napoli? Non ne abbiamo mai parlato. Conte, però, l'ho sentito e mi ha fatto una bella impressione. E' una brava persona ed un grande allenatore, ha carisma, è l'uomo giusto al posto giusto. Per i calciatori del Napoli ci sarà da pedalare, ma va bene così. L’assenza dalle coppe europee è un vantaggio soltanto se in settimana lavori sodo. E con Conte sarà così. Cosa non ha funzionato nel Napoli? Non lo so, magari si è festeggiato troppo lo scudetto. In quel caso sarebbe comprensibile: un evento del genere suscita entusiasmo, però bisogna saperlo gestire. Quando sono andato via, sentivo che sarebbe potuto accadere qualcosa d'importante. Dopo anni di dominio della Juventus, in Italia non c’era più un’ammazzacampionato. E il Napoli era forte. Vicino alla Lazio quando c'era Sarri? No. Non mi interessava perché dopo tanti anni non avevo voglia di giocare in un altro club di serie A. Preferivo trasferirmi all’estero e ho scelto il Galatasaray per questo motivo. Fossi rimasto in Italia, sarei andato alla Salernitana... così potevo continuare a vivere a Napoli. Napoli? Voglio vivere lì. Mi manca la mia casa, così come tanti aspetti della mia vecchia vita. Uscivo senza auto, passeggiavo in centro e cenavo in mezzo alla gente. Era la mia dimensione. Mi sento belga o napoletano? Mia moglie me lo chiede spesso. Quando torno in Belgio, così come a Istanbul, giro per strada e mi sento napoletano. È stato un amore a prima vista, con la cena a Marechiaro subito dopo la firma del contratto. Sto anche provando a crescere Ciro, mio figlio, come un vero partenopeo. Piano piano imparerà. Cosa farò dopo il calcio? Il calcio è la mia vita, ma non mi vedo come allenatore. Tempo fa sono rimasto sorpreso da una statistica: sei calciatori su dieci falliscono appena cinque anni dopo che hanno smesso di giocare. Mi piacerebbe aiutare gli sportivi a gestire al meglio i loro risparmi, dando consigli sugli investimenti e sulle loro scelte finanziarie. Lukaku? Romelu è un grande amico e un ottimo attaccante. Vederlo a Napoli mi farebbe molto piacere perché con lui puoi puntare a vincere. Se mi ha chiesto una mano per trovare casa? No, penso non abbia bisogno d'aiuto. Se mi piace Kvaratskhelia? A chi non piace? La gente va allo stadio per vedere quelli come lui. Si inventa giocate mozzafiato, è spettacolare. Lo scudetto del 2023 è in gran parte merito suo. Favorita per lo Scudetto? L’Inter ha qualcosa in più degli altri. Secondo me vincerà di nuovo. Immobile al Besiktas? Gli ho spiegato che in Turchia c'è soltanto un Ciro. Scherzi a parte, sono contento. È un altro grande attaccante che sceglie la Super Lig".

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L'EX - Dries Mertens: "Ho sentito Conte, è l'uomo giusto per il Napoli, io vicino alla Lazio? Non avevo voglia di giocare per un altro club di Serie A, Napoli mi manca, voglio vivere lì, mi sento napoletano"

di Napoli Magazine

22/07/2024 - 08:26

NAPOLI - Dries Mertens, ex attaccante del Napoli, attualmente al Galatasaray, ha rilasciato un'intervista a La Gazzetta dello Sport: "Ritiro? Finchè sto bene... Non so se quella che sta per iniziare sarà la mia ultima stagione: lo vedremo più in là. Collaboratore di Conte al Napoli? Non ne abbiamo mai parlato. Conte, però, l'ho sentito e mi ha fatto una bella impressione. E' una brava persona ed un grande allenatore, ha carisma, è l'uomo giusto al posto giusto. Per i calciatori del Napoli ci sarà da pedalare, ma va bene così. L’assenza dalle coppe europee è un vantaggio soltanto se in settimana lavori sodo. E con Conte sarà così. Cosa non ha funzionato nel Napoli? Non lo so, magari si è festeggiato troppo lo scudetto. In quel caso sarebbe comprensibile: un evento del genere suscita entusiasmo, però bisogna saperlo gestire. Quando sono andato via, sentivo che sarebbe potuto accadere qualcosa d'importante. Dopo anni di dominio della Juventus, in Italia non c’era più un’ammazzacampionato. E il Napoli era forte. Vicino alla Lazio quando c'era Sarri? No. Non mi interessava perché dopo tanti anni non avevo voglia di giocare in un altro club di serie A. Preferivo trasferirmi all’estero e ho scelto il Galatasaray per questo motivo. Fossi rimasto in Italia, sarei andato alla Salernitana... così potevo continuare a vivere a Napoli. Napoli? Voglio vivere lì. Mi manca la mia casa, così come tanti aspetti della mia vecchia vita. Uscivo senza auto, passeggiavo in centro e cenavo in mezzo alla gente. Era la mia dimensione. Mi sento belga o napoletano? Mia moglie me lo chiede spesso. Quando torno in Belgio, così come a Istanbul, giro per strada e mi sento napoletano. È stato un amore a prima vista, con la cena a Marechiaro subito dopo la firma del contratto. Sto anche provando a crescere Ciro, mio figlio, come un vero partenopeo. Piano piano imparerà. Cosa farò dopo il calcio? Il calcio è la mia vita, ma non mi vedo come allenatore. Tempo fa sono rimasto sorpreso da una statistica: sei calciatori su dieci falliscono appena cinque anni dopo che hanno smesso di giocare. Mi piacerebbe aiutare gli sportivi a gestire al meglio i loro risparmi, dando consigli sugli investimenti e sulle loro scelte finanziarie. Lukaku? Romelu è un grande amico e un ottimo attaccante. Vederlo a Napoli mi farebbe molto piacere perché con lui puoi puntare a vincere. Se mi ha chiesto una mano per trovare casa? No, penso non abbia bisogno d'aiuto. Se mi piace Kvaratskhelia? A chi non piace? La gente va allo stadio per vedere quelli come lui. Si inventa giocate mozzafiato, è spettacolare. Lo scudetto del 2023 è in gran parte merito suo. Favorita per lo Scudetto? L’Inter ha qualcosa in più degli altri. Secondo me vincerà di nuovo. Immobile al Besiktas? Gli ho spiegato che in Turchia c'è soltanto un Ciro. Scherzi a parte, sono contento. È un altro grande attaccante che sceglie la Super Lig".