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VIDEO - FolleMente, Paolo Genovese a "NM": "Prima la sceneggiatura, poi gli attori", Rocco Papaleo a "NM": "Primo appuntamento? Tendo a improvvisare, nessuna strategia"
25.02.2025 01:20 di Napoli Magazine

NAPOLI - Il regista Paolo Genovese e l'attore Rocco Papaleo hanno fatto tappa a Napoli per salutare il pubblico al Multicinema Modernissimo prima della proiezione di "FolleMente", nuova commedia di Genovese che si piazza al primo posto al box office avendo già superato al botteghino i 4 milioni di euro dopo il primo weekend di programmazione nelle sale, ed in tale occasione hanno rilasciato alcune dichiarazioni a "Napoli Magazine" ed ai media presenti.

Il regista Paolo Genovese ha dichiarato: "Il bello di molti film come questo, come è stato 'Perfetti sconosciuti' è l'immedesimazione del pubblico, cioè cogliere quei momenti, quelle fasi, quei periodi della vita che in qualche modo ci toccano profondamente e in 'FolleMente' c'è un primo appuntamento. Chi il primo appuntamento non se lo ricorda? Non è emozionato, fragile, insicuro? Può avere 14 anni o 80 anni, non cambia, è un momento topico della vita e quindi questo film racconta quel momento con tutte quelle situazioni che abbiamo vissuto, per questo penso che il pubblico esca con un sorriso, un po' divertito, un po' intenerito, chi nostalgico. Ci sono tante emozioni in questo film. Quale è stata la reazione del cast quando ha letto la sceneggiatura? Rocco è stato meraviglioso perchè ci siamo visti in un bar, gli ho portato la sceneggiatura e mi ha detto: 'non ho bisogno di leggerla, lo faccio il film. Sono sicuro che sarà bello, lo faccio'. Gli altri sono stati tutti molto intrigati, incuriositi, è un film non facile sulla sceneggiatura, ti devi molto immaginare, però sono molto grato a tutti perchè hanno accettato sulla fiducia che potesse venire un buon film. Il cinema italiano fortunatamente in questi mesi ha una bella ripresa perchè sono tanti i film italiani ai primi posti al box office, come 'Diamanti' di Ferzan Ozpetek, 'Il ragazzo con i pantaloni rosa', i film italiani a Natale sono andati bene, quindi questo a testimonianza che un pubblico c'è, poi oggi dobbiamo fare i conti con una offerta casalinga importante delle piattaforme, quindi è un po' responsabilità degli autori di fare film che la gente ha voglia proprio di svitarsi dal divano, uscire e andarli a vedere e un po' anche delle sale, oggi il cinema deve essere un'esperienza. abbiamo i televisori sempre più grandi e i divani sempre più comodi, quindi quando si va in sala vogliamo qualcosa di più, il rimodernamento delle sale è fondamentale, gli schermi meravigliosi, le poltrone comode, l'audio, anche quello rende l'esperienza al cinema unica e poi c'è la visione condivisa. Vedere un film con una sala semivuota o con una sala piena ti fa percepire diversamente il film stesso, il fatto di spingere le persone al cinema è importante anche sotto questo aspetto. Tra Valium, Eros, il Professore e Romeo quale è prevalente nella testa? Ce li ho tutti nella testa, anzi ce ne sono anche altri che non ho potuto raccontare, perchè nella testa di chiunque c'è una grande confusione ed è questo che mi piace di questo film: la tenerezza, l'umanità, cerchiamo di essere tutti molto sicuri di sè, sapere sempre cosa fare e come fare e in realtà non è così, abbiamo le nostre fragilità, le nostre debolezze, forse è anche questo uno dei motivi per cui le persone si immedesimano: mettere a nudo la mente umana. se rigoardo al cast avevo già idea di coinvolgere gli attori poi scelti? No perchè io lavoro così: in sceneggiatura cerco sempre di non pensare ai protagonisti, altrimenti il rischio è di scrivere, appiattire i personaggi su di loro. Li penso sempre dopo, una volta finito di scrivere".

L'attore Rocco Papaleo ha dichiarato: "Leggendo la sceneggiatura, vista la mia trentennale esperienza, ho capito subito che si trattava di un copione fortissimo, molto efficace. Una bellissima idea e quindi mi sono subito entusiasmato. Il personaggio che mi proponeva Paolo mi divertiva, sentivo che era anche adatto alle mie caratteristiche, ammesso che io abbia delle caratteristiche, quindi mi sono lasciato andare sperando di trovare quello che avevo intuito dalla sceneggiatura, ed è stato così, anzi anche meglio perchè poi la relazione con gli altri attori è stata piuttosto speciale. Quando presentiamo i film diciamo sempre che ci siamo divertiti anche quando non è vero, però stavolta viene facile dire che è stata una esperienza molto divertente e profonda anche di relazione tra di noi, con gli altri attori, con Paolo che ha saputo mettere insieme le personalità giuste per raccontare questa storia. E' un film che diverte ed invita anche a riflettere, è questa la chiave di volta per portare le persone al cinema? Evidentemente sì perchè già dalle prime battute mi sembra che il film abbia raccolto un consenso importante. Dovremmo tornare a fare film dove il divertimento ha un ruolo importante però si induca anche una riflessione. Io da spettatore prediligo questa chiave, non parlo tanto da addetto ai lavori ma proprio da spettatore io ho bisogno di tutte e due le cose, ho bisogno di divertirmi e anche di riflettere e se possibile di commuovermi. Chi vorrei avere prevalentemente nella mia mente tra Valium, Eros, Romeo e il Professore? Purtroppo già ho questo Eros che mi perseguita, questo amore sviscerato che ho per le donne, anche la componente romantica e comunque nella nostra testa ci sono queste sfumature, queste particolarità e c'è anche tanto altro. Simbolicamente non potevamo essere 50 ersonalità diverse nella testa, siamo pieni di cose, cerchiamo di amministrarle, sperando di riuscirci. Quali sono gli elementi essenziali per la perfetta riuscita di un primo appuntamento? Lo chiedi alla persona sbagliata! (ride, ndr) Non lo so, io tendo ad improvvisare, a volte elaboro anche delle strategie, però poi non sono in grado di portarle avanti e vivo in modo estemporaneo l'incontro col gentil sesso".

Rosa Petrazzuolo

Napoli Magazine

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com

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di Napoli Magazine

25/02/2025 - 01:20

NAPOLI - Il regista Paolo Genovese e l'attore Rocco Papaleo hanno fatto tappa a Napoli per salutare il pubblico al Multicinema Modernissimo prima della proiezione di "FolleMente", nuova commedia di Genovese che si piazza al primo posto al box office avendo già superato al botteghino i 4 milioni di euro dopo il primo weekend di programmazione nelle sale, ed in tale occasione hanno rilasciato alcune dichiarazioni a "Napoli Magazine" ed ai media presenti.

Il regista Paolo Genovese ha dichiarato: "Il bello di molti film come questo, come è stato 'Perfetti sconosciuti' è l'immedesimazione del pubblico, cioè cogliere quei momenti, quelle fasi, quei periodi della vita che in qualche modo ci toccano profondamente e in 'FolleMente' c'è un primo appuntamento. Chi il primo appuntamento non se lo ricorda? Non è emozionato, fragile, insicuro? Può avere 14 anni o 80 anni, non cambia, è un momento topico della vita e quindi questo film racconta quel momento con tutte quelle situazioni che abbiamo vissuto, per questo penso che il pubblico esca con un sorriso, un po' divertito, un po' intenerito, chi nostalgico. Ci sono tante emozioni in questo film. Quale è stata la reazione del cast quando ha letto la sceneggiatura? Rocco è stato meraviglioso perchè ci siamo visti in un bar, gli ho portato la sceneggiatura e mi ha detto: 'non ho bisogno di leggerla, lo faccio il film. Sono sicuro che sarà bello, lo faccio'. Gli altri sono stati tutti molto intrigati, incuriositi, è un film non facile sulla sceneggiatura, ti devi molto immaginare, però sono molto grato a tutti perchè hanno accettato sulla fiducia che potesse venire un buon film. Il cinema italiano fortunatamente in questi mesi ha una bella ripresa perchè sono tanti i film italiani ai primi posti al box office, come 'Diamanti' di Ferzan Ozpetek, 'Il ragazzo con i pantaloni rosa', i film italiani a Natale sono andati bene, quindi questo a testimonianza che un pubblico c'è, poi oggi dobbiamo fare i conti con una offerta casalinga importante delle piattaforme, quindi è un po' responsabilità degli autori di fare film che la gente ha voglia proprio di svitarsi dal divano, uscire e andarli a vedere e un po' anche delle sale, oggi il cinema deve essere un'esperienza. abbiamo i televisori sempre più grandi e i divani sempre più comodi, quindi quando si va in sala vogliamo qualcosa di più, il rimodernamento delle sale è fondamentale, gli schermi meravigliosi, le poltrone comode, l'audio, anche quello rende l'esperienza al cinema unica e poi c'è la visione condivisa. Vedere un film con una sala semivuota o con una sala piena ti fa percepire diversamente il film stesso, il fatto di spingere le persone al cinema è importante anche sotto questo aspetto. Tra Valium, Eros, il Professore e Romeo quale è prevalente nella testa? Ce li ho tutti nella testa, anzi ce ne sono anche altri che non ho potuto raccontare, perchè nella testa di chiunque c'è una grande confusione ed è questo che mi piace di questo film: la tenerezza, l'umanità, cerchiamo di essere tutti molto sicuri di sè, sapere sempre cosa fare e come fare e in realtà non è così, abbiamo le nostre fragilità, le nostre debolezze, forse è anche questo uno dei motivi per cui le persone si immedesimano: mettere a nudo la mente umana. se rigoardo al cast avevo già idea di coinvolgere gli attori poi scelti? No perchè io lavoro così: in sceneggiatura cerco sempre di non pensare ai protagonisti, altrimenti il rischio è di scrivere, appiattire i personaggi su di loro. Li penso sempre dopo, una volta finito di scrivere".

L'attore Rocco Papaleo ha dichiarato: "Leggendo la sceneggiatura, vista la mia trentennale esperienza, ho capito subito che si trattava di un copione fortissimo, molto efficace. Una bellissima idea e quindi mi sono subito entusiasmato. Il personaggio che mi proponeva Paolo mi divertiva, sentivo che era anche adatto alle mie caratteristiche, ammesso che io abbia delle caratteristiche, quindi mi sono lasciato andare sperando di trovare quello che avevo intuito dalla sceneggiatura, ed è stato così, anzi anche meglio perchè poi la relazione con gli altri attori è stata piuttosto speciale. Quando presentiamo i film diciamo sempre che ci siamo divertiti anche quando non è vero, però stavolta viene facile dire che è stata una esperienza molto divertente e profonda anche di relazione tra di noi, con gli altri attori, con Paolo che ha saputo mettere insieme le personalità giuste per raccontare questa storia. E' un film che diverte ed invita anche a riflettere, è questa la chiave di volta per portare le persone al cinema? Evidentemente sì perchè già dalle prime battute mi sembra che il film abbia raccolto un consenso importante. Dovremmo tornare a fare film dove il divertimento ha un ruolo importante però si induca anche una riflessione. Io da spettatore prediligo questa chiave, non parlo tanto da addetto ai lavori ma proprio da spettatore io ho bisogno di tutte e due le cose, ho bisogno di divertirmi e anche di riflettere e se possibile di commuovermi. Chi vorrei avere prevalentemente nella mia mente tra Valium, Eros, Romeo e il Professore? Purtroppo già ho questo Eros che mi perseguita, questo amore sviscerato che ho per le donne, anche la componente romantica e comunque nella nostra testa ci sono queste sfumature, queste particolarità e c'è anche tanto altro. Simbolicamente non potevamo essere 50 ersonalità diverse nella testa, siamo pieni di cose, cerchiamo di amministrarle, sperando di riuscirci. Quali sono gli elementi essenziali per la perfetta riuscita di un primo appuntamento? Lo chiedi alla persona sbagliata! (ride, ndr) Non lo so, io tendo ad improvvisare, a volte elaboro anche delle strategie, però poi non sono in grado di portarle avanti e vivo in modo estemporaneo l'incontro col gentil sesso".

Rosa Petrazzuolo

Napoli Magazine

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