NAPOLI - Il copione che si ripete stanco ha una sceneggiatura che inquieta, perché mette insieme il danno e l’amara sensazione del declino: nel giro di nove giornate sono stati messi insieme tredici punti, meno della metà di quelli possibili e conquistabili. Eccolo il dato che spiega il pallido cammino del Napoli e anche l’esangue pareggio col Genoa, tra le altre cose con un uomo in meno. Tuttavia la partita di ieri sera fa da corollario alla serie di note negative che stanno caratterizzando quest’anno di campionato. Il Napoli che non è più baciato dalla sua grazia, da un po’ di tempo difende male (come col Genoa e anche in dieci contro undici), attacca peggio, non controlla le partite. Insomma, il Napoli si sgonfia, nell’anima e nel corpo. Quindi ben vengano queste analisi, in modo da far esplodere le contraddizioni, perché sono tante. Solo così si può trovare la via giusta per recuperare forza e potenza. Finalino sulle prospettive e sulla speranza. E allora buttiamola lì. Per il Napoli, queste ultime due partite, sono state soprattutto uno scalo in direzione Arsenal, dove giovedì farà tappa il senso ultimo della stagione: l’Europa League. Così vanno letti il ritmo blando e certe scelte tattiche viste fin qui. O almeno speriamo sia così. E che innanzitutto Koulibaly si dia una risistemata ai disimpegni che i giovani piranha dell’Arsenal hanno fame.
di Napoli Magazine
08/04/2024 - 11:26
NAPOLI - Il copione che si ripete stanco ha una sceneggiatura che inquieta, perché mette insieme il danno e l’amara sensazione del declino: nel giro di nove giornate sono stati messi insieme tredici punti, meno della metà di quelli possibili e conquistabili. Eccolo il dato che spiega il pallido cammino del Napoli e anche l’esangue pareggio col Genoa, tra le altre cose con un uomo in meno. Tuttavia la partita di ieri sera fa da corollario alla serie di note negative che stanno caratterizzando quest’anno di campionato. Il Napoli che non è più baciato dalla sua grazia, da un po’ di tempo difende male (come col Genoa e anche in dieci contro undici), attacca peggio, non controlla le partite. Insomma, il Napoli si sgonfia, nell’anima e nel corpo. Quindi ben vengano queste analisi, in modo da far esplodere le contraddizioni, perché sono tante. Solo così si può trovare la via giusta per recuperare forza e potenza. Finalino sulle prospettive e sulla speranza. E allora buttiamola lì. Per il Napoli, queste ultime due partite, sono state soprattutto uno scalo in direzione Arsenal, dove giovedì farà tappa il senso ultimo della stagione: l’Europa League. Così vanno letti il ritmo blando e certe scelte tattiche viste fin qui. O almeno speriamo sia così. E che innanzitutto Koulibaly si dia una risistemata ai disimpegni che i giovani piranha dell’Arsenal hanno fame.