TONI AZZURRI
TONI AZZURRI - Iavarone su "NM": "Doppio epilogo: Sarri e Scudetto"
07.05.2018 16:38 di Napoli Magazine

NAPOLI - Il mesto pareggio con il Torino si disperde nel finale di un campionato che, comunque, promuove il Napoli sul campo. Lo incorona per la lunga annata d’attacco e d’avventura, compreso lo scorso girone di ritorno, per avere sfiorato lo scudetto, per aver provato l’ebrezza di un regalo alla città del Napoli che, purtroppo, è rimasto solo inebriamento. Nulla toglie e nulla aggiungono il pari di oggi e il ko di Firenze di sette giorni fa. Già, perché non potevano cambiare il prodotto finale, ovvero: una lunga entusiasmante galoppata, spalla a spalla con la Juve che, oltre alle già note possibilità e acclarate sviste arbitrali, ha aggiunto alla sfida un organico esagerato per il nostro campionato. Ebbene, se questo divario tra squadre e club non rivela l’evidenza delle cose, allora la visibilità per qualcuno è soltanto nebbia. Tuttavia questa sorta di delusione si sta traducendo in accuse e insostenibili recriminazioni. O, forse, è già così. Almeno a sentire i rintocchi della campana suonata da De Laurentiis. I suoi affondi nell’intervista, multimediale e con accurata scelta degli intervistatori, aprono al congedo da Sarri e dalla stagione. Insomma, il sipario sul campionato é probabilmente calato venerdì pomeriggio negli uffici della Filmauro. Certo, c’è stato pure il gong suonato da Sarri, con alcune scelte non proprio condivisibili. E i due, come in una corsa, dove ognuno prende il passo all’altro, si stanno intralciando a vicenda. Perché, in fondo, é proprio la clausola risolutiva da otto milioni che produce questi affanni; il meccanismo che sostanzialmente l’alimenta,invece, riguarda l’esposizione dei fatti, che per i protagonisti non esistono, esiste soltanto il loro racconto (perlopiù di parte). Adesso la richiesta - e non la speranza - è che l’epilogo di questa querelle abbia fine quanto prima. Proprio perché il futuro di questa gente appassionata e di una squadra fantastica non può più attendere. Finalino sulla partita con il Torino. Il Napoli si è appassito da un po’ di tempo dal punto di vista mentale e aveva già fatto capire a Firenze di essersi addormentato sulla sua corsa da sessanta e più partite. Col Torino s’è intravisto un parziale spiraglio, chiamiamola reazione, anche se il bel gioco ammirato per quasi tutta la stagione é esistito solo a tratti. Nonostante i lampi in Napoli-Torino, a Sarri e ai suoi ragazzi va a pieno titolo attribuita, con triplo frego rosso, la festa dei 50mila tifosi del San Paolo. In un match che aveva poco da dire, l”ovazione é stata la testimonianza di un tributo al campionato straordinario, inatteso, ma anche sfortunato.

 

 
 
Toni Iavarone
 
 
Napoli Magazine
 
 
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di Napoli Magazine

07/05/2024 - 16:38

NAPOLI - Il mesto pareggio con il Torino si disperde nel finale di un campionato che, comunque, promuove il Napoli sul campo. Lo incorona per la lunga annata d’attacco e d’avventura, compreso lo scorso girone di ritorno, per avere sfiorato lo scudetto, per aver provato l’ebrezza di un regalo alla città del Napoli che, purtroppo, è rimasto solo inebriamento. Nulla toglie e nulla aggiungono il pari di oggi e il ko di Firenze di sette giorni fa. Già, perché non potevano cambiare il prodotto finale, ovvero: una lunga entusiasmante galoppata, spalla a spalla con la Juve che, oltre alle già note possibilità e acclarate sviste arbitrali, ha aggiunto alla sfida un organico esagerato per il nostro campionato. Ebbene, se questo divario tra squadre e club non rivela l’evidenza delle cose, allora la visibilità per qualcuno è soltanto nebbia. Tuttavia questa sorta di delusione si sta traducendo in accuse e insostenibili recriminazioni. O, forse, è già così. Almeno a sentire i rintocchi della campana suonata da De Laurentiis. I suoi affondi nell’intervista, multimediale e con accurata scelta degli intervistatori, aprono al congedo da Sarri e dalla stagione. Insomma, il sipario sul campionato é probabilmente calato venerdì pomeriggio negli uffici della Filmauro. Certo, c’è stato pure il gong suonato da Sarri, con alcune scelte non proprio condivisibili. E i due, come in una corsa, dove ognuno prende il passo all’altro, si stanno intralciando a vicenda. Perché, in fondo, é proprio la clausola risolutiva da otto milioni che produce questi affanni; il meccanismo che sostanzialmente l’alimenta,invece, riguarda l’esposizione dei fatti, che per i protagonisti non esistono, esiste soltanto il loro racconto (perlopiù di parte). Adesso la richiesta - e non la speranza - è che l’epilogo di questa querelle abbia fine quanto prima. Proprio perché il futuro di questa gente appassionata e di una squadra fantastica non può più attendere. Finalino sulla partita con il Torino. Il Napoli si è appassito da un po’ di tempo dal punto di vista mentale e aveva già fatto capire a Firenze di essersi addormentato sulla sua corsa da sessanta e più partite. Col Torino s’è intravisto un parziale spiraglio, chiamiamola reazione, anche se il bel gioco ammirato per quasi tutta la stagione é esistito solo a tratti. Nonostante i lampi in Napoli-Torino, a Sarri e ai suoi ragazzi va a pieno titolo attribuita, con triplo frego rosso, la festa dei 50mila tifosi del San Paolo. In un match che aveva poco da dire, l”ovazione é stata la testimonianza di un tributo al campionato straordinario, inatteso, ma anche sfortunato.

 

 
 
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