TONI AZZURRI
TONI AZZURRI - Iavarone su "NM": "Festa del gol che fa discutere"
03.11.2018 20:18 di Napoli Magazine

NAPOLI - Un gran bel Luna park del gol, lo dicono i cinque tiri al bersaglio, ma pure luci scintillanti che coprono un po’ di ombre: potrebbe essere questo il fotogramma del Napoli che ha tramortito l’Empoli. Potrebbe essere la giusta dimensione dell’ennesima formazione ideata e corretta da Carlo Ancelotti, tuttavia l’abbondanza del 5-1, per una legge non scritta del calcio, può dissimulare il reale peso specifico della partita. Ben oltre, però, va letto Napoli-Empoli, undicesimo turno di campionato che prelude al match di Champions col Psg, cruna dell’ago da attraversare per raggiungere gli ottavi di finale. Contro la Roma c’è stata una gran prestazione di Insigne & co: allora furono ventisei tiri e un solo gol. Contro il timido ma positivo Empoli grandi giocate, non una buona prestazione come equilibrio e solidità. Poteva pure complicarsi la partita. Per fortuna stavolta i colpi sono riusciti a tutti. E il piccolo grande belga, al secolo Dries Mertens, è definitivamente tornato a recitare la parte che sa Interpretare meglio: segnare, segnare, segnare. Tant’è che il suo tris, mai come adesso, apre il dibattito su chi, come e quando deve occupare il primo posto in attacco: l’agilità felina di Mertens o la taglia possente di Milik? Le quotazioni pendono tutte da una parte, perché sono i numeri che parlano e con loro non c’è discussione che tenga. Mertens nel Napoli ha segnato con ieri 73 volte, quest’anno cinque dei sette gol, li ha messi a segno nelle ultime tre partite. Insomma lo zodiaco delle buone cifre, gli strizza l’occhio. Tuttavia ci sono anche punti bui nel Napoli che ha ballato sull’Empoli, come il centrocampo male assortito, come un’altra serata storta di Diawara e le troppe verticalizzazioni subite. In definitiva una vittoria carburante. Molto Ancelotti, un po' di Sarri e malgrado un Empoli che sa giocare un gran bel calcio, il Napoli ha stravinto. Con l’acceleratore al minimo e con la capacità di non buttar via quanto realizzato sul 2-1, l’Ancelotti band è pronta per il Psg.

 

 
 
Toni Iavarone
 
 
Napoli Magazine
 
 
Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com
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TONI AZZURRI - Iavarone su "NM": "Festa del gol che fa discutere"

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03/11/2024 - 20:18

NAPOLI - Un gran bel Luna park del gol, lo dicono i cinque tiri al bersaglio, ma pure luci scintillanti che coprono un po’ di ombre: potrebbe essere questo il fotogramma del Napoli che ha tramortito l’Empoli. Potrebbe essere la giusta dimensione dell’ennesima formazione ideata e corretta da Carlo Ancelotti, tuttavia l’abbondanza del 5-1, per una legge non scritta del calcio, può dissimulare il reale peso specifico della partita. Ben oltre, però, va letto Napoli-Empoli, undicesimo turno di campionato che prelude al match di Champions col Psg, cruna dell’ago da attraversare per raggiungere gli ottavi di finale. Contro la Roma c’è stata una gran prestazione di Insigne & co: allora furono ventisei tiri e un solo gol. Contro il timido ma positivo Empoli grandi giocate, non una buona prestazione come equilibrio e solidità. Poteva pure complicarsi la partita. Per fortuna stavolta i colpi sono riusciti a tutti. E il piccolo grande belga, al secolo Dries Mertens, è definitivamente tornato a recitare la parte che sa Interpretare meglio: segnare, segnare, segnare. Tant’è che il suo tris, mai come adesso, apre il dibattito su chi, come e quando deve occupare il primo posto in attacco: l’agilità felina di Mertens o la taglia possente di Milik? Le quotazioni pendono tutte da una parte, perché sono i numeri che parlano e con loro non c’è discussione che tenga. Mertens nel Napoli ha segnato con ieri 73 volte, quest’anno cinque dei sette gol, li ha messi a segno nelle ultime tre partite. Insomma lo zodiaco delle buone cifre, gli strizza l’occhio. Tuttavia ci sono anche punti bui nel Napoli che ha ballato sull’Empoli, come il centrocampo male assortito, come un’altra serata storta di Diawara e le troppe verticalizzazioni subite. In definitiva una vittoria carburante. Molto Ancelotti, un po' di Sarri e malgrado un Empoli che sa giocare un gran bel calcio, il Napoli ha stravinto. Con l’acceleratore al minimo e con la capacità di non buttar via quanto realizzato sul 2-1, l’Ancelotti band è pronta per il Psg.

 

 
 
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