TONI AZZURRI
TONI AZZURRI - Iavarone su "NM": "Napoli, la notte del magheggio"
27.08.2018 19:40 di Napoli Magazine

NAPOLI - Metti una sera d’agosto e un po’ di cose che sul campo di calcio ti vanno tutt’altro che bene. Metti che l’avversario (il Milan) ti sta portando all’angolo dopo aver piazzato due ganci che metterebbero ko pure Rocky 2 o 3 o vattelappesca. E che ti sembra di avere scritto un’altra data nel tuo calendario delle giornate storte. E che poi, come in un incantesimo, arriva il maghetto che tutto può e, potendo e volendo, ti caccia fuori dei guai. Beh, potrebbe essere raccontata pure così la partita del Napoli, se non che, nel calcio, per non cadere (lo 0-2 del Milan é stato tanto violento quanto apparentemente ineluttabile) qualcosa di reale devi pur inventartela. Ed ecco che Ancelotti Carletto diventa il maghetto che, dopo aver visto, l’uno-due di Zelinski e il relativo pari, per non soccombere di nuovo, s’é rifugiato nel più classico dei rimedi del calcio: ovvero arretrare un po’ di giocatori sulla linea di centrocampo che nel tatticismo post moderno viene tradotto con il 4-4-1-1. Della serie, meglio un punto che nulla , ovvero meglio piuttosto che niente. Siccome la fortuna spesso si scoccia di aiutare gli audaci e va in soccorso ai previdenti, arriva pure il golazzo del 3-2. Insomma, così ci pare dopo aver dato l’ennesima occhiata agli appunti sparsi della serata con su scritto: cambi azzeccati, cuore e passione, gestione dei momenti topici, ma ancora pochi indizi concreti sul Napoli di Ancelotti. Difesa uomo contro uomo da riformulare. E poi: Milik titolare e Mertens in attesa, con in più Luperto e Diawara insieme probabilmente non si sarebbero mai visti l'anno scorso. In definitiva, piccoli segnali che s’illuminano. A monte una enorme dose di forza fisica e morale che ha generato la grande rimonta e la serata da applausi. Purtroppo chi, invece, continua allegramente a inanellare il calendario delle giornate storte é il trasporto pubblico, come mestamente segnala Gianluca Gifuni: ore 00.30, dopo NapoliMilan centinaia di persone sono alla fermata di via Giulio Cesare in attesa di un autobus che forse non passerà mai. Chissà quando torneranno a casa... E su questo, e su altri servizi che la città dovrebbe offrire, da un po’ di tempo il maghetto é stato defenestrato da un plotoncino di maldestri personaggi.

 

 
 
Toni Iavarone
 
 
Napoli Magazine
 
 
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TONI AZZURRI - Iavarone su "NM": "Napoli, la notte del magheggio"

di Napoli Magazine

27/08/2024 - 19:40

NAPOLI - Metti una sera d’agosto e un po’ di cose che sul campo di calcio ti vanno tutt’altro che bene. Metti che l’avversario (il Milan) ti sta portando all’angolo dopo aver piazzato due ganci che metterebbero ko pure Rocky 2 o 3 o vattelappesca. E che ti sembra di avere scritto un’altra data nel tuo calendario delle giornate storte. E che poi, come in un incantesimo, arriva il maghetto che tutto può e, potendo e volendo, ti caccia fuori dei guai. Beh, potrebbe essere raccontata pure così la partita del Napoli, se non che, nel calcio, per non cadere (lo 0-2 del Milan é stato tanto violento quanto apparentemente ineluttabile) qualcosa di reale devi pur inventartela. Ed ecco che Ancelotti Carletto diventa il maghetto che, dopo aver visto, l’uno-due di Zelinski e il relativo pari, per non soccombere di nuovo, s’é rifugiato nel più classico dei rimedi del calcio: ovvero arretrare un po’ di giocatori sulla linea di centrocampo che nel tatticismo post moderno viene tradotto con il 4-4-1-1. Della serie, meglio un punto che nulla , ovvero meglio piuttosto che niente. Siccome la fortuna spesso si scoccia di aiutare gli audaci e va in soccorso ai previdenti, arriva pure il golazzo del 3-2. Insomma, così ci pare dopo aver dato l’ennesima occhiata agli appunti sparsi della serata con su scritto: cambi azzeccati, cuore e passione, gestione dei momenti topici, ma ancora pochi indizi concreti sul Napoli di Ancelotti. Difesa uomo contro uomo da riformulare. E poi: Milik titolare e Mertens in attesa, con in più Luperto e Diawara insieme probabilmente non si sarebbero mai visti l'anno scorso. In definitiva, piccoli segnali che s’illuminano. A monte una enorme dose di forza fisica e morale che ha generato la grande rimonta e la serata da applausi. Purtroppo chi, invece, continua allegramente a inanellare il calendario delle giornate storte é il trasporto pubblico, come mestamente segnala Gianluca Gifuni: ore 00.30, dopo NapoliMilan centinaia di persone sono alla fermata di via Giulio Cesare in attesa di un autobus che forse non passerà mai. Chissà quando torneranno a casa... E su questo, e su altri servizi che la città dovrebbe offrire, da un po’ di tempo il maghetto é stato defenestrato da un plotoncino di maldestri personaggi.

 

 
 
Toni Iavarone
 
 
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