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EMPOLI - Zanetti: "Nessuna ricetta per affrontare il Napoli, è una squadra fantastica, ma abbiamo dimostrato di saper mettere in difficoltà squadre più forti di noi"
24.02.2023 13:28 di Napoli Magazine

EMPOLI - Paolo Zanetti, allenatore dell'Empoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro il Napoli. Ecco quanto evidenziato da "Napoli Magazine": "La ricetta per provare a fermare il Napoli? I nostri tifosi che son venuti a Firenze in massa ce li avremo anche in casa e quindi sicuramente sarà una bella sfida, con uno stadio pieno di tifosi avversari, ma noi ci sentiamo in casa nostra e soprattutto con la nostra gente che ci spingerà oltre l'ostacolo. La ricetta non ce l'ho. Mi sono concentrato molto su quello che possiamo fare noi, mi interessa che i ragazzi continuino il percorso, che siano lì sul pezzo, tutti insieme a soffrire se c'è da soffrire, a non perdere mai il coraggio delle nostre idee, di continuare a fare il nostro percorso mettendo in campo quello che cerchiamo di mettere in campo in tutte le partite. In mezzo c'è sempre l'avversario. Questo sicuramente è il miglior avversario - o il peggiore, dipende dai punti di vista - che si può incontrare in questo momento non solo per cifra tecnica, ma anche per entusiasmo, per il momento di forma che ha un po' in tutti i suoi giocatori più importanti, vivono sulle ali dell'entusiasmo, come è giusto che sia per una squadra che sta unendo dei punti incredibili a un gioco fantastico. Questo connubio rende poi le cose più facili e le rende difficili agli avversari, però noi siamo una squadra che ha già dimostrato di dover incontrare spesso delle squadre più forti di noi ma di averle spesso messe in difficoltà. Questo è quello che mi interessa, uscire orgoglioso dei miei ragazzi da questa partita, qualsiasi sia il risultato.

 

Come sta Fazzini e se è ancora nelle mie grazie nonostante stia vedendo meno la titolarità? Ci mancherebbe! E' nelle mie grazie assolutamente. La titolarità non dipende sempre solo dal protagonista, ma dipende anche dai compagni. In questo momento Akpa e Bandinelli stanno facendo un campionato secondo me straordinario ed è stato difficile scalzarli. La bravura di chi non gioca sta in questi momenti dove ci mancano due nostri punti di forza, più il giocatore più in forma che avevamo che è Cambiaghi. Perdiamo tre tasselli importanti e qui deve uscire il lavoro di squadra. Deve uscire tutto il lavoro settimanale. Altri ragazzi hanno la possibilità di non far rimpiangere chi stava facendo bene, di mettersi in mostra, di confrontarsi contro una squadra di questo calibro e usare ogni minuto di questa esperienza per rubare qualcosa e crescere. Questo vale per tutti, quando si giocano questi tipi di partite dobbiamo essere bravi a fare bene il nostro ma anche a catturare qualcosa, imparare qualcosa per il nostro futuro perchè dai più bravi bisogna andare sempre a cogliere qualcosa. Lo stesso Fazzini sta facendo il suo percorso, è nelle mie grazie, continua ad esserlo e si candida domani per un posto  insieme ad Haas che è un altro ragazzo che ora sta molto meglio rispetto a prima.

 

Se Spalletti potrebbe avere la tentazione di far rifiatare qualcuno, di fare massiccio turnover, se farebbe bene a 'snobbarci'? Credo che il Napoli non abbia titolari o riserve. La sua forza credo sia anche questa, che al di là di come cambia lo spartito, il risultato è sempre lo stesso, che sia in Coppa o in campionato. Ad esempio, non gioca Osimhen, entra Simeone e fa bene, gli esterni sono intercambiabili, sono tutti forti, in mezzo al campo ha giocatori forti, è una squadra importante, se lo fa lo fa per gestione, non di certo per snobbare l'Empoli. Penso che il Napoli abbia un grado di maturità  dove per mentalità vuole vincere tutte le partite in tutte le competizioni, come è normale che sia quando si parla di una grande squadra. Non so cosa farà Mister Spalletti e se cambierà. Noi abbiamo già i nostri cambiamenti da fare, anche forzati. Il Napoli lo conosciamo bene, lo guardiamo sempre, lo guardiamo tutti, perchè onestamente è un piacere guardare le partite del Napoli. Credo non ci sia una squadra che conosciamo meglio del Napoli. E' normale che intravederci dentro dei difetti non è semplice.

 

Se ho visto negli occhi dei miei ragazzi la voglia di sorprendere? Sì, non concordo con chi dice che non ci sono possibilità contro il Napoli, altrimenti potremmo andare a fare un giro in centro anzichè giocare contro il Napoli. Noi andiamo in campo per fare di tutto per fare dei punti al di là dell'avversario, altrimenti non vai con l'Inter a Milano a vincere. Se parti già sconfitto, sicuramente le chance sono vicine allo zero, se invece ci credi in qualcosa, è normale che c'è da fare un'impresa, c'è da fare un mezzo miracolo: qualche volta accade, ma accade solo se le cose le sogni e ci credi di poterle fare. Penso che noi abbiamo già dimostrato di poter fare le nostre piccole imprese e anche delle grandi imprese. E' evidente che sulla carta è una partita proibitiva, ma è anche giusto che sia così per certi versi, però noi che facciamo il calcio, i ragazzi devono andare in campo avendo sempre una speranza viva, se ci fosse anche solo una possibilità, bisogna fare di tutto per portarla a casa. Questa è un po' la benzina della nostra mentalità, perchè se ci togliamo questa cosa ci sentiamo inferiori a tutti e allora ogni domenica siamo lì a passare il tempo. Invece, il nostro obiettivo, con grande orgoglio è d metterci lì e mettere in difficoltà e poi il campo sarà il giudice e vincerà come spesso capita chi è più bravo.

 

Quanto potranno contare le motivazioni? Non so chi tra i due è più vicino al proprio scudetto, bisognerebbe fare dei calcoli, perché salvarci per noi è il nostro scudetto, è questa la verità. Abbiamo parecchi punti di vantaggio e loro ne hanno dalla seconda. Il campionato è similare se lo andiamo ad analizzare confrontando le forze e gli obiettivi. Le motivazioni sono altissime per entrambi, è normale che per vincere uno scudetto bisogna vincere spesso, bisogna vincere sempre, devi fare pochi passi falsi. Le squadre lassù si equivalgono e come perdono dei punti per strada, già la classifica prende una piega diversa. E' difficile giocare per salvarsi, ma per me è ancora più difficile giocare per vincere perché bisogna avere una costanza mentale veramente alta. Quindi, le motivazioni fanno la differenza, ma in queste partite la differenza spesso la fa anche la qualità tecnica dei calciatori.

 

Se Piccoli e Caputo possono coesistere? Piccoli sta crescendo, è un centravanti un po' anomalo, nel senso che nonostante abbia questa struttura, ha una buona tecnica, un buon passo, un buon tiro, ha delle potenzialità importanti che deve iniziare ad esprimere al di là che parta o che entri, questo è il passaggio che ormai è chiamato a fare, vista l'età che ha. Per me può giocare con tutti. Sto facendo delle valutazioni, già da domani, premetto che Caputo non è al top, ha avuto un problemino infiammatorio, sta lottando per arrivare alla partita, secondo me ci arriverà anche, se sarà al top partirà, se deciderò di togliergli un po' di minuti potrebbe essere questa la partita giusta perchè sapete quanto è importante per noi un giocatore come Caputo, lo custodisco come un diamante. Ha la sua età, non è più un ragazzino, quindi va gestito, certi allarmi vanno ascoltati e mi porterò questa scelta fino all'ultimo.

 

L'Empoli ha fatto la sua partita a Firenze, se c'è un ulteriore scalino che devono raggiungere i ragazzi? Sì, dico questo non riferendomi però al Napoli che è un'altra questione, ma alle partite che sono un po' più vicine a noi. Sicuramente quello che ci è mancato è la fortuna e la cattiveria di chiudere la partita. Questo secondo me è già successo più di qualche volta rimanere in certe situazioni che ci fanno venire l'acquolina in bocca e bisogna mettere dentro però qualcosina in più dal punto di vista della concretezza. Perchè tenendo le partite in bilico 1-0 è normale che poi dall'altra parte ci sono degli avversari che hanno ricambi, che magari giocano in casa, che hanno la veemenza di riprendere la partita. Noi abbiamo avuto 2,3 occasioni in cui raddoppiare e lì sarebbe cambiata radicalmente la testa dei nostri avversari. Invece mantenendola in piedi, anche per sfortuna perchè il var, il gol l'avevamo fatto, è stata una questione di centimetri e quello poi fa la differenza. Probabilmente oggi saremmo in una situazione non dico più tranquilla ma quasi ed è questo lo step, dobbiamo alzare il livello se vogliamo chiudere la pratica in fretta e stare lì intorno, senza fare tanti discorsi ma cercando di fare un campionato straordinario, dobbiamo alzarlo ulteriormente di uno step, quella che è la nostra produzione. Per il resto io ho poco da imputare, la squadra butta sempre il cuore oltre l'ostacolo, chiunque va in campo lotta, ha le distanze giuste, è migliorato anche dal punto di vista della proposta, ha più consapevolezza dei propri mezzi. Dobbiamo cercare ancora di alzare un piccolo step. Ripeto, la partita col Napoli è un'altra questione, sarà già difficile farne uno, figurati farne due. Parliamo in riferimento alla partita scorsa e per le partite un po' più accessibili.

 

Se c'è un giocatore in particolare che temo nel Napoli? Il Napoli è una grande squadra e la bellezza del Napoli è la sua espressione nella sua totalità. Parlare di un giocatore solo sarebbe riduttivo. Anche se hanno un centravanti da 100 milioni che tra gol e assist ha fatto più o meno da solo i numeri che abbiamo fatto noi (Osimhen, ndr). In fase offensiva insieme a Kvara che è il miglior assist man e ha fatto dei gol, ma la differenza la sta facendo quello che il Napoli fa nel suo insieme in tutte le fasi di gioco. Ai ragazzi abbiamo fatto vedere non solo come il Napoli propone gioco o difende, ma anche il tipo di mentalità che ha. C'è l'immagine, contro il Sassuolo, di un calcio d'angolo che il Sassuolo ha letto lo schema che facevano corto, ha preso un contropiede e in 10 sono ritornati scattando con Osimhen che è ritornato in difesa a fare 80 metri in scatto massimale e si sono rimessi tutti quanti a posto: questo nelle grandi squadre è difficile da vedere perchè spesso magari si tende a fare una corsetta di meno, invece il Napoli oggi in tutte le fasi è una grandissima squadra. Ha mentalità, ha espressione di gioco straordinaria, ha una fase difensiva ottima ed è per questo che si merita la posizione che ha e per me si merita di fare un grandissimo cammino in Europa, perchè secondo me anche lì, vedendo anche le altre, non ha niente di meno di altre squadre, quindi è per certi versi per noi un onore confrontarci e anche di grandissimo stimolo uscire dal campo in una partita del genere e aver fatto bella figura, secondo me vale tanto per il nostro futuro.

 

Se Empoli-Napoli è lo spot del calcio? Con il giusto confronto, ci sono dei valori sui quali i due allenatori credono, le società credono, dei percorsi che vengono portati avanti, perchè anche il Napoli ha molti giovani, ha molti ragazzi anche qualcuno che è passato di qui ed è diventato straordinario e questo lo ha fatto con il percorso e il percorso si fa per meriti sia degli allenatori che passano ma anche del club, che costruiscono qualcosa nel tempo e secondo me in questo momento il Napoli è arrivato quasi all'apice del suo progetto tecnico. E' un po' quello che si vuol fare qua, è normale che noi facciamo calcio con poco, questo va detto. Facciamo calcio con delle risorse contenute e spesso l'Empoli, a parte quest'anno ma anche tante altre volte, fa risultato, fa risultati che stupiscono sempre tutti. Questo vuol dire che per certi versi l'Empoli è un modello da seguire e soprattutto chi è dentro l'Empoli ha delle capacità straordinarie e mi riferisco sia alla proprietà, ma anche al direttore sportivo che è di altissimo livello".

 

 

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EMPOLI - Zanetti: "Nessuna ricetta per affrontare il Napoli, è una squadra fantastica, ma abbiamo dimostrato di saper mettere in difficoltà squadre più forti di noi"

di Napoli Magazine

24/02/2024 - 13:28

EMPOLI - Paolo Zanetti, allenatore dell'Empoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro il Napoli. Ecco quanto evidenziato da "Napoli Magazine": "La ricetta per provare a fermare il Napoli? I nostri tifosi che son venuti a Firenze in massa ce li avremo anche in casa e quindi sicuramente sarà una bella sfida, con uno stadio pieno di tifosi avversari, ma noi ci sentiamo in casa nostra e soprattutto con la nostra gente che ci spingerà oltre l'ostacolo. La ricetta non ce l'ho. Mi sono concentrato molto su quello che possiamo fare noi, mi interessa che i ragazzi continuino il percorso, che siano lì sul pezzo, tutti insieme a soffrire se c'è da soffrire, a non perdere mai il coraggio delle nostre idee, di continuare a fare il nostro percorso mettendo in campo quello che cerchiamo di mettere in campo in tutte le partite. In mezzo c'è sempre l'avversario. Questo sicuramente è il miglior avversario - o il peggiore, dipende dai punti di vista - che si può incontrare in questo momento non solo per cifra tecnica, ma anche per entusiasmo, per il momento di forma che ha un po' in tutti i suoi giocatori più importanti, vivono sulle ali dell'entusiasmo, come è giusto che sia per una squadra che sta unendo dei punti incredibili a un gioco fantastico. Questo connubio rende poi le cose più facili e le rende difficili agli avversari, però noi siamo una squadra che ha già dimostrato di dover incontrare spesso delle squadre più forti di noi ma di averle spesso messe in difficoltà. Questo è quello che mi interessa, uscire orgoglioso dei miei ragazzi da questa partita, qualsiasi sia il risultato.

 

Come sta Fazzini e se è ancora nelle mie grazie nonostante stia vedendo meno la titolarità? Ci mancherebbe! E' nelle mie grazie assolutamente. La titolarità non dipende sempre solo dal protagonista, ma dipende anche dai compagni. In questo momento Akpa e Bandinelli stanno facendo un campionato secondo me straordinario ed è stato difficile scalzarli. La bravura di chi non gioca sta in questi momenti dove ci mancano due nostri punti di forza, più il giocatore più in forma che avevamo che è Cambiaghi. Perdiamo tre tasselli importanti e qui deve uscire il lavoro di squadra. Deve uscire tutto il lavoro settimanale. Altri ragazzi hanno la possibilità di non far rimpiangere chi stava facendo bene, di mettersi in mostra, di confrontarsi contro una squadra di questo calibro e usare ogni minuto di questa esperienza per rubare qualcosa e crescere. Questo vale per tutti, quando si giocano questi tipi di partite dobbiamo essere bravi a fare bene il nostro ma anche a catturare qualcosa, imparare qualcosa per il nostro futuro perchè dai più bravi bisogna andare sempre a cogliere qualcosa. Lo stesso Fazzini sta facendo il suo percorso, è nelle mie grazie, continua ad esserlo e si candida domani per un posto  insieme ad Haas che è un altro ragazzo che ora sta molto meglio rispetto a prima.

 

Se Spalletti potrebbe avere la tentazione di far rifiatare qualcuno, di fare massiccio turnover, se farebbe bene a 'snobbarci'? Credo che il Napoli non abbia titolari o riserve. La sua forza credo sia anche questa, che al di là di come cambia lo spartito, il risultato è sempre lo stesso, che sia in Coppa o in campionato. Ad esempio, non gioca Osimhen, entra Simeone e fa bene, gli esterni sono intercambiabili, sono tutti forti, in mezzo al campo ha giocatori forti, è una squadra importante, se lo fa lo fa per gestione, non di certo per snobbare l'Empoli. Penso che il Napoli abbia un grado di maturità  dove per mentalità vuole vincere tutte le partite in tutte le competizioni, come è normale che sia quando si parla di una grande squadra. Non so cosa farà Mister Spalletti e se cambierà. Noi abbiamo già i nostri cambiamenti da fare, anche forzati. Il Napoli lo conosciamo bene, lo guardiamo sempre, lo guardiamo tutti, perchè onestamente è un piacere guardare le partite del Napoli. Credo non ci sia una squadra che conosciamo meglio del Napoli. E' normale che intravederci dentro dei difetti non è semplice.

 

Se ho visto negli occhi dei miei ragazzi la voglia di sorprendere? Sì, non concordo con chi dice che non ci sono possibilità contro il Napoli, altrimenti potremmo andare a fare un giro in centro anzichè giocare contro il Napoli. Noi andiamo in campo per fare di tutto per fare dei punti al di là dell'avversario, altrimenti non vai con l'Inter a Milano a vincere. Se parti già sconfitto, sicuramente le chance sono vicine allo zero, se invece ci credi in qualcosa, è normale che c'è da fare un'impresa, c'è da fare un mezzo miracolo: qualche volta accade, ma accade solo se le cose le sogni e ci credi di poterle fare. Penso che noi abbiamo già dimostrato di poter fare le nostre piccole imprese e anche delle grandi imprese. E' evidente che sulla carta è una partita proibitiva, ma è anche giusto che sia così per certi versi, però noi che facciamo il calcio, i ragazzi devono andare in campo avendo sempre una speranza viva, se ci fosse anche solo una possibilità, bisogna fare di tutto per portarla a casa. Questa è un po' la benzina della nostra mentalità, perchè se ci togliamo questa cosa ci sentiamo inferiori a tutti e allora ogni domenica siamo lì a passare il tempo. Invece, il nostro obiettivo, con grande orgoglio è d metterci lì e mettere in difficoltà e poi il campo sarà il giudice e vincerà come spesso capita chi è più bravo.

 

Quanto potranno contare le motivazioni? Non so chi tra i due è più vicino al proprio scudetto, bisognerebbe fare dei calcoli, perché salvarci per noi è il nostro scudetto, è questa la verità. Abbiamo parecchi punti di vantaggio e loro ne hanno dalla seconda. Il campionato è similare se lo andiamo ad analizzare confrontando le forze e gli obiettivi. Le motivazioni sono altissime per entrambi, è normale che per vincere uno scudetto bisogna vincere spesso, bisogna vincere sempre, devi fare pochi passi falsi. Le squadre lassù si equivalgono e come perdono dei punti per strada, già la classifica prende una piega diversa. E' difficile giocare per salvarsi, ma per me è ancora più difficile giocare per vincere perché bisogna avere una costanza mentale veramente alta. Quindi, le motivazioni fanno la differenza, ma in queste partite la differenza spesso la fa anche la qualità tecnica dei calciatori.

 

Se Piccoli e Caputo possono coesistere? Piccoli sta crescendo, è un centravanti un po' anomalo, nel senso che nonostante abbia questa struttura, ha una buona tecnica, un buon passo, un buon tiro, ha delle potenzialità importanti che deve iniziare ad esprimere al di là che parta o che entri, questo è il passaggio che ormai è chiamato a fare, vista l'età che ha. Per me può giocare con tutti. Sto facendo delle valutazioni, già da domani, premetto che Caputo non è al top, ha avuto un problemino infiammatorio, sta lottando per arrivare alla partita, secondo me ci arriverà anche, se sarà al top partirà, se deciderò di togliergli un po' di minuti potrebbe essere questa la partita giusta perchè sapete quanto è importante per noi un giocatore come Caputo, lo custodisco come un diamante. Ha la sua età, non è più un ragazzino, quindi va gestito, certi allarmi vanno ascoltati e mi porterò questa scelta fino all'ultimo.

 

L'Empoli ha fatto la sua partita a Firenze, se c'è un ulteriore scalino che devono raggiungere i ragazzi? Sì, dico questo non riferendomi però al Napoli che è un'altra questione, ma alle partite che sono un po' più vicine a noi. Sicuramente quello che ci è mancato è la fortuna e la cattiveria di chiudere la partita. Questo secondo me è già successo più di qualche volta rimanere in certe situazioni che ci fanno venire l'acquolina in bocca e bisogna mettere dentro però qualcosina in più dal punto di vista della concretezza. Perchè tenendo le partite in bilico 1-0 è normale che poi dall'altra parte ci sono degli avversari che hanno ricambi, che magari giocano in casa, che hanno la veemenza di riprendere la partita. Noi abbiamo avuto 2,3 occasioni in cui raddoppiare e lì sarebbe cambiata radicalmente la testa dei nostri avversari. Invece mantenendola in piedi, anche per sfortuna perchè il var, il gol l'avevamo fatto, è stata una questione di centimetri e quello poi fa la differenza. Probabilmente oggi saremmo in una situazione non dico più tranquilla ma quasi ed è questo lo step, dobbiamo alzare il livello se vogliamo chiudere la pratica in fretta e stare lì intorno, senza fare tanti discorsi ma cercando di fare un campionato straordinario, dobbiamo alzarlo ulteriormente di uno step, quella che è la nostra produzione. Per il resto io ho poco da imputare, la squadra butta sempre il cuore oltre l'ostacolo, chiunque va in campo lotta, ha le distanze giuste, è migliorato anche dal punto di vista della proposta, ha più consapevolezza dei propri mezzi. Dobbiamo cercare ancora di alzare un piccolo step. Ripeto, la partita col Napoli è un'altra questione, sarà già difficile farne uno, figurati farne due. Parliamo in riferimento alla partita scorsa e per le partite un po' più accessibili.

 

Se c'è un giocatore in particolare che temo nel Napoli? Il Napoli è una grande squadra e la bellezza del Napoli è la sua espressione nella sua totalità. Parlare di un giocatore solo sarebbe riduttivo. Anche se hanno un centravanti da 100 milioni che tra gol e assist ha fatto più o meno da solo i numeri che abbiamo fatto noi (Osimhen, ndr). In fase offensiva insieme a Kvara che è il miglior assist man e ha fatto dei gol, ma la differenza la sta facendo quello che il Napoli fa nel suo insieme in tutte le fasi di gioco. Ai ragazzi abbiamo fatto vedere non solo come il Napoli propone gioco o difende, ma anche il tipo di mentalità che ha. C'è l'immagine, contro il Sassuolo, di un calcio d'angolo che il Sassuolo ha letto lo schema che facevano corto, ha preso un contropiede e in 10 sono ritornati scattando con Osimhen che è ritornato in difesa a fare 80 metri in scatto massimale e si sono rimessi tutti quanti a posto: questo nelle grandi squadre è difficile da vedere perchè spesso magari si tende a fare una corsetta di meno, invece il Napoli oggi in tutte le fasi è una grandissima squadra. Ha mentalità, ha espressione di gioco straordinaria, ha una fase difensiva ottima ed è per questo che si merita la posizione che ha e per me si merita di fare un grandissimo cammino in Europa, perchè secondo me anche lì, vedendo anche le altre, non ha niente di meno di altre squadre, quindi è per certi versi per noi un onore confrontarci e anche di grandissimo stimolo uscire dal campo in una partita del genere e aver fatto bella figura, secondo me vale tanto per il nostro futuro.

 

Se Empoli-Napoli è lo spot del calcio? Con il giusto confronto, ci sono dei valori sui quali i due allenatori credono, le società credono, dei percorsi che vengono portati avanti, perchè anche il Napoli ha molti giovani, ha molti ragazzi anche qualcuno che è passato di qui ed è diventato straordinario e questo lo ha fatto con il percorso e il percorso si fa per meriti sia degli allenatori che passano ma anche del club, che costruiscono qualcosa nel tempo e secondo me in questo momento il Napoli è arrivato quasi all'apice del suo progetto tecnico. E' un po' quello che si vuol fare qua, è normale che noi facciamo calcio con poco, questo va detto. Facciamo calcio con delle risorse contenute e spesso l'Empoli, a parte quest'anno ma anche tante altre volte, fa risultato, fa risultati che stupiscono sempre tutti. Questo vuol dire che per certi versi l'Empoli è un modello da seguire e soprattutto chi è dentro l'Empoli ha delle capacità straordinarie e mi riferisco sia alla proprietà, ma anche al direttore sportivo che è di altissimo livello".