NAPOLI - Nell'abbraccio di Petagna a Spalletti dopo il gol decisivo da lui segnato a pochi minuti dal suo ingresso in campo nel finale di gara contro il Genoa, si racchiude l'energia di una squadra che si affida al suo allenatore e così lotta, difende, combatte fino alla fine per portare a casa il risultato, anche quando sembra difficile e la strada si fa in salita al cospetto di un avversario ben disposto in campo e che nulla concede. Il Napoli nella trasferta a Marassi ha convinto con una prestazione solida, dimostrando lucidità e attenzione anche in certe fasi di gioco in cui ha subìto di più la pressione avversaria. La conquista di sei punti prima della sosta per le nazionali infonde fiducia e sicurezza, si tratta di un approccio al campionato convincente e affatto scontanto che proietta gli azzurri in una competizione da poter vivere da protagonisti. Senza partenze eccellenti, la rosa a disposizione di Spalletti è forte e offre soprattutto in attacco varie soluzioni, specie quando a gara in corso c'è bisogno di cambiare registro schierando valide alternative che possano sbloccare il risultato. La vittoria contro il Genoa è emblematica perchè ottenuta giocando da squadra. Nel percorso di crescita del gruppo azzurro si tratta di uno step importante nell'acquisire quella solidità necessaria a non sciogliersi come neve al sole di fronte alle avversità. Le giocate dei singoli messe al servizio della squadra diventano motore trainante verso il raggiungimento degli obiettivi: penso al gol segnato da fuori area nel primo tempo da Fabian Ruiz, un tocco di classe che ha sbloccato il risultato dopo ua lunga fase di stallo apparente; penso, soprattutto, alla forza travolgente di Petagna che ha fiutato il gol subentrando dalla panchina ed ha trascinato il gruppo alla vittoria, ponendosi al servizio della causa, pur essendo incerto il suo futuro in azzurro. E' un Napoli dal valore aggiunto "plurimo": tutti riescono ad esprimere in campo le proprie qualità e il grande merito è di Spalletti, allenatore dalla evidente marcia in più.

Rosa Petrazzuolo

Napoli Magazine

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