NAPOLI - Chi ha seguito con attenzione il percorso del Napoli di Conte nelle prime sei giornate di Campionato di Serie A, di certo non può stupirsi del primato in classifica conquistato dalla squadra partenopea dopo la vittoria allo stadio Maradona contro il Monza. E' stato via via sempre più chiaro che il processo di ricostruzione avviato da Conte, rimboccandosi le maniche sin dal suo arrivo, funziona produttivamente in termini di prestazioni positive e continuità di risultati conquistati sul campo. Il Napoli gioca con un modulo duttile, gli azzurri si stanno abituando ad essere elastici nel variare abito a seconda dell'avversario da affrontare e delle situazioni che si presentano durante la partita e quindi anche quando si torna allo storico 4-3-3, lo si fa in una versione aggiornata e moderna, in qualche modo più "sprint" secondo la logica che preferisce veloci verticalizzazioni al continuo possesso palla. Contro il Monza hanno segnato Politano, premiato come player of the match, e Kvaratskhelia: due gol ottenuti combattendo e giocando da squadra, senza risparmiarsi e con una lodevole solidità in campo. Spicca inoltre il dato dei tre clean sheet consecutivi, il fatto che per tre partite di fila in campionato il Napoli non abbia subìto gol la dice lunga sulla maggiore cura che la squadra di Conte sta prestando alla fase difensiva, aspetto fondamentale per ottenere risultati positivi ed ambire a traguardi importanti. Mister Conte predica calma, ribadisce come sia indispensabile restare con i piedi per terra, ma non si può negare che ritrovarsi in solitaria di nuovo in vetta alla classifica dopo una annata balorda come quella scorsa e a due anni di distanza dalla conquista del terzo scudetto è per la squadra motivo di grande soddisfazione ed una vera e propria iniezione di autostima, perchè è la riprova che con l'unione del gruppo e con un lavoro settimanale duro e costante i frutti poi si raccolgono in termini di vittorie e di prestazioni positive. Sicuramente il cammino da fare è lungo e difficile, sicuramente dopo appena sei giornate di campionato essere la capolista non delinea uno scenario blindato e immutabile ma l'aver conquistato il primo posto è un tassello importantissimo per il Napoli che di diritto ora può tornare a sognare in grande, perchè sul campo dimostra di saper lottare per ottenere la vittoria e di certo ha le carte in regola per giocarsela ad altissimo livello con le sue dirette avversarie. Basterebbe già "solo" conquistare un posto in Champions per tornare a competere in scenari internazionali con tutto l'indotto economico che ne consegue, ma dati gli attuali risultati, i tifosi azzurri possono legittimamente tornare a cantare: "abbiamo un sogno nel cuore, Napoli torna campione!". Piedi per terra, ma sognare ora si può!