PRESS CONFERENCE - Empoli, Andreazzoli: "Ci serve continuità, Garcia è un mio amico, persona eccellente, il Napoli è molto forte"
EMPOLI - Aurelio Andreazzoli, allenatore dell'Empoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro il Napoli. Ecco quanto evidenziato da "Napoli Magazine": "Che tipo di indicazioni mi ha dato questa settimana? Sono positivo rispetto a quello che ho detto nel dopo gara di Frosinone, perchè la squadra ha avuto la possibilità, escluso Baldanzi, di lavorare una settimana tipo e recuperare alcuni calciatori in una condizione migliore rispetto a quella della settimana scorsa. Parlo anche di quelli che finora non hanno avuto tanto minutaggio, li vedo crescere e siamo soddisfatti di come stanno rendendo. Sono felicissimo che arrivi la sosta per le Nazionali, perché avremo quindici giorni a disposizione anche se non con tutti, ma questa volta ne partiranno meno, o almeno lo speriamo, e quindi avremo la possibilità di lavorare un po' più in maniera rilassata e costante con tutto il gruppo, ne abbiamo bisogno, non solo del lavoro fisico ma anche di lavorare col gruppo su tutto quello che vorremmo andare a fare, che ancora a volte facciamo e a volte dimentichiamo. Andare a cercare la continuità che per ora non abbiamo avuto. Abbiamo avuto dei picchi, buone gare anche complete, nell'ultima gara abbiamo fatto la partita che volevamo fare, i nostri avversari sono stati più bravi di noi e hanno giocato una gara meglio di noi, come piacerebbe a me impostare le gare. Però abbiamo fatto una buona gara per quello che volevamo fare, perché se il primo tempo finisce 2 avanti noi, non c'è niente da dire, perch le occasioni importanti le abbiamo create noi. Poi abbiamo avuto questo saliscendi, abbiamo avuto un blackout di una ventina di minuti che è inconcepibile per quello che ha in testa la nostra squadra, perchè noi dobbiamo essere propositivi sempre, senza nessun timore, essere spregiudicati a volte, rischiando qualcosa, ma dobbiamo mantenere questo. Non possiamo limitarci o tentare di limitare gli avversari, perchè altrimenti diventa un problema, non siamo noi. La dimostrazione è stata quando abbiamo buttato per aria il cappello, dopo la squadra ha perso e nel giro di poco tempo avevamo avuto anche la possibilità di rimediare. Quindi, sono questi i punti da dover andare a toccare con un po' di tranquillità e quindi questa sosta penso che ci darà questa opportunità e spero che ce la dia anche la gara contro il Napoli che è una gara estremamente difficile ma sotto questo punto di vista diventa eccellente, perchè non vediamo l'ora di confrontarci con quelli più bravi per capire chi siamo e poi quello che verrà fuori vedremo. Le forze lo dimostreranno, però sempre accettando un verdetto del campo, non una situazione che nasce da un nostro comportamente che agevola gli avversari. Se mi sono dato una spiegazione per la fragilità quando la squadra va sotto di un gol? Non lo so nemmeno io, ce lo domandiamo, ma non credo sia un problema così grave. Può dipendere da quello che non riesco a dare io, può dipendere da un passato che non conforta, ma di sicuro è un atteggiamento da escludere, anzi da attaccare, è proprio lì che dobbiamo picchiare sodo. Non vedo un motivo particolare. Per esempio, tornando all'altalena a Firenze non si è visto mai durante la gara. E' vero che la Fiorentna ha avuto anche un periodo di supremazia, come l'ha avuto il Frosinone, però siamo sempre rimasti attaccati al pezzo. Poi succede anche che contro la Fiorentina quella supremazia non ha prodotto granchè da parte loro. Ci sono anche le casistiche che condizionano un po' anche il giudizio finale, però chiaramente devi essere nella condizione di tenere botta, non rinunciare. Poi, se trovi avversari che sono più forti e ti mettono là devi fare una bella fase difensiva, tosta, consapevole che devi portare in fondo il risultato, aspettando un momento migliore come successo a Firenze, non sicuramente aspettando di compromettere la gara, come successo a Frosinone e non aver più la possibilità di recuperarla, perchè se la gara rimane sull'1-0, siamo qui a dire tutt'altre cose. Se può esserci il ballottaggio tra i portieri per la sfida di Napoli? Il ballottaggio c'è sempre, lo valutiamo attentamente. Abbiamo uno straordinario allenatore dei portieri, lui ne sa più di me, ci confrontiamo sempre e la valutazione la facciamo rispetto alla valutazione generale ma anche particolare e siccome le cose vorremmo o tentiamo di farle bene, cerchiamo di fare le giuste valutazioni fino a quando la decisione va presa. La mia idea sul Napoli che era allenata dal mio amico Spalletti? Non so che Napoli troveremo. Ora è allenato da un altro mio amico che è Garcia col quale ho lavorato a Roma ed è una persona eccellente, seria e scrupolosa. Non c'entra niente Garcia, ma c'entra Luciano Spalletti e quello che ha fatto la squadra l'anno scorso. Non potrebbe esserci stato un allenatore che poteva sostituire Luciano Spalletti e l'annata del Napoli dello scorso anno. Impossibile fare meglio di quello che hanno loro. La loro difficoltà del Napoli è questa, ripetersi e sostituire quello che hanno fatto lo scorso anno. Il Napoli è la squadra dell'anno scorso, sono estremamente forti, l'ambiente è quello che è, ma a noi questo non ci cambia il quadro di quello che dobbiamo fare. Non è l'avversario per noi da considerare, perchè abbiamo visto che il Frosinone è stato un avversario tostissimo, siamo noi stessi il nostro problema, se è un problema. Non credo che sia un problema perché riusciamo a fare cose interessanti e ad esprimerci bene. Il tempo c'è ed è chiaro che bisogna bruciare le tappe. Il tempo c'è e la disponibilità pure. Bisogna trovare la maniera di non fare abbassare mai questa necessità che ha la squadra. Se con il Frosinone dal gol annullato a Cuni la squadra si è innervosita? Può essere, me lo sono domandato anche io. Gli episodi a volte determinano. Basta togliere qualcosa alla sicurezza nell'uscire da dietro o nel tentare un passaggio imbucato anzichè normale e questo viene a deprimere un qualcosa che innesca una catena che coinvolge un po' tutto. La tempistica non me la ricordo, credo che abbiamo fatto buone cose anche dopo. Bisogna imparare tante cose, mi dà molta fiducia che siano disponibili ad assorbire e ora vediamo di sfruttare bene la gara di domani e le due settimane di sosta. Quanto è importante recuperare Maleh e se Kovalenko può essere un'opzione? Kovalenko sta crescendo molto, ne parlavamo anche stamani, sta rifiorendo anche lui come altri è uscito da una situazione di non allenamento, di non condizione fisica, ci condizionano diverse situazioni che non possiamo utilizzare a pieno. Non abbiamo difficoltà di allenamento o di motori ma di assemblamento. Cancellieri è parso in difficoltà col Frosinone? Tutti e undici hanno compiti difensivi, non è pensabile che l'Empoli non possa avere questa necessità e quindi tutti quanti si devono adeguare e devono partecipare. E' chiaro che ci sono delle caratteristiche che propendono più per un verso che per l'altro. Se so che chiedendo delle cose deprimo completamente uno che ha qualità contrarie allora forse non mi conviene. O non lo metto o lo devo mettere a suo agio, fargli fare quello che sa fare di più, ma non può esimersi, quindi trovare la maniera di essere utile lo stesso alla squadra ma farlo in maniera diversa e questo è una responsabilità mia, se non riesco a farlo vuol dire che mi manca qualcosa, perché abbiamo sempre detto di doverli mettere in condizione di esprimere il massimo in quello che hanno. Poi anche i ragazzi devono mettersi nella condizione di sacrificio o di applicazione particolare. Il sacrificio ce lo mettono tutti. Gol arrivano dagli inserimenti dei centrocampisti ed è questo che è mancato nelle ultime due partite? Sì, sono d'accordo. E' una squadra che deve essere propositiva, deve andare, a costo di rischiare qualcosa. Non abbiamo la possibilità di gestione, quella possibilità ce l'hanno squadre più brave di noi e quindi bisogna essere propositivi, non ci sono solo le mezzali, deve essere una partecipazione continua. E allora l'Empoli può diventare una squadra fastidiosa come ha dimostrato. Cosa penso delle dirette avversarie della zona calda in basso? Faccio molta fatica a riconoscere le nostre difficoltà e a superarle, non voglio parlare delle difficoltà degli altri, pensiamo alle nostre e pensiamo a cercare di migliorarle".