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VIDEO CONFERENCE - Napoli, Conte: “Mercato bloccato, dispiace, siamo all’inizio della ricostruzione, il decimo posto dello scorso campionato non è stato frutto di un caso, prepariamoci a soffrire tutti insieme per ottenere il massimo, mi aspettavo di trovare una situazione migliore di quella che ho trovato, Buongiorno? Vediamo, lo scudetto di due anni fa è un grosso tranello che butta fumo negli occhi”
17.08.2024 13:56 di Napoli Magazine

CASTEL VOLTURNO (CE) - Antonio Conte, allenatore del Napoli, ha parlato in Press Conference alla vigilia di Hellas Verona-Napoli. Ecco quanto evidenziato da “Napoli Magazine”.

- Decimo esordio su una panchina di club, è soddisfatto del lavoro fatto finora e se è soddisfatto del lavoro sul mercato?

"E' più di un mese che stiamo lavorando con i ragazzi è quello che stiamo facendo con la squadra mi soddisfa. I ragazzi hanno voglia di lavorare e crescere anche singolarmente. Mi dà entusiasmo questo. Sono soddisfatto del lavoro che stiamo facendo. Sul mercato la situazione è bloccata e complicata, mi dispiace".

- Il mantra di questo inizio di stagione. Osimhen-Lukaku che finale si aspetta?

"Il mantra nostro dovrà essere quello di dare il massimo. Quest'anno dobbiamo andare oltre i nostri limiti, è un momento molto critico per il Napoli. Il presidente ha parlato di ricostruzione, ho fatto le mie valutazione, ed ha ragione. C'è bisogno di una ricostruzione totale, bisogna partire dalle fondamenta. Se metti 10-12 calciatori sul mercato, significa che c'è una ricostruzione in atto. Ci vuole tanta pazienza e tanta umiltà da parte di tutti, anche dell'ambiente, e capire il momento. Il mantra dovrà essere quello di dare più di quello che possiamo, perchè c'è da fare tanto. Con una ricostruzione come questa, c'è bisogno che tutti debbano dare il massimo, più degli anni passati. E' un momento delicato e le difficoltà ti devono rendere forti. Osimhen-Lukaku? Non parlo di calciatori che oggi non fanno parte del Napoli. Quella di Osimhen è una questione trovata in essere, già affrontata dalla società e dal calciatore e, quindi, non ci sono entrato".

- Dove ha insistito nell'intensità degli allenamenti?

"Quando parlo di ricostruzione, parlo di una ricostruzione che va alla base della rosa. Una volta fatto questo, lavoro con i ragazzi per migliorarli sotto tutti i punti di vista, anche perchè il successo della squadra passa dal miglioramento di ogni singolo calciatore. Gli allenamenti sono per me normali, per chi non è abituato fa fatica all'inizio, però parliamo di allenamenti normali. L'intensità deve essere un mantra: durante la partita riporti quello che fai durante l'allenamento. Se il calciatore si abitua in allenamento, in partita sarà più semplice portare intensità elevate".

- Il Napoli è stato messo in griglia all'ottavo posto in una classifica, lei cosa pensa e il reale valore di questa rosa?

"Ci sono statistiche che vengono fatte tenendo conto di alcuni parametri, come quello dell'anno scorso. Vedendo anche alcune cessioni, è semplice dire che il Napoli possa finire all'ottavo posto. I parametri cambiano di anno in anno e sicuramente noi dobbiamo avere come monito il decimo posto, perchè non è stato un caso, ve lo garantisco. Chi pensa che sia stata sfortuna, dico occhio che la classifica e il distacco con le altre parlano chiaro. E' lontano dalla realtà chi pensa che il decimo posto dell'anno scorso sia solo sfortuna".

- E' superfluo parlare di obiettivi e a che punto è la ricostruzione?

"Siamo all'inizio della ricostruzione. Sto lavorando solo da un mese, per cercare di iniziare questa ricostruzione. Oggi non mi sento di fare pronostici e siamo in una fase dove dobbiamo soffrire, tutti insieme belli e compatti. Dobbiamo essere uniti per ottenere il massimo. Oggi faccio fatica a fare qualsiasi previsione. Dobbiamo lavorare, essere concentrati e fare il massimo, perchè ne abbiamo tutti bisogno, io per primo dovrò dare più del massimo".

- Le condizioni di Buongiorno e Di Lorenzo braccetto o esterno?

"Buongiorno ha avuto una distorsione giovedì, a inizio allenamento. Faremo delle valutazioni, è migliorato tanto, ma faremo delle valutazioni e prenderemo una decisione. Di Lorenzo è un calciatore intelligente e lo puoi usare in tutte e due le posizioni".

- Si aspettava questa situazione e se ci sono similitudini con la sua Juve?

"Mi aspettavo una situazione migliore di quella che ho trovato. Mi aspettavo di trovare e ricevere qualche sorpresa positiva, ma ho trovato difficoltà a trovarle. mi aspettavo di meglio, ma siamo qui per fare delle valutazioni in modo obiettivo e razionale, sapendo che dobbiamo fare le cose per gradi. Mercato? Nelle altre squadre la situazione è consolidata, dove vengono aggiunti dei pezzi e ne puoi vendere 1 o 2. Noi oggi non dico che siamo all'anno zero, ma all'anno molto vicino allo zero, ma questo non mi spaventa. E' meglio essere chiari per tutti, in primis per l'ambiente e per i tifosi, perchè è giusto che conoscano bene la situazione. Detto questo, chiedo grande compattezza, perchè dobbiamo essere uniti nelle difficoltà, senza fasciarci prima la testa. Non c'è similitudine con la Juventus, qui c'è il tranello grosso di due anni fa, che confonde le idee e butta molto fumo negli occhi. La realtà dei fatti è totalmente diversa. Vorrei che ci fosse la stessa similitudine e voglia che trovai da parte di tutti alla Juventus, per tirare la testa fuori".

- Sul mercato dove si deve intervenire?

"Sul mercato dobbiamo viaggiare su determinati parametri: l'ingaggio, il costo e convincere i calciatori ad accenttare Napoli senza coppe. Dobbiamo cercare delle soluzioni per tamponare. Non possiamo pensare di fare tutto in un anno, perchè ci sono troppe cose da fare. Dobbiamo prendere lo stretto necessario. Soldi non ne stanno entrando, visto che stiamo facendo solo prestiti e, dunque, capisco le difficoltà della società. C'è una situazione bloccata che voi tutti sapete e che dovrebbe portare degli introiti. Vi esorto a capire bene la situazione e questo non vuol dire che ci è passato l'entusiasmo, anzi io sono più incazzato di prima (a livello di cazzutaggine) e cerco di trasmetterlo ai miei calciatori. Il club opererà sul mercato e io sono qui a disposizione. Se incrementano la rosa, bene, altrimenti abbiamo anche dei ragazzi come Iaccarino e Saco, che cercheremo di valorizzare".

- Giocare con due attaccanti (Simeone e Raspadori) può essere una soluzione?

"Io quello che vi chiedo umilmente è di non iniziare ad andare sui discorsi tattici. Se pensiamo che siano discorsi tattici, significa che non abbiamo capito proprio niente della situazione. Fateci lavorare sotto tutti i punti di vista perchè se iniziamo ad andare sui discorsi tattici, siamo proprio fuori strada. Stiamo lavorando su determinate cose, se alcune cose funzionano meglio e altre meno, cercheremo col lavoro di far funzionare di più quelle che hanno funzionato meno, ma lasciateci lavorare da questo punto di vista, perchè ancora ricordo l'anno scorso, lo seguivo il Napoli, con questo famoso 4-3-3, poi è arrivato al decimo posto. Quindi non parliamo oggi di discorsi tattici, perchè è ancora prematuro, poi se vogliamo parlare di calcio, un giorno ci riuniamo e ne parliamo, a me fa anche piacere farvi entrare nella mia idea di calcio, illustrarvi cosa penso e cosa stiamo facendo, sarebbe anche una bella cosa, l'ho fatta quando ero allenatore della Nazionale, un paio di sessioni con tutti i giornalisti, mi piacerebbe, così siete anche più coinvolti, però oggi non andiamo a vedere l'ultimo dei problemi".

Preziosa Lombardi
 
Napoli Magazine
 
Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte www.napolimagazine.com

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di Napoli Magazine

17/08/2024 - 13:56

CASTEL VOLTURNO (CE) - Antonio Conte, allenatore del Napoli, ha parlato in Press Conference alla vigilia di Hellas Verona-Napoli. Ecco quanto evidenziato da “Napoli Magazine”.

- Decimo esordio su una panchina di club, è soddisfatto del lavoro fatto finora e se è soddisfatto del lavoro sul mercato?

"E' più di un mese che stiamo lavorando con i ragazzi è quello che stiamo facendo con la squadra mi soddisfa. I ragazzi hanno voglia di lavorare e crescere anche singolarmente. Mi dà entusiasmo questo. Sono soddisfatto del lavoro che stiamo facendo. Sul mercato la situazione è bloccata e complicata, mi dispiace".

- Il mantra di questo inizio di stagione. Osimhen-Lukaku che finale si aspetta?

"Il mantra nostro dovrà essere quello di dare il massimo. Quest'anno dobbiamo andare oltre i nostri limiti, è un momento molto critico per il Napoli. Il presidente ha parlato di ricostruzione, ho fatto le mie valutazione, ed ha ragione. C'è bisogno di una ricostruzione totale, bisogna partire dalle fondamenta. Se metti 10-12 calciatori sul mercato, significa che c'è una ricostruzione in atto. Ci vuole tanta pazienza e tanta umiltà da parte di tutti, anche dell'ambiente, e capire il momento. Il mantra dovrà essere quello di dare più di quello che possiamo, perchè c'è da fare tanto. Con una ricostruzione come questa, c'è bisogno che tutti debbano dare il massimo, più degli anni passati. E' un momento delicato e le difficoltà ti devono rendere forti. Osimhen-Lukaku? Non parlo di calciatori che oggi non fanno parte del Napoli. Quella di Osimhen è una questione trovata in essere, già affrontata dalla società e dal calciatore e, quindi, non ci sono entrato".

- Dove ha insistito nell'intensità degli allenamenti?

"Quando parlo di ricostruzione, parlo di una ricostruzione che va alla base della rosa. Una volta fatto questo, lavoro con i ragazzi per migliorarli sotto tutti i punti di vista, anche perchè il successo della squadra passa dal miglioramento di ogni singolo calciatore. Gli allenamenti sono per me normali, per chi non è abituato fa fatica all'inizio, però parliamo di allenamenti normali. L'intensità deve essere un mantra: durante la partita riporti quello che fai durante l'allenamento. Se il calciatore si abitua in allenamento, in partita sarà più semplice portare intensità elevate".

- Il Napoli è stato messo in griglia all'ottavo posto in una classifica, lei cosa pensa e il reale valore di questa rosa?

"Ci sono statistiche che vengono fatte tenendo conto di alcuni parametri, come quello dell'anno scorso. Vedendo anche alcune cessioni, è semplice dire che il Napoli possa finire all'ottavo posto. I parametri cambiano di anno in anno e sicuramente noi dobbiamo avere come monito il decimo posto, perchè non è stato un caso, ve lo garantisco. Chi pensa che sia stata sfortuna, dico occhio che la classifica e il distacco con le altre parlano chiaro. E' lontano dalla realtà chi pensa che il decimo posto dell'anno scorso sia solo sfortuna".

- E' superfluo parlare di obiettivi e a che punto è la ricostruzione?

"Siamo all'inizio della ricostruzione. Sto lavorando solo da un mese, per cercare di iniziare questa ricostruzione. Oggi non mi sento di fare pronostici e siamo in una fase dove dobbiamo soffrire, tutti insieme belli e compatti. Dobbiamo essere uniti per ottenere il massimo. Oggi faccio fatica a fare qualsiasi previsione. Dobbiamo lavorare, essere concentrati e fare il massimo, perchè ne abbiamo tutti bisogno, io per primo dovrò dare più del massimo".

- Le condizioni di Buongiorno e Di Lorenzo braccetto o esterno?

"Buongiorno ha avuto una distorsione giovedì, a inizio allenamento. Faremo delle valutazioni, è migliorato tanto, ma faremo delle valutazioni e prenderemo una decisione. Di Lorenzo è un calciatore intelligente e lo puoi usare in tutte e due le posizioni".

- Si aspettava questa situazione e se ci sono similitudini con la sua Juve?

"Mi aspettavo una situazione migliore di quella che ho trovato. Mi aspettavo di trovare e ricevere qualche sorpresa positiva, ma ho trovato difficoltà a trovarle. mi aspettavo di meglio, ma siamo qui per fare delle valutazioni in modo obiettivo e razionale, sapendo che dobbiamo fare le cose per gradi. Mercato? Nelle altre squadre la situazione è consolidata, dove vengono aggiunti dei pezzi e ne puoi vendere 1 o 2. Noi oggi non dico che siamo all'anno zero, ma all'anno molto vicino allo zero, ma questo non mi spaventa. E' meglio essere chiari per tutti, in primis per l'ambiente e per i tifosi, perchè è giusto che conoscano bene la situazione. Detto questo, chiedo grande compattezza, perchè dobbiamo essere uniti nelle difficoltà, senza fasciarci prima la testa. Non c'è similitudine con la Juventus, qui c'è il tranello grosso di due anni fa, che confonde le idee e butta molto fumo negli occhi. La realtà dei fatti è totalmente diversa. Vorrei che ci fosse la stessa similitudine e voglia che trovai da parte di tutti alla Juventus, per tirare la testa fuori".

- Sul mercato dove si deve intervenire?

"Sul mercato dobbiamo viaggiare su determinati parametri: l'ingaggio, il costo e convincere i calciatori ad accenttare Napoli senza coppe. Dobbiamo cercare delle soluzioni per tamponare. Non possiamo pensare di fare tutto in un anno, perchè ci sono troppe cose da fare. Dobbiamo prendere lo stretto necessario. Soldi non ne stanno entrando, visto che stiamo facendo solo prestiti e, dunque, capisco le difficoltà della società. C'è una situazione bloccata che voi tutti sapete e che dovrebbe portare degli introiti. Vi esorto a capire bene la situazione e questo non vuol dire che ci è passato l'entusiasmo, anzi io sono più incazzato di prima (a livello di cazzutaggine) e cerco di trasmetterlo ai miei calciatori. Il club opererà sul mercato e io sono qui a disposizione. Se incrementano la rosa, bene, altrimenti abbiamo anche dei ragazzi come Iaccarino e Saco, che cercheremo di valorizzare".

- Giocare con due attaccanti (Simeone e Raspadori) può essere una soluzione?

"Io quello che vi chiedo umilmente è di non iniziare ad andare sui discorsi tattici. Se pensiamo che siano discorsi tattici, significa che non abbiamo capito proprio niente della situazione. Fateci lavorare sotto tutti i punti di vista perchè se iniziamo ad andare sui discorsi tattici, siamo proprio fuori strada. Stiamo lavorando su determinate cose, se alcune cose funzionano meglio e altre meno, cercheremo col lavoro di far funzionare di più quelle che hanno funzionato meno, ma lasciateci lavorare da questo punto di vista, perchè ancora ricordo l'anno scorso, lo seguivo il Napoli, con questo famoso 4-3-3, poi è arrivato al decimo posto. Quindi non parliamo oggi di discorsi tattici, perchè è ancora prematuro, poi se vogliamo parlare di calcio, un giorno ci riuniamo e ne parliamo, a me fa anche piacere farvi entrare nella mia idea di calcio, illustrarvi cosa penso e cosa stiamo facendo, sarebbe anche una bella cosa, l'ho fatta quando ero allenatore della Nazionale, un paio di sessioni con tutti i giornalisti, mi piacerebbe, così siete anche più coinvolti, però oggi non andiamo a vedere l'ultimo dei problemi".

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