Video
VIDEO CONFERENCE - Napoli, Rafa Marin: "Sono in un grande club, ho realizzato un sogno, Conte? E' bravo"
02.08.2024 16:20 di Napoli Magazine

CASTEL DI SANGRO - Rafa Marin, neo difensore del Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni nella sua conferenza stampa di presentazione a Castel di Sangro, nel nono giorno di ritiro estivo della squadra partenopea. Ecco quanto evidenziato da "Napoli Magazine": "Perchè ho scelto il Napoli? Per me stare qui è un altro sogno che si realizza, il Napoli è un grande club che mi è sempre piaciuto e giocare in serie A con la maglia del Napoli è una opportunità che non volevo lasciarmi sfuggire, sono contento della decisione che ho preso e i miei compagni mi hanno accolto molto bene e sono contento di stare qui. Il mio modello? Sergio Ramos, un punto di riferimento per  la grinta, il coraggio e la voglia di fare dentro e fuori dal campo. Come mi immagino nel sistema di gioco di Conte? Stiamo giocando con la linea a 5, sto giocando come braccetto a destra, ma sono un giocatore polivalente, mi piace lavorare per potermi inserire in qualsiasi punto mi venga richiesto. Se ho sentito Raul Albiol? E' un grandissimo giocatore, non ho avuto l'occasione di parlare con lui, anche se l'anno scorso abbiamo giocato contro e lo considero un grande professionista. Ruolo? Non ho preferenze, è il mister che decide. Noi giocatori del Napoli abbiamo qualità diverse e siamo a disposizione. Castel di Sangro? Non ho mai avuto la fortuna di venire in Italia, il paesaggio è molto bello, ci sono le montagne, ci godiamo il fiume e siamo tutti molto contenti di essere qui. Sono sempre stato un difensore forte in area, anche nell'uno contro uno, mi considero un difensore con carattere, il mister mi chiede caratteristiche più offensive e mi sto adattando a queste richieste. Io anche braccetto di sinistra? Sto giocando più a destra ma posso giocare anche a sinistra e al centro per le mie caratteristiche. Il mister adesso mi sta impiegando sulla destra, ma mi sento a mio agio, stiamo lavorando per migliorare. Differenze di preparazione precampionato tra Spagna e Italia? Le differenze sono tante. Non ho mai avuto in passato la fortuna di essere allenato da Conte, stiamo facendo allenamenti molto duri, ci stiamo adattando, mi è costato un po' a livello fisico all'inizio perchè in Spagna è diverso, ma lavoriamo tanto adesso per raggiungere l'obiettivo alla fine. Diritto di recompra del Real Madrid? Sono molto contento di essere al Napoli e non mi importa del resto, è una decisione presa con la famiglia, era un'opportunità che non avrei potuto lasciarmi scappare quella di giocare nel Napoli e in Serie A. Calci piazzati? Adesso stiamo lavorando più sui movimenti sulla linea, stiamo imparando a conoscerci, Conte lavora molto dal punto di vista offensivo, ci chiede una linea alta non più di 30 metri tra attacco e difesa e sui calci piazzati dipende dal singolo giocatore. Il Real Madrid insegna tante cose, sono stato lì per tanto tempo sin da piccolo, ti insegna i valori, il lavoro sodo, a dare tutto fino alla fine, a lavorare, i risultati dipendono non dalla fortuna ma dal lavoro e mi porto dietro tutto questo, sia dal lavoro al Real Madrid che l'anno scorso nell'Alaves. Ci sono già degli automatismi, il mister ci chiede di lavorare su questo. A livello collettivo e individuale bisogna migliorare molto e lo facciamo attraverso gli allenamenti. Il mister credo sia contento perchè vede miglioramenti quotidiani, soprattutto nelle amichevoli si vede che c'è una squadra. Stiamo lavorando molto sulla difesa, la vittoria di una partita passa anche da una buona difesa. Come conquistare un posto da titolare? Non dipende da me, mi devo far trovare pronto, essere al 100% e cogliere l'opportunità qualora mi venisse offerta. Un aneddoto? Tutti noi nuovi calciatori abbiamo dovuto cantare, all'inizio mi sono vergognato un po', ma poi rivedendo il video è stato un momento molto divertente che fa squadra. Amichevole col Girona? Sarà l'amichevole più complicata, il Girona è una grande squadra, l'ha dimostrato l'anno scorso nella Liga spagnola, gioca sul possesso palla ma siamo forti in difesa, spero potremo giocarcela, ci servirà per migliorare in Serie A ma soprattutto per il prossimo impegno in Coppa Italia. Dovbyk? E' un attaccante molto forte, è rapido, sa giocare molto bene di spalle anche nel gioco aereo, è forte. Il diritto di recompra del Real Madrid? Mi dà motivazioni difendere la maglia del Napoli perchè è un altro sogno che si realizza ed è per me la cosa più importante in questo momento. Non ho parlato con Ancelotti perchè ora vengo dall'Alaves. Posso e voglio migliorare anche sull'aspetto offensivo che è importante per contribuire alla vittoria della squadra e spero di riuscire a contribuire anche con i gol. Differenze con l'Alaves? Ho trovato differenze, credo di poter imparare tanto da Antonio Conte non solo nel presente ma anche in futuro. L'Alaves è una squadra più piccola, ogni anno l'obiettivo è sempre stata la salvezza da difendere con le unghie e con i denti, il mister qui ci chiede di essere più offensivi, di lavorare sugli anticipi e su aspetti diversi, da raggiungere attraverso gli allenamenti quotidiani".

Rosa Petrazzuolo

Napoli Magazine

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com

ULTIMISSIME VIDEO
TUTTE LE ULTIMISSIME
NOTIZIE SUCCESSIVE >>>
VIDEO CONFERENCE - Napoli, Rafa Marin: "Sono in un grande club, ho realizzato un sogno, Conte? E' bravo"

di Napoli Magazine

02/08/2024 - 16:20

CASTEL DI SANGRO - Rafa Marin, neo difensore del Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni nella sua conferenza stampa di presentazione a Castel di Sangro, nel nono giorno di ritiro estivo della squadra partenopea. Ecco quanto evidenziato da "Napoli Magazine": "Perchè ho scelto il Napoli? Per me stare qui è un altro sogno che si realizza, il Napoli è un grande club che mi è sempre piaciuto e giocare in serie A con la maglia del Napoli è una opportunità che non volevo lasciarmi sfuggire, sono contento della decisione che ho preso e i miei compagni mi hanno accolto molto bene e sono contento di stare qui. Il mio modello? Sergio Ramos, un punto di riferimento per  la grinta, il coraggio e la voglia di fare dentro e fuori dal campo. Come mi immagino nel sistema di gioco di Conte? Stiamo giocando con la linea a 5, sto giocando come braccetto a destra, ma sono un giocatore polivalente, mi piace lavorare per potermi inserire in qualsiasi punto mi venga richiesto. Se ho sentito Raul Albiol? E' un grandissimo giocatore, non ho avuto l'occasione di parlare con lui, anche se l'anno scorso abbiamo giocato contro e lo considero un grande professionista. Ruolo? Non ho preferenze, è il mister che decide. Noi giocatori del Napoli abbiamo qualità diverse e siamo a disposizione. Castel di Sangro? Non ho mai avuto la fortuna di venire in Italia, il paesaggio è molto bello, ci sono le montagne, ci godiamo il fiume e siamo tutti molto contenti di essere qui. Sono sempre stato un difensore forte in area, anche nell'uno contro uno, mi considero un difensore con carattere, il mister mi chiede caratteristiche più offensive e mi sto adattando a queste richieste. Io anche braccetto di sinistra? Sto giocando più a destra ma posso giocare anche a sinistra e al centro per le mie caratteristiche. Il mister adesso mi sta impiegando sulla destra, ma mi sento a mio agio, stiamo lavorando per migliorare. Differenze di preparazione precampionato tra Spagna e Italia? Le differenze sono tante. Non ho mai avuto in passato la fortuna di essere allenato da Conte, stiamo facendo allenamenti molto duri, ci stiamo adattando, mi è costato un po' a livello fisico all'inizio perchè in Spagna è diverso, ma lavoriamo tanto adesso per raggiungere l'obiettivo alla fine. Diritto di recompra del Real Madrid? Sono molto contento di essere al Napoli e non mi importa del resto, è una decisione presa con la famiglia, era un'opportunità che non avrei potuto lasciarmi scappare quella di giocare nel Napoli e in Serie A. Calci piazzati? Adesso stiamo lavorando più sui movimenti sulla linea, stiamo imparando a conoscerci, Conte lavora molto dal punto di vista offensivo, ci chiede una linea alta non più di 30 metri tra attacco e difesa e sui calci piazzati dipende dal singolo giocatore. Il Real Madrid insegna tante cose, sono stato lì per tanto tempo sin da piccolo, ti insegna i valori, il lavoro sodo, a dare tutto fino alla fine, a lavorare, i risultati dipendono non dalla fortuna ma dal lavoro e mi porto dietro tutto questo, sia dal lavoro al Real Madrid che l'anno scorso nell'Alaves. Ci sono già degli automatismi, il mister ci chiede di lavorare su questo. A livello collettivo e individuale bisogna migliorare molto e lo facciamo attraverso gli allenamenti. Il mister credo sia contento perchè vede miglioramenti quotidiani, soprattutto nelle amichevoli si vede che c'è una squadra. Stiamo lavorando molto sulla difesa, la vittoria di una partita passa anche da una buona difesa. Come conquistare un posto da titolare? Non dipende da me, mi devo far trovare pronto, essere al 100% e cogliere l'opportunità qualora mi venisse offerta. Un aneddoto? Tutti noi nuovi calciatori abbiamo dovuto cantare, all'inizio mi sono vergognato un po', ma poi rivedendo il video è stato un momento molto divertente che fa squadra. Amichevole col Girona? Sarà l'amichevole più complicata, il Girona è una grande squadra, l'ha dimostrato l'anno scorso nella Liga spagnola, gioca sul possesso palla ma siamo forti in difesa, spero potremo giocarcela, ci servirà per migliorare in Serie A ma soprattutto per il prossimo impegno in Coppa Italia. Dovbyk? E' un attaccante molto forte, è rapido, sa giocare molto bene di spalle anche nel gioco aereo, è forte. Il diritto di recompra del Real Madrid? Mi dà motivazioni difendere la maglia del Napoli perchè è un altro sogno che si realizza ed è per me la cosa più importante in questo momento. Non ho parlato con Ancelotti perchè ora vengo dall'Alaves. Posso e voglio migliorare anche sull'aspetto offensivo che è importante per contribuire alla vittoria della squadra e spero di riuscire a contribuire anche con i gol. Differenze con l'Alaves? Ho trovato differenze, credo di poter imparare tanto da Antonio Conte non solo nel presente ma anche in futuro. L'Alaves è una squadra più piccola, ogni anno l'obiettivo è sempre stata la salvezza da difendere con le unghie e con i denti, il mister qui ci chiede di essere più offensivi, di lavorare sugli anticipi e su aspetti diversi, da raggiungere attraverso gli allenamenti quotidiani".

Rosa Petrazzuolo

Napoli Magazine

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com