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VIDEO CONFERENCE - Spalletti: "Si puo' aprire un ciclo con questi ragazzi, non è avvenuto ancora niente, non sono responsabile dello scudetto perso dal Napoli di Sarri, Elmas merita spazio"
02.03.2023 15:47 di Napoli Magazine

CASTEL VOLTURNO (CE) - Luciano Spalletti, allenatore del Napoli, ha parlato in Press Conference alla vigilia della sfida con la Lazio. Ecco quanto evidenziato da "Napoli Magazine".

 

 

- Il Napoli attuale e' superiore a quello di Sarri?

 

"Ci portiamo dietro una cultura del lavoro di chi ci ha preceduto. Sarri ha delle cose simili a noi. Ci piace andare per strada in tuta in due. Ci piace comandare il gioco. Il possesso palla da' la possibilita' di decidere dove andare a giocare la partita. E' fondamentale saper alternare ritmi e dimensioni del possesso palla. Anche il gioco verticale e' importante. Sarri è stato un po' un Masaniello, si e' reso capopopolo di un intero movimento. Io davanti alla tv seguivo il Napoli di Sarri, mi alzavo in piedi ad applaudirlo. Sui campi di Castel Volturno ci sono ancora le linee di passaggio e il pallone viaggia ancora piu' veloce".

 

- C'è un'atmosfera diversa della piazza rispetto ai tempi di Maradona?

 

"I nostri tifosi non devono aspettarci all'arrivo. Non bisogna dare retta a chi vuole farci alzare le mani dal volante, ci sono ancora tante curve da percorrere. Ho sentito l'emozione dei migranti che si emozionano ogni volta che gioca il Napoli".

 

- L'ex Ghoulam ha parlato di amore per Napoli, tutti sono contenti del lavoro di Spalletti...

 

"Provi ad intervistare Demme, e vediamo se e' lo stesso discorso. Demme meriterebbe giocare. Per me diventa sempre facile lavorare con ragazzi che hanno qualita' ed attitudine all'ascolto. Ringrazio i calciatori, sono loro gli artefici di quello che sta succedendo".

 

- Quali differenze trova tra il suo Napoli e quello di Sarri?

 

"Non so quale manifesto ci contraddistingue. Per me diventa stimolante pensare gara dopo gara. A me non piace fare un calcio dove stiamo tutti davanti alla difesa. Penso che i ragazzi siano contenti di giocare il calcio che giocano. Sono contento di aver riportato la gente allo stadio. Le differenze non le conosco. Sarri e' piu' preciso di me, e' leggibile la sua quadratura tattica. La Lazio sta facendo un calcio bellissimo. Dalla porta non si passa, ce l'hanno chiusa a doppia mandata. E' un corpo unico in tutte le cose che fanno. Sarri ha sempre risposte interessanti".

 

- Spalletti ha mai sognato di vincere lo Scudetto?

 

"Tutti vogliono vincere. E' chiaro che l'obiettivo e' anche quello li'. Ci sono anche altre cose che danno soddisfazione. Non sono di quelli che vogliono vincere a tutti i costi e poi fallire l'anno prossimo".

 

- La gara d'andata ha dato la svolta al campionato?

 

"Credo piu' quelle dei pareggi. Li' si e' pensato di dare continuita' al lavoro. La costanza del lavoro, a certi ritmi, ha portato ai risultati. Altrimenti non si sarebbe vista la personalita' che conosciamo".

 

- A lei a chi piacerebbe essere paragonato? Sarri parlo' all'epoca di uno scudetto perso in albergo...

 

"Lasciamo perdere. Bisogna dirlo a lui. Quel risultato non puo' aver influito. Io prendo sempre me come obiettivo. E' vero che stavamo vincendo, feci delle sostituzioni che rifarei, dando dettagli differenti perche' eravamo molto sofferenti. Non credo di essere stato il responsabile. Scelgo sempre come responsabile delle cose che non vanno come vorrei. Sbagliammo dei gol. Quello che abbiamo fatto in 10 domenica a Empoli lo potevamo fare anche contro la Juventus. Non sono io il responsabile".

 

- C'è un senso di rivincita in Luciano Spalletti?

 

"Non vado a fare pensieri che possano suscitare delle rivincite. Devo pensare a fare bene il mio lavoro, come dice il presidente. Sono i risultati che fanno la differenza. Mi fa piacere che ci siano tifosi dell'Inter, su una pagina con 90mila seguaci, che apprezzino il mio lavoro. Sapere che i tifosi dell'Inter mi ricordano con piacere fa altrettanto piacere. Non c'e' nessuna rivincita personale. Ho sempre dato il massimo. Quando mi dicevano che facevo confusione ho sempre litigato per il bene della società per un discorso di squadra. Agli amici degli altri allenatori fa comodo andare in tv nei talk show a dire che faccio confusione".

 

- Qual e' la cosa migliore che ha fatto dal ritiro estivo ad oggi?

 

"Devo essere bravo a sollecitare delle cose. E' questo qui e basta. Abbiamo ancora molte partite da giocare. Non e' avvenuto ancora niente. Pensiamo a giocare una partita alla volta".

 

- Anche in Champions il cammino del Napoli e' di livello...

 

"E' un modo presuntuoso di ragionare, e non deve appartenere nemmeno ai ragazzi. La propria felicita' e' in base a cosa riesci a distribuire ai tifosi. Tutto per lei. Vogliamo rendere felici i nostri tifosi. Vedere la nostra citta' esplodere di gioia e' la cosa che piu' ci sta a cuore".

 

- Secondo alcuni il campionato e' di livello basso...

 

"E' una cosa che non penso. Pensiamo al derby con la Lazio per guadagnarci un pianerottolo del condominio. I ragazzi hanno fatto delle grandi partite".

 

- Il +18 in classifica lo considerate?

 

"Non e' una cosa da considerare. Dobbiamo sempre valutare noi stessi. Dobbiamo giocare tutti nello stesso modo. Puo' succedere di tutto". 

 

- Il Napoli puo' aprire un ciclo? La squadra ha creato un distacco potendo contare sulla qualita' della propria rosa, che con le 5 sostituzioni ha creato il distacco in essere. Fondamentale il lavoro di Giuntoli e del presidente, unitamente a quello della squadra e dell'allenatore...

 

"Sono basi buone. E' un gruppo di calciatori forti. C'e' roba fresca, che puo' durare negli anni. Giuntoli e' stato bravissimo a scegliere questi calciatori. Tramite i suoi consigli e quelli del presidente bisogna saper saper sterzare. Devi tenere di conto di quelle che sono le possibilita'. Si puo' aprire un ciclo, perche' ci sono ragazzi che hanno giocato poco. Elmas dovrebbe giocare, se dovesse venire da me a chiedermi cosa deve far per scendere in campo dal primo minuto mi sentirei in imbarazzo, quasi in prigione. Raspadori? Il presidente e' stato contento di mettercelo a disposizione. Non l'ho quasi mai fatto giocare, e' il futuro dell'Italia. Gaetano ha un grande futuro, faccio scommesse su di lui con chiunque, e Zerbin anche e' forte. Zedadka non si e' mai visto, l'avrei fatto giocare in Coppa Italia. Per questo mi ha dato fastidio non andare avanti. Simeone ha giocato qualche gara in piu' rispetto ai calciatori citati".

 

- Un messaggio per i tifosi...

 

"Restiamo concentrati sulle partite, perche' di voi abbiamo bisogno".

 

Antonio Petrazzuolo

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com

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02/03/2024 - 15:47

CASTEL VOLTURNO (CE) - Luciano Spalletti, allenatore del Napoli, ha parlato in Press Conference alla vigilia della sfida con la Lazio. Ecco quanto evidenziato da "Napoli Magazine".

 

 

- Il Napoli attuale e' superiore a quello di Sarri?

 

"Ci portiamo dietro una cultura del lavoro di chi ci ha preceduto. Sarri ha delle cose simili a noi. Ci piace andare per strada in tuta in due. Ci piace comandare il gioco. Il possesso palla da' la possibilita' di decidere dove andare a giocare la partita. E' fondamentale saper alternare ritmi e dimensioni del possesso palla. Anche il gioco verticale e' importante. Sarri è stato un po' un Masaniello, si e' reso capopopolo di un intero movimento. Io davanti alla tv seguivo il Napoli di Sarri, mi alzavo in piedi ad applaudirlo. Sui campi di Castel Volturno ci sono ancora le linee di passaggio e il pallone viaggia ancora piu' veloce".

 

- C'è un'atmosfera diversa della piazza rispetto ai tempi di Maradona?

 

"I nostri tifosi non devono aspettarci all'arrivo. Non bisogna dare retta a chi vuole farci alzare le mani dal volante, ci sono ancora tante curve da percorrere. Ho sentito l'emozione dei migranti che si emozionano ogni volta che gioca il Napoli".

 

- L'ex Ghoulam ha parlato di amore per Napoli, tutti sono contenti del lavoro di Spalletti...

 

"Provi ad intervistare Demme, e vediamo se e' lo stesso discorso. Demme meriterebbe giocare. Per me diventa sempre facile lavorare con ragazzi che hanno qualita' ed attitudine all'ascolto. Ringrazio i calciatori, sono loro gli artefici di quello che sta succedendo".

 

- Quali differenze trova tra il suo Napoli e quello di Sarri?

 

"Non so quale manifesto ci contraddistingue. Per me diventa stimolante pensare gara dopo gara. A me non piace fare un calcio dove stiamo tutti davanti alla difesa. Penso che i ragazzi siano contenti di giocare il calcio che giocano. Sono contento di aver riportato la gente allo stadio. Le differenze non le conosco. Sarri e' piu' preciso di me, e' leggibile la sua quadratura tattica. La Lazio sta facendo un calcio bellissimo. Dalla porta non si passa, ce l'hanno chiusa a doppia mandata. E' un corpo unico in tutte le cose che fanno. Sarri ha sempre risposte interessanti".

 

- Spalletti ha mai sognato di vincere lo Scudetto?

 

"Tutti vogliono vincere. E' chiaro che l'obiettivo e' anche quello li'. Ci sono anche altre cose che danno soddisfazione. Non sono di quelli che vogliono vincere a tutti i costi e poi fallire l'anno prossimo".

 

- La gara d'andata ha dato la svolta al campionato?

 

"Credo piu' quelle dei pareggi. Li' si e' pensato di dare continuita' al lavoro. La costanza del lavoro, a certi ritmi, ha portato ai risultati. Altrimenti non si sarebbe vista la personalita' che conosciamo".

 

- A lei a chi piacerebbe essere paragonato? Sarri parlo' all'epoca di uno scudetto perso in albergo...

 

"Lasciamo perdere. Bisogna dirlo a lui. Quel risultato non puo' aver influito. Io prendo sempre me come obiettivo. E' vero che stavamo vincendo, feci delle sostituzioni che rifarei, dando dettagli differenti perche' eravamo molto sofferenti. Non credo di essere stato il responsabile. Scelgo sempre come responsabile delle cose che non vanno come vorrei. Sbagliammo dei gol. Quello che abbiamo fatto in 10 domenica a Empoli lo potevamo fare anche contro la Juventus. Non sono io il responsabile".

 

- C'è un senso di rivincita in Luciano Spalletti?

 

"Non vado a fare pensieri che possano suscitare delle rivincite. Devo pensare a fare bene il mio lavoro, come dice il presidente. Sono i risultati che fanno la differenza. Mi fa piacere che ci siano tifosi dell'Inter, su una pagina con 90mila seguaci, che apprezzino il mio lavoro. Sapere che i tifosi dell'Inter mi ricordano con piacere fa altrettanto piacere. Non c'e' nessuna rivincita personale. Ho sempre dato il massimo. Quando mi dicevano che facevo confusione ho sempre litigato per il bene della società per un discorso di squadra. Agli amici degli altri allenatori fa comodo andare in tv nei talk show a dire che faccio confusione".

 

- Qual e' la cosa migliore che ha fatto dal ritiro estivo ad oggi?

 

"Devo essere bravo a sollecitare delle cose. E' questo qui e basta. Abbiamo ancora molte partite da giocare. Non e' avvenuto ancora niente. Pensiamo a giocare una partita alla volta".

 

- Anche in Champions il cammino del Napoli e' di livello...

 

"E' un modo presuntuoso di ragionare, e non deve appartenere nemmeno ai ragazzi. La propria felicita' e' in base a cosa riesci a distribuire ai tifosi. Tutto per lei. Vogliamo rendere felici i nostri tifosi. Vedere la nostra citta' esplodere di gioia e' la cosa che piu' ci sta a cuore".

 

- Secondo alcuni il campionato e' di livello basso...

 

"E' una cosa che non penso. Pensiamo al derby con la Lazio per guadagnarci un pianerottolo del condominio. I ragazzi hanno fatto delle grandi partite".

 

- Il +18 in classifica lo considerate?

 

"Non e' una cosa da considerare. Dobbiamo sempre valutare noi stessi. Dobbiamo giocare tutti nello stesso modo. Puo' succedere di tutto". 

 

- Il Napoli puo' aprire un ciclo? La squadra ha creato un distacco potendo contare sulla qualita' della propria rosa, che con le 5 sostituzioni ha creato il distacco in essere. Fondamentale il lavoro di Giuntoli e del presidente, unitamente a quello della squadra e dell'allenatore...

 

"Sono basi buone. E' un gruppo di calciatori forti. C'e' roba fresca, che puo' durare negli anni. Giuntoli e' stato bravissimo a scegliere questi calciatori. Tramite i suoi consigli e quelli del presidente bisogna saper saper sterzare. Devi tenere di conto di quelle che sono le possibilita'. Si puo' aprire un ciclo, perche' ci sono ragazzi che hanno giocato poco. Elmas dovrebbe giocare, se dovesse venire da me a chiedermi cosa deve far per scendere in campo dal primo minuto mi sentirei in imbarazzo, quasi in prigione. Raspadori? Il presidente e' stato contento di mettercelo a disposizione. Non l'ho quasi mai fatto giocare, e' il futuro dell'Italia. Gaetano ha un grande futuro, faccio scommesse su di lui con chiunque, e Zerbin anche e' forte. Zedadka non si e' mai visto, l'avrei fatto giocare in Coppa Italia. Per questo mi ha dato fastidio non andare avanti. Simeone ha giocato qualche gara in piu' rispetto ai calciatori citati".

 

- Un messaggio per i tifosi...

 

"Restiamo concentrati sulle partite, perche' di voi abbiamo bisogno".

 

Antonio Petrazzuolo

 

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