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VIDEO DIRETTA - Luciano Spalletti: "Con Napoli completo il mio tour dell'anima, la squadra è forte e ne deve essere consapevole, Lorenzo Insigne? Ci ho parlato"
08.07.2021 16:14 di Napoli Magazine
CASTEL VOLTURNO (CE) - Luciano Spalletti, neo allenatore del Napoli, è stato presentato in conferenza stampa presso l'SSC Napoli Konami Training Center. Ecco quanto raccolto da "Napoli Magazine": "Lunedì ci raduniamo, siamo qui due giorni per fare tutti i test anti covid. I 7 nazionali andranno in vacanza, ci raggiungeranno a Castel di Sangro. Mertens? L'ho sentito il giorno prima dell'intervento e il giorno dopo, vorrebbe passare a salutare tutti ma ha bisogno di fare delle visite. Il Napoli è una squadra forte, sono curioso di entrarci dentro il prima possibile per vedere fino in fondo quanto ne è consapevole. Essere forte non completa il tuo compartamento. Me ne renderò conto strada facendo. Il Napoli mi piace, lo seguo da quando ho saputo che sarei stato l'allenatore della squadra. Ho avuto l'opportunità di stare in casa, ho vissuto in campagna, fa bene. Avere dei piedi forti e' una bella cosa. Sono emozionato sempre. Con Napoli completo il tour dell'anima. Qui ha giocato Maradona. A Napoli il calcio e i miracoli sono la stessa cosa. Ho allenato a Milano, la città della Madonnina, e a Roma, la città del Papa. Sono stato a San Pietroburgo, la città degli Zar. I tifosi sono delusi? Abbiamo solo una strada, solo una possibilità. Il calcio lo dobbiamo accostare ai risultati per essere credibili. Mi piace lo slogan "sarò con te". E' la squadra della città, dove quasi tutti sono tifosi del Napoli. Dobbiamo restituire questo amore e questo affetto con la disponibilità in campo. Insigne? Ci ho parlato a telefono dopo il gol realizzato. Poi e' chiaro che ci sono delle scelte da fare. Anche Di Lorenzo mi è piaciuto tantissimo, è forte fisicamente, si adatta a fare tutto. Insigne mi piace come giocatore. Bravo anche Mancini per la squadra che ha allestito. Lui meta' del tempo lo spende nella meta' campo avversaria. Molti allenamenti sono fatti per fare gol e per fare un calcio offensivo. L'Italia si è adattata e ha coperto bene gli spazi. Cosa chiedo a me stesso? Ho tutto, mi sveglio sempre in forma la mattina poi mi deformo un po' in base a chi mi trovo davanti. Mangio una bistecca al giorno, non ho bisogno di una mucca. Sono qui per tentare di allenare bene questo Napoli. Vogliamo fare Vispiu' risultati possibili per il Napoli. Napoli è piena di uomini che hanno lasciato il segno nella sua storia. Napoli ama i propri eroi. Vorremmo diventare, io e la mia squadra, delle persone ricordate dai tifosi del Napoli e dalla città. La serie tv su Totti? Sono felice di avergli dato la possibilita' per fare una fiction. C'erano tutti gli elementi per venire bellissima. Mi dispiace che non abbia avuto successo. Un paio di scene per avere del successo le avrei avute. Non voglio sottrarmi a Totti. Ora pero' c'e' il Napoli, voglio parlare dei calciatori del Napoli. Dopo vengono le cose meno importanti. Obiettivo tornare in Champions? Il presidente ha toccato i punti giusti, dicendo che deve rimettere i conti a posto e ambire alla Champions. E' chiaro che per entrare tra le prime 4 servono calciatori forti. Entrare in Champions sarà la mia ambizione ed ossessione. Napoli è la città con maggiori tifosi napoletani nel mondo. Tenere tutti i calciatori? Lo dissi per fare un complimento a chi ci ha lavorato. Sappiamo che per contratti in scadenza, per il covid ed altro, il prossimo Napoli sarà differente dai precedenti. Noi siamo qui per questo. Per tentare di costruirne un altro altrettanto forte. Col presidente ho parlato piu' volte prima di firmare il contratto. E' chiaro che con ADL ci siamo detti qualcosa in piu'. Dobbiamo lavorare in maniera corretta e seria. Vista la qualita' che abbiamo dobbiamo metterci tutto nella squadra. L'aggettivo per il Napoli? Dobbiamo mettere in campo un calcio che somiglia alla città. Mi piacerebbe una squadra sfacciata, di scugnizzi che credano nel loro talento in grado di mettere in pratica le proprie capacita' su qualsiasi campo. L'Europa League e' una competizione a cui tengo molto, come alla Coppa Italia, al campionato, alle amichevoli e agli allenamenti. Ogni allenamento contiene un premio giornaliero. Io rappresento Napoli, si fanno le cose sul serio, non si snobba niente. Non c'è una maglia per le partite ufficiali ed una per le amichevoli. Gattuso è una persona passionale, ci mette sentimento. E' un allenatore che sa il fatto suo e sa fare il suo mestiere. Su quello che puo' essere successo sul risultato che e' mancato in Napoli-Verona va detto che ne hanno vinte tante di partite. I ragazzi hanno pedalato forte. So che stanno rivedendo i gironi di ritorno. Bisogna stare attenti e andare in campo mettendo il massimo della forza. Dobbiamo credere di poter guardare in faccia qualsiasi tipo di avversario. Inter-Juve? C'è stato un cambiamento nella classe dirigenziale dell'AIA. Ne conosco molti di arbitri. Diventa difficile sindacare un singolo episodio, qualche episodio e' stato a favore ed altri contro. Mi fido delle persone che ci sono adesso. Se fossi un presidente di una squadra di calcio prenderei sempre un allenatore in grado di incidere sui giocatori. Conosco benissimo molti dello staff del Napoli, tra cui Giuntoli che viene dalle mie parti. Conosco le loro qualità. E' chiaro che i calciatori possono non rendere al massimo. La speranza e' di fare un bel lavoro. Emerson Palmieri? Non posso dire se l'ho sentito, ma e' una cosa possibile che sia accaduto. Osimhen? Non vedo perche' non dovremmo far bene con la rosa che abbiamo. Osimhen attacca la profondità, sa far gol e si danna per la squadra. Non vuole lasciare varchi agli altri. Abbiamo anche Mertens e Petagna. Serviranno tutti per arrivare in fondo. Non si può fare sempre la stessa cosa. Devi essere bravo a fare sempre un po' tutto. Liverpool, City, Barcellona e Real Madrid sanno anche tornare dietro la linea difensiva per fare blocco squadra. Dobbiamo essere sempre tutti in trenta metri. Dobbiamo essere aggressivi e metterci a disposizione. La partita va riempita di un bel po' di cose. Il 4-2-3-1 è la base. Lo Stadio Diego Armando Maradona pieno di tifosi è diffirente dallo stadio vuoto. Fabian, Koulibaly, Insigne? E' chiaro che sono calciatori che terrei volentieri. C'è il tempo di Giuntoli, del mercato, ora gioca lui. Ci sono stati diversi calciatori che mi sono piaciuti agli Europei, ma parliamo dei nostri. Le partite sono state tutte molto combattute. La cura Spalletti dopo Napoli-Verona? I ragazzi sono gia' in debito con me, tutti. Il motivo lo diranno i calciatori. Una frase topica fuori la palestra? Non si possono fare paragoni con Mourinho, ha ragione. Sulla casacca di allenamento abbiamo messo una frase. Meret? Ha giocato poco con la Nazionale. Meret e Ospina sono due grandi portieri e siamo contenti di avere due portieri di questo livello. Ci sarà bisogno di gestire molte partite, inclusi gli stress delle gare. Servono 20 giocatori più 3 portieri forti. Sei motivato perche' giochi nel Napoli, i professionisti devono fare il possibile. Il VAR è perfetto. Ho visto partite di B in cui le cose si mettono a posto velocemente. Non sono uno adatto a viaggiare di continuo per Via Toledo o a Piazza del Plebiscito. Politano e Manolas? Non si devono impegnare per me, ma per loro e per i loro compagni di squadra. Mi aspetto che diano il massimo. I contratti ci fanno essere del Napoli per un numero di anni, ma le vittorie ci possono far entrare nella storia del Napoli per sempre. Lozano? C'è anche Zielinski. Dipende molto dalla squadra avversaria. La promessa? L'impegno non mancherà. Il matrimonio con ADL? Mi auguro che sia lunghissimo. Voglio ottenere il massimo. Il 4-3-3? Basta invertire il vertice. La rotazione e' abbastanza facile da fare. Di Lorenzo spesso in Nazionale fa il terzo centrale. L'essenziale e' tirare a vivere, non a campare. Lozano? Mi piace, e' quello che mi ha buttato fuori dalla Champions con l'Inter con una delle sue accelerazioni".
 

 
Antonio Petrazzuolo
 
Napoli Magazine
 
Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com
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08/07/2024 - 16:14

CASTEL VOLTURNO (CE) - Luciano Spalletti, neo allenatore del Napoli, è stato presentato in conferenza stampa presso l'SSC Napoli Konami Training Center. Ecco quanto raccolto da "Napoli Magazine": "Lunedì ci raduniamo, siamo qui due giorni per fare tutti i test anti covid. I 7 nazionali andranno in vacanza, ci raggiungeranno a Castel di Sangro. Mertens? L'ho sentito il giorno prima dell'intervento e il giorno dopo, vorrebbe passare a salutare tutti ma ha bisogno di fare delle visite. Il Napoli è una squadra forte, sono curioso di entrarci dentro il prima possibile per vedere fino in fondo quanto ne è consapevole. Essere forte non completa il tuo compartamento. Me ne renderò conto strada facendo. Il Napoli mi piace, lo seguo da quando ho saputo che sarei stato l'allenatore della squadra. Ho avuto l'opportunità di stare in casa, ho vissuto in campagna, fa bene. Avere dei piedi forti e' una bella cosa. Sono emozionato sempre. Con Napoli completo il tour dell'anima. Qui ha giocato Maradona. A Napoli il calcio e i miracoli sono la stessa cosa. Ho allenato a Milano, la città della Madonnina, e a Roma, la città del Papa. Sono stato a San Pietroburgo, la città degli Zar. I tifosi sono delusi? Abbiamo solo una strada, solo una possibilità. Il calcio lo dobbiamo accostare ai risultati per essere credibili. Mi piace lo slogan "sarò con te". E' la squadra della città, dove quasi tutti sono tifosi del Napoli. Dobbiamo restituire questo amore e questo affetto con la disponibilità in campo. Insigne? Ci ho parlato a telefono dopo il gol realizzato. Poi e' chiaro che ci sono delle scelte da fare. Anche Di Lorenzo mi è piaciuto tantissimo, è forte fisicamente, si adatta a fare tutto. Insigne mi piace come giocatore. Bravo anche Mancini per la squadra che ha allestito. Lui meta' del tempo lo spende nella meta' campo avversaria. Molti allenamenti sono fatti per fare gol e per fare un calcio offensivo. L'Italia si è adattata e ha coperto bene gli spazi. Cosa chiedo a me stesso? Ho tutto, mi sveglio sempre in forma la mattina poi mi deformo un po' in base a chi mi trovo davanti. Mangio una bistecca al giorno, non ho bisogno di una mucca. Sono qui per tentare di allenare bene questo Napoli. Vogliamo fare Vispiu' risultati possibili per il Napoli. Napoli è piena di uomini che hanno lasciato il segno nella sua storia. Napoli ama i propri eroi. Vorremmo diventare, io e la mia squadra, delle persone ricordate dai tifosi del Napoli e dalla città. La serie tv su Totti? Sono felice di avergli dato la possibilita' per fare una fiction. C'erano tutti gli elementi per venire bellissima. Mi dispiace che non abbia avuto successo. Un paio di scene per avere del successo le avrei avute. Non voglio sottrarmi a Totti. Ora pero' c'e' il Napoli, voglio parlare dei calciatori del Napoli. Dopo vengono le cose meno importanti. Obiettivo tornare in Champions? Il presidente ha toccato i punti giusti, dicendo che deve rimettere i conti a posto e ambire alla Champions. E' chiaro che per entrare tra le prime 4 servono calciatori forti. Entrare in Champions sarà la mia ambizione ed ossessione. Napoli è la città con maggiori tifosi napoletani nel mondo. Tenere tutti i calciatori? Lo dissi per fare un complimento a chi ci ha lavorato. Sappiamo che per contratti in scadenza, per il covid ed altro, il prossimo Napoli sarà differente dai precedenti. Noi siamo qui per questo. Per tentare di costruirne un altro altrettanto forte. Col presidente ho parlato piu' volte prima di firmare il contratto. E' chiaro che con ADL ci siamo detti qualcosa in piu'. Dobbiamo lavorare in maniera corretta e seria. Vista la qualita' che abbiamo dobbiamo metterci tutto nella squadra. L'aggettivo per il Napoli? Dobbiamo mettere in campo un calcio che somiglia alla città. Mi piacerebbe una squadra sfacciata, di scugnizzi che credano nel loro talento in grado di mettere in pratica le proprie capacita' su qualsiasi campo. L'Europa League e' una competizione a cui tengo molto, come alla Coppa Italia, al campionato, alle amichevoli e agli allenamenti. Ogni allenamento contiene un premio giornaliero. Io rappresento Napoli, si fanno le cose sul serio, non si snobba niente. Non c'è una maglia per le partite ufficiali ed una per le amichevoli. Gattuso è una persona passionale, ci mette sentimento. E' un allenatore che sa il fatto suo e sa fare il suo mestiere. Su quello che puo' essere successo sul risultato che e' mancato in Napoli-Verona va detto che ne hanno vinte tante di partite. I ragazzi hanno pedalato forte. So che stanno rivedendo i gironi di ritorno. Bisogna stare attenti e andare in campo mettendo il massimo della forza. Dobbiamo credere di poter guardare in faccia qualsiasi tipo di avversario. Inter-Juve? C'è stato un cambiamento nella classe dirigenziale dell'AIA. Ne conosco molti di arbitri. Diventa difficile sindacare un singolo episodio, qualche episodio e' stato a favore ed altri contro. Mi fido delle persone che ci sono adesso. Se fossi un presidente di una squadra di calcio prenderei sempre un allenatore in grado di incidere sui giocatori. Conosco benissimo molti dello staff del Napoli, tra cui Giuntoli che viene dalle mie parti. Conosco le loro qualità. E' chiaro che i calciatori possono non rendere al massimo. La speranza e' di fare un bel lavoro. Emerson Palmieri? Non posso dire se l'ho sentito, ma e' una cosa possibile che sia accaduto. Osimhen? Non vedo perche' non dovremmo far bene con la rosa che abbiamo. Osimhen attacca la profondità, sa far gol e si danna per la squadra. Non vuole lasciare varchi agli altri. Abbiamo anche Mertens e Petagna. Serviranno tutti per arrivare in fondo. Non si può fare sempre la stessa cosa. Devi essere bravo a fare sempre un po' tutto. Liverpool, City, Barcellona e Real Madrid sanno anche tornare dietro la linea difensiva per fare blocco squadra. Dobbiamo essere sempre tutti in trenta metri. Dobbiamo essere aggressivi e metterci a disposizione. La partita va riempita di un bel po' di cose. Il 4-2-3-1 è la base. Lo Stadio Diego Armando Maradona pieno di tifosi è diffirente dallo stadio vuoto. Fabian, Koulibaly, Insigne? E' chiaro che sono calciatori che terrei volentieri. C'è il tempo di Giuntoli, del mercato, ora gioca lui. Ci sono stati diversi calciatori che mi sono piaciuti agli Europei, ma parliamo dei nostri. Le partite sono state tutte molto combattute. La cura Spalletti dopo Napoli-Verona? I ragazzi sono gia' in debito con me, tutti. Il motivo lo diranno i calciatori. Una frase topica fuori la palestra? Non si possono fare paragoni con Mourinho, ha ragione. Sulla casacca di allenamento abbiamo messo una frase. Meret? Ha giocato poco con la Nazionale. Meret e Ospina sono due grandi portieri e siamo contenti di avere due portieri di questo livello. Ci sarà bisogno di gestire molte partite, inclusi gli stress delle gare. Servono 20 giocatori più 3 portieri forti. Sei motivato perche' giochi nel Napoli, i professionisti devono fare il possibile. Il VAR è perfetto. Ho visto partite di B in cui le cose si mettono a posto velocemente. Non sono uno adatto a viaggiare di continuo per Via Toledo o a Piazza del Plebiscito. Politano e Manolas? Non si devono impegnare per me, ma per loro e per i loro compagni di squadra. Mi aspetto che diano il massimo. I contratti ci fanno essere del Napoli per un numero di anni, ma le vittorie ci possono far entrare nella storia del Napoli per sempre. Lozano? C'è anche Zielinski. Dipende molto dalla squadra avversaria. La promessa? L'impegno non mancherà. Il matrimonio con ADL? Mi auguro che sia lunghissimo. Voglio ottenere il massimo. Il 4-3-3? Basta invertire il vertice. La rotazione e' abbastanza facile da fare. Di Lorenzo spesso in Nazionale fa il terzo centrale. L'essenziale e' tirare a vivere, non a campare. Lozano? Mi piace, e' quello che mi ha buttato fuori dalla Champions con l'Inter con una delle sue accelerazioni".
 

 
Antonio Petrazzuolo
 
Napoli Magazine
 
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