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VIDEO INTEGRALE - Champions, Tuchel: "Cavani? Vedremo" e Buffon: "Ancelotti, grande allenatore"
05.11.2018 20:08 di Napoli Magazine

NAPOLI - Thomas Tuchel e Gigi Buffon hanno parlato in conferenza stampa al San Paolo alla vigilia di Napoli-Psg. Ecco quanto evidenziato da "Napoli Magazine".

 

 

Thomas Tuchel, all. del Psg: "Perchè abbiamo deciso di allenarci a Parigi? Perchè dopo la partita, domenica ho deciso di dare un giorno libero ai ragazzi. Mbappè è giovane, ha 19 anni, può ancora migliorare, è normale. Cavani o Draxler? Non so chi giocherà, Edinson è venuto con noi, si è allenato e deciderò se giocherà o no. Il Napoli è una squadra molto forte e compatta, sono molto pericolosi, disciplinati in difesa. Dobbiamo stare attenti. Questo è il secondo tempo del match d'andata. Dopo Marsiglia e Lille vogliamo dare il meglio. Dite sempre che il Psg è grande e affronta il piccolo Napoli, l'outsider. Il risultato dell'andata è giusto, non ho dubbi. Contro Marsiglia e Lille abbiamo fatto due grandi partite. Non voglio rispondere alla domanda su chi toglierei del Napoli, per non parlare di calciatori. Buffon e Thiago Silva? Sono due giocatori importanti, Thiago è il nostro capitano, Gigi sta bene, Gigi conosce lo stadio e l'atmosfera, e' una leggenda ed un atleta di grande qualità. Marco Verratti ha fatto un errore, ha giocato bene contro il Lille, e' giovane, ha 27 anni. Buffon rispetta molto Areola e viceversa. Abbiamo comunque tanta fiducia in Areola, ma Gigi merita di giocare in Italia. Sono orgoglioso di poter avere due portieri a disposizione. Quattro attaccanti titolari? E' una possibilita'. Contro il Napoli abbiamo giocato con due moduli, ma puo' essere anche una difficolta', non dobbiamo rischiare troppo, siamo fiduciosi e cercheremo di non essere troppo offensivi".

 

Gigi Buffon, portiere del Psg: "Sarà una gara difficile, perchè il Napoli che ho visto all'andata e' molto forte. Lo stadio lo conosco bene, come pure l'ambiente. Bisogna fare attenzione. Sicuramente non sarà una partita normale, perche' sappiamo che dobbiamo vincere. Soprattutto non vogliamo perdere. perchè c'è la possibilita' di giocarcela contro Liverpool e Stella Rossa. Le emozioni ci sono. Se ho continuato a giocare a 40 anni un motivo c'e'. E' una gara che mi regala delle scosse importanti. Dopo quest'esilio forzato spero di essere utile ai miei compagni e alla causa. Non so se l'aggettivo giusto è facile o difficile. In Francia sto trovando dei giocatori che hanno qualcosa di superiore rispetto all'Italia. Sulla carta in attacco e' piu' facile far gol, perche' le difese sono meno attente. In Francia vedi le qualita' di ogni singolo giocatore, in Italia non accade. Il nostro lavoro è partito tre mesi fa. Per fare bene in Europa bisogna essere compatti e solidi. I complimenti di Ancelotti fanno piacere, li contraccambio. Carlo e' una persona speciale, ha il potere di pochi: le sue squadre diventano le seconde squadre di tutti, si tifa per la squadra di Ancelotti. Con molta naturalezza si è fatto apprezzare e ha vinto. Vincere per 20 anni significa che hai un qualcosa di diverso rispetto agli altri. Il tecnico e' come la persona, se non superiore. Gli aneddoti nostri sono legati a Parma e Juve, mi disse di andare alla Juve: firmai e dopo 3 giorni accadde quello che e' successo e l'anno dopo vinse la finale di Champions contro di noi. Sappiamo di non essere in una situazione facile. Ho visto la squadra in crescita nelle ultime settimane. Il mio motivo di continuare a giocare non dipende dal vincere o no la Champions, ma dalle motivazioni e da come sto fisicamente. Fin quando ho voglia di sacrificarmi continuo. L'anno scorso ho pensato per una settimana di non poter vincere piu' lo scudetto. Non dico se e' meglio Sarri o Ancelotti. Gli anni scorsi sciorinava un calcio fantastico, ma se non andava a tremila all'ora potesse crollare tutto. Quest'anno con Ancelotti il Napoli ha una gestione diversa della gara. W Ancelotti? Dovete dirlo voi, non io".

 

Antonio Petrazzuolo

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com 

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05/11/2024 - 20:08

NAPOLI - Thomas Tuchel e Gigi Buffon hanno parlato in conferenza stampa al San Paolo alla vigilia di Napoli-Psg. Ecco quanto evidenziato da "Napoli Magazine".

 

 

Thomas Tuchel, all. del Psg: "Perchè abbiamo deciso di allenarci a Parigi? Perchè dopo la partita, domenica ho deciso di dare un giorno libero ai ragazzi. Mbappè è giovane, ha 19 anni, può ancora migliorare, è normale. Cavani o Draxler? Non so chi giocherà, Edinson è venuto con noi, si è allenato e deciderò se giocherà o no. Il Napoli è una squadra molto forte e compatta, sono molto pericolosi, disciplinati in difesa. Dobbiamo stare attenti. Questo è il secondo tempo del match d'andata. Dopo Marsiglia e Lille vogliamo dare il meglio. Dite sempre che il Psg è grande e affronta il piccolo Napoli, l'outsider. Il risultato dell'andata è giusto, non ho dubbi. Contro Marsiglia e Lille abbiamo fatto due grandi partite. Non voglio rispondere alla domanda su chi toglierei del Napoli, per non parlare di calciatori. Buffon e Thiago Silva? Sono due giocatori importanti, Thiago è il nostro capitano, Gigi sta bene, Gigi conosce lo stadio e l'atmosfera, e' una leggenda ed un atleta di grande qualità. Marco Verratti ha fatto un errore, ha giocato bene contro il Lille, e' giovane, ha 27 anni. Buffon rispetta molto Areola e viceversa. Abbiamo comunque tanta fiducia in Areola, ma Gigi merita di giocare in Italia. Sono orgoglioso di poter avere due portieri a disposizione. Quattro attaccanti titolari? E' una possibilita'. Contro il Napoli abbiamo giocato con due moduli, ma puo' essere anche una difficolta', non dobbiamo rischiare troppo, siamo fiduciosi e cercheremo di non essere troppo offensivi".

 

Gigi Buffon, portiere del Psg: "Sarà una gara difficile, perchè il Napoli che ho visto all'andata e' molto forte. Lo stadio lo conosco bene, come pure l'ambiente. Bisogna fare attenzione. Sicuramente non sarà una partita normale, perche' sappiamo che dobbiamo vincere. Soprattutto non vogliamo perdere. perchè c'è la possibilita' di giocarcela contro Liverpool e Stella Rossa. Le emozioni ci sono. Se ho continuato a giocare a 40 anni un motivo c'e'. E' una gara che mi regala delle scosse importanti. Dopo quest'esilio forzato spero di essere utile ai miei compagni e alla causa. Non so se l'aggettivo giusto è facile o difficile. In Francia sto trovando dei giocatori che hanno qualcosa di superiore rispetto all'Italia. Sulla carta in attacco e' piu' facile far gol, perche' le difese sono meno attente. In Francia vedi le qualita' di ogni singolo giocatore, in Italia non accade. Il nostro lavoro è partito tre mesi fa. Per fare bene in Europa bisogna essere compatti e solidi. I complimenti di Ancelotti fanno piacere, li contraccambio. Carlo e' una persona speciale, ha il potere di pochi: le sue squadre diventano le seconde squadre di tutti, si tifa per la squadra di Ancelotti. Con molta naturalezza si è fatto apprezzare e ha vinto. Vincere per 20 anni significa che hai un qualcosa di diverso rispetto agli altri. Il tecnico e' come la persona, se non superiore. Gli aneddoti nostri sono legati a Parma e Juve, mi disse di andare alla Juve: firmai e dopo 3 giorni accadde quello che e' successo e l'anno dopo vinse la finale di Champions contro di noi. Sappiamo di non essere in una situazione facile. Ho visto la squadra in crescita nelle ultime settimane. Il mio motivo di continuare a giocare non dipende dal vincere o no la Champions, ma dalle motivazioni e da come sto fisicamente. Fin quando ho voglia di sacrificarmi continuo. L'anno scorso ho pensato per una settimana di non poter vincere piu' lo scudetto. Non dico se e' meglio Sarri o Ancelotti. Gli anni scorsi sciorinava un calcio fantastico, ma se non andava a tremila all'ora potesse crollare tutto. Quest'anno con Ancelotti il Napoli ha una gestione diversa della gara. W Ancelotti? Dovete dirlo voi, non io".

 

Antonio Petrazzuolo

 

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