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L'EX D.G. - Marino: "Le clausole rescissorie sono divorzi anticipati, il Napoli deve trattenere i suoi campioni per vincere"
12.04.2017 13:56 di Napoli Magazine

NAPOLI - Pierpaolo Marino parla ai microfoni di Marte Sport Live: “Il Napoli può competere sfruttando pure gli introiti dello stadio che fanno la differenza. E’ fondamentale non perdere i giocatori, solo così si cresce. Le clausole rescissorie? De Laurentiis me ne parlò durante gli ultimi mesi della mia permanenza a Napoli. Personalmente non sono d’accordo, sono come dei divorzi anticipati, soprattutto se poi non la evito nei confronti dei club italiani che sono miei competitor. Se il Napoli si tiene i prezzi pregiati e ne sono arrivati di importanti, mi vengono in mente Cavani, Lavezzi e Higuain. La prima clausola rescissoria è stata proprio quella del Pocho ed è arrivata dopo qualche mese dalla mia partenza. La contraddizione di De Laurentiis è proprio nella gestione. Il suo non è un metodo moderno, ma è quello dell’Udinese di 20 anni fa. Per arrivare a certi livelli devi creare da manager delle fatturabilità che ti permettono di essere competitivo. La Juventus non ricorre ai finanziamenti da parte della proprietà, ma ha diversificato le entrate e riesce a permettersi grandi fuoriclasse. L’Udinese? Sono molto legato al club, ho fatto otto anni di carriera con un terzo posto che al Friuli vale come uno scudetto. Da bambino ero tifoso del Napoli e quindi il mio cuore è sicuramente azzurro. Lo dico senza offendere nessuno. Il Napoli deve stare concentrato domenica, l’Udinese è in forma e bisogna stare attenti a Zapata”.

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L'EX D.G. - Marino: "Le clausole rescissorie sono divorzi anticipati, il Napoli deve trattenere i suoi campioni per vincere"

di Napoli Magazine

12/04/2024 - 13:56

NAPOLI - Pierpaolo Marino parla ai microfoni di Marte Sport Live: “Il Napoli può competere sfruttando pure gli introiti dello stadio che fanno la differenza. E’ fondamentale non perdere i giocatori, solo così si cresce. Le clausole rescissorie? De Laurentiis me ne parlò durante gli ultimi mesi della mia permanenza a Napoli. Personalmente non sono d’accordo, sono come dei divorzi anticipati, soprattutto se poi non la evito nei confronti dei club italiani che sono miei competitor. Se il Napoli si tiene i prezzi pregiati e ne sono arrivati di importanti, mi vengono in mente Cavani, Lavezzi e Higuain. La prima clausola rescissoria è stata proprio quella del Pocho ed è arrivata dopo qualche mese dalla mia partenza. La contraddizione di De Laurentiis è proprio nella gestione. Il suo non è un metodo moderno, ma è quello dell’Udinese di 20 anni fa. Per arrivare a certi livelli devi creare da manager delle fatturabilità che ti permettono di essere competitivo. La Juventus non ricorre ai finanziamenti da parte della proprietà, ma ha diversificato le entrate e riesce a permettersi grandi fuoriclasse. L’Udinese? Sono molto legato al club, ho fatto otto anni di carriera con un terzo posto che al Friuli vale come uno scudetto. Da bambino ero tifoso del Napoli e quindi il mio cuore è sicuramente azzurro. Lo dico senza offendere nessuno. Il Napoli deve stare concentrato domenica, l’Udinese è in forma e bisogna stare attenti a Zapata”.