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A TORINO - Dalla sabbia alla neve, la corsa d'oro di Sabrina Piras illumina l'ultimo giorno dei Giochi Mondiali Invernali Special Olympics
15.03.2025 17:36 di Napoli Magazine

Sabrina Piras con le braccia al cielo. Il suo sogno azzurro è avvolto dal bianco dello Sport Center di Sestriere. La sua medaglia d'oro nei 25 metri della Corsa con le racchette da neve custodisce una delle storie cartolina dei Giochi Mondiali Invernali Special Olympics Torino 2025 che oggi hanno regalato le ultime, grandi emozioni. La storia di una donna di 56 anni che a Cagliari, la sua città, si è rifugiata nello sport come fonte di vita e sorgente di amicizia. I suoi occhi spalancati e le sue mani vivaci mettono insieme discorsi infiniti, che si fanno sentire e ti insegnano un sacco di cose su come si affronta la vita, con tutte le sue avversità. Una sarda dall'animo dolce, abituata alla sabbia della spiaggia del Poetto, la più grande di Cagliari, otto chilometri affacciati su un mare turchese che quando mandi lo sguardo un po' più in là, vicino all'orizzonte, ci ritrovi lo stesso colore della divisa che indossa con tanto orgoglio. Lo stesso del suo sogno più grande. Meritava un palcoscenico mondiale, la determinazione di Sabrina. Meritava un oro che portasse in primo piano la sua gioia di vivere e di fare tanto sport. Anzi, Mille sport, come vuole il nome del suo team.

"Nuoto, ginnastica, bowling, danza sportiva, bocce, racchette da neve - racconta sua sorella Donatella dopo la cerimonia di premiazione - sono le attività che riempiono i pomeriggi di Sabrina e le danno tanta felicità. Per lei lo sport è condivisione, possibilità di esprimersi e trovare le energie positive per affrontare ogni difficoltà. Ne ha dovute fronteggiare tante, al di là del suo essere sordomuta. Diversi anni fa, con la sua determinazione, ha affrontato e sconfitto un tumore, senza mai perdersi d'animo. Mia sorella è un po' anche una figlia ma soprattutto per me è un motivo d'ispirazione per la forza che trasmette quando insegue i suoi obiettivi".

Per Sabrina l'oro sui 25 metri si aggiunge al bronzo ottenuto sui 50 e completa un mondiale da incorniciare come esperienza sportiva e soprattutto umana.      

Una storia dentro ogni medaglia

La medaglia è il simbolo della determinazione e il riconoscimento per l'impegno profuso da ogni atleta in ogni evento Special Olympics. Il vero risultato è l'esperienza vissuta sul campo,negli allenamenti, nel condividere emozioni, gioie e delusioni, attraverso l'atmosfera di una vera squadra. La medaglia più preziosa è quella dell'autonomia dimostrata e dei legami creati con tante persone di tutto il mondo. Si torna a casa più ricchi, a prescindere dal colore della medaglia o dell'attestato di partecipazione. 

Il rush finale delle competizioni di Sci alpino regala altre 5 medaglia all'Italia

Silvia Giraldo, dopo il bronzo in Gigante, si mette al collo la medaglia d'argento dello Slalom tra gli intermedi. Dello stesso metallo la medaglia vinta da Luca Vergnano tra gli avanzati, insieme al bronzo Davide Virdis, Laurin Schedereit e Lucia Stefanoni. Per l'atleta lombarda del team Bormiese appassionata di fotografia e di mandala, un altro alloro da aggiungere alla sua collezione.

"Special Olympics - dicono i suoi genitori - rappresenta un bacino di opportunità irripetibili. Tutti gli eventi coinvolgono tante persone diverse, dai ragazzi che partecipano agli accompagnatori, dalla gente del posto ai tecnici. Durante questi Giochi si respira aria di festa, si è molto attivi, ci sono da rispettare orari, regole, si è protagonisti di momenti che altri hanno organizzato con impegno e serietà proprio per gli Atleti. C’è l’emozione per la gara, l’adrenalina, il piacere della discesa, il piacere del ritrovarsi in albergo, di ritrovare amici. La medaglia forse è la cosa che fa più clamore ma sono altri i veri benefici. Lo sport indubbiamente è una cura per il corpo e per lo spirito. La bellezza dello sport è che lo si può praticare in qualunque età e con qualunque limite".

Fondo, l'urlo di bronzo di Christian Dervishi

Seconda medaglia per Christian Dervishi che dopo l'argento nei 50 metri tecnica classica si ripete con un lottatissimo bronzo sui 100 metri. All'arrivo, tutta la sua gioia urlata al microfono della speaker: "Grazie a tuttiiii, sono tanto feliceeee!"

Il bilancio della spedizione azzurra sulla neve di Pragelato nelle gare di Fondo è di 8 medagie: 2 d'oro, 2 d'argento e 4 di bronzo, oltre a tanti piazzamenti vicini al podio, con la consapevolezza che tutti hanno dato il massimo e che l'esperienza ha arricchito ogni singolo componente della spedizione. "Per me è stato un onore essere qui - ha detto l'allenatrice Nadia Peyrot - È stata una bellissima esperienza. Abbiamo vissuto una settimana intensa. I ragazzi sono stati bravissimi ma la cosa più bella e importante è che si sono divertiti, sono felicissimi e hanno creato un bel gruppo".

Floorball, la giovane Italia conquista uno storico argento

Prima volta di un team scolastico ai Giochi Mondiali Special Olympics ed è subito un grande risultato. L'argento conquistato all'Inalpi Arena di Torino nel torneo unificato, dopo il saluto del presidente del Consilglio dei Ministri Giorgia Meloni, riempie d'orgoglio alunni e docenti dell'Istituto Superiore Gasparrini-Righetti di Melfi. L'ostica Austria ha avuto la meglio per 3-1 ma resta la grande esperienza e la crescita personale di ogni atleta e la nascita di un gruppo coeso dove ha regnato l'amicizia e il rispetto delle regole. Un bellissimo messaggio lanciato al mondo intero sul grande valore dello sport unificato come strumento di inclusione.

Snowboard, la campionessa Annah Teter torna a Bardonecchia dove vinse l'oro olimpico nel 2006

Un momento davvero speciale quello vissuto sulla neve di Bardonecchia grazie all'arrivo di Hannah Teter, Medaglia d’oro Olimpiadi Invernali Torino 2006 nella specialità Snowboard Half pipe.

"Scendere con gli atleti Special Olympics dopo che hanno gareggiato oggi e nei giorni scorsi è stato davvero fonte di ispirazione - ha deto Hannah Teter - La gioia che traspare da questi atleti è di un altro livello, dimostrano cosa significa essere un vero atleta da cui prendere ispirazione. Tornare a Bardonecchia, 19 anni dopo il mio oro olimpico a Torino 2006, è incredibile. Rivivo qui agli Special Olympics le medesime incredibili emozioni che ho vissuto partecipando alle Olimpiadi".

Nel 2014 Teter è diventata Action Sports Global Ambassador per Special Olympics. Nata in una famiglia di snowboarder, la nativa di Belmont, Vermont, si è messa in luce fin da piccola ed è diventato il membro più giovane della squadra di snowboard degli Stati Uniti nel 2003. Vinse la sua prima medaglia agli X Games all'età di 16 anni e ne ha conquistate altre cinque nel corso della sua carriera. Proprio a Bardonecchia, al suo debutto olimpico nel 2006, Hannah è stata campionessa dell'halfpipe. Andò a competere alle Olimpiadi del 2010 a Vancouver, dove vinse la medaglia d'argento e ai Giochi di Sochi nel 2014 si classificò quarta.

Hannah è stata riconosciuta per i suoi successi nello snowboard e per il suo impegno filantropico con riconoscimenti come l'ESPY come migliore atleta di sport estremi, il VH1 Do Something Award come atleta dell'anno e ha posato per Sports Illustrated Swimsuit in una sezione dedicata agli atleti olimpici invernali.

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A TORINO - Dalla sabbia alla neve, la corsa d'oro di Sabrina Piras illumina l'ultimo giorno dei Giochi Mondiali Invernali Special Olympics

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15/03/2025 - 17:36

Sabrina Piras con le braccia al cielo. Il suo sogno azzurro è avvolto dal bianco dello Sport Center di Sestriere. La sua medaglia d'oro nei 25 metri della Corsa con le racchette da neve custodisce una delle storie cartolina dei Giochi Mondiali Invernali Special Olympics Torino 2025 che oggi hanno regalato le ultime, grandi emozioni. La storia di una donna di 56 anni che a Cagliari, la sua città, si è rifugiata nello sport come fonte di vita e sorgente di amicizia. I suoi occhi spalancati e le sue mani vivaci mettono insieme discorsi infiniti, che si fanno sentire e ti insegnano un sacco di cose su come si affronta la vita, con tutte le sue avversità. Una sarda dall'animo dolce, abituata alla sabbia della spiaggia del Poetto, la più grande di Cagliari, otto chilometri affacciati su un mare turchese che quando mandi lo sguardo un po' più in là, vicino all'orizzonte, ci ritrovi lo stesso colore della divisa che indossa con tanto orgoglio. Lo stesso del suo sogno più grande. Meritava un palcoscenico mondiale, la determinazione di Sabrina. Meritava un oro che portasse in primo piano la sua gioia di vivere e di fare tanto sport. Anzi, Mille sport, come vuole il nome del suo team.

"Nuoto, ginnastica, bowling, danza sportiva, bocce, racchette da neve - racconta sua sorella Donatella dopo la cerimonia di premiazione - sono le attività che riempiono i pomeriggi di Sabrina e le danno tanta felicità. Per lei lo sport è condivisione, possibilità di esprimersi e trovare le energie positive per affrontare ogni difficoltà. Ne ha dovute fronteggiare tante, al di là del suo essere sordomuta. Diversi anni fa, con la sua determinazione, ha affrontato e sconfitto un tumore, senza mai perdersi d'animo. Mia sorella è un po' anche una figlia ma soprattutto per me è un motivo d'ispirazione per la forza che trasmette quando insegue i suoi obiettivi".

Per Sabrina l'oro sui 25 metri si aggiunge al bronzo ottenuto sui 50 e completa un mondiale da incorniciare come esperienza sportiva e soprattutto umana.      

Una storia dentro ogni medaglia

La medaglia è il simbolo della determinazione e il riconoscimento per l'impegno profuso da ogni atleta in ogni evento Special Olympics. Il vero risultato è l'esperienza vissuta sul campo,negli allenamenti, nel condividere emozioni, gioie e delusioni, attraverso l'atmosfera di una vera squadra. La medaglia più preziosa è quella dell'autonomia dimostrata e dei legami creati con tante persone di tutto il mondo. Si torna a casa più ricchi, a prescindere dal colore della medaglia o dell'attestato di partecipazione. 

Il rush finale delle competizioni di Sci alpino regala altre 5 medaglia all'Italia

Silvia Giraldo, dopo il bronzo in Gigante, si mette al collo la medaglia d'argento dello Slalom tra gli intermedi. Dello stesso metallo la medaglia vinta da Luca Vergnano tra gli avanzati, insieme al bronzo Davide Virdis, Laurin Schedereit e Lucia Stefanoni. Per l'atleta lombarda del team Bormiese appassionata di fotografia e di mandala, un altro alloro da aggiungere alla sua collezione.

"Special Olympics - dicono i suoi genitori - rappresenta un bacino di opportunità irripetibili. Tutti gli eventi coinvolgono tante persone diverse, dai ragazzi che partecipano agli accompagnatori, dalla gente del posto ai tecnici. Durante questi Giochi si respira aria di festa, si è molto attivi, ci sono da rispettare orari, regole, si è protagonisti di momenti che altri hanno organizzato con impegno e serietà proprio per gli Atleti. C’è l’emozione per la gara, l’adrenalina, il piacere della discesa, il piacere del ritrovarsi in albergo, di ritrovare amici. La medaglia forse è la cosa che fa più clamore ma sono altri i veri benefici. Lo sport indubbiamente è una cura per il corpo e per lo spirito. La bellezza dello sport è che lo si può praticare in qualunque età e con qualunque limite".

Fondo, l'urlo di bronzo di Christian Dervishi

Seconda medaglia per Christian Dervishi che dopo l'argento nei 50 metri tecnica classica si ripete con un lottatissimo bronzo sui 100 metri. All'arrivo, tutta la sua gioia urlata al microfono della speaker: "Grazie a tuttiiii, sono tanto feliceeee!"

Il bilancio della spedizione azzurra sulla neve di Pragelato nelle gare di Fondo è di 8 medagie: 2 d'oro, 2 d'argento e 4 di bronzo, oltre a tanti piazzamenti vicini al podio, con la consapevolezza che tutti hanno dato il massimo e che l'esperienza ha arricchito ogni singolo componente della spedizione. "Per me è stato un onore essere qui - ha detto l'allenatrice Nadia Peyrot - È stata una bellissima esperienza. Abbiamo vissuto una settimana intensa. I ragazzi sono stati bravissimi ma la cosa più bella e importante è che si sono divertiti, sono felicissimi e hanno creato un bel gruppo".

Floorball, la giovane Italia conquista uno storico argento

Prima volta di un team scolastico ai Giochi Mondiali Special Olympics ed è subito un grande risultato. L'argento conquistato all'Inalpi Arena di Torino nel torneo unificato, dopo il saluto del presidente del Consilglio dei Ministri Giorgia Meloni, riempie d'orgoglio alunni e docenti dell'Istituto Superiore Gasparrini-Righetti di Melfi. L'ostica Austria ha avuto la meglio per 3-1 ma resta la grande esperienza e la crescita personale di ogni atleta e la nascita di un gruppo coeso dove ha regnato l'amicizia e il rispetto delle regole. Un bellissimo messaggio lanciato al mondo intero sul grande valore dello sport unificato come strumento di inclusione.

Snowboard, la campionessa Annah Teter torna a Bardonecchia dove vinse l'oro olimpico nel 2006

Un momento davvero speciale quello vissuto sulla neve di Bardonecchia grazie all'arrivo di Hannah Teter, Medaglia d’oro Olimpiadi Invernali Torino 2006 nella specialità Snowboard Half pipe.

"Scendere con gli atleti Special Olympics dopo che hanno gareggiato oggi e nei giorni scorsi è stato davvero fonte di ispirazione - ha deto Hannah Teter - La gioia che traspare da questi atleti è di un altro livello, dimostrano cosa significa essere un vero atleta da cui prendere ispirazione. Tornare a Bardonecchia, 19 anni dopo il mio oro olimpico a Torino 2006, è incredibile. Rivivo qui agli Special Olympics le medesime incredibili emozioni che ho vissuto partecipando alle Olimpiadi".

Nel 2014 Teter è diventata Action Sports Global Ambassador per Special Olympics. Nata in una famiglia di snowboarder, la nativa di Belmont, Vermont, si è messa in luce fin da piccola ed è diventato il membro più giovane della squadra di snowboard degli Stati Uniti nel 2003. Vinse la sua prima medaglia agli X Games all'età di 16 anni e ne ha conquistate altre cinque nel corso della sua carriera. Proprio a Bardonecchia, al suo debutto olimpico nel 2006, Hannah è stata campionessa dell'halfpipe. Andò a competere alle Olimpiadi del 2010 a Vancouver, dove vinse la medaglia d'argento e ai Giochi di Sochi nel 2014 si classificò quarta.

Hannah è stata riconosciuta per i suoi successi nello snowboard e per il suo impegno filantropico con riconoscimenti come l'ESPY come migliore atleta di sport estremi, il VH1 Do Something Award come atleta dell'anno e ha posato per Sports Illustrated Swimsuit in una sezione dedicata agli atleti olimpici invernali.