Torino ha riacceso lo spirito olimpico e si prepara a vivere i Giochi Mondiali Invernali Special Olympics. Qui, diciannove anni fa la storica edizione a cinque cerchi del 2006. Qui, dall’8 al 15 marzo, si tracceranno le rotte di un futuro che vuole promuovere, attraverso il formidabile potere dello sport, i valori dell’inclusione sociale, della solidarietà e della partecipazione. Perché, come afferma il claim dei Giochi, “The Future is Here”, il futuro è qui.
A 86 giorni alla Cerimonia di Apertura all’Inalpi Arena di Torino, nella splendida cornice di Palazzo Reale di Torino, si è alzato il sipario su un evento internazionale che punta ad abbattere ogni forma di pregiudizio ed emarginazione nei confronti delle persone con disabilità intellettive.
La conferenza stampa di presentazione, in collegamento streaming con oltre 100 paesi collegati, ha svelato il programma dei Giochi Mondiali Invernali ed ha visto, a testimonianza del pieno sostegno del Governo italiano, quale parte integrante del Comitato organizzatore, la presenza del Ministro del Turismo, Daniela Santanché: “Questa iniziativa rappresenta un'opportunità unica per celebrare lo sport come strumento di partecipazione e crescita. Allo stesso tempo, permette di mostrare al mondo lo spirito di accoglienza e inclusione che contraddistingue l'Italia. È un'occasione per dimostrare, attraverso le storie di coraggio e passione degli atleti di tutto il mondo, che ogni barriera può essere superata grazie alla loro contagiosa gioia di vivere e allo spirito di squadra che ci unisce”,
del Ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi: “Per tutti noi che abbiamo dato piccoli supporti a questo meraviglioso avvenimento sarà una dolcissima tempesta di emozioni, alimentata dall’umanità di una gioventù capace di esprimersi superando ogni limite che la vita ha imposto e che grazie allo sport viene vissuto con uno spirito positivo, con uno stato d'animo più leggero. Questi World Games saranno speciali anche grazie al lavoro straordinario degli operatori, dei volontari, delle famiglie, degli allenatori, in un gioco di squadra formidabile guidato dal Comitato organizzatore e sostenuto dal Governo e dalle Istituzioni del territorio, che si consacrerà in una settimana di competizioni, in sette giorni di abbracci ed emozioni, che poi rimarranno ricordi preziosi per tutti coloro che parteciperanno e vivranno sul campo, nei vari ruoli, questo appuntamento con l'umanità. Ma ogni giorno di Special Olympics è un evento e rappresenta un contributo non solo a chi ne beneficia in via diretta ma a tutti coloro che hanno la capacità e la fortuna di condividere o avvertire i significati dell’impegno sociale e morale che questa meravigliosa organizzazione mette a disposizione in Italia e nel mondo. In questo evento si ritroveranno gli amici di tante nazioni, in una fase storica nella quale il mondo si divide e troppi conflitti negano il diritto inviolabile alla vita, e noi ci uniremo sotto la bandiera di Special Olympics, con il piacere di condividere, apprezzare e abbracciare le differenze, facendo il tifo per tutti, con una gioia speciale per i "nostri" che vestiranno con onore la maglia azzurra”
e del Ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli: “I Giochi Mondiali Invernali di Torino 2025 saranno un appuntamento straordinario, una dimostrazione di quanto lo sport sappia abbattere barriere e costruire ponti, regalando tante emozioni e senso di appartenenza – ha sottolineato il Ministro -. Bisogna offrire occasioni, dare opportunità e iniziare a vedere in ogni persona le potenzialità e non i limiti. Gli atleti di Special Olympics, con il loro entusiasmo e la loro voglia di esserci e di partecipare, ci insegnano che ciascuno attraverso i suoi talenti può dimostrare quanto vale. È una grande sfida per tutti”.
Ad aprire la conferenza stampa, il Sindaco di Torino, Stefano Lo Russo: “A nome della città ringrazio tutti i Ministri che hanno sostenuto la nostra candidatura per ospitare i Giochi. Abbiamo lavorato a questo evento pensando allo sport come veicolo di inclusione, per trasmettere messaggi importanti. Torino ha appena ospitato le Atp Finals di tennis, grandi appuntamenti legati al basket, accoglierà anche le Universiadi. Inserire i Mondiali di Special Olympics nel nostro territorio è motivo di grande orgoglio. Così come siamo fieri del fatto che a guidare il comitato organizzatore sia una nostra concittadina. Una persona all'altezza di questa grande sfida”.
Chiamata in causa dal sindaco, prende la parola Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, Presidente del Local Organization Commitee: “Questi Giochi rappresentano il punto di partenza di un lungo ciclo olimpico che continuerà con le Olimpiadi e le Paralimpiadi di Milano-Cortina del 2026 e con quelle delle Alpi Francesi del 2030. La fiamma olimpica è un simbolo sportivo ma è anche una grande occasione per Torino e per l'Italia, quella di ospitare un evento che abbatta le barriere e valorizzi le capacità di ciascuno. Lo sport, come l'arte, celebra il talento nel rispetto delle regole. In questo senso i Giochi saranno accompagnati da un ricco calendario di appuntamenti in cui potremo mettere in mostra il valore della storia e della cultura del nostro territorio. Siamo felici di rinnovare lo stesso spirito di ospitalità dei Giochi olimpici invernali del 2006 e per questo voglio ringraziare anche io il Governo e i Ministri che ci hanno dato questa opportunità, il comitato d'onore e il Prefetto che ci supportano nell'organizzazione e tutta la stampa che ci aiuterà a diffondere i valori della coesione, della cultura e dello sport inclusivo".
A testimonianza dell’impegno della Regione Piemonte è intervenuta l’Assessore al Turismo, alla Cultura, allo Sport e post olimpico, alle Pari opportunità e politiche giovanili Marina Chiarelli: “Lo sport ha un linguaggio non verbale capace di veicolare grandi valori e può aiutare a superare ogni barriera: da quelle fisiche a quelle culturali. La politica può mettersi al servizio di questi valori e lavorare in rete, a partire dal Governo fino a tutte le istituzioni nei nostri territori, per creare un'orchestra che dia armonia e forza a iniziative come quella di Torino 2025. Ma la forza non basta, perché il vero motore è la volontà che ci insegnano i familiari degli Atleti Special Olympics: persone che con la loro determinazione ci dimostrano che tutto può diventare possibile. La nostra Regione è felice di investire sull'alto valore dello sport: il Piemonte è sempre stato e continuerà a essere luogo d'incontro e di crescita. Special Olympics per noi è un simbolo di ciò che possiamo essere, se stiamo insieme".
Hanno inoltre preso parte alla presentazione il CEO di Special Olympics International, Mary Davis: “Sono certa che i Giochi avranno un impatto eccezionale a livello globale anche perché c'è molta attesa, a 8 anni dall'ultima edizione. 1500 Atleti lanceranno un messaggio di dignità, di forza, di coraggio e determinazione attraverso il potere dello sport. Credo che l'Italia sia il posto giusto per inviare al mondo questo messaggio. Sono stata recentemente al G7 sull'Inclusione e la disabilità organizzato ad Assisi e Solfagnano. Era la prima volta che una riunione del genere veniva organizzata e ho visto la vostra passione e l'amore con cui ci avete accolto, coinvolgendo persone con disabilità nella preparazione dei pasti e nei vari servizi. Grazie all'Italia, al suo Governo e alle altre istituzioni, al comitato organizzatore e alle aziende partner, potremo promuovere un netto cambiamento: dall'esclusione all'inclusione, dall'emarginazione all'essere protagonisti della società. Special Olympics Italia da oltre quarant'anni lavora per questo e con i Giochi Mondiali Invernali il nostro compito sarà quello di coinvolgere tutti per rivelare il campione che è in ognuno di noi".
Ed ecco le parole del Presidente di Special Olympics Italia, Angelo Moratti: “Il gioco di squadra, in Special Olympics, è una formula che vince sempre: lo vediamo continuamente con lo sport nei numerosi eventi organizzati durante tutto l’anno. Ma la stessa formula è vincente in ogni ambito della vita quotidiana. C’è un'iniziativa che vorrei citare in particolare. Proprio grazie ad un prezioso lavoro di squadra, Ilaria Ghinka Bonanni, un’Atleta di Special Olympics Italia, ha avuto l’opportunità di dipingere una Vespa della Piaggio che, insieme ad altre due dipinte da grandi artisti internazionali, verrà messa all’asta in favore dei Giochi Mondiali Invernali Special Olympics".
E quelle del Vicepresidente di Special Olympics Italia, Manuela Lavazza: "L'unione tra pubblico e privato aiuta a raggiungere grandi obiettivi, come quello che si pose Eunice Kennedy Shriver fondando Special Olympics. L'Italia sta spingendo sull'acceleratore per garantire maggiori opportunità e diritti, con l'applicazione della riforma sulla disabilità del 2025, per permettere a ognuno di costruirsi un percorso di vita personalizzato e creare così il proprio futuro. Un futuro che tutti siamo tenuti a sostenere".
Attesa trepidante nelle dichiarazioni dei Sindaci delle altre tre località coinvolte nei Giochi Mondiali Invernali Torino 2025, con il Vicesindaco di Bardonecchia Vittorio Montabone: “Emozione è la parola che più ricorre quando siamo organizziamo un evento Special Olympics. Ne abbiamo ospitati tanti, ma stavolta con i Mondiali sarà davvero un'occasione unica che ci rende fieri di far parte di questa grande famiglia. Siamo pronti a occogliervi con le vostre unicità e invitiamo tutti a raggiungerci per sostenere la grande voglia di vincere degli Atleti Special Olympics”, il Sindaco di Sestriere Giovanni Cesare Poncet: “Mi pare essere tornato ai tempi dei Giochi del 2006. Siamo pronti a rivivere le stesse emozioni e ancor di più, perché anche grazie al grande coinvolgimento delle nostre scuole, i Mondiali Special Olympics lasceranno un segno duraturo intorno alle nostre montagne olimpiche” ed il Sindaco di Pragelato Massimo Marchisio: “Che orgoglio poter vivere da vicino le competizioni dello sci di fondo dei Mondiali Special Olympics nelle nostre piste. Grazie anche da parte mia alle istituzioni che ci hanno dato questa opportunità”.
Un bel gioco di squadra, grazie all’impegno del Governo, delle Istituzioni locali e delle aziende che hanno creduto fortemente nel valore e nel messaggio di Torino 2025, e nell’eredità che lascerà come traccia profonda nel Paese e a livello globale. Un messaggio in questo senso è arrivato dal Direttore delle Relazioni Istituzionali, Comunicazione e sostenibilità di Coca-Cola Italia e Albania, Cristina Camilli: “Nella nostra azienda abbiamo la fortuna di poter vivere da vicino come volontari le emozioni dei Giochi Special Olympics. Sono momenti magici, carichi di una passione contagiosa, che ci lasciano un segno positivo. Anche ai prossimi Mondiali potremo rivivere questa esperienza sia Torino, sia a Sestriere".
Un saluto arriva anche da Alberto Santilli, CEO di Toyota Motor Italy: "Essere partner di Special Olympics significa far parte di un viaggio straordinario, ispirante e ricco di valori. Gli Atleti insegnano la forza di volontà, il coraggio nel superare le sfide e la capacità di trasformare gli ostacoli in opportunità. Questi valori guidano il nostro impegno nel creare tecnologie e servizi di mobilità inclusivi e sostenibili. Ringrazio tutti i dipendenti Toyota che, con entusiasmo e partecipazione attiva, incarnano i valori aziendali e il nostro costante impegno".
Un ruolo chiave, quello aziendale, come testimoniato dal Responsabile Comunicazione e Advertising di Intesa Sanpaolo, Fabio Spagnuolo. "È un grande piacere condividere il viaggio che ci porta verso i Giochi Mondiali Special Olympics di Torino. Sosteniamo lo sport inclusivo perché svolge una funzione educativa che può aprire nuove prospettive culturali. Questo ci dà grandi responsabilità e ci carica di energia positiva perché il nostro ruolo è quello di valorizzare e amplificare questi valori, ribadendo che la diversità è la vera ricchezza di ognuno di noi".
Torino 2025 avrà numeri importanti, perché i Giochi Mondiali coinvolgeranno complessivamente 1.500 Atleti provenienti da 102 Paesi che si sfideranno in 8 discipline: sci alpino, sci nordico, danza sportiva, pattinaggio artistico, floorball, snowboarding, corsa con le racchette da neve, pattinaggio di velocità. Inoltre, saranno coinvolti più di 1.000 coach e delegati, 2.000 volontari, 1.000 media accreditati e circa 100.000 spettatori.
Troppo spesso, la non conoscenza della disabilità intellettiva genera paura, esclusione e mancanza di opportunità. È per questo che i Giochi saranno un’occasione eccezionale per far conoscere la persona che c’è dietro ogni atleta, la sua storia di determinazione e di coraggio. L’obiettivo è quello di vedere le disabilità intellettive da una prospettiva diversa, raggiungendo un livello di conoscenza che abbatta muri e stereotipi, generando inclusione sociale. L’Italia vuole lanciare attraverso l’organizzazione dei Giochi un forte messaggio di pace e riconciliazione. Se il mondo continua a dividersi - come dichiarato dal ministro Andrea Abodi - il nostro Paese vuole unire, e vivere in pieno la bellezza delle differenze.
I Giochi sono un importante riconoscimento a Special Olympics Italia che ha superato i 40 anni di attività con un capillare impegno in tutte le regioni, stimolando e promuovendo un cambiamento culturale nel Paese e per dimostrare attraverso lo sport che ogni persona può dare il suo contributo alla società e ha diritto alle sue opportunità, diventando fonte di ispirazione e promuovendo un cambiamento che lascia intravedere un futuro luminoso. E se da un lato l’aspetto più significativo dell’eredità dei Giochi sarà il cambiamento culturale con una società più consapevole del valore della diversità, altrettanto importante sarà l’eredità materiale che i Giochi lasceranno ai territori: infrastrutture migliorate, trasporti pubblici più fruibili, impianti sportivi e strutture turistiche più accessibili a persone con disabilità. Il tutto nel rispetto della sostenibilità ambientale, grazie alla stretta osservanza dello Sport Sustainability Framework, progetto cofinanziato dalla Commissione europea.
Durante la conferenza è stata presentata la mascotte dei Giochi Mondiali Invernali Special Olympics, personaggio che accompagnerà tutti i momenti più importanti dell'evento. Si tratta Moly, una simpatica lontra che indossa con orgoglio la Mole Antonelliana sul capo. Non una mascotte come le altre: il suo design nasce dalla creatività e dall'impegno di ben 2564 studenti con e senza disabilità intellettive che hanno partecipato al concorso "ScuolArteSpeciale" 2024, frutto dell'unione di tre elaborati vincitori, provenienti da scuole di La Spezia, Roma e Lecce, a dimostrazione di come lo sport e l'arte sappiano unire giovani talenti da tutta Italia. La lontra, simbolo di gioia, spirito di servizio, pace e bontà, incarna perfettamente lo spirito di questi Giochi. Il suo ritorno sulle Alpi italiane, dopo anni di assenza, rappresenta un messaggio di speranza e di rinascita, proprio come i World Winter Games Turin 2025 rappresentano un'occasione di crescita e di rinnovamento per Torino e per il nostro Paese. Altra rivelazione è stata quella delle medaglie dei Giochi che premieranno la determinazione, la voglia di esserci e il coraggio di tentare con tutte le proprie forze.
Torino ospiterà le competizioni di floorball, pattinaggio artistico e di velocità; al Sestriere si svolgeranno le gare di sci alpino e corsa con le racchette da neve; Bardonecchia sarà teatro della danza sportiva e dello snowboarding; a Pragelato sarà di scena lo sci di fondo. Inoltre il capoluogo piemontese ospiterà la Cerimonia di Apertura (8 marzo) e Chiusura (15 marzo) e tutti i programmi e gli eventi speciali collaterali (Global Youth Leadership Summit, Healthy Athletes, Motor Activities Training Program, Young Athletes Program).
L’impatto sociale, culturale, economico e sportivo continuerà a influenzare la città di Torino, le località coinvolte, l’Italia e il mondo intero con l'obiettivo di costruire un futuro in cui l'inclusione sia parte integrante della vita quotidiana. Un futuro che appartiene a tutti. Ma un futuro che è già qui, a Torino: “The Future is Here”.
di Napoli Magazine
12/12/2024 - 19:05
Torino ha riacceso lo spirito olimpico e si prepara a vivere i Giochi Mondiali Invernali Special Olympics. Qui, diciannove anni fa la storica edizione a cinque cerchi del 2006. Qui, dall’8 al 15 marzo, si tracceranno le rotte di un futuro che vuole promuovere, attraverso il formidabile potere dello sport, i valori dell’inclusione sociale, della solidarietà e della partecipazione. Perché, come afferma il claim dei Giochi, “The Future is Here”, il futuro è qui.
A 86 giorni alla Cerimonia di Apertura all’Inalpi Arena di Torino, nella splendida cornice di Palazzo Reale di Torino, si è alzato il sipario su un evento internazionale che punta ad abbattere ogni forma di pregiudizio ed emarginazione nei confronti delle persone con disabilità intellettive.
La conferenza stampa di presentazione, in collegamento streaming con oltre 100 paesi collegati, ha svelato il programma dei Giochi Mondiali Invernali ed ha visto, a testimonianza del pieno sostegno del Governo italiano, quale parte integrante del Comitato organizzatore, la presenza del Ministro del Turismo, Daniela Santanché: “Questa iniziativa rappresenta un'opportunità unica per celebrare lo sport come strumento di partecipazione e crescita. Allo stesso tempo, permette di mostrare al mondo lo spirito di accoglienza e inclusione che contraddistingue l'Italia. È un'occasione per dimostrare, attraverso le storie di coraggio e passione degli atleti di tutto il mondo, che ogni barriera può essere superata grazie alla loro contagiosa gioia di vivere e allo spirito di squadra che ci unisce”,
del Ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi: “Per tutti noi che abbiamo dato piccoli supporti a questo meraviglioso avvenimento sarà una dolcissima tempesta di emozioni, alimentata dall’umanità di una gioventù capace di esprimersi superando ogni limite che la vita ha imposto e che grazie allo sport viene vissuto con uno spirito positivo, con uno stato d'animo più leggero. Questi World Games saranno speciali anche grazie al lavoro straordinario degli operatori, dei volontari, delle famiglie, degli allenatori, in un gioco di squadra formidabile guidato dal Comitato organizzatore e sostenuto dal Governo e dalle Istituzioni del territorio, che si consacrerà in una settimana di competizioni, in sette giorni di abbracci ed emozioni, che poi rimarranno ricordi preziosi per tutti coloro che parteciperanno e vivranno sul campo, nei vari ruoli, questo appuntamento con l'umanità. Ma ogni giorno di Special Olympics è un evento e rappresenta un contributo non solo a chi ne beneficia in via diretta ma a tutti coloro che hanno la capacità e la fortuna di condividere o avvertire i significati dell’impegno sociale e morale che questa meravigliosa organizzazione mette a disposizione in Italia e nel mondo. In questo evento si ritroveranno gli amici di tante nazioni, in una fase storica nella quale il mondo si divide e troppi conflitti negano il diritto inviolabile alla vita, e noi ci uniremo sotto la bandiera di Special Olympics, con il piacere di condividere, apprezzare e abbracciare le differenze, facendo il tifo per tutti, con una gioia speciale per i "nostri" che vestiranno con onore la maglia azzurra”
e del Ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli: “I Giochi Mondiali Invernali di Torino 2025 saranno un appuntamento straordinario, una dimostrazione di quanto lo sport sappia abbattere barriere e costruire ponti, regalando tante emozioni e senso di appartenenza – ha sottolineato il Ministro -. Bisogna offrire occasioni, dare opportunità e iniziare a vedere in ogni persona le potenzialità e non i limiti. Gli atleti di Special Olympics, con il loro entusiasmo e la loro voglia di esserci e di partecipare, ci insegnano che ciascuno attraverso i suoi talenti può dimostrare quanto vale. È una grande sfida per tutti”.
Ad aprire la conferenza stampa, il Sindaco di Torino, Stefano Lo Russo: “A nome della città ringrazio tutti i Ministri che hanno sostenuto la nostra candidatura per ospitare i Giochi. Abbiamo lavorato a questo evento pensando allo sport come veicolo di inclusione, per trasmettere messaggi importanti. Torino ha appena ospitato le Atp Finals di tennis, grandi appuntamenti legati al basket, accoglierà anche le Universiadi. Inserire i Mondiali di Special Olympics nel nostro territorio è motivo di grande orgoglio. Così come siamo fieri del fatto che a guidare il comitato organizzatore sia una nostra concittadina. Una persona all'altezza di questa grande sfida”.
Chiamata in causa dal sindaco, prende la parola Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, Presidente del Local Organization Commitee: “Questi Giochi rappresentano il punto di partenza di un lungo ciclo olimpico che continuerà con le Olimpiadi e le Paralimpiadi di Milano-Cortina del 2026 e con quelle delle Alpi Francesi del 2030. La fiamma olimpica è un simbolo sportivo ma è anche una grande occasione per Torino e per l'Italia, quella di ospitare un evento che abbatta le barriere e valorizzi le capacità di ciascuno. Lo sport, come l'arte, celebra il talento nel rispetto delle regole. In questo senso i Giochi saranno accompagnati da un ricco calendario di appuntamenti in cui potremo mettere in mostra il valore della storia e della cultura del nostro territorio. Siamo felici di rinnovare lo stesso spirito di ospitalità dei Giochi olimpici invernali del 2006 e per questo voglio ringraziare anche io il Governo e i Ministri che ci hanno dato questa opportunità, il comitato d'onore e il Prefetto che ci supportano nell'organizzazione e tutta la stampa che ci aiuterà a diffondere i valori della coesione, della cultura e dello sport inclusivo".
A testimonianza dell’impegno della Regione Piemonte è intervenuta l’Assessore al Turismo, alla Cultura, allo Sport e post olimpico, alle Pari opportunità e politiche giovanili Marina Chiarelli: “Lo sport ha un linguaggio non verbale capace di veicolare grandi valori e può aiutare a superare ogni barriera: da quelle fisiche a quelle culturali. La politica può mettersi al servizio di questi valori e lavorare in rete, a partire dal Governo fino a tutte le istituzioni nei nostri territori, per creare un'orchestra che dia armonia e forza a iniziative come quella di Torino 2025. Ma la forza non basta, perché il vero motore è la volontà che ci insegnano i familiari degli Atleti Special Olympics: persone che con la loro determinazione ci dimostrano che tutto può diventare possibile. La nostra Regione è felice di investire sull'alto valore dello sport: il Piemonte è sempre stato e continuerà a essere luogo d'incontro e di crescita. Special Olympics per noi è un simbolo di ciò che possiamo essere, se stiamo insieme".
Hanno inoltre preso parte alla presentazione il CEO di Special Olympics International, Mary Davis: “Sono certa che i Giochi avranno un impatto eccezionale a livello globale anche perché c'è molta attesa, a 8 anni dall'ultima edizione. 1500 Atleti lanceranno un messaggio di dignità, di forza, di coraggio e determinazione attraverso il potere dello sport. Credo che l'Italia sia il posto giusto per inviare al mondo questo messaggio. Sono stata recentemente al G7 sull'Inclusione e la disabilità organizzato ad Assisi e Solfagnano. Era la prima volta che una riunione del genere veniva organizzata e ho visto la vostra passione e l'amore con cui ci avete accolto, coinvolgendo persone con disabilità nella preparazione dei pasti e nei vari servizi. Grazie all'Italia, al suo Governo e alle altre istituzioni, al comitato organizzatore e alle aziende partner, potremo promuovere un netto cambiamento: dall'esclusione all'inclusione, dall'emarginazione all'essere protagonisti della società. Special Olympics Italia da oltre quarant'anni lavora per questo e con i Giochi Mondiali Invernali il nostro compito sarà quello di coinvolgere tutti per rivelare il campione che è in ognuno di noi".
Ed ecco le parole del Presidente di Special Olympics Italia, Angelo Moratti: “Il gioco di squadra, in Special Olympics, è una formula che vince sempre: lo vediamo continuamente con lo sport nei numerosi eventi organizzati durante tutto l’anno. Ma la stessa formula è vincente in ogni ambito della vita quotidiana. C’è un'iniziativa che vorrei citare in particolare. Proprio grazie ad un prezioso lavoro di squadra, Ilaria Ghinka Bonanni, un’Atleta di Special Olympics Italia, ha avuto l’opportunità di dipingere una Vespa della Piaggio che, insieme ad altre due dipinte da grandi artisti internazionali, verrà messa all’asta in favore dei Giochi Mondiali Invernali Special Olympics".
E quelle del Vicepresidente di Special Olympics Italia, Manuela Lavazza: "L'unione tra pubblico e privato aiuta a raggiungere grandi obiettivi, come quello che si pose Eunice Kennedy Shriver fondando Special Olympics. L'Italia sta spingendo sull'acceleratore per garantire maggiori opportunità e diritti, con l'applicazione della riforma sulla disabilità del 2025, per permettere a ognuno di costruirsi un percorso di vita personalizzato e creare così il proprio futuro. Un futuro che tutti siamo tenuti a sostenere".
Attesa trepidante nelle dichiarazioni dei Sindaci delle altre tre località coinvolte nei Giochi Mondiali Invernali Torino 2025, con il Vicesindaco di Bardonecchia Vittorio Montabone: “Emozione è la parola che più ricorre quando siamo organizziamo un evento Special Olympics. Ne abbiamo ospitati tanti, ma stavolta con i Mondiali sarà davvero un'occasione unica che ci rende fieri di far parte di questa grande famiglia. Siamo pronti a occogliervi con le vostre unicità e invitiamo tutti a raggiungerci per sostenere la grande voglia di vincere degli Atleti Special Olympics”, il Sindaco di Sestriere Giovanni Cesare Poncet: “Mi pare essere tornato ai tempi dei Giochi del 2006. Siamo pronti a rivivere le stesse emozioni e ancor di più, perché anche grazie al grande coinvolgimento delle nostre scuole, i Mondiali Special Olympics lasceranno un segno duraturo intorno alle nostre montagne olimpiche” ed il Sindaco di Pragelato Massimo Marchisio: “Che orgoglio poter vivere da vicino le competizioni dello sci di fondo dei Mondiali Special Olympics nelle nostre piste. Grazie anche da parte mia alle istituzioni che ci hanno dato questa opportunità”.
Un bel gioco di squadra, grazie all’impegno del Governo, delle Istituzioni locali e delle aziende che hanno creduto fortemente nel valore e nel messaggio di Torino 2025, e nell’eredità che lascerà come traccia profonda nel Paese e a livello globale. Un messaggio in questo senso è arrivato dal Direttore delle Relazioni Istituzionali, Comunicazione e sostenibilità di Coca-Cola Italia e Albania, Cristina Camilli: “Nella nostra azienda abbiamo la fortuna di poter vivere da vicino come volontari le emozioni dei Giochi Special Olympics. Sono momenti magici, carichi di una passione contagiosa, che ci lasciano un segno positivo. Anche ai prossimi Mondiali potremo rivivere questa esperienza sia Torino, sia a Sestriere".
Un saluto arriva anche da Alberto Santilli, CEO di Toyota Motor Italy: "Essere partner di Special Olympics significa far parte di un viaggio straordinario, ispirante e ricco di valori. Gli Atleti insegnano la forza di volontà, il coraggio nel superare le sfide e la capacità di trasformare gli ostacoli in opportunità. Questi valori guidano il nostro impegno nel creare tecnologie e servizi di mobilità inclusivi e sostenibili. Ringrazio tutti i dipendenti Toyota che, con entusiasmo e partecipazione attiva, incarnano i valori aziendali e il nostro costante impegno".
Un ruolo chiave, quello aziendale, come testimoniato dal Responsabile Comunicazione e Advertising di Intesa Sanpaolo, Fabio Spagnuolo. "È un grande piacere condividere il viaggio che ci porta verso i Giochi Mondiali Special Olympics di Torino. Sosteniamo lo sport inclusivo perché svolge una funzione educativa che può aprire nuove prospettive culturali. Questo ci dà grandi responsabilità e ci carica di energia positiva perché il nostro ruolo è quello di valorizzare e amplificare questi valori, ribadendo che la diversità è la vera ricchezza di ognuno di noi".
Torino 2025 avrà numeri importanti, perché i Giochi Mondiali coinvolgeranno complessivamente 1.500 Atleti provenienti da 102 Paesi che si sfideranno in 8 discipline: sci alpino, sci nordico, danza sportiva, pattinaggio artistico, floorball, snowboarding, corsa con le racchette da neve, pattinaggio di velocità. Inoltre, saranno coinvolti più di 1.000 coach e delegati, 2.000 volontari, 1.000 media accreditati e circa 100.000 spettatori.
Troppo spesso, la non conoscenza della disabilità intellettiva genera paura, esclusione e mancanza di opportunità. È per questo che i Giochi saranno un’occasione eccezionale per far conoscere la persona che c’è dietro ogni atleta, la sua storia di determinazione e di coraggio. L’obiettivo è quello di vedere le disabilità intellettive da una prospettiva diversa, raggiungendo un livello di conoscenza che abbatta muri e stereotipi, generando inclusione sociale. L’Italia vuole lanciare attraverso l’organizzazione dei Giochi un forte messaggio di pace e riconciliazione. Se il mondo continua a dividersi - come dichiarato dal ministro Andrea Abodi - il nostro Paese vuole unire, e vivere in pieno la bellezza delle differenze.
I Giochi sono un importante riconoscimento a Special Olympics Italia che ha superato i 40 anni di attività con un capillare impegno in tutte le regioni, stimolando e promuovendo un cambiamento culturale nel Paese e per dimostrare attraverso lo sport che ogni persona può dare il suo contributo alla società e ha diritto alle sue opportunità, diventando fonte di ispirazione e promuovendo un cambiamento che lascia intravedere un futuro luminoso. E se da un lato l’aspetto più significativo dell’eredità dei Giochi sarà il cambiamento culturale con una società più consapevole del valore della diversità, altrettanto importante sarà l’eredità materiale che i Giochi lasceranno ai territori: infrastrutture migliorate, trasporti pubblici più fruibili, impianti sportivi e strutture turistiche più accessibili a persone con disabilità. Il tutto nel rispetto della sostenibilità ambientale, grazie alla stretta osservanza dello Sport Sustainability Framework, progetto cofinanziato dalla Commissione europea.
Durante la conferenza è stata presentata la mascotte dei Giochi Mondiali Invernali Special Olympics, personaggio che accompagnerà tutti i momenti più importanti dell'evento. Si tratta Moly, una simpatica lontra che indossa con orgoglio la Mole Antonelliana sul capo. Non una mascotte come le altre: il suo design nasce dalla creatività e dall'impegno di ben 2564 studenti con e senza disabilità intellettive che hanno partecipato al concorso "ScuolArteSpeciale" 2024, frutto dell'unione di tre elaborati vincitori, provenienti da scuole di La Spezia, Roma e Lecce, a dimostrazione di come lo sport e l'arte sappiano unire giovani talenti da tutta Italia. La lontra, simbolo di gioia, spirito di servizio, pace e bontà, incarna perfettamente lo spirito di questi Giochi. Il suo ritorno sulle Alpi italiane, dopo anni di assenza, rappresenta un messaggio di speranza e di rinascita, proprio come i World Winter Games Turin 2025 rappresentano un'occasione di crescita e di rinnovamento per Torino e per il nostro Paese. Altra rivelazione è stata quella delle medaglie dei Giochi che premieranno la determinazione, la voglia di esserci e il coraggio di tentare con tutte le proprie forze.
Torino ospiterà le competizioni di floorball, pattinaggio artistico e di velocità; al Sestriere si svolgeranno le gare di sci alpino e corsa con le racchette da neve; Bardonecchia sarà teatro della danza sportiva e dello snowboarding; a Pragelato sarà di scena lo sci di fondo. Inoltre il capoluogo piemontese ospiterà la Cerimonia di Apertura (8 marzo) e Chiusura (15 marzo) e tutti i programmi e gli eventi speciali collaterali (Global Youth Leadership Summit, Healthy Athletes, Motor Activities Training Program, Young Athletes Program).
L’impatto sociale, culturale, economico e sportivo continuerà a influenzare la città di Torino, le località coinvolte, l’Italia e il mondo intero con l'obiettivo di costruire un futuro in cui l'inclusione sia parte integrante della vita quotidiana. Un futuro che appartiene a tutti. Ma un futuro che è già qui, a Torino: “The Future is Here”.