"A me non piace tanto raccontarmi anche perché la mia storia la conoscono tutti, non ho niente da aggiornare, tutto è rimasto come a Parigi. La mia fortuna è stata aver avuto le persone giuste vicino che mi hanno aperto la testa per pensare allo sport, sennò sarei rimasto sulla sedia a riflettere solo sul male e il brutto della vita. Sono stato molto fortunato perché ho visto un'altra vita che si è aperta davanti a me". Lo ha detto Rigivan Ganeshamoorthy, oro nel lancio del disco all'ultima Paralimpiade di Parigi, oggi a Firenze, a margine del talk show Fair Play Menarini. "I primi tempi dopo l'incidente - ha raccontato Ganeshamoorthy - sono stati difficili per tutti perché ero depresso. In quei momenti pensi: perché è successo a me? perché tutto questo?. Poi capisci il senso della vita, le cose che vivi e anche fare la fisioterapia ti fa dire: sono ancora in vita, posso parlare, mangiare, ci sono altre persone che non arrivano a questo e sono fiero di quel che ho fatto. All'inizio non pensavo di farcela a fare lo sport che faccio, poi ci ho provato e, come detto, ora ne sono fiero". "Il successo alle Olimpiadi - ha proseguito - ancora non l'ho elaborato, anche perché non ne ho avuto il tempo. Certe sensazioni le tengo nel mio privato e cerco di alimentarle il più possibile". Parlando dei programmi per il prossimo anno, il campione paralimpico ha spiegato: "Nel 2025 ci saranno i Mondiali a Nuova Delhi, anche se non è ancora sicuro, vediamo quello che uscirà fuori. Lì tutto dipenderà dalla salute, se ci assiste o no".
di Napoli Magazine
30/11/2024 - 21:50
"A me non piace tanto raccontarmi anche perché la mia storia la conoscono tutti, non ho niente da aggiornare, tutto è rimasto come a Parigi. La mia fortuna è stata aver avuto le persone giuste vicino che mi hanno aperto la testa per pensare allo sport, sennò sarei rimasto sulla sedia a riflettere solo sul male e il brutto della vita. Sono stato molto fortunato perché ho visto un'altra vita che si è aperta davanti a me". Lo ha detto Rigivan Ganeshamoorthy, oro nel lancio del disco all'ultima Paralimpiade di Parigi, oggi a Firenze, a margine del talk show Fair Play Menarini. "I primi tempi dopo l'incidente - ha raccontato Ganeshamoorthy - sono stati difficili per tutti perché ero depresso. In quei momenti pensi: perché è successo a me? perché tutto questo?. Poi capisci il senso della vita, le cose che vivi e anche fare la fisioterapia ti fa dire: sono ancora in vita, posso parlare, mangiare, ci sono altre persone che non arrivano a questo e sono fiero di quel che ho fatto. All'inizio non pensavo di farcela a fare lo sport che faccio, poi ci ho provato e, come detto, ora ne sono fiero". "Il successo alle Olimpiadi - ha proseguito - ancora non l'ho elaborato, anche perché non ne ho avuto il tempo. Certe sensazioni le tengo nel mio privato e cerco di alimentarle il più possibile". Parlando dei programmi per il prossimo anno, il campione paralimpico ha spiegato: "Nel 2025 ci saranno i Mondiali a Nuova Delhi, anche se non è ancora sicuro, vediamo quello che uscirà fuori. Lì tutto dipenderà dalla salute, se ci assiste o no".