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Atletica, Paralimpiadi, Rigi Ganeshamoorthy: "Noi non siamo supereroi"
11.10.2024 14:16 di Napoli Magazine

"Siamo persone normali. Ci alleniamo e arriviamo ai risultati come voi 'normodotati'. Noi non siamo supereroi". Così Rigivan Ganeshamoorthy, oro nel lancio del disco F52 alle Paralimpiadi di Parigi 2024, in occasione del Festival dello Sport. Ganeshamoorthy ha raccontato anche il momento in cui è tornato a Dragona, il quartiere di Roma in cui abita. "Mi hanno assalito. Pure all'aeroporto mi hanno assalito. Mi sono detto: 'Che è' sto casino?'. Mi hanno fatto più nero di quello che ero". Oney Tapia, oro nel lancio del disco F11 a Parigi, ha invitato sul palco anche l'atleta trentina Giuliana Filippi, la più giovane sportiva alle Paralimpiadi di Parigi. "Prima di tutto ringrazio voi ragazzi, perché siete fantastici", ha detto Filippi. "A Parigi mi hanno trattato come se fossi una sorella minore. Mi hanno accolto a braccia aperte e mi hanno trattata veramente bene. Sono contenta del gruppo che si è formato e spero che continui ad essere così per sempre". "Siamo nati per vincere? Io penso che strada facendo impariamo a vincere", ha detto Tapia. "Io non credo che siamo nati per vincere". L'atleta paralimpico ha anche spiegato la scelta di indossare una mascherina con il messaggio "pace" ai giochi di Parigi. Nei conflitti, ha detto, "alla fine sono sempre le persone che ci vanno di mezzo. Questa mascherina ce l'avevo già da Rio de Janeiro, me l'hanno fatta le mie figlie. Abbiamo bisogno di amore in questo mondo perché c'è troppa violenza".

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Atletica, Paralimpiadi, Rigi Ganeshamoorthy: "Noi non siamo supereroi"

di Napoli Magazine

11/10/2024 - 14:16

"Siamo persone normali. Ci alleniamo e arriviamo ai risultati come voi 'normodotati'. Noi non siamo supereroi". Così Rigivan Ganeshamoorthy, oro nel lancio del disco F52 alle Paralimpiadi di Parigi 2024, in occasione del Festival dello Sport. Ganeshamoorthy ha raccontato anche il momento in cui è tornato a Dragona, il quartiere di Roma in cui abita. "Mi hanno assalito. Pure all'aeroporto mi hanno assalito. Mi sono detto: 'Che è' sto casino?'. Mi hanno fatto più nero di quello che ero". Oney Tapia, oro nel lancio del disco F11 a Parigi, ha invitato sul palco anche l'atleta trentina Giuliana Filippi, la più giovane sportiva alle Paralimpiadi di Parigi. "Prima di tutto ringrazio voi ragazzi, perché siete fantastici", ha detto Filippi. "A Parigi mi hanno trattato come se fossi una sorella minore. Mi hanno accolto a braccia aperte e mi hanno trattata veramente bene. Sono contenta del gruppo che si è formato e spero che continui ad essere così per sempre". "Siamo nati per vincere? Io penso che strada facendo impariamo a vincere", ha detto Tapia. "Io non credo che siamo nati per vincere". L'atleta paralimpico ha anche spiegato la scelta di indossare una mascherina con il messaggio "pace" ai giochi di Parigi. Nei conflitti, ha detto, "alla fine sono sempre le persone che ci vanno di mezzo. Questa mascherina ce l'avevo già da Rio de Janeiro, me l'hanno fatta le mie figlie. Abbiamo bisogno di amore in questo mondo perché c'è troppa violenza".