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Atletica, spionaggio ai danni di Marcell Jacobs: Filippo Tortu non risponde davanti ai pm
19.05.2025 23:08 di Napoli Magazine Fonte: Sport Mediaset

Filippo Tortu, velocista e oro a Tokyo 2020 nella 4x100, è stato convocato per essere ascoltato come testimone sul presunto spionaggio ai danni di Marcell Jacobs e davanti ai pm ha scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere in quanto parente di un indagato. Il fratello, Giacomo Tortu, è indagato per accesso abusivo a sistema informatico in concorso in un filone dell'inchiesta del pubblico ministero di Milano, Francesco De Tommasi con il sostituto della Direzione nazionale antimafia, Antonello Ardituro.

Giacomo Tortu è ritenuto il mandante della richiesta, emersa da alcune chat, con cui l'ex super poliziotto Carmine Gallo (morto il 9 marzo d'infarto) avrebbe commissionato ai propri uomini, e in particolare agli indagati Lorenzo Di Iulio e Gabriele Edmondo Pegoraro, di entrare nel telefono di Jacobs e "procedere" alla "estrazione delle chat" riguardanti lui e "il suo entourage". L'attività avrebbe preso di mira l'oro olimpico di Tokyo 2021 nei 100 metri piani ma anche lo staff, fra cui l'allenatore Paolo Camossi, il manager Marcello Magnani e il nutrizionista Giacomo Spazzini.

"Il fratello di Filippo Tortu viene da me insieme a un avvocato", confermò Gallo a verbale nell'interrogatorio dell'11 dicembre 2024. "Mi dice che loro hanno un sospetto, che Jacobs si sia sottoposto a doping". Si discute di come effettuare ricerche, paventando anche l'ipotesi di pedinamenti e appostamenti ritenuti però troppo difficili da realizzare per un personaggio pubblico come Jacobs. "Mio fratello non sa nulla", avrebbe detto Giacomo Tortu rivolgendosi all'ex super poliziotto, escludendo che il compagno di staffetta di Jacobs fosse in qualche modo coinvolto nel dossier.

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Atletica, spionaggio ai danni di Marcell Jacobs: Filippo Tortu non risponde davanti ai pm

di Napoli Magazine

19/05/2025 - 23:08

Filippo Tortu, velocista e oro a Tokyo 2020 nella 4x100, è stato convocato per essere ascoltato come testimone sul presunto spionaggio ai danni di Marcell Jacobs e davanti ai pm ha scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere in quanto parente di un indagato. Il fratello, Giacomo Tortu, è indagato per accesso abusivo a sistema informatico in concorso in un filone dell'inchiesta del pubblico ministero di Milano, Francesco De Tommasi con il sostituto della Direzione nazionale antimafia, Antonello Ardituro.

Giacomo Tortu è ritenuto il mandante della richiesta, emersa da alcune chat, con cui l'ex super poliziotto Carmine Gallo (morto il 9 marzo d'infarto) avrebbe commissionato ai propri uomini, e in particolare agli indagati Lorenzo Di Iulio e Gabriele Edmondo Pegoraro, di entrare nel telefono di Jacobs e "procedere" alla "estrazione delle chat" riguardanti lui e "il suo entourage". L'attività avrebbe preso di mira l'oro olimpico di Tokyo 2021 nei 100 metri piani ma anche lo staff, fra cui l'allenatore Paolo Camossi, il manager Marcello Magnani e il nutrizionista Giacomo Spazzini.

"Il fratello di Filippo Tortu viene da me insieme a un avvocato", confermò Gallo a verbale nell'interrogatorio dell'11 dicembre 2024. "Mi dice che loro hanno un sospetto, che Jacobs si sia sottoposto a doping". Si discute di come effettuare ricerche, paventando anche l'ipotesi di pedinamenti e appostamenti ritenuti però troppo difficili da realizzare per un personaggio pubblico come Jacobs. "Mio fratello non sa nulla", avrebbe detto Giacomo Tortu rivolgendosi all'ex super poliziotto, escludendo che il compagno di staffetta di Jacobs fosse in qualche modo coinvolto nel dossier.

Fonte: Sport Mediaset