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Boxe, D'Ambrosi: "Ora dobbiamo trovare il Sinner del pugilato"
18.03.2025 22:25 di Napoli Magazine

"Siamo felici, era incomprensibile come potesse sparire proprio il pugilato, disciplina presente già nelle Olimpiadi dell'antica Grecia. Ci siamo battuti affinché questo non avvenisse e, chi l'ha dura la vince, siamo riusciti a raggiungere l'obbiettivo". Così il presidente della federboxe Flavio D'Ambrosi, dai microfoni Rai di Radio 1Sport, a proposito della decisione dell'Esecutivo del Cio, che ora dovrà essere ratificata nel corso della 144/a Sessione (ma è una formalità), di ammettere il pugilato nel programma dell'Olimpiade di Los Angeles 2028. Ma rimane il fatto, viene fatto notare al presidente della Fpi, che gli ultimi Giochi parigini sono stati deludenti per il pugilato olimpico italiano. "L'ultimo quadriennio della boxe dilettantistica italiana - il commento di D'Ambrosi - è una medaglia a due facce. Da una parte ci sono gli otto pass olimpici conquistati, il titolo mondiale di Irma Testa, tre titoli di vicecampioni del mondo (due con gli uomini e uno con le donne), sei titoli europei. Eravamo competitivi, e l'altra faccia, quella negativa, è che a Parigi non abbiamo preso quello che probabilmente meritavamo. Non abbiamo cercato alibi, ci siamo rimboccati le maniche e stiamo ricostruendo la squadra azzurra con la ricerca dei talenti". La speranza, e uno degli obiettivi, del n.1 della Fpi è "una sinergia col mondo del professionismo, per trovare il Sinner del pugilato italiano, il campione che possa dare lustro e trascinare tutto il movimento. Però sottolineo come a livello quantitativo il pugilato è in continua crescita: oltre 1.200 sono le società affiliate alla federazione per oltre 75mila tesserati. Numeri da record, soprattutto tra i giovani, aumentati del 50% rispetto al 2021. Se troviamo il nostro Sinner questi dati miglioreranno ancora di più".

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Boxe, D'Ambrosi: "Ora dobbiamo trovare il Sinner del pugilato"

di Napoli Magazine

18/03/2025 - 22:25

"Siamo felici, era incomprensibile come potesse sparire proprio il pugilato, disciplina presente già nelle Olimpiadi dell'antica Grecia. Ci siamo battuti affinché questo non avvenisse e, chi l'ha dura la vince, siamo riusciti a raggiungere l'obbiettivo". Così il presidente della federboxe Flavio D'Ambrosi, dai microfoni Rai di Radio 1Sport, a proposito della decisione dell'Esecutivo del Cio, che ora dovrà essere ratificata nel corso della 144/a Sessione (ma è una formalità), di ammettere il pugilato nel programma dell'Olimpiade di Los Angeles 2028. Ma rimane il fatto, viene fatto notare al presidente della Fpi, che gli ultimi Giochi parigini sono stati deludenti per il pugilato olimpico italiano. "L'ultimo quadriennio della boxe dilettantistica italiana - il commento di D'Ambrosi - è una medaglia a due facce. Da una parte ci sono gli otto pass olimpici conquistati, il titolo mondiale di Irma Testa, tre titoli di vicecampioni del mondo (due con gli uomini e uno con le donne), sei titoli europei. Eravamo competitivi, e l'altra faccia, quella negativa, è che a Parigi non abbiamo preso quello che probabilmente meritavamo. Non abbiamo cercato alibi, ci siamo rimboccati le maniche e stiamo ricostruendo la squadra azzurra con la ricerca dei talenti". La speranza, e uno degli obiettivi, del n.1 della Fpi è "una sinergia col mondo del professionismo, per trovare il Sinner del pugilato italiano, il campione che possa dare lustro e trascinare tutto il movimento. Però sottolineo come a livello quantitativo il pugilato è in continua crescita: oltre 1.200 sono le società affiliate alla federazione per oltre 75mila tesserati. Numeri da record, soprattutto tra i giovani, aumentati del 50% rispetto al 2021. Se troviamo il nostro Sinner questi dati miglioreranno ancora di più".