Il giorno della vittoria n. 99 in carriera. E' questa la nuova impresa di Tadej Pogacar, campione del mondo e 'cannibale' del ciclismo moderno che oggi si è imposto nella classifica generale del giro del Delfinato, mettendo in bacheca anche questa competizione, nel corso della quale è arrivato primo anche in tre tappe (prima, sesta e settima). Meglio di così sarebbe stato difficile fare, e questo trionfo finale è anche un chiaro avvertimento ai rivali in vista dell'imminente Tour de France, che l'iridato vuole di nuovo fare suo. Ma dovrà guardarsi, ancora una volta, dal suo grande rivale Jonas Vingegaard, che di Tour ne ha già vinti due e che anche oggi ha dato del filo da torcere allo sloveno, dal quale non ha mai perso la ruota e che ha battuto nello sprint finale per il secondo posto.
Ma nella classifica finale il danese si è dovuto inchinare all'avversario che tra poco ritroverà sempre sulle strade di Francia, dal quale ha accusato un distacco complessivo di quasi un minuto (59"). La vittoria di tappa era andata al 21enne scalatore francese Lenny Martinez, grande speranza del ciclismo d'Olgtralpe, che aveva già partecipato a vari tentativi di fughe di giornata e alla fine, sul traguardo collocato sul Moncenisio dopo 133 km, l'ha spuntata per distacco, precedendo appunto Vingegaard e Pogacar di 34 secondi.
Più indietro l'olimpionico Remco Evenepoel, quinto oggi e quarto nella graduatoria generale, e comunque convinto di poter dire la sua al Tour. E proprio in vista della Grand Boucle e della tante salite che proporrà ha parlato Pogacar: "anche oggi Vingegaard è andato molto forte - le sue parole - e sappiamo che al Tour potranno essere ancora più forti, però anche noi avremo due scalatori in più". Appuntamento quindi a Lilla, da dove il prossimo 5 luglio partirà la corsa a tappe che mette in palio quella maglia gialla così tanto desiderata da chiunque corra in bicicletta.
di Napoli Magazine
15/06/2025 - 19:23
Il giorno della vittoria n. 99 in carriera. E' questa la nuova impresa di Tadej Pogacar, campione del mondo e 'cannibale' del ciclismo moderno che oggi si è imposto nella classifica generale del giro del Delfinato, mettendo in bacheca anche questa competizione, nel corso della quale è arrivato primo anche in tre tappe (prima, sesta e settima). Meglio di così sarebbe stato difficile fare, e questo trionfo finale è anche un chiaro avvertimento ai rivali in vista dell'imminente Tour de France, che l'iridato vuole di nuovo fare suo. Ma dovrà guardarsi, ancora una volta, dal suo grande rivale Jonas Vingegaard, che di Tour ne ha già vinti due e che anche oggi ha dato del filo da torcere allo sloveno, dal quale non ha mai perso la ruota e che ha battuto nello sprint finale per il secondo posto.
Ma nella classifica finale il danese si è dovuto inchinare all'avversario che tra poco ritroverà sempre sulle strade di Francia, dal quale ha accusato un distacco complessivo di quasi un minuto (59"). La vittoria di tappa era andata al 21enne scalatore francese Lenny Martinez, grande speranza del ciclismo d'Olgtralpe, che aveva già partecipato a vari tentativi di fughe di giornata e alla fine, sul traguardo collocato sul Moncenisio dopo 133 km, l'ha spuntata per distacco, precedendo appunto Vingegaard e Pogacar di 34 secondi.
Più indietro l'olimpionico Remco Evenepoel, quinto oggi e quarto nella graduatoria generale, e comunque convinto di poter dire la sua al Tour. E proprio in vista della Grand Boucle e della tante salite che proporrà ha parlato Pogacar: "anche oggi Vingegaard è andato molto forte - le sue parole - e sappiamo che al Tour potranno essere ancora più forti, però anche noi avremo due scalatori in più". Appuntamento quindi a Lilla, da dove il prossimo 5 luglio partirà la corsa a tappe che mette in palio quella maglia gialla così tanto desiderata da chiunque corra in bicicletta.