Da un trionfo all'altro, senza soluzione di continuità. Una settimana dopo il titolo mondiale su strada, Tadej Pogacar ha vinto in Francia anche il suo primo titolo europeo, scattando in solitaria a 77 chilometri dal traguardo, sui 200 circa del percorso, e facendo il vuoto dietro di sè, col solo Remco Evenepoel che ha cercato, inutilmente, di tenere il suo passo. Il belga è riuscito a conquistare la medaglia d'argento, mentre sul podio è salito il 19enne francese Paul Seixas, che ha strappato il bronzo all'azzurro Christian Scaroni.
"Un altro titolo. Sono felice di aver vinto tutte queste gare, devo godermele finché posso", ha commentato Pogacar, che ha ripetuto l'impresa di domenica scorsa a Kigali, dove era scattato a -66 dal traguardo. "I belgi avevano iniziato a spingere sulla salita precedente e mi sono trovato isolato, quindi era meglio attaccare per evitare di espormi a quelli degli altri", ha spiegato ancora lo sloveno, alla 18/a vittoria stagionale e 106/a in carriera. Secondo corridore a realizzare la doppietta Mondiale-Europeo dopo Peter Sagan nel 2016, Pogacar dovrebbe chiudere la sua stagione trionfale la prossima settimana alla Tre Valli di Varese, martedì, e al Giro di Lombardia, sabato, dove punterà alla quinta vittoria consecutiva. Evenepoel ha resistito un po' ma presto ha dovuto arrendersi, mentre è uscito proprio di scena il danese Jonas Vingegaard, ritiratosi dopo aver perso troppo terreno. Evenepoel ha proseguito insieme con Seixas, lo spagnolo Juan Auyso e Scaroni, che ha perso il duello per il bronzo col francese. "Quando si è staccato Ayuso, ho pensato che sarei riuscito a conquistare il bronzo - ha ammesso l'italiano -. In cima alla salita finale, però, ho iniziato a soffrire e non sono riuscito a rispondere all'ultimo attacco di Paul. Peccato, ma credo che come Nazionale abbiamo fatto veramente bene". Nella top tenè entrato anche Gianmarco Garofoli, mentre Marco Frigo ha chiuso 11/o.
"Sono stati veramente bravi - ha affermato il ct, Marco Villa -. Devo fare i complimenti a Christian per un quarto posto in una gara in cui hanno tirato fenomeni come Pogacar ed Evenepoel. Dopo Mondiali ed Europei posso dire che abbiamo diversi corridori di altissimo livello, alcuni giovani che possono dare tanto al nostro ciclismo. Un sesto posto in Africa, un quarto adesso: mi sembra che siano risultati di cui tutto lo sport italiano deve andare fiero". L'Italia ha infatti chiuso gli Europei sulle sponde del Rodano con un bilancio complessivo di sei medaglie, una in più rispetto al 2024, al quarto posto per titoli conquistati, ma al primo per il numero complessivo di podi. "Scaroni che ha fatto una corsa coraggiosa, di grande sacrificio, in cui ci ha messo tanto cuore. Un quarto posto che brucia un po' - ha affermato il presidente Fci, Cordiano Dagnoni -, ma tutta la squadra ha fatto bene. Tra Mondiali ed Europei ha raccolto piazzamenti importanti in un ciclismo fatto di fenomeni. In Francia abbiamo raccolto ben quattro medaglie d'argento, alcune delle quali potevano essere d'oro. In una manifestazione difficile, per la collocazione temporale a ridosso dei Mondiali, il ciclismo italiano si è quindi distinto, onorando una tradizione che ci vuole sempre protagonisti nelle rassegne continentali".
di Napoli Magazine
05/10/2025 - 19:35
Da un trionfo all'altro, senza soluzione di continuità. Una settimana dopo il titolo mondiale su strada, Tadej Pogacar ha vinto in Francia anche il suo primo titolo europeo, scattando in solitaria a 77 chilometri dal traguardo, sui 200 circa del percorso, e facendo il vuoto dietro di sè, col solo Remco Evenepoel che ha cercato, inutilmente, di tenere il suo passo. Il belga è riuscito a conquistare la medaglia d'argento, mentre sul podio è salito il 19enne francese Paul Seixas, che ha strappato il bronzo all'azzurro Christian Scaroni.
"Un altro titolo. Sono felice di aver vinto tutte queste gare, devo godermele finché posso", ha commentato Pogacar, che ha ripetuto l'impresa di domenica scorsa a Kigali, dove era scattato a -66 dal traguardo. "I belgi avevano iniziato a spingere sulla salita precedente e mi sono trovato isolato, quindi era meglio attaccare per evitare di espormi a quelli degli altri", ha spiegato ancora lo sloveno, alla 18/a vittoria stagionale e 106/a in carriera. Secondo corridore a realizzare la doppietta Mondiale-Europeo dopo Peter Sagan nel 2016, Pogacar dovrebbe chiudere la sua stagione trionfale la prossima settimana alla Tre Valli di Varese, martedì, e al Giro di Lombardia, sabato, dove punterà alla quinta vittoria consecutiva. Evenepoel ha resistito un po' ma presto ha dovuto arrendersi, mentre è uscito proprio di scena il danese Jonas Vingegaard, ritiratosi dopo aver perso troppo terreno. Evenepoel ha proseguito insieme con Seixas, lo spagnolo Juan Auyso e Scaroni, che ha perso il duello per il bronzo col francese. "Quando si è staccato Ayuso, ho pensato che sarei riuscito a conquistare il bronzo - ha ammesso l'italiano -. In cima alla salita finale, però, ho iniziato a soffrire e non sono riuscito a rispondere all'ultimo attacco di Paul. Peccato, ma credo che come Nazionale abbiamo fatto veramente bene". Nella top tenè entrato anche Gianmarco Garofoli, mentre Marco Frigo ha chiuso 11/o.
"Sono stati veramente bravi - ha affermato il ct, Marco Villa -. Devo fare i complimenti a Christian per un quarto posto in una gara in cui hanno tirato fenomeni come Pogacar ed Evenepoel. Dopo Mondiali ed Europei posso dire che abbiamo diversi corridori di altissimo livello, alcuni giovani che possono dare tanto al nostro ciclismo. Un sesto posto in Africa, un quarto adesso: mi sembra che siano risultati di cui tutto lo sport italiano deve andare fiero". L'Italia ha infatti chiuso gli Europei sulle sponde del Rodano con un bilancio complessivo di sei medaglie, una in più rispetto al 2024, al quarto posto per titoli conquistati, ma al primo per il numero complessivo di podi. "Scaroni che ha fatto una corsa coraggiosa, di grande sacrificio, in cui ci ha messo tanto cuore. Un quarto posto che brucia un po' - ha affermato il presidente Fci, Cordiano Dagnoni -, ma tutta la squadra ha fatto bene. Tra Mondiali ed Europei ha raccolto piazzamenti importanti in un ciclismo fatto di fenomeni. In Francia abbiamo raccolto ben quattro medaglie d'argento, alcune delle quali potevano essere d'oro. In una manifestazione difficile, per la collocazione temporale a ridosso dei Mondiali, il ciclismo italiano si è quindi distinto, onorando una tradizione che ci vuole sempre protagonisti nelle rassegne continentali".