"Oggi è il campo di Gianluca, ma sarò anche di tutti gli sportivi italiani". Così Giovanni Malagò, presidente del Coni, ha commentato l'intitolazione del campo 3 del centro di preparazione olimpica del Coni Giulio Onesti a Gianluca Vialli scomparso a gennaio. "Quando ci siamo riuniti in Giunta qualche mese fa pensando di intitolare il campo a lui in realtà non è stata una scelta emotiva del momento - ha proseguito - Gianluca ci aveva lasciato, sappiamo il percorso che lo ha accompagnato, il suo lascito e il suo messaggio.Oggi siamo nel centro di preparazione olimpica del Coni, intitolato a Giulio Onesti, un signore che nel dopoguerra fu mandato dal Governo costituente con un'idea precisa: chiudere il Coni. Si trasformò nel giro di qualche anno da commissario liquidatore a presidente di grande lungimiranza. Lo ha fatto perché nel Coni era già un'eccellenza nel mondo e l'apice della sua lungimiranza fu raggiunta quando portò le Olimpiadi a roma nel '60. E quando parliamo di preparazione olimpica parliamo di tutti gli sport, compreso il calcio che c'è alle Olimpiadi. La nostra squadra per antonomasia è l'U21 della quale Vialli fu protagonista".
di Napoli Magazine
05/06/2023 - 13:15
"Oggi è il campo di Gianluca, ma sarò anche di tutti gli sportivi italiani". Così Giovanni Malagò, presidente del Coni, ha commentato l'intitolazione del campo 3 del centro di preparazione olimpica del Coni Giulio Onesti a Gianluca Vialli scomparso a gennaio. "Quando ci siamo riuniti in Giunta qualche mese fa pensando di intitolare il campo a lui in realtà non è stata una scelta emotiva del momento - ha proseguito - Gianluca ci aveva lasciato, sappiamo il percorso che lo ha accompagnato, il suo lascito e il suo messaggio.Oggi siamo nel centro di preparazione olimpica del Coni, intitolato a Giulio Onesti, un signore che nel dopoguerra fu mandato dal Governo costituente con un'idea precisa: chiudere il Coni. Si trasformò nel giro di qualche anno da commissario liquidatore a presidente di grande lungimiranza. Lo ha fatto perché nel Coni era già un'eccellenza nel mondo e l'apice della sua lungimiranza fu raggiunta quando portò le Olimpiadi a roma nel '60. E quando parliamo di preparazione olimpica parliamo di tutti gli sport, compreso il calcio che c'è alle Olimpiadi. La nostra squadra per antonomasia è l'U21 della quale Vialli fu protagonista".