Il centro di arrampicata Rock’n Fire ha accolto e ospitato al meglio la terza e conclusiva tappa di Coppa Italia Boulder 2025, radunando 127 atleti provenienti da tutta Italia.
A salire sul gradino più alto del podio sono stati Pietro Biagini (Kundalini SSD) e Giulia Medici (Sport Promotion SSD) dopo una gara da incorniciare per entrambi.
I blocchi, tecnici, dinamici e coordinativi, frutto della tracciatura del team capitanato da Gabriele Moroni con Luca Camanni e Matteo Maffei, erano degni di una competizione internazionale e hanno garantito una notevole spettacolarità.
Fin dalle qualifiche Giulia, nonostante un infortunio ad un dito, si è imposta sulle avversarie con 4 top flash su 5, affiancata in prima posizione da Francesca Matuella (Arco Climbing), e seguite da Giulia Rosa (Ragni di Lecco) e Viola Bergamelli (The Forge Climb). Nelle impegnative semifinali la Medici è stata l’unica in grado di conquistare 3 top, seguita da Miriam Fogu (Arrampicata Libera Perugia) e Valentina Arnoldi (Ragni di Lecco). A completare il sestetto che si è aggiudicato un posto in finale anche Giulia Previtali (Climberg ASD), Francesca Matuella e Leonie Hofer (AVS Passeier).
La scandianese Medici, che non ha mai mollato il comando della gara in tutte le sue fasi, si è quindi meritata il trionfo finale, con 2 top e 2 zone, per un totale di 69.7 punti. Seconda piazza per la bergamasca Giulia Previtali, che ha saputo caparbiamente scalare posizioni, e bronzo per Miriam Fogu, che aveva conquistato l’oro nella prova di Mozzate.
Giulia, lucida e soddisfatta, ha così raccontato la sua gara e la partenza della sua stagione agonistica: “La stagione non è partita come avrei voluto, mi sono messa sulle spalle da sola delle grosse aspettative. Ho lavorato tanto e al Campionato Italiano, nonostante il risultato non fosse quello sperato, ho ritrovato la giusta condizione mentale. Ieri in riscaldamento ho avuto un infortunio al dito, ma questo incidente mi ha spinto ad essere concentrata, a scalare come so fare, sentendo la posizione e l’equilibrio per non utilizzare il dito e non aver dolore. Questo mi ha fatto ritrovare la sicurezza in ciò che so fare. Il prossimo weekend gareggerò in Coppa Europa a Roma e poi quest’anno, grazie ai risultati dell’anno scorso, competerò anche in Coppa del Mondo in Cina, in Brasile e in America. Sono gasata per questi appuntamenti oltreoceano e sono molto orgogliosa che quest’anno io sia “una su cui puntare”: ho capito che non sono aspettative ingombranti su di me, ma è fiducia nelle mie capacità, e questo mi carica tantissimo.”
Nelle fila maschili Pietro Biagini ha condotto le danze fin dalle qualifiche, con 4 top flash su 5 raggiunti. Al comando con lui anche Niccolò Antony Salvatore (Gollum Climbing Academy) e a breve distanza Matteo Reusa (ASD Kuota 8.10) e Matteo Baschieri (Just Climb! ASD).
Nelle semifinali si è posto al comando Matteo Reusa, unico con 4 top, di cui l'ultimo flash, seguito da Pietro Biagini e Niccolò Antony Salvatore. A completare il gruppo della finale a 7 (per un ex aequo al sesto posto) Matteo Baschieri (Just Climb! ASD), Mattia Salvatore (Gollum Climbing Academy), Riccardo Vicentini (Lupi Climbing Team) e Luca Boldrini (Deva Wall).
In finale ha trionfato in modo inarrivabile il genovese Biagini, col suo percorso netto, a base di 4 top flash, per la cifra tonda di 100 punti. Argento per il diciassettenne pinerolese Matteo Reusa e bronzo per il ferrarese Luca Boldrini.
Al termine delle gare Pietro, pragmatico e solido, ha dichiarato “Punto sempre a fare la gara migliore per me, nella condizione psicofisica e nel contesto in cui sono. Mi sono divertito ed ero già contentissimo di essere in finale. Certo, non volevo sbagliare, ma ero sereno, e la serenità è condizionata da quanto ti prepari. Io non mi sono preparato per questa stagione, quindi le mie aspettative erano bassissime. Non sono coinvolto nel circuito internazionale e questo mi ha permesso di non avere pressioni. Se i tecnici reputano che io possa fare una Coppa Europa la farò, ma la mia intenzione è lasciare spazio ai ragazzi che sono il vero presente del Boulder italiano.”
A premiare gli atleti erano presenti l’Assessore a Sport, Cultura, Politiche giovanili del Comune di Modena Andrea Bortolamasi, il Presidente del CONI Emilia-Romagna, Andrea Dondi, il vicedirigente del Comando dei Vigli del fuoco, Riccardo Buganè, e il Presidente FASI Emilia-Romagna, Aldo Reggi.
La premiazione è stata infatti particolarmente rilevante: non sono stati decretati solo i vincitori di tappa, ma sono stati assegnati anche i podi di circuito.
Si è aggiudicato la Coppa Italia overall il pescarese Niccolò Antony Salvatore, argento per Pietro Biagini e bronzo per Mattia Salvatore.
Mentre nelle fila femminili ha sollevato la Coppa Italia assoluta la trentina Francesca Matuella, argento meritatissimo per la perugina Miriam Fogu e bronzo per l’agguerrita meranese Leonie Hofer.
E adesso sguardi rivolti verso la tappa di Coppa Europa Boulder che verrà disputata a Roma il prossimo weekend, confidando che le maglie azzurre dimostrino il loro valore anche in campo internazionale.
di Napoli Magazine
31/03/2025 - 12:46
Il centro di arrampicata Rock’n Fire ha accolto e ospitato al meglio la terza e conclusiva tappa di Coppa Italia Boulder 2025, radunando 127 atleti provenienti da tutta Italia.
A salire sul gradino più alto del podio sono stati Pietro Biagini (Kundalini SSD) e Giulia Medici (Sport Promotion SSD) dopo una gara da incorniciare per entrambi.
I blocchi, tecnici, dinamici e coordinativi, frutto della tracciatura del team capitanato da Gabriele Moroni con Luca Camanni e Matteo Maffei, erano degni di una competizione internazionale e hanno garantito una notevole spettacolarità.
Fin dalle qualifiche Giulia, nonostante un infortunio ad un dito, si è imposta sulle avversarie con 4 top flash su 5, affiancata in prima posizione da Francesca Matuella (Arco Climbing), e seguite da Giulia Rosa (Ragni di Lecco) e Viola Bergamelli (The Forge Climb). Nelle impegnative semifinali la Medici è stata l’unica in grado di conquistare 3 top, seguita da Miriam Fogu (Arrampicata Libera Perugia) e Valentina Arnoldi (Ragni di Lecco). A completare il sestetto che si è aggiudicato un posto in finale anche Giulia Previtali (Climberg ASD), Francesca Matuella e Leonie Hofer (AVS Passeier).
La scandianese Medici, che non ha mai mollato il comando della gara in tutte le sue fasi, si è quindi meritata il trionfo finale, con 2 top e 2 zone, per un totale di 69.7 punti. Seconda piazza per la bergamasca Giulia Previtali, che ha saputo caparbiamente scalare posizioni, e bronzo per Miriam Fogu, che aveva conquistato l’oro nella prova di Mozzate.
Giulia, lucida e soddisfatta, ha così raccontato la sua gara e la partenza della sua stagione agonistica: “La stagione non è partita come avrei voluto, mi sono messa sulle spalle da sola delle grosse aspettative. Ho lavorato tanto e al Campionato Italiano, nonostante il risultato non fosse quello sperato, ho ritrovato la giusta condizione mentale. Ieri in riscaldamento ho avuto un infortunio al dito, ma questo incidente mi ha spinto ad essere concentrata, a scalare come so fare, sentendo la posizione e l’equilibrio per non utilizzare il dito e non aver dolore. Questo mi ha fatto ritrovare la sicurezza in ciò che so fare. Il prossimo weekend gareggerò in Coppa Europa a Roma e poi quest’anno, grazie ai risultati dell’anno scorso, competerò anche in Coppa del Mondo in Cina, in Brasile e in America. Sono gasata per questi appuntamenti oltreoceano e sono molto orgogliosa che quest’anno io sia “una su cui puntare”: ho capito che non sono aspettative ingombranti su di me, ma è fiducia nelle mie capacità, e questo mi carica tantissimo.”
Nelle fila maschili Pietro Biagini ha condotto le danze fin dalle qualifiche, con 4 top flash su 5 raggiunti. Al comando con lui anche Niccolò Antony Salvatore (Gollum Climbing Academy) e a breve distanza Matteo Reusa (ASD Kuota 8.10) e Matteo Baschieri (Just Climb! ASD).
Nelle semifinali si è posto al comando Matteo Reusa, unico con 4 top, di cui l'ultimo flash, seguito da Pietro Biagini e Niccolò Antony Salvatore. A completare il gruppo della finale a 7 (per un ex aequo al sesto posto) Matteo Baschieri (Just Climb! ASD), Mattia Salvatore (Gollum Climbing Academy), Riccardo Vicentini (Lupi Climbing Team) e Luca Boldrini (Deva Wall).
In finale ha trionfato in modo inarrivabile il genovese Biagini, col suo percorso netto, a base di 4 top flash, per la cifra tonda di 100 punti. Argento per il diciassettenne pinerolese Matteo Reusa e bronzo per il ferrarese Luca Boldrini.
Al termine delle gare Pietro, pragmatico e solido, ha dichiarato “Punto sempre a fare la gara migliore per me, nella condizione psicofisica e nel contesto in cui sono. Mi sono divertito ed ero già contentissimo di essere in finale. Certo, non volevo sbagliare, ma ero sereno, e la serenità è condizionata da quanto ti prepari. Io non mi sono preparato per questa stagione, quindi le mie aspettative erano bassissime. Non sono coinvolto nel circuito internazionale e questo mi ha permesso di non avere pressioni. Se i tecnici reputano che io possa fare una Coppa Europa la farò, ma la mia intenzione è lasciare spazio ai ragazzi che sono il vero presente del Boulder italiano.”
A premiare gli atleti erano presenti l’Assessore a Sport, Cultura, Politiche giovanili del Comune di Modena Andrea Bortolamasi, il Presidente del CONI Emilia-Romagna, Andrea Dondi, il vicedirigente del Comando dei Vigli del fuoco, Riccardo Buganè, e il Presidente FASI Emilia-Romagna, Aldo Reggi.
La premiazione è stata infatti particolarmente rilevante: non sono stati decretati solo i vincitori di tappa, ma sono stati assegnati anche i podi di circuito.
Si è aggiudicato la Coppa Italia overall il pescarese Niccolò Antony Salvatore, argento per Pietro Biagini e bronzo per Mattia Salvatore.
Mentre nelle fila femminili ha sollevato la Coppa Italia assoluta la trentina Francesca Matuella, argento meritatissimo per la perugina Miriam Fogu e bronzo per l’agguerrita meranese Leonie Hofer.
E adesso sguardi rivolti verso la tappa di Coppa Europa Boulder che verrà disputata a Roma il prossimo weekend, confidando che le maglie azzurre dimostrino il loro valore anche in campo internazionale.