Giocatore, dirigente e presidente federale: una vita per il rugby. Il mondo della palla ovale piange Giancarlo Dondi, morto la notte scorsa a Parma, sua città natale. Per molti l'ex numero uno della Fir resterà per sempre "l'uomo del Sei Nazioni": sotto la sua gestione la federazione italiana è stata ammessa nel 1998 al prestigioso torneo, entrando attivamente a farne parte con l'edizione 2000. Nato nel 1935, Dondi avrebbe compiuto 90 anni il prossimo 19 aprile. Giocò nella Rugby Parma prima e poi, in concomitanza con il servizio militare, per le Fiamme Oro Padova, dove vinse un tricolore nella stagione 1957-58. Chiuse la carriera di nuovo con i colori gialloblù. Giocava nei ruoli di seconda e terza linea. E' stato anche presidente del club parmigiano dal 1971 al 1975. Laureato in statistica, ha legato la propria vita con quella del rugby italiano, rivestendo il ruolo di vicepresidente Fir e team manager della nazionale nella prima metà degli anni '90, guidando la federazione per quattro mandati dal 1996 al 2012. Tuttora rivestiva la carica di presidente onorario. "Giancarlo è stato una figura straordinaria, un maestro per tutti noi ed uno dei più grandi dirigenti nella storia dello sport italiano. Ha cambiato per sempre il modello del rugby nel nostro paese, offrendo e applicando una visione all'avanguardia. Gli saremo per sempre riconoscenti", così Andrea Duodo, presidente della Fir piange la sua scomparsa. La federugby ha disposto un minuto di silenzio su tutti i campi d'Italia nel fine settimana e richiesto di avviare immediatamente le procedure per l'intitolazione a Dondi della "Cittadella del rugby" di Parma.
di Napoli Magazine
31/03/2025 - 16:45
Giocatore, dirigente e presidente federale: una vita per il rugby. Il mondo della palla ovale piange Giancarlo Dondi, morto la notte scorsa a Parma, sua città natale. Per molti l'ex numero uno della Fir resterà per sempre "l'uomo del Sei Nazioni": sotto la sua gestione la federazione italiana è stata ammessa nel 1998 al prestigioso torneo, entrando attivamente a farne parte con l'edizione 2000. Nato nel 1935, Dondi avrebbe compiuto 90 anni il prossimo 19 aprile. Giocò nella Rugby Parma prima e poi, in concomitanza con il servizio militare, per le Fiamme Oro Padova, dove vinse un tricolore nella stagione 1957-58. Chiuse la carriera di nuovo con i colori gialloblù. Giocava nei ruoli di seconda e terza linea. E' stato anche presidente del club parmigiano dal 1971 al 1975. Laureato in statistica, ha legato la propria vita con quella del rugby italiano, rivestendo il ruolo di vicepresidente Fir e team manager della nazionale nella prima metà degli anni '90, guidando la federazione per quattro mandati dal 1996 al 2012. Tuttora rivestiva la carica di presidente onorario. "Giancarlo è stato una figura straordinaria, un maestro per tutti noi ed uno dei più grandi dirigenti nella storia dello sport italiano. Ha cambiato per sempre il modello del rugby nel nostro paese, offrendo e applicando una visione all'avanguardia. Gli saremo per sempre riconoscenti", così Andrea Duodo, presidente della Fir piange la sua scomparsa. La federugby ha disposto un minuto di silenzio su tutti i campi d'Italia nel fine settimana e richiesto di avviare immediatamente le procedure per l'intitolazione a Dondi della "Cittadella del rugby" di Parma.