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NEWS - Indice della sportività del Sole 24 Ore: vince Bergamo
30.09.2024 13:52 di Napoli Magazine

La provincia di Bergamo sale per la prima volta al vertice della classifica dell’Indice di Sportività, indagine realizzata anche quest’anno da Pts per Il Sole 24 Ore nell’ambito del progetto della Qualità della vita e pubblicata lunedì 30 settembre. Giunta alla sua 18esima edizione, misura la diffusione e la qualità dei sistemi sportivi territoriali. I risultati verranno commentati lunedì 30 settembre in una diretta video, che verrà trasmessa dalle ore 15.00 sul sito internet del Sole 24 Ore e sugli account social del gruppo, a cui prenderanno parte il presidente del Coni, Giovanni Malagò, il presidente del Comitato italiano Paralimpico, Luca Pancalli e l’executive vice president di Pts, Alberto Miglietta. Interverrà, intervistato sul futuro dello sport italiano, anche il ministro per lo Sport, Andrea Abodi, con un contributo conclusivo dell’amministratore delegato dell’Atalanta Luca Percassi sul radicamento e il futuro dello sport nella città di Bergamo.

 

I risultati

Bergamo, al fotofinish, supera Trento, al vertice nell’ultimo biennio; diviene così la seconda provincia lombarda (dopo Varese nel 2021) a primeggiare nel ranking.

Trento scende al secondo posto, pur confermandosi la provincia leader nel  macro-indicatore sport & società. Lascia a Genova la corona per quel che riguarda la struttura sportiva, ma negli sport individuali sopravanza Bolzano. Quanto ai singoli parametri, le resta il primato nell’attrattività di grandi eventi sportivi, affiancato da quelli nell’atletica, che esprime anche la medaglia d’argento olimpica Nadia Battocletti, e nello sport femminile. La provincia alpina rimane tuttavia ai margini nel calcio (il cui peso nell’insieme degli indicatori è significativo).

In forte recupero, Genova si inserisce al terzo posto della classifica generale (era 13ª) con la conquista di ben 10 podi nelle singole classifiche e tre successi di tappa: nei risultati olimpici femminili (grazie alla ginnasta plurimedagliata Alice D’Amato, e non solo), negli sport di squadra meno diffusi (in primis, la pallanuoto) e per “storia e cultura” sportiva.

Ai piedi del podio si confermano Firenze (quarta, con il primato nel nuoto e l’argento in calcio professionistico e atletica) e Milano (quinta, leader per la presenza di media dedicati allo sport e sul podio per il tasso di praticabilità sportiva e il calcio “pro”). Guadagnano posizioni Torino (sesta con quattro presenze sul podio, era 15ª l’anno scorso) e Varese (da 12ª a settima). La provincia lombarda si conferma una eccellenza nello sport paralimpico: prima per strutture e tesserati, è superata solo da Verona per i risultati ai Giochi di Parigi.

Nella fascia alta della classifica anche Bologna (ottava, come nel 2023), mentre entra per la prima volta in top ten Roma (nona, era 27ª). Ultima delle prime 10 è Brescia (salita dal 16° posto), con un sistema ben strutturato e diffuso, che ai Giochi di Parigi le ha  fruttato sette medaglie. E il paese di Roncadelle è diventato famoso a livello internazionale, potendo vantare addirittura tre ori a cinque cerchi: di Anna Danesi nella pallavolo, Alice Bellandi nel judo e Giovanni De Gennaro nel kayak.

 

Il divario Nord-Sud

I dati sottolineano la grande diffusione dello sport a livello territoriale, pur rimanendo differenze rilevanti tra il Centro-Nord e il Sud. Cagliari al 15° posto (era 11ª) si conferma leader nel Mezzogiorno, che, com’è consuetudine, fatica a salire nelle posizioni medio-alte, nonostante i podi olimpici (dieci in tutto, con gli ori della cagliaritana Marta Maggetti nella vela e delle spadiste catanesi Rossella Fiamingo e Alberta Santuccio) e paralimpici (nove). Non mancano, peraltro, alcuni significativi recuperi: quelli di Napoli, che guadagna 16 posizioni e il secondo posto tra le province meridionali (passando da 55ª a 42ª), di Catania, che sale dall’81° al 51° posto. Sempre tutte meridionali le ultime dieci posizioni (tre le siciliane, come le calabresi), con il Sud Sardegna ancora maglia nera.

 

L’indagine

L’indice generale è l’esito di 35 indicatori. I dati presi in esame riguardano, ad esempio, la pratica sportiva, i risultati di squadre e singoli atleti e atlete (suddivisi per discipline), l’investimento in infrastrutture, l’offerta in tema di turismo sportivo e alcuni aspetti sociali come quelli legati allo sport femminile, allo sport paralimpico e a quello dei bambini. Una fotografia che punta a misurare l’impatto della sportività sul benessere della popolazione locale.

Tra le novità tre indicatori legati ai risultati dei team azzurri ai Giochi di Parigi. Confermato anche l’indicatore sugli investimenti nello sport, inclusi i progetti finanziati con il Pnrr.

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NEWS - Indice della sportività del Sole 24 Ore: vince Bergamo

di Napoli Magazine

30/09/2024 - 13:52

La provincia di Bergamo sale per la prima volta al vertice della classifica dell’Indice di Sportività, indagine realizzata anche quest’anno da Pts per Il Sole 24 Ore nell’ambito del progetto della Qualità della vita e pubblicata lunedì 30 settembre. Giunta alla sua 18esima edizione, misura la diffusione e la qualità dei sistemi sportivi territoriali. I risultati verranno commentati lunedì 30 settembre in una diretta video, che verrà trasmessa dalle ore 15.00 sul sito internet del Sole 24 Ore e sugli account social del gruppo, a cui prenderanno parte il presidente del Coni, Giovanni Malagò, il presidente del Comitato italiano Paralimpico, Luca Pancalli e l’executive vice president di Pts, Alberto Miglietta. Interverrà, intervistato sul futuro dello sport italiano, anche il ministro per lo Sport, Andrea Abodi, con un contributo conclusivo dell’amministratore delegato dell’Atalanta Luca Percassi sul radicamento e il futuro dello sport nella città di Bergamo.

 

I risultati

Bergamo, al fotofinish, supera Trento, al vertice nell’ultimo biennio; diviene così la seconda provincia lombarda (dopo Varese nel 2021) a primeggiare nel ranking.

Trento scende al secondo posto, pur confermandosi la provincia leader nel  macro-indicatore sport & società. Lascia a Genova la corona per quel che riguarda la struttura sportiva, ma negli sport individuali sopravanza Bolzano. Quanto ai singoli parametri, le resta il primato nell’attrattività di grandi eventi sportivi, affiancato da quelli nell’atletica, che esprime anche la medaglia d’argento olimpica Nadia Battocletti, e nello sport femminile. La provincia alpina rimane tuttavia ai margini nel calcio (il cui peso nell’insieme degli indicatori è significativo).

In forte recupero, Genova si inserisce al terzo posto della classifica generale (era 13ª) con la conquista di ben 10 podi nelle singole classifiche e tre successi di tappa: nei risultati olimpici femminili (grazie alla ginnasta plurimedagliata Alice D’Amato, e non solo), negli sport di squadra meno diffusi (in primis, la pallanuoto) e per “storia e cultura” sportiva.

Ai piedi del podio si confermano Firenze (quarta, con il primato nel nuoto e l’argento in calcio professionistico e atletica) e Milano (quinta, leader per la presenza di media dedicati allo sport e sul podio per il tasso di praticabilità sportiva e il calcio “pro”). Guadagnano posizioni Torino (sesta con quattro presenze sul podio, era 15ª l’anno scorso) e Varese (da 12ª a settima). La provincia lombarda si conferma una eccellenza nello sport paralimpico: prima per strutture e tesserati, è superata solo da Verona per i risultati ai Giochi di Parigi.

Nella fascia alta della classifica anche Bologna (ottava, come nel 2023), mentre entra per la prima volta in top ten Roma (nona, era 27ª). Ultima delle prime 10 è Brescia (salita dal 16° posto), con un sistema ben strutturato e diffuso, che ai Giochi di Parigi le ha  fruttato sette medaglie. E il paese di Roncadelle è diventato famoso a livello internazionale, potendo vantare addirittura tre ori a cinque cerchi: di Anna Danesi nella pallavolo, Alice Bellandi nel judo e Giovanni De Gennaro nel kayak.

 

Il divario Nord-Sud

I dati sottolineano la grande diffusione dello sport a livello territoriale, pur rimanendo differenze rilevanti tra il Centro-Nord e il Sud. Cagliari al 15° posto (era 11ª) si conferma leader nel Mezzogiorno, che, com’è consuetudine, fatica a salire nelle posizioni medio-alte, nonostante i podi olimpici (dieci in tutto, con gli ori della cagliaritana Marta Maggetti nella vela e delle spadiste catanesi Rossella Fiamingo e Alberta Santuccio) e paralimpici (nove). Non mancano, peraltro, alcuni significativi recuperi: quelli di Napoli, che guadagna 16 posizioni e il secondo posto tra le province meridionali (passando da 55ª a 42ª), di Catania, che sale dall’81° al 51° posto. Sempre tutte meridionali le ultime dieci posizioni (tre le siciliane, come le calabresi), con il Sud Sardegna ancora maglia nera.

 

L’indagine

L’indice generale è l’esito di 35 indicatori. I dati presi in esame riguardano, ad esempio, la pratica sportiva, i risultati di squadre e singoli atleti e atlete (suddivisi per discipline), l’investimento in infrastrutture, l’offerta in tema di turismo sportivo e alcuni aspetti sociali come quelli legati allo sport femminile, allo sport paralimpico e a quello dei bambini. Una fotografia che punta a misurare l’impatto della sportività sul benessere della popolazione locale.

Tra le novità tre indicatori legati ai risultati dei team azzurri ai Giochi di Parigi. Confermato anche l’indicatore sugli investimenti nello sport, inclusi i progetti finanziati con il Pnrr.