Altri Sport
Pallavolo, sfogo dell'azzurra Adhu Malual: "Insulti razzisti dai miei tifosi"
21.12.2025 19:42 di Napoli Magazine
aA

Romana, classe 2000, genitori originari del Sud Sudan e una carriera nella pallavolo avviata anche in azzurro. Adhu Malual, schiacciatrice della squadra di Pinerolo si è ribellata alla pioggia di insulti - razzisti - che le sono piovuti addosso dagli spalti nella partita di campionato di A1 che la sua squadra ha perso al tie-break contro Macerata.

"Ieri sera ho giocato in casa. E non mi sono sentita a casa" scrive nel suo sfogo-accusa la pallavolista, che ha denunciato offese che non hanno risparmiato i suoi familiari presenti sulle tribune.

"In 12 anni di carriera non avevo mai assistito né vissuto sulla mia pelle un atteggiamento del genere da parte del pubblico che dovrebbe sostenere la propria squadra - prosegue Malual, che veste la maglia azzurra dal 2018, con le prime convocazioni nelle giovanili prima di approdare nell'Italia di Velasco - Insulti, fischi costanti, offese personali e sì commenti razzisti, rivolti non solo a me ma anche ai miei familiari sugli spalti. Dal primo punto all'ultimo. Non per spronare. Non per sostenere. Solo per colpire", é la sua denuncia.

Nonostante ciò "sono fiera di essere italiana. Sono fiera di giocare in uno dei campionati più forti al mondo. Sono fiera di indossare la maglia azzurra, perché l'amore che provo per questo Paese, che è la mia casa, è indescrivibile. E non permetterò a nessuno di metterlo in discussione". "Io continuerò a fare il mio lavoro. Con dignità. Con professionalità. Con rispetto per questo sport - conclude Malual -. Ma una cosa va detta chiaramente: il silenzio, davanti a certi comportamenti, non è più un'opzione".

E in silenzio non è stata la Lega volley femminile che parla di episodio "totalmente inaccettabile" con Malual "apostrofata anche con espressioni razziste a commento della sua prestazione in campo". "Condanniamo tali comportamenti ed esprimiamo solidarietà all'atleta e alla sua famiglia - sottolinea il presidente Mauro Fabris -. Chiederemo l'intervento del giudice di Lega per verificare quanto accaduto. In ogni caso crediamo che Monviso Volley sia in grado di individuare i responsabili di questa vicenda indegna e proibire loro l'accesso in futuro al palazzetto. Nel nostro campionato giocano atlete da tutto il mondo, di 40 nazioni diverse, con credi religiosi e culture differenti, senza che mai si registrino episodi simili".

Anche il club della giocatrice, la Monviso volley ha "preso fermamente le distanze dalle manifestazioni di dissenso da parte di una minoranza del pubblico, non in linea con i valori dello sport e con i principi della nostra società" annunciando di perseguire nelle sedi opportune i comportamenti contrari al club.

ULTIMISSIME ALTRI SPORT
TUTTE LE ULTIMISSIME
NOTIZIE SUCCESSIVE >>>
Pallavolo, sfogo dell'azzurra Adhu Malual: "Insulti razzisti dai miei tifosi"

di Napoli Magazine

21/12/2025 - 19:42

Romana, classe 2000, genitori originari del Sud Sudan e una carriera nella pallavolo avviata anche in azzurro. Adhu Malual, schiacciatrice della squadra di Pinerolo si è ribellata alla pioggia di insulti - razzisti - che le sono piovuti addosso dagli spalti nella partita di campionato di A1 che la sua squadra ha perso al tie-break contro Macerata.

"Ieri sera ho giocato in casa. E non mi sono sentita a casa" scrive nel suo sfogo-accusa la pallavolista, che ha denunciato offese che non hanno risparmiato i suoi familiari presenti sulle tribune.

"In 12 anni di carriera non avevo mai assistito né vissuto sulla mia pelle un atteggiamento del genere da parte del pubblico che dovrebbe sostenere la propria squadra - prosegue Malual, che veste la maglia azzurra dal 2018, con le prime convocazioni nelle giovanili prima di approdare nell'Italia di Velasco - Insulti, fischi costanti, offese personali e sì commenti razzisti, rivolti non solo a me ma anche ai miei familiari sugli spalti. Dal primo punto all'ultimo. Non per spronare. Non per sostenere. Solo per colpire", é la sua denuncia.

Nonostante ciò "sono fiera di essere italiana. Sono fiera di giocare in uno dei campionati più forti al mondo. Sono fiera di indossare la maglia azzurra, perché l'amore che provo per questo Paese, che è la mia casa, è indescrivibile. E non permetterò a nessuno di metterlo in discussione". "Io continuerò a fare il mio lavoro. Con dignità. Con professionalità. Con rispetto per questo sport - conclude Malual -. Ma una cosa va detta chiaramente: il silenzio, davanti a certi comportamenti, non è più un'opzione".

E in silenzio non è stata la Lega volley femminile che parla di episodio "totalmente inaccettabile" con Malual "apostrofata anche con espressioni razziste a commento della sua prestazione in campo". "Condanniamo tali comportamenti ed esprimiamo solidarietà all'atleta e alla sua famiglia - sottolinea il presidente Mauro Fabris -. Chiederemo l'intervento del giudice di Lega per verificare quanto accaduto. In ogni caso crediamo che Monviso Volley sia in grado di individuare i responsabili di questa vicenda indegna e proibire loro l'accesso in futuro al palazzetto. Nel nostro campionato giocano atlete da tutto il mondo, di 40 nazioni diverse, con credi religiosi e culture differenti, senza che mai si registrino episodi simili".

Anche il club della giocatrice, la Monviso volley ha "preso fermamente le distanze dalle manifestazioni di dissenso da parte di una minoranza del pubblico, non in linea con i valori dello sport e con i principi della nostra società" annunciando di perseguire nelle sedi opportune i comportamenti contrari al club.