Almeno 23mila tifosi (probabilmente di più) dell'Irlanda del rugby sono pronti a 'invadere' Roma per la partita della loro nazionale di sabato 15 contro l'Italia, in cui potrebbero celebrare la vittoria dei verdi nel 6 Nazioni, per poi trattenersi nella Città Eterna per celebrare lunedì 17 anche la Festa di San Patrizio, ancor più suggestiva - è la convinzione generale in Irlanda - se trascorsa a Roma nell'anno del Giubileo. La capitale italiana si prepara quindi ad accogliere una grande festa, praticamente certa se domani gli irlandesi batteranno la Francia a Dublino in quello che è l'autentico big match del 6 Nazioni 2025. Se i verdi, n. 2 del ranking mondiale dietro al Sudafrica, vinceranno non ci saranno più dubbi, a meno di una clamorosa impresa dell'Italia nella sfida dell'ultima giornata, che costituirebbe una delle maggiori sorprese nella storia non solo del torneo ma del rugby in generale. E' lecito quindi pensare che Roma intesa come città si organizzi a dovere, visto che il lavoro non mancherà, tenendo appunto conto che il soggiorno di così tanti irlandesi sarà prolungato causa 'St. Patrick's Day' , e del fatto che gli arrivi cominceranno già da venerdì 14, che domenica 16 si gioca Roma-Cagliari all'Olimpico quasi in contemporanea con la maratona di Roma (la partita e' stata spostata di un'ora, dalle 15 alle 16), e che sabato 15, il giorno del rugby, è in programma anche una manifestazione politica a Piazza del Popolo. Ovvero proprio in uno dei tradizionali punti di transito del popolo del rugby che poi si incammina, come da tradizione e con sosta ai bar e ai pub, verso lo stadio Olimpico. Intanto in Irlanda i media locali seguono con particolare attenzione le notizie sulla salute di Papa Francesco arrivando a chiedersi cosa succederebbe se la situazione precipitasse proprio nei giorni in cui Roma sarà 'invasa'. L'Irish Independent ha interpellato al riguardo il comitato del 6 Nazioni e un portavoce ha risposto che, sebbene non vi sia alcuna indicazione, gli organizzatori si dimostrerebbero "rispettosi e pronti a rispondere di conseguenza", secondo la situazione. La stessa fonte ha anche precisato che il comitato organizzatore del torneo è in costante contatto con la federazione italiana e con il Vaticano.
di Napoli Magazine
06/03/2025 - 16:57
Almeno 23mila tifosi (probabilmente di più) dell'Irlanda del rugby sono pronti a 'invadere' Roma per la partita della loro nazionale di sabato 15 contro l'Italia, in cui potrebbero celebrare la vittoria dei verdi nel 6 Nazioni, per poi trattenersi nella Città Eterna per celebrare lunedì 17 anche la Festa di San Patrizio, ancor più suggestiva - è la convinzione generale in Irlanda - se trascorsa a Roma nell'anno del Giubileo. La capitale italiana si prepara quindi ad accogliere una grande festa, praticamente certa se domani gli irlandesi batteranno la Francia a Dublino in quello che è l'autentico big match del 6 Nazioni 2025. Se i verdi, n. 2 del ranking mondiale dietro al Sudafrica, vinceranno non ci saranno più dubbi, a meno di una clamorosa impresa dell'Italia nella sfida dell'ultima giornata, che costituirebbe una delle maggiori sorprese nella storia non solo del torneo ma del rugby in generale. E' lecito quindi pensare che Roma intesa come città si organizzi a dovere, visto che il lavoro non mancherà, tenendo appunto conto che il soggiorno di così tanti irlandesi sarà prolungato causa 'St. Patrick's Day' , e del fatto che gli arrivi cominceranno già da venerdì 14, che domenica 16 si gioca Roma-Cagliari all'Olimpico quasi in contemporanea con la maratona di Roma (la partita e' stata spostata di un'ora, dalle 15 alle 16), e che sabato 15, il giorno del rugby, è in programma anche una manifestazione politica a Piazza del Popolo. Ovvero proprio in uno dei tradizionali punti di transito del popolo del rugby che poi si incammina, come da tradizione e con sosta ai bar e ai pub, verso lo stadio Olimpico. Intanto in Irlanda i media locali seguono con particolare attenzione le notizie sulla salute di Papa Francesco arrivando a chiedersi cosa succederebbe se la situazione precipitasse proprio nei giorni in cui Roma sarà 'invasa'. L'Irish Independent ha interpellato al riguardo il comitato del 6 Nazioni e un portavoce ha risposto che, sebbene non vi sia alcuna indicazione, gli organizzatori si dimostrerebbero "rispettosi e pronti a rispondere di conseguenza", secondo la situazione. La stessa fonte ha anche precisato che il comitato organizzatore del torneo è in costante contatto con la federazione italiana e con il Vaticano.