NAPOLI - Il più è fatto perché se una preoccupazione si poteva avere era proprio quella relativa alla partita di Lecce, contro un’avversaria invischiata fino in fondo nella lotta per la salvezza e con il Napoli limitato nelle sue potenzialità da tutta quella serie di infortuni che ben conosciamo. La squadra, però, ha reagito bene a tutte le avversità e non si è fatta condizionare dalla voglia, o meglio dalla necessità, dei salentini di dover fare punti per forza. Tuttavia il successo dell’Inter sul Verona costringe a frenare un po’ gli entusiasmi che si sono scatenati subito dopo il successo degli azzurri. E’ necessario rimanere ancora con i piedi per terra. Concentrarsi, prepararsi, studiare, lottare. Questi sono i verbi che Conte giustamente adora e sicuramente in queste ore starà martellando i suoi ragazzi per ricordare loro che gran parte del cammino è stato fatto ma che non ci si può e non ci si deve distrarre proprio ora che in fondo al viale si vede lo striscione del traguardo. Dunque anche la partita contro il Genoa, una squadra che non ha più nulla di concreto da chiedere al campionato, deve essere affrontata come se nulla fosse stato ottenuto. Il Napoli non ha ancora vinto niente. E nel calcio moderno, si sa, le avversarie che ci si ritrova via via sulla propria strada non fanno sconti a nessuno. Il Genoa, è vero, non ha premi da vincere, non ha traguardi ai quali puntare, ma non ha neppure niente da perdere. Verrà al Maradona a fare la sua partita e cercherà sicuramente e onestamente di mettere in difficoltà gli azzurri. Quel che si può pensare è che i rossoblù non faranno le barricate, non parcheggeranno il pullman davanti alla porta, che se la giocheranno senza troppi tatticismi, ma pensare che possano fare la fine dell’agnello sacrificale sarebbe un errore clamoroso. Il discorso relativo alla concentrazione da mantenere alta riguarda la squadra, ma impegna anche i tifosi. Per festeggiare c’è sempre tempo e sicuramente domenica sera lo stadio sarà una polveriera, come e ancor di più di quanto è sempre avvenuto. Il Napoli ha costantemente bisogno dello stimolo e dell’aiuto del suo pubblico e certamente il contributo che i tifosi sapranno dare alla squadra per spingerla verso una vittoria che avvicinerebbe ancor di più l’ambito traguardo (quella magica parolina preferiamo non pronunciarla in maniera esplicita…) sarà di altissimo livello. Se poi il Torino dovesse a sua volta dare una mano, sbarrando la strada all’Inter…Beh, che ne parliamo a fare?
Mario Zaccaria
Napoli Magazine
Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com
di Napoli Magazine
06/05/2025 - 08:42
NAPOLI - Il più è fatto perché se una preoccupazione si poteva avere era proprio quella relativa alla partita di Lecce, contro un’avversaria invischiata fino in fondo nella lotta per la salvezza e con il Napoli limitato nelle sue potenzialità da tutta quella serie di infortuni che ben conosciamo. La squadra, però, ha reagito bene a tutte le avversità e non si è fatta condizionare dalla voglia, o meglio dalla necessità, dei salentini di dover fare punti per forza. Tuttavia il successo dell’Inter sul Verona costringe a frenare un po’ gli entusiasmi che si sono scatenati subito dopo il successo degli azzurri. E’ necessario rimanere ancora con i piedi per terra. Concentrarsi, prepararsi, studiare, lottare. Questi sono i verbi che Conte giustamente adora e sicuramente in queste ore starà martellando i suoi ragazzi per ricordare loro che gran parte del cammino è stato fatto ma che non ci si può e non ci si deve distrarre proprio ora che in fondo al viale si vede lo striscione del traguardo. Dunque anche la partita contro il Genoa, una squadra che non ha più nulla di concreto da chiedere al campionato, deve essere affrontata come se nulla fosse stato ottenuto. Il Napoli non ha ancora vinto niente. E nel calcio moderno, si sa, le avversarie che ci si ritrova via via sulla propria strada non fanno sconti a nessuno. Il Genoa, è vero, non ha premi da vincere, non ha traguardi ai quali puntare, ma non ha neppure niente da perdere. Verrà al Maradona a fare la sua partita e cercherà sicuramente e onestamente di mettere in difficoltà gli azzurri. Quel che si può pensare è che i rossoblù non faranno le barricate, non parcheggeranno il pullman davanti alla porta, che se la giocheranno senza troppi tatticismi, ma pensare che possano fare la fine dell’agnello sacrificale sarebbe un errore clamoroso. Il discorso relativo alla concentrazione da mantenere alta riguarda la squadra, ma impegna anche i tifosi. Per festeggiare c’è sempre tempo e sicuramente domenica sera lo stadio sarà una polveriera, come e ancor di più di quanto è sempre avvenuto. Il Napoli ha costantemente bisogno dello stimolo e dell’aiuto del suo pubblico e certamente il contributo che i tifosi sapranno dare alla squadra per spingerla verso una vittoria che avvicinerebbe ancor di più l’ambito traguardo (quella magica parolina preferiamo non pronunciarla in maniera esplicita…) sarà di altissimo livello. Se poi il Torino dovesse a sua volta dare una mano, sbarrando la strada all’Inter…Beh, che ne parliamo a fare?
Mario Zaccaria
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